Monte San Mauro (sito archeologico)

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Monte San Mauro
Strutture del colle 3
CiviltàColoni greci
UtilizzoAgricoltura e commercio
EpocaEtà del bronzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneCaltagirone
Scavi
Data scoperta1904
Date scavi1903 - 1904 - 1983
ArcheologoPaolo Orsi
Amministrazione
VisitabileSI
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 37°13′01.29″N 14°28′08.07″E / 37.217025°N 14.468908°E37.217025; 14.468908

Monte San Mauro (Sammòru in siciliano) è un sito archeologico situato nel comune di Caltagirone, in provincia di Catania, a sud ovest della città siciliana.

Il sito comprende cinque colli disposti a ventaglio sulle vallate dei fiumi Signore e Maroglio su cui si insediò un centro abitato dell'età del bronzo. Il centro indigeno venne occupato tra la fine del VII secolo a.C. da coloni greci che si dedicavano all'agricoltura e al commercio.

Acropoli[modifica | modifica wikitesto]

Necropoli
Vista dei colli 1 e 2

Sul colle n.3 è stata ipotizzata la presenza dell'acropoli: vi si trova un ampio edificio, scoperto nel 1904 da Paolo Orsi. Si presenta diviso in due da un terrazzamento, costruito con blocchi e sfaldature irregolari di pietra locale, connessi da pietrame e terra. L'edificio esisteva già nel IX secolo a.C. e fu in seguito riutilizzato in epoca arcaica: si tratta probabilmente di una residenza principesca sicula, in seguito riutilizzata dai coloni greci. Gli scavi di Umberto Spigo, ripresi nel 1983, hanno riportato in luce due ambienti sul lato corto occidentale, uno dei quali sopraelevato su tre gradini, che dovevano costituire un magazzino pubblico: vi sono stati ritrovati contenitori per derrate alimentari, numerose anfore per il trasporto di merci da tutto il mar Mediterraneo, pesi da telaio e macine in pietra lavica. Nei pressi erano stati rinvenuti inoltre i frammenti di una tavola in bronzo contenente il testo di una legge sull'omicidio[1]

Paolo Orsi individuò lungo il ciglio settentrionale e nord-occidentale del colle un sistema difensivo costituito da tratti di mura intervallati dalla roccia naturale, Sulla cima del colle sono state anche rinvenute strutture ellittiche pertinenti ad abitazioni indigene (una datata tra la seconda metà dell'VIII e la prima metà del VII secolo a.C.).

Abitato[modifica | modifica wikitesto]

Sulle pendici del colle 3 è stato in seguito rinvenuto un nucleo abitativo della prima metà del VI secolo a.C., di cui si ipotizza la distruzione in occasione della spedizione antisiracusana del tiranno di Gela Ippocrate (tra il 498 e il 482 a.C.). Le abitazioni presentano un vano di ingresso più ampio, aperto verso sud, sul quale si affacciano tre vani minori affiancati, secondo modalità che si ritrovano anche in altri siti della Sicilia greca, come Naxos e Megara Iblea. È possibile che i vani minori avessero anche un piano superiore, data la presenza in alcuni casi di consistenti strati di crollo. All'interno di queste case è stata rinvenuta una grande quantità di ceramica, dai grandi contenitori per l'immagazzinamento di sementi, ai crateri attici.

Necropoli[modifica | modifica wikitesto]

Ai piedi del colle 3 fu scavata tra il 1903 e il 1904 una necropoli di 58 tombe: sono presenti sepolture in dolio o in anfora o con tombe a cassa, foderate da lastre in pietra, o a fossa semplice, a volte coperte con lastre disposte "a cappuccina". La necropoli è datata al VII-VI secolo a.C.

Ai piedi dei colli 1 e 2 è stata individuata una necropoli utilizzata tra il VII e il IV secolo a.C.

Sacello arcaico[modifica | modifica wikitesto]

Sui colli 1 e 2 è stato rinvenuto un nucleo di terrecotte architettoniche dipinte pertinenti alla decorazione di un sacello arcaico, che trovano confronti con materiali di Gela, di Siracusa, di Selinunte e di Olimpia in Grecia. A circa 200 m dal sito del sacello Paolo Orsi aveva rinvenuto un deposito votivo con statuette femminili.

Identificazione[modifica | modifica wikitesto]

Per l'identificazione del centro abitato è stata proposta quella con la colonia calcidese di Euboia[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda con disegni dei frammenti dell'iscrizione in bronzo ((EN) ) sul sito "Poinikastas: Epigraphic Sources for Early Greek Writing".
  2. ^ Massimo Frasca "È anonima la città siculo-greca di Monte San Mauro di Caltagirone?", in La Parola del Passato, 52, 1997, pp. 407-417.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Orsi, Di un'anonima città greco-sicula a Monte San Mauro presso Caltagirone, Roma 1911.
  • Paola Pelagatti, "Sacelli et nuovi materiali architettonici a Naxos, Monte San Mauro e Camarina," in Il tempio greco in Sicilia, architettura e culti (Atti della I riunione scientifica della Scuola di perfezionamento in archeologia classica di Catania, Siracusa 1977, pp. 43–65.
  • Umberto Spigo, "Resti di edifici templari a Monte San Mauro di Caltagirone", in Cronache di archeologia, 16, 1977, pp. 91–95.
  • Umberto Spigo, "Monte San Mauro di Caltagirone. Scavi 1978: aspetti di un centro greco della Sicilia interna", in Bollettino d'arte, 4, 1979, pp. 21–42.
  • Lorenzo Costantini, "Monte San Mauro di Caltagirone. Analisi paleobotaniche dei semi contenuti nei pithoi 4 e 6", in Bollettino d'arte, 4, 1979, pp. 43–44.
  • Umberto Spigo, "Recenti ricerche nel territorio di Caltagirone: Monte San Mauro e Altobrando", in Urbanistica ed architettura della Sicilia greca nel VI secolo a.C. (Atti della III riunione scientifica della Scuola di perfezionamento in archeologia classica di Catania), Siracusa 1980.
  • Umberto Spigo, " Ricerche a Monte San Mauro, Francavilla di Sicilia, Acireale, Adrano, Lentini, Solarino", in Kokalos, 16-17,2,1, 1980-1981, pp. 771–777.
  • Federica Cordano, "Le leggi calcidesi di Monte San Mauro di Caltagirone", in Decima Miscellanea greca e romana, Roma 1986, pp. 33–60.
  • Umberto Spigo, L'anonimo centro greco di Monte San Mauro di Caltagirone nel quadro dell'arcaismo siceliota: prospettive di ricerca, in Decima Miscellanea greca e romana, Roma 1986, pp. 1–32.
  • Francesco Valenti, Caltagirone. Saggi di scavo archeologico a Monte San Mauro, in Beni culturali e ambientali. Sicilia, 1992, pp. 15–17.
  • Massimo Frasca, "Rodio Cretesi e Calcidesi sui colli di San Mauro di Caltagirone", in Bollettino della società calatina di storia patria e cultura, 5-6, 1996-1997, pp. 87–94.
  • Laura Pepe, "A proposito di una legge siceliota sull'omicidio", in «Symposion», Atti del XV Congresso internazionale di Diritto Greco ed Ellenistico, a cura di Eva Cantarella, Bohlau, Köln-Wien 2005, 23-53.
  • Lorenzo Daniele, Monte San Mauro. Da Maktorion a Euboia, un'anonima città dei Greci di Sicilia documentario in dvd, produzione Scuola di specializzazione in archeologia di Catania e Fine Art Produzioni, SIAE c10000528066

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