Centro sociale autogestito

Il portone di un Centro Sociale a Milano

Un Centro Sociale Autogestito, a cui ci si riferisce anche con l'acronimo C.S.A. o semplicemente con il termine Centro Sociale, è una particolare tipologia di struttura autogestita e legata ad un network controculturale, spesso nata dopo l'occupazione di uno spazio pubblico o privato caratterizzato dalle proposte di natura sociale e politica nell'ambito del territorio locale, e volta spesso a dare supporto a gruppi di minoranza come prigionieri o rifugiati, oppure a fornire attività ed iniziative disparate nei cosiddetti luoghi liberati: servizio bar, Freeshop, libero utilizzo di computer, graffiti, servizi collettivi e pernotto gratuito per viaggiatori. I servizi offerti da un Centro Sociale sono spesso determinati dalle necessità del quartiere e dalle possibilità e capacità offerte da chi vi partecipa.

I CSA protendono per una dislocazione su grandi edifici, in modo da poter offrire incontri e meeting per attivisti, concerti, performance di danza o teatro ed esposizioni d'arte. I CSA, sia che trovino sede in edifici occupati o in locali in affitto, sono una realtà comune a molte città europee. Ben Franks e Ruth Kinna hanno scritto che "lo sviluppo dei Centri Sociali, che sono un perno per la cultura e per le attività culturali tanto quanto le più comuni sedi per l'organizzazione politica convenzionale, ebbero un ruolo stabile (e crescente) nella scena della politica radicale britannica, spesso guidata dagli architetti". Secondo Tatiana Bazzichelli "negli anni '80 i Centri Sociali nascono per proporre un modo nuovo di "fare cultura" (...) e nello stesso tempo nascono come spazi di networking" e "si sviluppano progressivamente in tutta Italia, come interfaccia di un movimento politico "antagonista" che avrà il massimo sviluppo tra gli '80 ed i '90 soprattutto nelle città più grandi".

Sulla scorta dei C.S.A., negli anni novanta sono sorti i cosiddetti centri sociali di destra.

Caratteristiche

Al contrario dei centri sociali facenti capo ad organizzazioni, enti o partiti, i centri sociali autogestiti si caratterizzano per una gestione informale degli spazi e delle risorse, senza una precisa divisione tra "utenti" ed "organizzatori". Spesso le decisioni ufficiali vengono prese da un'assemblea o da un collettivo, a cui tutti coloro che frequentano il luogo possono prendere parte, attraverso dinamiche vicine al metodo del consenso più che delle votazioni a maggioranza. Il centro sociale autogestito, in genere, riceve un nome tramite un'esplicita procedura di "inaugurazione" (spesso una festa o un primo evento analogo, quale un concerto) o tramite eventuali comunicati dell'assemblea o del collettivo di gestione oppure semplicemente per via dell'uso comune di coloro che lo frequentano.

Tali centri nascono in origine prevalentemente da movimenti di sinistra radicale o antagonista, organizzando le strutture stesse su tali principi ed ideali. Esistono inoltre centri sociali di colore politico opposto, facenti capo agli stessi principi dell'autogestione, ma orientati verso proposte politiche differenti. I C.S.A. talvolta mettono a disposizione gratuitamente o a "prezzi politici" diversi servizi quali bar o pub interni, iniziative legate a sport, musica, cultura, arte; questo grazie anche a strutture di vario genere, come attrezzature informatiche e connessioni ad Internet, laboratori artistici o fotografici, ecc. In alcuni centri sociali trovano sede degli hacklab, esperienze di autogestione orientate alle tematiche dei diritti digitali e della libertà di espressione.

Centri sociali e musica

La musica è un importante motivo di attrazione e diffusione culturale per i centri sociali, i quali spesso si prodigano nel promuovere autorganizzazione anche nell'approccio ai generi musicali. Tuttavia, la musica per eccellenza che nasce nei centri sociali (e attraverso questi si diffonde e cresce) è il rap e il raggamuffin in italiano. Molti artisti muovono i primi passi proprio dai centri sociali, mettendone in musica le idee portanti e le realtà sociali presenti all'interno ed all'esterno di questi circuiti. Appartengono a questa categoria l'esplosione artistica delle Posse, avvenuta negli anni novanta, il cui motore centrale furono l'Isola nel Kantiere di Bologna, il CSOA Officina 99 di Napoli, il Centro Sociale Occupato e Autogestito Leonkavallo di Milano e il Forte Prenestina a Roma, i più attivi nel settore. Questa sperimentazione creativa dette luogo successivamente ad alcuni criticati embrioni di un nuovo tipo di centro sociale "aperto" alle influenze esterne, ma con scarsa attenzione alla militanza politica, privilegiando di fatto l'aspetto sociale.

Ad oggi non esiste più una musica specifica dei centri sociali: il reggae e il raggamuffin hip hop a fine anni ottanta hanno affiancato il punk, tra i generi preferiti dato il suo forte contenuto sociale, anche se in realtà tali spazi autogestiti trovano ispirazione in tutti i campi musicali, in special modo in generi di sperimentazione o di scarso appeal commerciale. Grande diffusione negli anni ottanta l'ha avuta l'hardcore punk, sfornando importanti band e restando tutt'oggi uno dei generi più diffusi all'interno degli spazi con le sue varianti (crust punk, grindcore, skate punk, ska punk, punk rock ecc.). Inoltre nei centri sociali si tengono concerti Oi!, genere musicale tipico degli skinhead, che spesso occupano e gestiscono centri sociali specifici; ma anche altri generi come la tekno, l'elettronica, la drum'n'bass o il metal.

Problematiche legate alla presenza di centri sociali

L'occupazione è un reato in quanto rappresenta un atto lesivo degli interessi dei proprietari degli stabili, generalmente enti pubblici. Lo sgombero degli occupanti è spesso un'operazione delicata che ha in alcuni casi incontrato tentativi di resistenza, talvolta con manifestazioni violente.

La presenza del centro sociale può risultare, a volte, sgradita ai residenti nelle aree limitrofe a questo. Non mancano tuttavia esperienze in cui alcuni centri sociali sono venuti ad accordi con le amministrazioni comunali (semiregolarizzando o regolarizzando l'occupazione dell'edificio) e con il vicinato (concordando limiti di orario e di decibel).

Occupazioni

I centri sociali autogestiti nascono spesso a seguito dell'occupazione di un bene immobile di proprietà privata o pubblica. In tal caso si parla di centri sociali occupati autogestiti (CSOA o CSO, a discrezione dei partecipanti).

Esistono anche centri sociali occupati che fanno riferimento a partiti e movimenti di centrodestra (Azione Giovani) e di estrema destra (Forza Nuova, CasaPound Italia). Questi non utilizzano sigle, comprese quelle precedentemente esposte, eccezion fatta per le occupazioni che fanno capo a CasaPound Italia, che fa uso degli acronimi OSA (Occupazioni a Scopo Abitativo) ed ONC (Occupazioni non conformi).

L'occupazione di un immobile di proprietà (anche se fatiscente) è un reato (art. 633 del c.p., "invasione di terreni o immobili"). Tuttavia, vi sono dei presupposti, i quali permettono ai centri sociali di perdurare nel tempo, all'interno dello stesso stabilimento occupato. Tali presupposti sono:

• il numero molto alto degli occupanti, che di fatto rende l'operazione di sgombero un'operazione militare, con costi enormi e tutti gli inconvenienti che ne possono derivare in termini di ordine pubblico e di opinione pubblica. Quindi, quanto più persone saranno stabilmente dentro al centro sociale, tanto più improbabile sarà l'eventualità di uno sgombero.
• eventuali accordi con le forze dell'ordine, le circoscrizioni, gli organi comunali, possono porre in essere un contesto di tolleranza.
• la possibilità che il proprietario dello stabile, in questo caso quindi un privato, non sia interessato a sfrattare gli occupanti; questo può succedere se chi detiene la proprietà dello stabile non ha interessi ad utilizzare lo stabile nel prossimo futuro, oppure se questi ritiene di voler solidarizzare con gli occupanti.

Poiché ad essere occupati sono quasi sempre edifici abbandonati, spesso il semplice fatto che lo stabile venga di nuovo usato è motivo di tolleranza, specie se l'occupazione non è fonte di pericolo o di disturbo alla quiete pubblica. Spesso inoltre le strutture occupate sono anche ristrutturate dagli stessi occupanti a loro spese e ciò va a beneficio del proprietario legale stesso. Molte amministrazioni infatti trovano più pratico e utile lasciare che dei giovani trasformino uno stabile abbandonato e dimenticato in un luogo di ritrovo piuttosto che dover gestire uno stabile inutilizzato. Su questa linea è anche più volte successo che l'amministrazione locale abbia regolarizzato la situazione degli occupanti riconoscendo la funzione sociale della loro presenza.

Storia dei centri sociali in Italia

Alla base dell'esigenza della creazioni dei centri sociali autogestiti, vi sono principalmente l'isolamento giovanile, la carenza di spazi aggregativi, il problema del tempo libero svuotato di senso.

In questo senso l'autogestione, e quando necessario l'occupazione, divengono due condizioni essenziali per potersi liberare delle logiche restrittive della società e della politica fatta per mezzo dei partiti. Per contrastare l'alienazione della vita metropolitana, soprattutto quella delle periferie delle grandi città, confrontarsi e ritrovarsi, per promuovere informazione alternativa e controcultura, nascono nella seconda metà degli anni settanta (e non senza l'influenza delle comunità Hippy di quel periodo) i primi CSOA nel nord Italia, ma anche a Roma con la nascita del cSOA Forte Prenestino.

Dal Sessantotto ad oggi le occupazioni si sono susseguite in varie città d'Italia (stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, appartamenti, case sfitte, ecc.) seguendo la logica della riappropriazione di spazi pubblici e destinati alla collettività, senza scopo di lucro, senza fini commerciali, senza mire partitiche. In questi spazi si sono susseguiti dibattiti sulla condizione giovanile, happening, sperimentazioni, concerti, assemblee, fino a diventare luoghi di abitazione.

Le prime occupazioni furono portate avanti dal Movimento Studentesco, Lotta Continua, Potere Operaio ed Avanguardia operaia, movimenti dell'estrema sinistra extraparlamentare a componente fortemente giovanile (sia studentesca che operaia) che nel 1968 sull'onda della Grande rivoluzione culturale di Mao Tse-tung avevano intenzione di rompere una volta per tutte con la sinistra "borghese" e parlamentare del PCI. Le prime occupazioni portate avanti dai sessantottini erano però per lo più iniziative per riappropriarsi di spazi contro il carovita, il degrado e la speculazione edilizia ed avevano scopo principalmente abitativo.

A metà degli anni settanta però la crescente militarizzazione dello scontro sociale travolse molte di queste giovani formazioni e mentre da una parte alcuni movimenti decisero di moderarsi (vedi l'esperienza di Lotta Continua come partito alleato del PCI alle elezioni, quella del Movimento dei Lavoratori per il Socialismo nato dal Movimento Studentesco o in seguito quella di Democrazia Proletaria) altri come Autonomia Operaia (nata da Potere Operaio) e come le realtà anarchiche continuarono sulla strada della politica extraparlamentare. Dalla metà degli anni settanta fino ai primi anni ottanta con gli autonomi e con gli anarchici fiorirono centri sociali in tutt'Italia.

Centri sociali autogestiti e occupazioni politiche in Italia

CSA, CSOA e altre occupazioni

I C.S.A., alcuni conosciuti anche come C.S.O.A. (centro sociale occupato autogestito) sono molti e diffusi in innumerevoli città ed anche in centri più piccoli. Hanno tutti origine dai movimenti di sinistra radicale e antagonista, sono principalmente orientati nell'area politica dell'autonomia, e più raramente fanno riferimento all'ideologia comunista vera e propria.

Squat e occupazioni anarchiche

In molte città italiane sono presenti anche occupazioni anarchiche, talvolta dette o auto-definitesi "squat", slegate completamente da istituzioni statali e non, quindi lontane da una eventuale regolarizzazione degli spazi stessi. Queste occupazioni si distinguono e sono fortemente differenti dai centri sociali "autonomi" perché nella maggior parte delle occupazioni esse svolgono anche una funzione abitativa (occupare un edificio vuoto o abbandonato per poterlo abitare è anche detto anche "squatting") e, soprattutto, si caratterizzano per il pensiero e le pratiche anti-autoritarie, libere, de-centralizzate, anti-sessiste e anti-speciste.

Centro Sociale Autonomo KLINIKA Jeseniova 60 Praha 3 - Žižkov

KLINIKA è un Centro Sociale Autonomo e Culturale in Zizkov di Praga. E' stato fondato alla fine del novembre 2014 l'occupazione illegale di edifici inutilizzati della ex clinica polmonare in via Jeseniova. In un primo momento sembrava che il centro sarà evacuato, dopo una serie di incontri con i rappresentanti dello Stato, tuttavia, in grado di proiettare sponsor nella costruzione rimangono e sviluppare le loro attività. Dal marzo 2015 l'edificio ha ricevuto nell'ambito del contratto di finanziamento stipulato con l'Ufficio della Rappresentanza governo negli affari di proprietà (UZSVM). Dopo il mancato rinnovo da parte dell'Autorità marzo 2016 un edificio occupato contro la volontà OGRPA, che si descrive come atti illegali e chiede l'evacuazione dell'oggetto. L'intervento della polizia con possibile in attesa dei risultati di una controversia civile tra la clinica e UZSVM.

formazione

Tra i promotori del progetto sono stati illustrati scienziato media e ambientalista Ernest Smith, un assistente sociale Anna Hausnerová, Tereza Virtová politologo, fotografa Martina Sosnová e artista artistico e musicale Ivo Mathe. Il piano dovrebbe basarsi sulla mensa clinica, folk pranzo vegetariano bollire i frutti di orti comunitari, biblioteca, sala lettura e laboratorio comune. Chiamato. Folk Žižkov Università aveva i piani per organizzare conferenze, seminari, dibattiti e workshop. Il progetto ha dovuto operare sul principio del sostegno della comunità senza sovvenzioni e sostegno finanziario diretto da parte dello Stato dei bilanci pubblici.

Gli attivisti costruzione in uno stato desolato abitato da persone senza fissa dimora inizialmente cancellate della lettiera. Il proprietario della proprietà era uno stato ceco, rappresentata dall'Ufficio della Rappresentanza governo negli affari di proprietà (UZSVM). L'edificio della ex clinica polmonare è rimasta inutilizzata dal 2009, a quel tempo, è stato trasferito al controllo generale delle Forze di Sicurezza (GIBS) che ha voluto trasferire la sua sede a Praga. Attivisti volontari per gestire l'edificio almeno fino a quando si verifica la conversione. Inoltre hanno chiesto all'Ufficio di pubblicare il contratto di cessione. Il 3 dicembre prossimo proclamato giornata con una lezione dallo scultore Paul Karous. L'iniziativa ha pubblicato una petizione a suo sostegno, che è stato firmato il 9 dicembre a circa duemila persone, e ho anche chiedere il sostegno del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Sociali. Ora 9 dicembre la polizia hanno evacuato l'edificio. In una dimostrazione e marcia per sostenerli il 13 dicembre, a cui hanno partecipato circa 700 persone, gli attivisti hanno cercato invano di riprendere la clinica. Altre manifestazioni hanno avuto luogo nel gennaio 2015. A livello comunale, il progetto sostenuto il partito dei Verdi; ex vice sindaco Matteo Stropnický ha suggerito che la città in locazione l'edificio. Inizialmente espresso sostegno per il ministro delle Finanze Andrej Babis, ma poi si voltò e ha detto che squatter devono lasciare l'edificio a norma di legge.

All'inizio di febbraio 2015 offerto OGRPA dopo prestito senza intervento Babišová per un edificio prima che GIBS prende il sopravvento e comincia a usarlo. Ha annunciato una gara alla quale ha firmato tre candidati, uno per vizi formali eliminati e la seconda (organizzazione civica Alternativa II) si rassegnò. Nella seconda metà del mese di febbraio Authority ha firmato con la persona fisica che rappresenta il progetto autonomo sociale Centro contratto clinica per un periodo massimo di un anno, che potrebbe essere fino a sette volte più a lungo. Dall'inizio di marzo, ha preso l'iniziativa di utilizzare l'oggetto e ha detto che sarebbe stato due mesi per iniziare piena operatività. All'inizio di aprile, il governo ceco ha discusso la privatizzazione della costruzione così come la sua vendita diretta controllo generale delle forze di sicurezza, che probabilmente accelerato la fine della clinica, presso l'Ufficio del Governo in quell'occasione ha tenuto una manifestazione a favore del centro.

ulteriore sviluppo

Centro operato senza sussidi governativi o grandi sponsor. Giornalieri lezioni organizzate gratuiti, corsi di lingua, spettacoli teatrali e musicali, laboratori artigianali. Nella clinica eseguire la biblioteca e ad altri piani incluso l'apertura di lavanderie sociali e laboratorio di rilegatura.

KLINIKA ha cominciato ad attirare l'attenzione, soprattutto dopo il suo consigliere comunale per la libera Mojmir Nicholas tonica che aiutare i profughi aiuta ad orientare invasione ". Egli ha sostenuto, inoltre, che direttamente presso la Clinica per i clandestini che si nascondono e che ci sia mai incontrare "i radicali con atteggiamenti radicali e anti-sociali".

Il 6 febbraio 2016, quando si sono tenute manifestazioni contro l'Islam e contro le elite politiche in diversi paesi in Europa, a quanto pare alle fiamme i partecipanti della clinica di Praga dimostrazione Molotov cocktail. Gli aggressori, apparentemente provenivano dalla estrema destra scény.Aktivisté dalla Clinica accusando la polizia azione presumibilmente dilatorio e di indagine superficiale. La loro critica è stato raggiunto da procuratore generale Robert Pellicano; Il ministro dell'Interno Milano Chovanec essere respinto. Prima della fine del mese di febbraio, un'indagine interna si è conclusa con la conclusione che la polizia non riescono 6 febbraio. L'attacco ha scatenato la mobilitazione dei sostenitori della clinica, ma allo stesso tempo anche rafforzato la resistenza contro di esso. I politici, soprattutto a livello comunale di ODS, tra cui il sindaco di Praga 3 Vladislava Hujové TOP 09, sono venuto a chiamare la clinica come sede di estremisti di sinistra che attirano l'attenzione di estremisti di destra e, quindi, mettono a repentaglio la sicurezza. Stub Questa parte dell'articolo è troppo breve o non contiene tutte le informazioni rilevanti. Si prega di aiutare Wikipedia, aggiungendo ad esso in modo appropriato espandersi. risoluzione del contratto

Contratto annuale per il prestito della costruzione del centro sarebbe scaduto il 2 marzo 2016. Nella seconda metà del febbraio 2016 OGRPA ha annunciato che secondo l'Autorità Costruzione di Praga 3 costruzione è approvato come un dispositivo medico; il suo utilizzo per altri scopi è illegale e se esteso le sanzioni di prestito potrebbe seguire. Ha inoltre annunciato che l'edificio offrirà ancora un'altra istituzione dello stato, ed eventualmente annunciare una gara d'appalto per la vendita. Il candidato originale, controllo generale delle forze di sicurezza, in quanto l'uso previsto del palazzo abbandonato. Per promuovere la Clinica di ritenzione, il 20 febbraio si è svolta a Praga e in altre città per la seconda edizione di On Clinic. Municipio di Praga 3, alla fine di febbraio, che la gente di città si sono lamentati per il rumore e gli incendi.

L'Ufficio della Rappresentanza governo negli affari proprietà denominata per lo sgombero della clinica fino alla mezzanotte del 2 marzo, ma per il suo abbandono da parte abusivi alcun argomento con la disobbedienza civile. Nessuno dei due termini alternativa a 14 ore il 3 marzo fissato dall'Autorità lo stesso giorno al mattino non ha rispettato e tenuto nella costruzione di un regolare programma di corsi di lingua. Le trattative tra i rappresentanti OGRPA e cliniche è conclusa senza successo. Dal 3 marzo 2016 come attivisti abitano l'edificio clinica e terreno adiacente illegalmente di nuovo.

Più di 2.300 persone hanno firmato una petizione http://www.petice24.com/petice_na_podporu_autonomniho_socialniho_centra_klinika, che ha chiesto l'inclusione dei negoziati su una clinica all'ordine del giorno del Consiglio di Praga, che alla fine di marzo. Alcuni consiglieri hanno criticato le ODS SI o dove i consiglieri leggi contrarie provenienti dalle fila di verde o pirati hanno apprezzato le attività organizzate dal basso, senza la necessità di sovvenzioni. Gli attivisti hanno voluto l'edificio per uffici ha assunto la direzione di Praga, ma i consiglieri non hanno accettato nessuna opinione. In precedenza, il 17 marzo, ha chiesto per un oggetto, il Ministero del Lavoro e degli affari sociali e i commissari hanno deciso di trasferirlo. Assessore per gli attivisti Istruzione Peter Dolínek offerto un edificio sostituzione della vecchia mangiatoia di Znojmo Street a Praga 4, che ha rifiutato.

Nel pomeriggio del 20 maggio 2016, la clinica è stato evacuato dalla polizia la segnalazione di una bomba nell'edificio, ma non sono stati trovati. Dopo l'evento è stato consegnato prima al proprietario dell'edificio, l'Ufficio per la rappresentazione del governo in materia . Alla sera, dopo l'intervento della polizia e funzionari di oggetto OGRPA lasciato la zona ed è stato successivamente ri-occupato squattery.Obdobná situazione si è ripetuto ancora una volta il 24 maggio, quando la polizia riesaminato riferito alla bomba. Diversi attivisti, tuttavia, nonostante la richiesta di liberare l'edificio all'interno e legato al tetto dell'edificio. OGRPA perché oznámení.Následujícího sporto denuncia penale il 25 maggio, gli attivisti hanno cercato di passare direttore dell'ufficio proprietà assegno simbolico Caterina Arajmu alla quantità di 40.000 corone, che è stato inviato per conto OGRPA come una penale contrattuale per il soggiorno nel palazzo dopo la scadenza del contratto (era 1000 CZK al giorno). Il 27 maggio, i rappresentanti della città di Praga a negoziare con l'Ufficio della Rappresentanza governo negli affari di proprietà di acquistare o sostituire l'edificio alla città il suo ritrovato nella sua proprietà per le organizzazioni senza scopo di lucro. Valutazione estremismo

Il Centro Klinica è stato più volte citato nelle notizie circa l'estremismo del Ministero dell'Interno nella sezione all'estrema sinistra. Il rapporto per il quarto trimestre del 2014 ha indicato che la capienza degli attivisti di partito sono state mobilitando tutto il tema della scena di estrema sinistra e la parte del pubblico. In solidarietà con la clinica effettuata azioni a sostegno di, tra le altre manifestazioni il 13 dicembre contro la sua espulsione avrebbe brutale dalla polizia. Il 14 dicembre, ha tentato di accendere un veicolo della polizia a Vinohrady, al quale gruppo anarchico rivendicato l'azione di solidarietà. CLINIC sé, tuttavia, ha preso le distanze dalla scena del crimine. La relazione per il primo trimestre del 2015, come indicato Klinica tema in corso di mobilitazione per la scena anarchica. Dopo aver affidato la cura del palazzo erano abusivi nell'edificio vari eventi che sono stati direttamente connessi con la promozione e il sostegno di scena anarchica. Gli attivisti della Clinica dall'estremismo sconfessare e sostenuto che le loro attività hanno il carattere di un intrattenimento educativo o culturale. Nelle seguenti trimestri del 2015 già rapporto del Dipartimento di Clinica menzionato.

La clinica è stata nuovamente discussa nel rapporto sull'estremismo nel primo trimestre del 2016, in connessione con l'attacco febbraio sul suo e si è concluso un contratto di un anno. Ministero dell'Interno rapporto ha dichiarato che "la creazione e il funzionamento centro KLINIKA nelle persone coinvolte ultimi attivi nella scena anarchica e lo portò in azione con sfumature anarchiche". Secondo il rapporto, ma "il centro in quanto tale non può essere descritto come di sinistra estremista, perché in generale non soddisfa le cui caratteristiche utilizza il Ministero degli Interni." Nel maggio 2016 Daily Express ha detto che uno dei promotori del centro della clinica è un estremista di sinistra e co-fondatore di una rete di organizzazione anarchica di cellule rivoluzionarie Luca Borla, dopo di che è stato nel dicembre 2015 ha annunciato un'indagine a livello nazionale con l'accusa di incendio doloso. valutazione

Nel maggio 2016 il centro clinico acquisito Award Frantisek Premio Kriegel per il coraggio civile assegnato alla Carta 77 Fondazione Centro è stato riconosciuto per attività di volontariato al di là dei confini dell'ideologia e del mercato mondiale. StreetCulture Zizkov è l'unica stazione radio della KLINIKA Centro Sociale Autonomo Jeseniova 60 Praha 3 - Žižkov StreetCulture è la unica radio della KLINIKA in Europa centrale. http://streetculture.cz/

Il Partito Pirata Ceco sostiene Radio StreetCulture

Il progetto benefico della vela nera è stato finanziato pubblicamente dal contributo statale del Partito Pirata Ceco attraverso il suo bilancio partecipativo.

Il Partito Pirata Ceco è stato indispensabile per il sostegno finanziario al progetto della radio comunitaria StreetCulture. Il sostegno finanziario è stato fornito a lavorare attraverso il loro bilancio partecipativo innovativo. Ha fornito sostegno finanziario che hanno usato per il funzionamento quotidiano della radio. PRAGA 3 supporta StreetCulture

Praga 3Městská di Praga 3 supporta StreetCulture concessione della sovvenzione.

• http://streetculture.cz/

Collegamenti esterni

• http://klinika.451.cz/ (la pagina web della KLINIKA Centro Sociale Autonomo e Culturale in Zizkov di Praga)
• https://www.facebook.com/klinika451 (la pagina facebook della KLINIKA Centro Sociale Autonomo e Culturale in Zizkov di Praga)
• http://streetculture.cz/ StreetCulture Zizkov (la radio della KLINIKA Centro Sociale Autonomo e Culturale in Zizkov di Praga)

Bibliografia

• Consorzio Aaster, Csoa Cox 18, Csoa Leoncavallo, Primo Moroni - Centri sociali: geografie del desiderio. Dati, statistiche, progetti, mappe, divenire., Shake Edizioni, 1996, ISBN 88-86926-01-4.
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• Membretti, Andrea, Leoncavallo SpA - Spazio pubblico Autogestito. Un percorso di cittadinanza attiva, Ed. Leoncavallo, 2003, ISBN 88-901176-0-5; download integrale: http://www.sociability.it/?page_id=32
• In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali, a cura di T. Vitale, FrancoAngeli, Milano, 2007; http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?CodiceLibro=618.1.3 — scheda del libro sul sito dell'editore. Il capitolo di Andrea Membretti Autorappresentanza e partecipazione locale negoziata nei centri sociali autogestiti. Milano ed il CSA Cox 18 è scaricabile dal sito dell'autore: http://www.sociability.it/wp-content/uploads/2009/04/autorappresentanza-e-partecipazione-nei-csa-milano-e-cox-18.pdf
• Membretti, Andrea, Centro sociale Leoncavallo. Soziale konstruktion eines öffenlichen raums der nähe, in Bildräume und raumbilder. Repräsentationskritik in film und aktivismus, a cura di G. Raunig, Verlag Turia + Kant, Vienna; download integrale (anche in italiano, inglese e tedesco): http://www.republicart.net/disc/realpublicspaces/membretti01_it.htm
• Membretti, Andrea Centro Sociale Leoncavallo: building citizenship as an innovative service, in EURS (European journal of Urban and Regional Studies) special issue "Social Innovation in Local Urban Governance: the tension between path dependency and radical innovation", Volume 14, N°3, luglio 2007, SAGE Publications: Table of Contents — July 2007, 14 (3), download integrale: http://www.sociability.it/wp-content/uploads/2009/04/leoncavallo-building-citizenship-as-an-innovative-service.pdf
• Andrea Tiddi, Il cerchio e la saetta. Autogestioni nello spazio metropolitano, Genova, Costa & Nolan, 1997.
• Claudio Calia, Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani, Ed. BeccoGiallo, 2014.
• F. A. Festa, L'alchimia ribelle napoletana. Materiali per una storia della città antagonista, in Potere e società a Napoli a cavallo del secolo. Omaggio a Percy Allum, a cura di O. Cappelli, ESI, Napoli, 2003, pp. 381–423. ISBN 8849507860

Voci correlate

• Invasione di terreni o edifici
• Centro sociale di destra
• Centro sociale
• Movimento del '77
• Hackerspace

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