Provincia di Salerno: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuceria5 (discussione | contributi)
Freed73 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 241: Riga 241:
Immagine:Nocera.jpg|La torre del castello medievale di Nocera Inferiore.
Immagine:Nocera.jpg|La torre del castello medievale di Nocera Inferiore.
Immagine:Olevano sul tusciano, grotta di san michele, battesimo di cristo, affresco IX secolo.jpg|Grotta di San Michele di Olevano sul Tusciano, particolare di affresco.
Immagine:Olevano sul tusciano, grotta di san michele, battesimo di cristo, affresco IX secolo.jpg|Grotta di San Michele di Olevano sul Tusciano, particolare di affresco.
Immagine:Badia di Cava.JPG|L'Abbazia di cava de' Tirreni.
Immagine:Badia di Cava.JPG|L'Abbazia di Cava de' Tirreni.
</gallery>
</gallery>



Versione delle 18:45, 24 feb 2009

Template:Provincia La Provincia di Salerno è una provincia della Campania di 1.104.825 abitanti[1]. Si estende su una superficie di 4.918 km² e comprende 158 comuni.

Affacciata a sud-ovest sul Mar Tirreno, confina a nord-ovest con la provincia di Napoli, a nord con la provincia di Avellino, ad est con la Basilicata (provincia di Potenza).

Geografia

Per la vastità, la complessità e la diversificazione del territorio, comprendente diverse regioni storico-geografiche, è sicuramente una delle province più varie d'Italia. La parte a nord del capoluogo, meno estesa, si divide nella fascia costiera la Costiera Amalfitana, cioè l'aspra costa meridionale della penisola sorrentina che va dal confine con la Provincia di Napoli fino a Sorrento e nel retrostante agro nocerino-sarnese, fertilizzato dalle ceneri vesuviane ed irrigato dal fiume Sarno. Proseguendo verso est si trova il capoluogo, che si sviluppa fra le propaggini dei monti Lattari e dei monti Picentini. Proseguendo verso sud-est troviamo la grande piana del Sele o di Paestum, bagnata dal fiume Sele, fino al Novecento terra malsana e paludosa, oggi zona ad elevata produttività agricola e di forte richiamo turistico. Infine, a sud, oltre il fiume Sele, la vasta area del Cilento, territorio montuoso e verdeggiante di difficile accessibilità, a lungo rimasto isolato dai principali flussi di traffico, ma di grande fascino paesaggistico. Oltre al Cilento fanno parte del territorio salernitano la zona dell'Alto e Medio Sele, comprendente la valle del Sele e il vallo di Diano.

Idrografia

Il territorio, in prevalenza collinare, è ricco di corsi d'acqua, il principale dei quali è il fiume Sele, che nasce in provincia di Avellino e sfocia dopo 64 km nei pressi di Paestum, con una portata di circa 70 m/sec. Altri corsi d'acqua rilevanti sono il suo affluente Calore Lucano, il Tanagro, il Bussento, il Sarno, e l'Alento, da cui prende il nome la regione cilentana (cis-alento).

Mappa della provincia

Orografia

Tra le alture di rilievo, vanno ricordate il Cervati (1898 m) e il massiccio degli Alburni (1742 m) col monte Motola (1700 m) nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e il Pizzo San Michele (1.567 m) con la cima Mai (1.608 m), al confine con la provincia di Avellino. Tra le vallate va menzionata il Vallo di Diano a sud di salerno,un territorio di 15 comuni, attraversato dall'Autostrada A3, ricco di risorse ambientali e turistiche come la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa, il Centro Storico di Teggiano, il Convento di Polla. Il centro più popoloso del Vallo di Diano è Sala Consilina. La costa della provincia di Salerno si estende per circa 220 km, da Positano a Sapri. La morfologia della costa è estremamente varia: la parte nord è rappresentata dalla celeberrima Costiera Amalfitana, aspra e frastagliata, dalla quale si godono panorami unici al mondo; la parte centrale è piatta ed è caratterizzata da un'ampia ed ininterrotta spiaggia, orlata da una rigogliosa pineta, che si estende per più di 50 km da Salerno ad Agropoli, passando per Paestum; la parte sud, detta "Costiera Cilentana", si estende per circa 100 km da Agropoli a Sapri ed è caratterizzata dal continuo alternarsi di tratti aspri e rocciosi a spiagge ampie e sabbiose.

Clima

Il clima è uno dei più miti d'Italia ed è caratterizzato da inverni tiepidi e da estati calde ma non afose. La temperatura media del mese di gennaio è 10,8 ° mentre quella di luglio è di 24,5°. La dolcezza climatica è dovuta al fatto che il territorio provinciale è protetto dai venti freddi nordorientali ed esposto a quelli sudoccidentali. Il clima è marittimo, temperato e moderatamente piovoso, specie nelle zone interne. I periodi di maggiore piovosità sono l'autunno e l'inizio della primavera.

Storia

Il territorio

Palazzo della provincia a Salerno, sullo sfondo il Castello di Arechi

Storicamente, lo sviluppo territoriale è stato pesantemente influenzato dall'assetto geografico. I primi insediamenti umani di cui si abbiano tracce interessano la parte della piana pestana più vicina al capoluogo (comune di Pontecagnano Faiano e zone limitrofe). In epoca storica, la provincia fu visitata dagli Etruschi che fondarono Nuceria Alfaterna ed un insediamento a Fratte e soprattutto dai Greci, che vi fondarono un importante centro della Magna Grecia, Posidonia, poi ribattezzata dai Romani Paestum, oggi area archeologica tra le più importanti d'Italia. I coloni greci conquistarono anche la città focea di Elea, che avrebbe dato i natali a Parmenide e Zenone, tra i maggiori filosofi dell'antichità.

Il capoluogo fu probabilmente insediamento etrusco, poi colonia greca che venne più tardi conquistata o sostituita da una colonia romana, come altri centri della provincia, al tempo della seconda guerra punica. Divenne comunque colonia cittadina nel III secolo a.C. Era in origine un castrum, un accampamento militare posto sul fiume Irno, all'inizio della valle omonima che risale verso le zone più interne della regione, Avellino e Benevento. Tale valle rivestirà grande importanza negli anni successivi alla caduta dell'Impero Romano.

Nel V secolo, infatti, il territorio fu coinvolto nella guerra greco-gotica, e le zone più meridionali rimasero tagliate fuori dagli sviluppi successivi, accomunandosi alla Basilicata anche in termini di isolamento e ritardo storico a causa della relativa facilità di collegamento con l'allora Lucania attraverso il Vallo del Diano. Subito dopo, i Longobardi (succeduti ai Goti nella lotta contro Bisanzio) istituirono a Benevento un loro ducato, detto Longobardia Minor per distinguerlo dai possedimenti longobardi in Italia settentrionale. Attraverso la valle dell'Irno i guerrieri nordici calarono poi su Salerno, allora bizantina, e la espugnarono istituendo anche lì una sede ducale (la statale che collega i due capoluoghi appunto lungo la valle dell'Irno è ancor oggi detta dei Due Principati). La storia della Longobardia minor finirà con l'esser ancor più lunga di quella maggiore: a Salerno infatti il governo longobardo giunse fin oltre il 1000, quando fu sostituito dalla fondazione del primo regno normanno d'Italia, ad opera di Roberto il Guiscardo, che rovesciò l'ultimo duca longobardo Guaimario V, impalmandone la figlia Sichelgaita (1077). Qualche anno dopo i normanni misero fine anche alla Repubblica Amalfitana, a lungo rivale del capoluogo, e si rivolsero a fini di conquista ad altre regioni, disinteressandosi delle zone meridionali della provincia (Cilento e Vallo di Diano), abbandonate alle incursioni saracene ed alla fame.

Il successivo sviluppo della dinastia normanna, che culminerà nella straordinaria figura di Federico II, porterà poi la Storia e il potere (e la Scuola Medica Salernitana, straordinario esempio di cooperazione interculturale) lontano da Salerno e dalla sua provincia, iniziando un processo di lenta decadenza. Solo nel XIX secolo, durante il regno Borbonico, l'economia della provincia conobbe una forte crescita, grazie all'investimento di diverse famiglie svizzere, gli Züblin, Wenner, e Schlaepfer a Fratte di Salerno sul fiume Irno e poi i Mayer e i Freitag a Scafati sul fiume Sarno, che vi iniziarono una fiorente attività tessile. Tali insediamenti portarono la Rivoluzione Industriale nel salernitano, favorendo la nascita di un significativo polo industriale tessile che riguarderà anche Angri e Nocera, espandendosi poi fino a Poggioreale e Piedimonte Matese, giungendo ad impiegare ben 12.000 operai.

Le fortune del tessile nella provincia subiranno un forte rallentamento durante il regno dei Savoia e la produzione andrà scemando nel corso del XX secolo. L'ultima fabbrica tessile della valle dell'Irno è stata delocalizzata nel settembre 2007. Prima dell'Unità, nel 1857 Carlo Pisacane trovò la morte a Sanza nel Vallo di Diano, ucciso dai contadini del posto che pensavano si trattasse di un fuorilegge. Il regime fascista promuoverà poi la bonifica della piana pestana, liberando terra fertile che sarà assegnata anche a coloni italiani, e con la ferrovia tirrenica a binario unico si favorirà la penetrazione della modernità in Cilento, 2500 anni dopo l'involontaria visita del mitico prototurista Palinuro, nocchiero d'Enea.

L'ente

L'ente locale, nato con l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia nel 1861, sin dalla sua istituzione era suddiviso in quattro circondari, degli enti subordinati alle province istituiti con la Legge Rattazzi (Regio Decreto n. 3702 del 23.10.1859. I quattro enti erano suddivisi a loro volta in mandamenti.

Elenco dei circondari della provincia salernitana:

Tutti i circondari d'Italia furono soppressi con Regio Decreto n. 1 del 02.01.1927.

Cronologia essenziale

Natura

La Provincia di Salerno presenta diverse eccellenze ambientali, spesso riconosciute anche a livello amministrativo. il territorio accoglie infatti un parco nazionale, il già ricordato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, tre Parchi Regionali, il Parco regionale Monti Picentini, il Parco naturale Diecimare e il Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno, una Riserva Naturale Statale, la Valle delle ferriere, due Riserve Naturali Regionali, quella della Foce Sele e Tanagro e quella dei Monti Eremita e Marzano, poi un' Area Protetta Marina, la riserva marina di Punta Campanella (oltre al Parco Marino di Punta Licosa, primo del genere in Italia, che, previsto fin dal 1972, non è ancora operativo), e infine le oasi protette del Monte Polveracchio e di Persano.

Inoltre, sul territorio sono presenti due siti riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità, la Costiera Amalfitana e il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano, che è riconosciuto anche riserva di biosfera.

La Costiera Amalfitana comprende i territori dei comuni rivieraschi compresi tra Positano e Vietri sul Mare, alle porte del capoluogo. Si tratta di un territorio di straordinaria bellezza paesaggistica in cui l'attività umana ha saputo integrarsi perfettamente, attraverso il paziente lavoro millenario per strappare alle scoscese balze montane fazzoletti di terra per uso agricolo o edilizio. Si è creato così un paesaggio antropizzato unico al mondo, impreziosito da testimonianze storiche ed architettoniche tra le quali occorre segnalare il Duomo di Amalfi e i giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo a Ravello.

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è invece un vasto territorio di 180.000 ettari che, anche grazie ad un isolamento secolare, ha saputo conservare usi antichissimi, di grande valore salutistico ed ambientale. È infatti ad Acciaroli e Pioppi, sulla costa cilentana, che Ancel Keys, nutrizionista statunitense, ha condotto gli studi sull'alimentazione che hanno portato alla definizione della famosa 'dieta mediterranea'. Attualmente, il territorio è interessato da una ricerca del CNR, mirante a individuare i fattori anche genetici che consentono eccezionale, attiva longevità in perfette condizioni di salute alla popolazione cilentana. Al Parco, ai fini dell'attribuzione della qualifica di Patrimonio dell'Umanità sono stati aggiunti i siti archeologici di Paestum e Velia (l'antica Elea), la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa e le Grotte di Castelcivita.

Occorre infine segnalare che l'area del Cilento è oggi uno straordinario serbatoio di biodiversità in campo florofaunistico, esemplificata dalla Primula di Palinuro (Primula palinuri), ma in particolare per quanto riguarda le piante alimentari: per tutte, si segnala il fagiolo di Controne, dalla buccia sottilissima e dall'eccellente digeribilità. Per questi motivi nel 1997 il Parco è stato inserito dall'Unesco nel Programma MAB (Man And Biology), come Riserva della biosfera. Un'altra caratteristica è l'area ambientale incontaminata del Vallo di Diano, territorio ai confini della Basilicata a 60 km da Salerno. Il Vallo di Diano è un punto di riferimento per tutti coloro che amano la natura e la gastronomia,dalla Valle delle Orchidee a Sassano alle Grotte di Pertosa, dalle escursioni trekking per i sentieri del Cervati ai Boschi di Sanza. Il territorio ospita anche complessi ipogei di grande interesse, fra i quali si citano le Grotte di Castelcivita, con uno sviluppo di oltre 4 km., le Grotte di Pertosa, da visitare in parte in barca, le Grotte del Bussento sul fiume omonimo.

Economia

Cultura

Turismo

Le più note località turistiche balneari a livello internazionale sono Amalfi e Positano, incluse nella Costiera Amalfitana, oltre che Sapri, Marina di Camerota, Paestum e Palinuro (Centola) nella Costiera Cilentana.

Amministrazioni

L'attuale Presidente della provincia è Angelo Villani (DL) sostenuto da una coalizione di centro-sinistra.

I gruppi politici presenti in consiglio provinciale sono: PRC (1 seggio), PdCI (1 seggio), Verdi (1 seggio), Democrazia Federalista Campania (1 seggio), DS (7 seggi), SDI (3 seggi), DL (7 seggi), UDEUR (4 seggi), Insieme per la Provincia (1 seggio), UDC (3 seggi), FI (4 seggi), AN (3 seggi).

Comunità montane presenti nella provincia

Comuni principali

La provincia di Salerno è suddivisa in 158 comuni, di cui questi sono i dieci più popolosi ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 1/7/2008):

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m.s.l.m.)
File:Salerno-Stemma.png
Salerno 140.476 58,96 2382,56 4
File:Cava de' Tirreni-Stemma.png
Cava de' Tirreni 53.489 36,46 1462,06 180
File:Battipaglia Stemma.gif
Battipaglia 51.025 56,46 903,73 72
File:Logocomune.gif
Scafati 50.498 19,69 2576,63 12
File:Nocera Inferiore-Stemma.png
Nocera Inferiore 45.985 20,78 2216,79 43
Eboli 37.711 137,47 274,32 145
File:Pagani stemma.jpg
Pagani 35.873 12,86 2803,96 35
File:Angri-Stemma.gif
Angri 31.516 13,71 2275,85 32
File:Sarno-Stemma.png
Sarno 31.404 39 795 30
10°
Pontecagnano Faiano 24.985 36 629 10

Varie

Galleria fotografica

Il cassetto delle foto della Provincia di Salerno

Salerno

Agro Nocerino e Monti Picentini

Costiera Amalfitana

Zona Sele

Cilento

Voci correlate

Collegamenti esterni

Altri progetti

Note

  1. ^ Bilancio Demografico 7.2008, dati [1]

Template:Provincia di Salerno Template:Campania