Azione Giovani

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Azione Giovani
StatoItalia (bandiera) Italia
AbbreviazioneAG
Fondazione1996
Dissoluzione2009
Confluito inGiovane Italia
PartitoAlleanza Nazionale
IdeologiaNazionalismo italiano
Conservatorismo nazionale
Conservatorismo
[senza fonte]
CollocazioneDestra
ColoriBlu e tricolore italiano

Azione Giovani (AG) è stata l'organizzazione giovanile del partito politico italiano Alleanza Nazionale, costituito a Rieti nel 1996 e sciolto con la sua confluenza nella Giovane Italia nel 2009.

Giorgia Meloni con una bandiera dell'organizzazione.

In seguito alla svolta di Fiuggi del gennaio 1995 che aveva portato alla nascita di Alleanza Nazionale, nel luglio 1996 fu organizzato a Rieti un congresso nazionale a cui presero parte i rappresentanti del Fronte della Gioventù e del Fronte Universitario d'Azione Nazionale, ovvero le organizzazioni giovanili storiche del Movimento Sociale Italiano. Presero inoltre parte anche l'associazione studentesca Fare Fronte e dei nuovi circoli giovanili aderenti ad Alleanza Nazionale, ma che non provenivano dalla tradizione missina.

Durante tale congresso furono riprese ed ampliate le tematiche già espresse a Fiuggi e si giunse alla decisione di fondere i diversi gruppi giovanili partecipanti in un nuovo movimento giovanile denominato Azione Giovani.[1] L'associazione era strutturata in Azione Studentesca, che operava negli istituti superiori, e Azione Universitaria, attiva negli atenei.[2]

Venne eletto presidente il giovane deputato all'Assemblea regionale siciliana Basilio Catanoso, che in quel congresso ebbe la meglio su Alberto Arrighi.

Dimessosi Catanoso, nel febbraio 2002 il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini nomina un "Comitato di reggenza nazionale" per Azione Giovani composto da Giorgia Meloni, di cui ne diventa coordinatrice[3], Nicola Caldarone, che ricoprirà il ruolo di portavoce, Francesco Grillo ed Emanuela Altilia. Successivamente Caldarone viene sostituito da Carlo Fidanza.

L'ultimo congresso in ordine di tempo si è svolto il 27 e 28 marzo 2004 a Viterbo, dove è stata eletta come presidente del movimento Giorgia Meloni, candidata di Fabio Rampelli supportata da Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, contro Carlo Fidanza, candidato di Gianni Alemanno supportato da Gianfranco Fini.[4][5]

Durante la presidenza di Meloni Azione Giovani condusse battaglie contro la pillola abortiva, il divorzio breve, il disegno di legge DICO (DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi) promosso dal governo Prodi II e qualsiasi progetto di Unione civile, organizzando anche sit-in contro la legalizzazione della cannabis.[5]

In seguito alla nascita del Popolo della Libertà come partito nel 2009, anche Azione Giovani si fonde con l'organizzazione giovanile di Forza Italia, Forza Italia Giovani, per dare vita alla nuova organizzazione giovanile: Giovane Italia, dove Meloni ne diventa presidente.[6]

  • I Congresso Nazionale - Rieti, luglio 1996.
  • II Congresso Nazionale - ?.
  • III Congresso Nazionale - Viterbo, 27-28 marzo 2004 .
  1. ^ Michele Cucuzza, Sotto i 40: storie di giovani in un paese vecchio: Carolina Kostner, Eleonora Abbagnato, Matteo Renzi, Donzelli, 2007, p. 100.
  2. ^ Guido Caldiron, La destra plurale: dalla preferenza nazionale alla tolleranza zero, Manifestolibri, 2001, p. 51.
  3. ^ Adalberto Baldoni e Sandro Provvisionato, Anni di piombo, Sperling & Kupfer, 2009, pp. 32.
  4. ^ La Russa: “Giorgia pretende di controllare tutto, ma è impossibile”, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 6 marzo 2024.
  5. ^ a b Da dove arriva Giorgia Meloni, su Il Post, 23 settembre 2022. URL consultato il 24 settembre 2024.
  6. ^ La Meloni presenta "Giovane Italia", il movimento giovanile del Pdl, in L'Occidentale, 5 agosto 2009. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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