Quartieri di Cagliari

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Voce principale: Cagliari.

I quartieri della città di Cagliari sono trentuno; quattro di questi costituiscono il centro storico cittadino, attorno al quale, dalla prima metà del XX secolo, è andata formandosi successivamente la città moderna, inizialmente dalla espansione dei due quartieri storici di Stampace e Villanova. Altri venti quartieri sono l'agglomerato urbano della città moderna, mentre sette sono i quartieri di Pirri, appartenenti al comune di Cagliari ma dal 2006 passati da frazione a municipalità.

Centro storico[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di Cagliari del XVI secolo; si notano i quattro quartieri: Castello al centro, Stampace a occidente, Villanova a oriente e Marina a sud (opera di Sigismondo Arquer per la Cosmographia universalis di Sebastian Münster)

Il centro storico di Cagliari corrisponde alla conformazione che i pisani diedero alla città nel corso del Duecento e nei primi due decenni del Trecento. Attorno al quartiere fortificato detto Castel di Castro, sede del potere, si svilupparono tre quartieri destinati a ospitare le abitazioni e le attività dei popolani: La Marina, Villanova e Stampace.

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello (Cagliari).

Castello è il principale quartiere storico di Cagliari, caratterizzato dalla sua posizione elevata sul resto della città e dalla cinta muraria che lo circonda; venne fondato dai pisani nel 1216/1217[1] sul colle ceduto a Lamberto Visconti di Eldizio dalla giudichessa Benedetta. Grande rilevanza storica gli deriva dall'aver ospitato le sedi delle principali istituzioni del Regno di Sardegna (particolarmente il viceré e gli stamenti). I più noti monumenti cittadini si trovano in questo quartiere: le torri pisane di San Pancrazio e dell'Elefante, il duomo, il Palazzo Regio, il bastione di Saint Remy e il polo museale della cittadella dei musei.

Vista della Marina

La Marina[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Marina (Cagliari).

La Marina è il quartiere sorto tra il Castello e il porto di Cagliari, anticamente abitato prevalentemente da pescatori, mercanti e tutti coloro che lavoravano presso il porto. Numerose sono le testimonianze storico-artistiche nella Marina, cominciando dai resti della Caralis romana che si estendeva (e si estende ancora oggi) sotto l'attuale quartiere, sino alle numerose chiese, tra cui si ricorda la parrocchia di Sant'Eulalia.

Stampace[modifica | modifica wikitesto]

Vista su Stampace e i bastioni di Castello
Lo stesso argomento in dettaglio: Stampace.

Stampace, sorto a ovest di Castello per accogliere i profughi di Santa Igia (post-1258)[2], era il quartiere anticamente caratterizzato da numerose botteghe di artigiani e artisti. Da sempre è legato a sant'Efisio e ai festeggiamenti di maggio, per la presenza della chiesa, sorta secondo la tradizione sopra il carcere del santo. Nel quartiere sorgono anche le importanti chiese barocche di San Michele e Sant'Anna.

Dalla espansione di Stampace si sono gradualmente formati i quartieri moderni della zona ovest di Cagliari.

In primo piano Villanova

Villanova[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Villanova (Cagliari).

Il quartiere Villanova, a est di Castello, era anticamente abitato da contadini, che lavoravano i vasti campi e le vigne che circondavano la zona. Ancora oggi le abitazioni del quartiere si presentano generalmente più umili e con un minore sviluppo in altezza rispetto ai palazzi degli altri quartieri storici.

Durante la settimana santa le vie del quartiere si animano di cagliaritani e turisti che assistono alle varie processioni, organizzate dalle arciconfraternite della Solitudine e del Santissimo Crocifisso, che hanno i loro oratori a Villanova.

Dall'espansione di Villanova si sono formati i quartieri moderni della zona est di Cagliari.

Città moderna[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Avendrace[modifica | modifica wikitesto]

Quartieri di Sant'Avendrace e Tuvixeddu
Lo stesso argomento in dettaglio: Sant'Avendrace (Cagliari).

Anticamente isolato dal resto della città e detto Borgo di Sant'Avendrace, il quartiere sorge poco lontano dallo stagno di Cagliari (o di Santa Gilla) ed è attraversato dall'importante e trafficato viale Sant'Avendrace da cui è possibile osservare la grotta della Vipera, un sepolcro di epoca romana. Nel viale si affacciano ancora alcune delle basse casette che un tempo erano dimora dei pescatori della vicina laguna, in passato unici abitanti del luogo. Il viale Sant'Avendrace termina nella piazza omonima, da cui cominciano il viale Elmas e il viale Monastir, ovvero rispettivamente i tratti iniziali della SS 130 e della SS 131. Da piazza Sant'avendrace ha inizio anche la via San Michele in cui si trova Villa Carboni edificata nel XVII secolo sulle rovine di una Domus romana di cui restano evidenti tracce.

Tuvixeddu/Tuvumannu[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere prende il nome dai due colli di Tuvixeddu (pronuncia tuvisgeddu) e Tuvumannu, sopra i quali si estende, e sui quali si trovano anche importanti testimonianze archeologiche, in particolare la necropoli punica. Tuvixeddu/Tuvumannu confina a est con Stampace, a nord con Is Mirrionis, a ovest con San Michele e a sud con Sant'Avendrace.

Is Mirrionis[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Is Mirrionis.

Quartiere del secondo dopoguerra che sorge ai piedi del colle di Tuvumannu. Il quartiere è dotato di scuole elementari e medie, asilo nido, mercato rionale (sito al suo confine, in via Quirra) e numerose linee di autobus che lo collegano efficacemente con il centro della città.

Le chiese principali sono San Pietro e Paolo e Sant'Eusebio. Il parco di Monte Claro costituisce il suo principale polmone verde, seguito dal parco del castello di San Michele (che però sorge al confine del quartiere con la zona di Bingia Matta). È delimitato dalle vie Is Mirrionis, Cadello, Pipia, Serbariu, Quirra, Meilogu, Campeda, Abruzzi ed Emilia.

San Michele[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere di San Michele, sorge nei pressi dell'omonima piazza, è caratterizzato da abitazioni di diversi ceti sociali. La sua via principale è via San Michele.

Il confine di quartiere è delimitato dalla piazza Sant'Avendrace, da viale Monastir (fino al cimitero) e dalle vie Monte Sabotino, Emilia, Abruzzi e Puglia.

Quartieri di Sant'Avendrace, San Michele e Mulinu Becciu

Il quartiere nacque nei primi decenni del 1900 all'interno dell'azienda agricola della nobile famiglia cagliaritana dei Carboni che si estendeva da viale Monastir sin oltre piazza San Michele. Il primo nucleo ebbe origine dalla trasformazione degli edifici agricoli dell'azienda in abitazioni popolari e si chiamò "Case di Villa Carboni" o "Villaggio Carboni". Successivamente don Michele Carboni junior lottizzò l'intera tenuta tracciando e costruendo anche le strade: via Tofane, via Buccari, via Col Del Rosso, via Bosco Cappuccio, via Is Maglias, via Monte Zebio, via Monte Grappa, via Hermada, piazza San Michele (ex Campo Carboni) e altre ancora come via Montefior, non più esistente[3].

Possiede una parrocchia, intitolata alla Madonna della Medaglia Miracolosa e vi sorge l'omonimo cimitero di San Michele, il più grande della città e dell'hinterland cagliaritano. Unica testimonianza storico-artistica del quartiere è la Villa Carboni, risalente al XVII secolo.

Mulinu Becciu[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mulinu Becciu.

Mulinu Becciu (in italiano: "Vecchio Mulino") è situato nella periferia nord-occidentale di Cagliari, oltre Sant'Avendrace e San Michele. Si è sviluppato nei primi anni ottanta, in parte come rione di edilizia popolare, in parte come sede di palazzi residenziali. Sorge su una zona leggermente collinare e sulla quale un tempo si trovavano campi coltivati a vite (proprio per questo una zona ubicata tra il quartiere e il parco del castello di San Michele è denominata Bingia Matta, ovvero vigna di proprietà dei Matta) e i mulini per macinare da cui il quartiere prende il nome. Confina con il quartiere di Bingia Matta in territorio cagliaritano e con quello di Su Planu, in territorio di Selargius.

Caratteristiche salienti del contesto urbanistico sono la bassa densità di traffico automobilistico e la facilità di accesso alle maggiori arterie stradali come l'Asse Mediano di Scorrimento, la SS130, SS131 e SS554. Notevole la vicinanza all'Azienda ospedaliera "G. Brotzu", all'acquedotto, al parco del Castello di San Michele, al cimitero di San Michele, e soprattutto all'aeroporto di Cagliari-Elmas (circa 6 km).

Bingia Matta[modifica | modifica wikitesto]

Bingia Matta è un quartiere, per lo più residenziale, risalente ai primi anni settanta. È situato ai piedi del grande parco collinare del castello di San Michele, suo principale polmone verde, ove un tempo sorgeva una vigna (bingia in sardo campidanese) dal cui appezzamento prende il nome (Vigna di proprietà Matta). È ben servito da scuole dell'infanzia, scuola media e scuole superiori (istituti "Deledda", "De Sanctis", "Pacinotti" di via Brianza), grande palestra comunale, uffici pubblici o di servizio pubblico (Abbanoa) e linee di autobus che lo collegano con le altre zone della città. Al suo confine è presente anche uno dei mercati civici (via Quirra). Ben collegato ai principali snodi di accesso alla città (asse mediano di scorrimento e SS 554, SS 130 e SS 131) oltre che con l'aeroporto di Cagliari-Elmas. La sua chiesa è intitolata a san Massimiliano Maria Kolbe. Poco distante, la grande casa dei Missionari Saveriani, attiva dal 1964. Delimitano il quartiere le vie Campeda, Abruzzi, Cornalias, Quirra, Meilogu e il parco del castello di San Michele, principale monumento del quartiere, risalente al medioevo. Recentemente è stato oggetto di un concorso europeo, promosso dal comune di Cagliari, per la realizzazione di un complesso residenziale di altissima qualità.[4]

San Benedetto[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica sui quartieri Villanova, San Benedetto e Monte Urpinu
Lo stesso argomento in dettaglio: San Benedetto (Cagliari).

Risalgono agli anni trenta le prime costruzioni nei pressi della piazza principale (ubicate allora in aperta campagna nelle vicinanze della strada di collegamento tra Cagliari e il centro di Quartu Sant'Elena), che diedero vita all'originario nucleo abitativo.

Solo vent'anni più tardi, soprattutto a causa della massiccia richiesta di nuove abitazioni da parte dei cittadini che avevano perduto le loro durante la guerra, il quartiere fu protagonista, insieme con altri rioni della stessa città, di una rapida espansione edilizia che lo vide crescere e occupare zone sino ad allora del tutto periferiche. Ultimata in pochi anni la costruzione dei palazzi, San Benedetto assunse, sulla pianta di Cagliari, l'attuale forma poligonale, con centro nell'omonima piazza e vertici corrispondenti ad altri punti centrali della città (le piazze: Repubblica, Garibaldi, Dante poi intitolata a papa Giovanni XXIII, da Palestrina).

La Vega[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: La Vega (Cagliari).

Il quartiere La Vega sorse nel 1930 ed è situato nella zona centro-nord di Cagliari. Quartiere residenziale con abitazioni di medio e alto livello. Nel suo confine inferiore ospita il parco di Monte Claro, che si estende per numerosi ettari e soprattutto d'estate è sede di concerti e diverse manifestazioni culturali e di svago. Nel confine superiore ospita i giardini pubblici, un altro parco cittadino di recente ristrutturazione.

All'interno del quartiere si trovano: la Casa dello Studente (grattacielo sede di appartamenti in affitto a studenti universitari), la Facoltà di Lettere e Filosofia, la Facoltà di Ingegneria, l'Istituto di Geologia e Mineralogia dell'Università di Cagliari e i campi universitari del CUS Cagliari, che comprendono: un campo da calcio in erba, due campi da calcetto, un campo da hockey, quattro campi da tennis, piscina, palestra, un palazzetto di recente costruzione con campo da basket/pallavolo; queste strutture sono allocate in un'area chiamata "Sa Duchessa".

Sono due le scuole presenti nel quartiere: la scuola media di via Piceno e il liceo scientifico "Pacinotti" di via Liguria, che con le sue circa 70 aule e laboratori è una delle più grandi di Cagliari. Nel cuore del quartiere La Vega sorge la chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi, edificata nella seconda metà del XX secolo.

Fonsarda[modifica | modifica wikitesto]

Quartiere Fonsarda
Lo stesso argomento in dettaglio: Fonsarda.

Edificato a partire dagli anni quaranta[5] è oggi un quartiere residenziale compreso fra piazza Giovanni XXIII, via Castiglione, via Biasi, via dei Giudicati e via Cao di san Marco. Abitato perlopiù dalla classe media cittadina, è composto da palazzi di medio livello e giardini curati.

Da segnalare la presenza del T-Hotel, di recente costruzione, e di numerosi impianti sportivi.

CEP[modifica | modifica wikitesto]

Sorto attraverso un progetto di edilizia popolare a metà anni '60 nel quadro nazionale delle costruzioni civili popolari, il suo fulcro sono cinque "grattacieli" contornati da una serie di villini a schiera di due piani, un campetto da calcio e uno da basket, un cineclub e una chiesa originariamente guidata dal parroco don Aldo Matzeu, particolarmente amato dagli abitanti del quartiere e a cui è stata dedicata una via e un busto davanti alla storica parrocchia del Cep. A circa quarantacinque anni dalla sua creazione il CEP si è dotato di tutti i servizi: asili, scuole, farmacia, mercati e varie possibilità per le attività sportive; il comune ha provveduto inoltre alla sistemazione di numerose aree verdi.

Quartiere Europeo[modifica | modifica wikitesto]

Il Quartiere Europeo si trova al confine tra i quartieri Genneruxi, Fonsarda, Piazza Giovanni XXIII, Cep e Viale Marconi. Costituito soprattutto da ville singole mono/bi familiari di notevoli dimensioni, è un rinomato quartiere a bassa densità abitativa e ad alta presenza di verde pubblico e privato. Per quanto riguarda i servizi posside un asilo e viene attraversato dalle linee 1, 30 e 31 e dalla metropolitana leggera di Cagliari; si trovano inoltre il convento di San Giuseppe e la chiesa medioevale di Sant'Alenixedda. È presente nelle vie del quartiere una sede del Rotary Club, una sede della Polizia municipale di Cagliari e il Consolato del Principato di Monaco. È considerato uno dei quartieri più quotati in termini immobiliari nell'intera città di Cagliari.

Sant'Alenixedda[modifica | modifica wikitesto]

Quartiere compreso fra piazza Giovanni XXIII, via Ottone Bacaredda e viale Marconi. Prende il nome dalla via Sant'Alenixedda dove sono situati il Teatro Lirico di Cagliari e il Conservatorio di Musica "Pierluigi da Palestrina" con l'attiguo Auditorium. Nonostante sia fra quartieri i più popolati della città, ha un aspetto poco omogeneo e poco compatto; infatti per designare l'area la denominazione "Sant'Alenixedda" viene usata molto raramente dai suoi abitanti che piuttosto affermano di appartenere ai quartieri adiacenti, cioè San Benedetto o Fonsarda.

Genneruxi[modifica | modifica wikitesto]

Situato ai piedi di Monte Urpinu, Genneruxi è sorto nei primi anni settanta[6]. Il nome deriva da un'antica storia che narra ci fosse una piccola porta in ferro battuto con una croce (Genna 'e cruxi), unico resto di un antico cimitero o di una chiesa, e nell'arco degli anni il nome è diventato più scorrevole, divenendo Genneruxi. È un quartiere residenziale altolocato composto perlopiù da palazzi signorili, grandi ville e villini, le ville più grandi con tanto di grande giardino annesso, sono situate soprattutto nella zona adiacente allo stagno di Molentargius collocate tra viale Marconi e l’asse mediano, più precisamente tali grandi abitazioni sono situate in via Giuseppe Mercalli, via Chiara Lubich e via San Josemaría Escrivà de Balaguer quest’ultima più semplicemente nota come via Balaguer. Genneruxi è caratterizzato dalle vaste aree verdi, dagli ampi viali alberati e dalle piazze presenti soprattutto lungo la via Stoccolma.

All'interno del quartiere si trovano diverse scuole, una fermata ("Genneruxi") della metropolitana leggera di Cagliari e varie fermate dell'autobus nº 6. La parrocchia della zona è il Santissimo Crocifisso, alla quale è annesso un oratorio molto frequentato.

San Giuliano[modifica | modifica wikitesto]

San Giuliano (in sardo: Santu Lianu) è ubicato sotto le falde orientali del colle di monte Urpinu (nelle cui pendici settentrionali sorgeva il monastero benedettino di San Giuliano e di cui non è rimasta traccia) e termina sulle sponde del canale che delimita in questo versante lo stagno di Molentargius. È parte integrante del quartiere di Genneruxi[7].

Monte Urpinu[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Monte Urpinu.

Questo quartiere è prevalentemente residenziale, sito a poca distanza dal centro e considerato uno dei quartieri più quotati per prezzi immobiliari. Zona prevalentemente verde, prende il nome dall'omonimo colle: monte Urpinu. È dotato di una strada panoramica, viale Europa, e di un parco. Intorno al colle si sono sviluppate una serie di costruzioni (prevalentemente palazzi di media altezza), destinati all'uso residenziale. Nel quartiere si trovano vari negozi di articoli di necessità e di supermercati.

Quartieri Bonaria e Monte Urpinu

Fu costruito a partire dagli anni cinquanta, dalla pineta di monte Urpinu (da qui il nome di una delle sue vie principali, via della Pineta), ma vide la sua vera espansione dagli anni settanta, quando fu quasi totalmente edificato, lasciando comunque alcune piazze e viali alberati, che danno al quartiere una vocazione di quartiere verde della città. Ospita l'Ospedale Binaghi.

Bonaria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bonaria (Cagliari).

Prende il nome dal termine catalano medioevale Bon Ayre (aria buona), con cui gli aragonesi ribattezzarono il colle dove fondarono la loro cittadella fortificata nel XIV secolo, durante l'assedio di Castel di Castro. Oggi il quartiere è densamente popolato e, oltre ad alcune pregevoli villette, si trovano numerosi alberghi e palazzi. Ospita il Santuario di Nostra Signora di Bonaria e il cimitero monumentale di Bonaria.

Monte Mixi[modifica | modifica wikitesto]

Piccolo quartiere situato tra viale Diaz e gli impianti sportivi di via Rockefeller, è costruito su un piccolo colle detto "Monte Mixi". Confina con i quartieri di Bonaria, Monte Urpinu, La Palma e Sant'Elia.

La Palma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: La Palma (Cagliari).

La Palma sorge tra le saline e la spiaggia del Poetto. Qui si trova inoltre la vecchia chiesetta delle saline e la nuova chiesa del SS. Nome di Maria sorta nei primi anni ottanta. Nel quartiere ha sede la circoscrizione numero 5 che comprende altri sette quartieri della città. Sono presenti una scuola elementare e un asilo, delle società sportive di basket e calcio, e vengono proposte diverse opportunità di aggregazione giovanile grazie al gruppo scout che vi opera.

Quartiere del Sole[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Quartiere del Sole.

Quartiere nato tra gli anni settanta e gli anni ottanta[7], composto da palazzi di 5 piani (in media) e case indipendenti (limitrofe alle saline). È un quartiere residenziale che costeggia, con i quartieri La Palma e Calamosca (San Bartolomeo), viale Poetto e le Saline di Stato. Le scuole elementari "Del Sole" e medie "Colombo" sono situate in via del Sole.

Borgo Sant'Elia e Nuovo Borgo Sant'Elia[modifica | modifica wikitesto]

Vista su parte del Quartiere Sant'Elia e Monte Mixi
Lo stesso argomento in dettaglio: Sant'Elia (Cagliari).

Il quartiere sorge a ridosso di un'area una volta paludosa, vicino al faro di Sant'Elia nell'estremità sud-orientale di Cagliari. In origine questo era un borgo di pescatori. La via diretta per entrare nel quartiere, che appare come un borgo quasi isolato dal continuum urbano, è il viale Borgo Sant'Elia. Nel piazzale di fronte al mare, il largo Sant'Elia, sorge il Lazzaretto di Sant'Elia, edificato attorno al 1600 come area di ricovero, e oggi trasformato in un centro culturale.

A nord di questo negli anni settanta è stata costruita una nuova area, lungo la via Schiavazzi, a breve distanza dallo stadio Sant'Elia. Il nuovo quartiere consta di palazzi di grandi dimensioni. La linea storica di trasporto pubblico urbano che collega questo borgo al resto della città è la linea 6, una volta filoviaria, oggi automobilistica ed estesa anche alla zona nuova.

Il quartiere Poetto, tra le saline e la spiaggia omonima, sullo sfondo la Sella del Diavolo

San Bartolomeo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: San Bartolomeo (Cagliari).

San Bartolomeo si estende lungo tutto l'omonimo viale. Il quartiere, adibito a utilizzo residenziale, è diviso in due zone: la zona alta, più recente, (che comprende via Francesco Alziator, via Francesco Loddo Canepa, via Renato Prunas, via Rafaelo Delogu) e la zona bassa, più antica (che comprende via San Bartolomeo, via Vergine di Lluc e piazza San Bartolomeo), dove si trova anche la seicentesca chiesa di San Bartolomeo.

Poetto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Poetto.

Il quartiere Poetto, ubicato nell'area compresa tra l'omonima spiaggia e le ex saline di Cagliari, si estende dall'Ospedale marino al porticciolo turistico di Marina piccola, lungo il viale Poetto. Negli anni ottanta l'abbattimento degli storici "casotti" determinò la scomparsa della bianchissima sabbia, spazzata via dal forte maestrale cagliaritano. Attorno al 1910 il nobile Michele Carboni junior vi costruì il primo stabilimento balneare chiamato "Il Poetto" che poi cedette nel 1922 a Efisio Daquila.

Quartiere Abitanti (2017)[8]
Castello 1 386
Villanova 6 060
Marina 2 719
Stampace 6 818
Tuvixeddu/Tuvumannu 4 961
Is Mirrionis 12 676
La Vega 3 188
Fonsarda 6 846
Sant'Alenixedda 9 655
San Benedetto 8 003
Genneruxi 5 339
Monte Urpinu 4 988
Monte Mixi 6 584
Bonaria 8 957
Sant'Avendrace 7 205
Mulinu Becciu 7 161
San Michele 6 151
Quartiere Europeo 825
CEP 2 012
Poetto 1 200
La Palma 1 256
Quartiere del Sole 4 349
Borgo Sant'Elia 1 290
Nuovo Borgo Sant'Elia 5 268
Pirri 29 754
Totale 154 651

Pirri[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pirri.

Pirri è l'unica municipalità di Cagliari, al 2017 ha 29 754 abitanti, e comprende i seguenti sette quartieri:[8]

  • Barracca Manna (2 180 abitanti)
  • Villa Doloretta (1 909 abitanti)
  • Monreale (1 223 abitanti)
  • San Giuseppe-Santa Teresa - Parteolla (8 617 abitanti)
  • Is Bingias-Terramaini (2 824 abitanti)
  • Monteleone-Santa Rosalia (9 222 abitanti)
  • Is Campus-Is Corrias (3 779 abitanti)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Cesare Casula, pp. 209-210.
  2. ^ Francesco Cesare Casula, p.296.
  3. ^ F. Alziator,L'Elefante sulla Torre
  4. ^ VILLAGGIO-RESIDENZIALE-SAN-MICHELE-BINGIA-MATTA Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.
  5. ^ Cagliari Turismo - Fonsarda
  6. ^ Cagliari Turismo - Genneruxi
  7. ^ a b Il Sole 24ore- Cagliari, su casa24.ilsole24ore.com. URL consultato il 15 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  8. ^ a b Atlante demografico di Cagliari 2017 (PDF), su comune.cagliari.it. URL consultato il 22 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Quartieri storici[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]