Poetto

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Poetto
La spiaggia del Poetto vista dalla cima della Sella del Diavolo
StatoItalia Italia
Regione  Sardegna
Provincia  Cagliari
CittàCagliari
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Coordinate: 39°12′31″N 9°10′09.01″E / 39.20861°N 9.16917°E39.20861; 9.16917

Il Poetto (Poetu in sardo) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa dodici chilometri, dalla Sella del Diavolo sino all'inizio litorale di Quartu Sant'Elena dove prende il nome di spiaggia di Quartu (o Poetto di Quartu). La spiaggia nella sua estensione, che va da Marina Piccola a Margine Rosso, si sviluppa per circa sette chilometri e mezzo a cavallo fra il territorio di Cagliari e di Quartu Sant'Elena. Il Poetto è un'importante località turistica e uno dei principali luoghi della vita notturna estiva della città e dell'area vasta.

Il Poetto è anche il quartiere di circa 1.250 abitanti, ubicato nel tratto occidentale della striscia compresa fra la spiaggia e le saline di Molentargius.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Poetto deriva dal catalano Pouet, diminutivo di Pou, ossia pozzo. La denominazione catalana Pouet è già attestata nei disegni di Rocco Cappellino in Descrizione della Sardegna del 1577[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La principale attività del Poetto era legata tradizionalmente all'estrazione del sale, intrapresa sin dal periodo romano e proseguita poi dal medioevo fino all'età contemporanea[2].

Torre di Mezza Spiaggia

Nella seconda metà del XVI secolo il governo iberico decise di costruire su questo litorale diverse torri di avvistamento in funzione anti-barbaresca. Sia nel 1717 che nel 1793 il Poetto e il litorale quartese furono il punto di sbarco principale nel sud dell'Isola dei corpi di spedizione spagnolo e francese.

La Sella del Diavolo e la spiaggia del Poetto

Prima del 1900 il Poetto era completamente nel comprensorio della città di Quartu Sant'Elena e non era particolarmente frequentato dai cagliaritani che preferivano il tratto occidentale del golfo, con le località di Sa Perdixedda e Giorgino. Fu infatti solo dalla fine del XIX secolo e soprattutto dai primi decenni del XX secolo che la popolazione incominciò ad apprezzare le bianche dune del Poetto e cominciarono a sorgere i primi stabilimenti balneari (il "Lido" e il "D'Aquila"), i chioschetti per i rinfreschi e durante il ventennio fascista una colonia estiva ubicata in una costruzione a tre piani sulla spiaggia (questa verrà poi trasformata in ospedale dopo la guerra e in seguito abbandonata). Imitando le prime cabine del Lido sorsero anche i casotti, colorate costruzioni in legno a metà strada tra lo spogliatoio e la minuscola casa in riva al mare.

Vista aerea del Poetto.

I casotti, privi delle più elementari strutture igienico sanitarie, furono trasformati nella stagione estiva in vere e proprie case di abitazione. A seguito delle indagini della Unità Sanitaria Locale, il 2 Agosto 1985 la spiaggia viene dichiarata insalubre, accertata la presenza di focolai di batteri e parassiti con l'ordinanza n°3385 della Capitaneria di Porto.[3] Vennero quindi abbattuti i primi casotti adiacenti a Marina Piccola, per essere rimossi interamente nel marzo 1986 per i suddetti motivi di natura igienico-sanitaria.[4][5]

Lo studio del 1989 della Mediterranea Survey and Service MSS S.p.A. sull'erosione del Poetto, attraverso una serie di rilevazioni consentì di constatare che l'enorme degrado dell'arenile cagliaritano ebbe inizio dagli anni cinquanta con la ricostruzione che portò a massicci prelievi di sabbia; nel 1997 e nel 1999 furono effettuati dalla stessa società degli aggiornamenti allo studio che confermarono il trend dell'erosione, e identificarono quali cause del degrado la presenza della strada litoranea, l'incremento dell'azione ondosa a causa della scomparsa della Posidonia oceanica, e la costruzione degli stabilimenti e dei bracci a mare del Lido e D'Aquila, dei casotti e delle villette.

Per rimediare alla scomparsa della spiaggia del versante cagliaritano si è tentato un ripascimento nel 2002: attraverso un sistema di draghe, è stata prelevata la sabbia a qualche centinaio di metri dalla riva anziché dal luogo precedentemente scelto a varie miglia dalla spiaggia, vanificando così la buona intenzione di riportare il Poetto alle sue originaria bellezza e dimensione. Infatti il risultato si è dimostrato sconvolgente: la sabbia finissima e bianca di una volta è stata sostituita da un miscuglio completamente diverso per colore e granulometria, contenente non solo sabbia ma anche frammenti di conchiglie e concrezioni marine. A distanza di tempo la situazione non è migliorata; inoltre anche che il tratto quartese, in un primo momento rimasto intatto, dopo qualche anno ha cominciato a presentare gli stessi problemi dovuti all'asportazione della sabbia ad opera del vento, degli uomini e naturalmente del mare.

A gennaio 2012, per la prima volta dopo l'operazione di ripascimento, la spiaggia recupera metri, anche dieci in alcuni punti, come segnalato dall'Urban Center di Cagliari.[6] Tuttavia, nel 2013, la forza erosiva delle correnti, sommata alla cattiva gestione e ai mancati studi sui processi erosivi, ha riportato la situazione a prima del 2002.[7][8]

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Panorama della spiaggia del Poetto.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

La linea tranviaria in una cartolina d'epoca.

Il Poetto è popolarmente diviso in "fermate", ossia i vari tratti di spiaggia sono riconosciuti dal numero ordinale delle fermate dell'autobus delle linee urbane del CTM che collegano il centro cittadino al quartiere, coincidenti in realtà con le vecchie fermate del tram[9].

Dal 1913 fino alla fine degli anni sessanta la spiaggia era raggiungibile dal centro della città per mezzo di una linea tranviaria con caratteristiche extraurbane, inizialmente esercita a vapore e in seguito elettrificata. Tale impianto, denominato "Linea P" negli ultimi anni di servizio, aveva la peculiarità di correre lungo il perimetro della spiaggia, consentendo agli utenti la massima comodità nell'accesso agli arenili[10].

La fermate più frequentate sono la 1ª fermata (attigua al porticciolo di Marina Piccola), la 2ª, la 3ª (occupate rispettivamente dagli stabilimenti balneari de Il D'Aquila e de Il Lido) e la 4ª, occupata solo in parte dai chioschi e dagli stabilimenti delle forze dell'ordine. Le parti della spiaggia corrispondenti alla 6ª (dove si trova anche il vecchio ospedale marino) e alla 7ª sono invece meno affollate e più tranquille[11] Il punto di confine in cui inizia il litorale appartenente al Comune di Quartu Sant'Elena e termina quello cagliaritano è lo stabilimento dei Carabinieri, anche se per tradizione i locali la identificano simbolicamente con "La Bussola" per via del locale omonimo presente in passato in quel punto.[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Pittau, TOPONIMI DELLA SARDEGNA MERIDIONALE. Significato e origine
  2. ^ Comune Cagliari News, Nel 1862 nacque il primo stabilimento balneare
  3. ^ Mauro Pili, 1985: Quando il Poetto fu dichiarato insalubre, su Mauro Pili, 25 giugno 2017. URL consultato il 25 giugno 2017.
  4. ^ Abbattuti tutti i casotti sulla spiaggia del "Poetto" [collegamento interrotto], in Agi, 5 marzo 1986. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  5. ^ Le foto. Il Poetto e la demolizione dei casotti: era il 1986 e Cagliari non sarebbe più stata uguale, su vistanet.it, 9 ottobre 2020. URL consultato il 30 novembre 2022 (archiviato il 30 novembre 2022).
  6. ^ Miracolo al Poetto: l'arenile guadagna terreno verso il mare, su urbancenter.eu, 30 novembre 2011. URL consultato il 30 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
  7. ^ Poetto, la continua avanzata del mare Quasi cancellato ripascimento del 2002, in L'Unione Sarda, 21 luglio 2013. URL consultato il 6 agosto 2013.
  8. ^ Il Poetto sta scomparendo, su comunecagliarinews.it, 22 luglio 2013. URL consultato il 6 agosto 2013.
  9. ^ a b Il Poetto: la spiaggia di Cagliari, su cagliarisardegna.it. URL consultato il 1º marzo 2014.
  10. ^ Al Poetto in tram e tra i casotti, in L'Unione Sarda, Comunecagliarinews.it, 30 giugno 2010. URL consultato il 1º marzo 2014.
  11. ^ Le migliori spiagge di Cagliari, su wonderfulsardinia.com. URL consultato il 1º marzo 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]