Portale:Astrologia

L'astrologia (dal greco antico "ἀστρολογία (astrologhía)" = "άστρον (ástron)" + "λόγος (logos), ossia "discorso sulle stelle") è l'arte divinatoria che si propone di interpretare le posizioni e i movimenti dei corpi celesti in relazione alla Terra descrivendone presunti influssi su eventi particolari o su singoli individui.
Fino al XVII secolo col termine astrologia si indicava anche l'astronomia, nonostante fosse chiaro fin dal I secolo che si trattava di due discipline distinte. A partire in particolare dalla rivoluzione copernicana le due discipline cominciarono a distinguersi e l'astrologia è oggi considerata una pratica dell'occulto.
Gli scienziati e i filosofi della scienza considerano l'astrologia una pseudoscienza legata ad antiche superstizioni.
Tutte le più importanti civiltà antiche hanno dedicato grande attenzione all'osservazione dei fenomeni celesti e sviluppato una propria astrologia; oggi le principali tradizioni sono:
L'astrologia occidentale è la tradizione astrologica sviluppatasi in Africa, Asia ed Europa a partire dall'VIII secolo a.C.
Essendo la forma di astrologia più popolare in questi paesi, spesso in Occidente col termine "astrologia" si intende per antonomasia l'astrologia occidentale.L'astrologia indiana è la tradizione astrologica dell'Induismo. È una delle sei discipline del Vedāṅga ed è basata su uno zodiaco siderale.

Peter Van Wood (1927 – 2010) è stato un chitarrista, cantautore e astrologo olandese. Come chitarrista è stato tra i primi in Europa a usare effetti speciali come l'eco e il riverbero; nel 1949 si stabilisce in Italia dove ha vissuto fino alla morte.
Dagli anni sessanta decise di dedicarsi in pieno all'astrologia, formulando oroscopi per conto di giornali e riviste, pur continuando ad incidere dischi; tornò alla ribalta nel mondo televisivo italiano con la partecipazione alla trasmissione Quelli che il calcio, condotta all'epoca da Fabio Fazio.
«Astra inclinant, non necessitant»
«Gli astri influenzano, ma non costringono»

Nell'astrologia occidentale e nell'astrologia indiana il segno zodiacale è ciascuna di dodici suddivisioni convenzionali dello zodiaco.
La suddivisione dello zodiaco in dodici parti ha origine nell'astrologia babilonese. Dopo le conquiste di Alessandro Magno l'astrologia babilonese è entrata in contatto sia con la cultura ellenistica sia con la cultura indiana influenzando le astrologie locali in modi diversi. Per tradizione ciascun segno zodiacale prende il nome da una costellazione collocata lungo il piano dell'eclittica.

Il Trattato sull'astrolabio è un saggio medioevale di Geoffrey Chaucer sull'astrolabio, antico strumento di misura degli angoli celesti. Il saggio risale a circa il 1392 ed è il più antico manuale tecnico conosciuto nella letteratura inglese.
Il Trattato è considerato da molti studiosi come il maggior lavoro in prosa di Chaucer, quello che benché presenti argomenti tecnici e particolarmente complicati, anche per un moderno lettore, risulta essere comunque chiaro, lineare e riesce ad arrivare in modo diretto ai punti in questione. L'importanza dell'opera risiede dunque nei contenuti: ci descrive, infatti, sia com'erano gli strumenti astronomici di allora, sia come si utilizzavano ed esplicitamente anche la cosmologia del XIII secolo. Si delinea quindi come un'opera rilevante nella trattatistica scientifica medioevale. La struttura generale dell'opera, delineata nel Prologo, è molto semplice e lineare; Chaucer dichiara esplicitamente, prima di introdurci nella struttura dell'opera, che il Trattato che ha composto è un sunto dei trattati di antichi astrologi.
L'astrologia cinese è la tradizione astrologica della civiltà cinese. Si basa su un calendario lunare risalente al 2637 a.C., quando l'imperatore Huang Di introdusse il primo ciclo del suo zodiaco. Alla base di questo sistema c'è un ciclo, durante il quale ciascuno dei dodici segni animali si combina con uno dei cinque elementi essenziali e primitivi, completandosi quindi in sessanta anni.

Distribuzione della posizione di Marte in ciascuna delle dodici case per gli atleti di fama mondiale in uno studio statistico effettuato da Michel Gauquelin. I picchi in corrispondenza della nona e dodicesima casa sono stati chiamati "effetto Marte".
Claudio Tolomeo (20 dicembre) · Paracelso (16 dicembre) · Luca Gaurico (11 marzo) · Georgius Sabellicus (8 marzo)
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