Ratko Rudić

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Ratko Rudić
Ratko Rudić nel 2012
Nazionalità Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Bandiera della Croazia Croazia (dal 1991)
Altezza 188 cm
Peso 87 kg
Pallanuoto
Ruolo ex Allenatore (ex giocatore)
Termine carriera 1981 (come giocatore)
2020 (come allenatore)
Hall of fame International Swimming Hall of Fame (2007)
Carriera
Squadre di club1
1963-1971Jadran Spalato
1971-1981Partizan
Nazionale
1968-1980Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia297
Carriera da allenatore
1981-1984Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia giovanili
1984-1989Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
1991-2000Bandiera dell'Italia Italia
2001-2005Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
2005-2013Bandiera della Croazia Croazia
2013-2016Bandiera del Brasile Brasile
2018-2020Pro Recco
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 4 1 1
Campionati mondiali 3 0 3
Campionati europei 0 1 2

Per maggiori dettagli vedi qui

1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2 agosto 2011

Ratko Rudić (Belgrado, 7 giugno 1948) è un ex pallanuotista ed ex allenatore di pallanuoto croato, fino al 1991 jugoslavo.

Inserito nel 2007 nella International Swimming Hall of Fame per essere stato "uno dei migliori, se non il migliore, allenatore di pallanuoto che abbia mai calcato il bordo piscina".[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Da giocatore militò nello Jadran Spalato e nel Partizan,[2] con quest'ultima vinse 2 volte di fila l'Eurolega e 8 campionati jugoslavi,[1] e nella Jugoslavia, per la quale disputò 297 partite.[1]

Indossando la calottina della nazionale, Rudić vinse due medaglie di bronzo (1970 e 1974) e una d'argento (1977) ai campionati europei, una medaglia di bronzo (1973) ai campionati mondiali e un argento alle Olimpiadi del 1980.[1]

Convocato ininterrottamente per le Olimpiadi dal 1968 al 1980, fu costretto a rinunciare alle edizioni del 1968 e del 1976 a causa di alcuni infortuni.[1] Oltre all'edizione del 1980, in compenso, disputò anche quella del 1972, scendendo in vasca in 9 partite e segnando 7 gol.[2]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Fu però la carriera da allenatore a valergli un posto nella storia dello sport: sulle panchine di Jugoslavia, Italia, Stati Uniti d'America e Croazia vinse quattro ori olimpici, tre titoli mondiali e tre europei, diventando così l'allenatore di pallanuoto più titolato della storia.[1]

Jugoslavia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981, subito dopo essersi ritirato, esordì sulla panchina della selezione juniores della Jugoslavia, con la quale conquistò una medaglia d'argento sia nei campionati europei sia nei mondiali di categoria.[1] Nel 1984 passò alla guida della nazionale maggiore, convocando fra le sue file molti giocatori di quella selezione juniores come Perica Bukić, Igor Milanović e più tardi Aleksandar Šoštar, Dubravko Šimenc e Mirko Vičević.[1] Sulla panchina slava restò fino al 1991, guidando la squadra attraverso quello che fu considerato un periodo d'oro[1]: in quegli anni la Jugoslavia vinse due ori olimpici (1984 e 1988), un titolo mondiale (1986), una Coppa del Mondo (1987) e due medaglie d'argento agli europei (1985 e 1987).[1]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1991 passò alla guida della nazionale italiana, con la quale collezionò 445 presenze[3] e si aggiudicò il Grande Slam della pallanuoto: medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1992, ai Mondiali del 1994, agli Europei del 1993 e del 1995 e nella Coppa del Mondo del 1993.[1] Sulla panchina dell'Italia si aggiudicò inoltre due medaglie d'argento nella Coppa del Mondo (1995 e 1999), un bronzo alle Olimpiadi del 1996 e agli Europei del 1999.

Il periodo come commissario tecnico della nazionale italiana, però, si concluse con l'ignominia: al termine del quarto di finale delle Olimpiadi del 2000 perso dall'Italia contro l'Ungheria, fu coinvolto in una rissa[4] che gli costò un anno di squalifica[5] e l'esonero.[6]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

L'anno successivo fu chiamato alla guida della nazionale statunitense, con l'obiettivo di traghettarla verso le Olimpiadi del 2008.[1] Con gli USA Rudić vinse meno che con le squadre precedenti: le uniche due medaglie furono un oro ai Giochi Panamericani del 2003 e un bronzo nella World League dello stesso anno.

L'esperienza sulla panchina statunitense, però, si concluse prima del previsto. Nel 2005, infatti, la Federazione croata lo richiamò in patria e Rudić non seppe rifiutare la panchina della nazionale del suo Paese.[1]

Croazia[modifica | modifica wikitesto]

Anche con la Croazia Rudić iniziò subito a vincere: alla prima occasione utile, ai Mondiali del 2007, vinse l'oro, al quale seguirono due bronzi (nel 2009 e nel 2011). Nel 2010, inoltre, vinse anche i campionati europei, ospitati quell'anno proprio dalla Croazia. Nel 2012 vince un altro oro olimpico a Londra battendo in rimonta la Nazionale italiana guidata dal suo allievo ed ex giocatore Sandro Campagna.

Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 accettò l'offerta della Confederação Brasileira de Desportos Aquáticos di allenare la nazionale di pallanuoto maschile del Brasile in vista dei Giochi della XXXI Olimpiade a Rio de Janeiro nel 2016 venendo eliminato ai quarti dalla sua Croazia. Invece alla World League 2015 è arrivato terzo vincendo la finalina contro gli Stati Uniti contro cui ha poi perso la finale dei Giochi panamericani a luglio.

Pro Recco[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 giugno del 2018 diventa l'allenatore della Pro Recco; è la sua prima esperienza da allenatore in una squadra di club. Il 10 marzo 2019 vince la Coppa Italia contro l’AN Brescia. Il 7 maggio 2020 chiude la sua esperienza con la società ligure e la sua carriera da allenatore dopo aver conquistato uno scudetto e una Coppa Italia.[7]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Partizan: 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979
Jadran: 1967
Partizan: 1971, 1972
Partizan: 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1979
Partizan: 1974-75, 1975-76

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Jugoslavia: Mosca 1980
Jugoslavia: Belgrado 1973
Jugoslavia: Jönköping 1977
Jugoslavia: Barcellona 1970, Vienna 1974

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Pro Recco : 2018-19
Pro Recco: 2019

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Jugoslavia: Los Angeles 1984, Seul 1988
Italia: Barcellona 1992
Croazia: Londra 2012
Italia: Atlanta 1996
Jugoslavia: Madrid 1986
Italia: Roma 1994
Croazia: Melbourne 2007
Croazia: Roma 2009, Shanghai 2011
Italia: Sheffield 1993, Vienna 1995
Croazia: Zagabria 2010
Jugoslavia: Sofia 1985, Strasburgo 1987
Italia: Firenze 1999
Jugoslavia: Salonicco 1987
Italia: Atene 1993
Italia: Atlanta 1995, Sidney 1999
Croazia: Oradea 2010
Croazia: Almaty 2012
Croazia: Podgorica 2009
Stati Uniti: New York 2003
Croazia: Niš 2010, Firenze 2011
Stati Uniti: Santo Domingo 2003
Brasile: Toronto 2015

Nazionale giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Jugoslavia: Barcellona 1983
Jugoslavia: Santa Cruz de Tenerife 1984

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Palma d'oro al Merito Tecnico - nastrino per uniforme ordinaria
«Titolo mondiale 1994»
— Roma, 19 dicembre 2018.[8]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Ratko Rudic (YUG/ITA/USA/CRO) 2007 Honor Water Polo Coach, su ishof.org. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  2. ^ a b (EN) Ratko Rudić Biography and Olympic Results, su sports-reference.com. URL consultato il 1-8-2011 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2010).
  3. ^ Via alla World League. Silipo diventa l'azzurro più azzurro di sempre, in www.federnuoto.com, 26 giugno 2003. URL consultato il 20 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).
  4. ^ Andrea Galdi, E adesso traballa la panchina di Rudic, in La Repubblica, 30 settembre 2000. URL consultato il 1º agosto 2011.
  5. ^ Stangata su Ratko Rudic. Un anno di squalifica, in La Repubblica, 30 settembre 2000. URL consultato il 1º agosto 2011.
  6. ^ La pallanuoto caccia Rudic, in Corriere della Sera, 23 novembre 2000. URL consultato il 1º agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ Pallanuoto, Rudic lascia Pro Recco: 'Non allenerò più', in www.ansa.it, 6 maggio 2020. URL consultato il 7 maggio 2020.
  8. ^ Collari d'oro 2018, su coni.it. URL consultato il 21 dicembre 2018.

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