Coordinate: 45°04′00″N 12°12′00″E

Loreo

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Loreo
comune
Loreo – Stemma
Loreo – Bandiera
Loreo – Veduta
Loreo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoBartolomeo Amidei (centrodestra) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°04′00″N 12°12′00″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie39,59 km²
Abitanti3 666[2] (01-12-2011)
Densità92,6 ab./km²
FrazioniTornova

Località: Ca' Negra, Cavanella, Grimana, Pilastro, Retinella, Sant'Antonino[1]

Comuni confinantiAdria, Cavarzere (VE), Chioggia (VE), Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po
Altre informazioni
Cod. postale45017
Prefisso0426
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029030
Cod. catastaleE689
TargaRO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Nome abitantiloredani
Patronosan Michele arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Loreo
Loreo
Loreo – Mappa
Loreo – Mappa
Posizione del comune di Loreo nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Loreo è un comune di 3.666 abitanti della provincia di Rovigo.

Loreo, l'antica Lauretum, esisteva già prima del Mille. Il nome pare derivi dal lauro perché si ritiene che questa pianta fosse abbondante nella zona. Dall'antico Lauretum vennero più tardi Lauredo, Loredo, Loreo.

Storia

Il territorio era anticamente attraversato da un cordone di dune sabbiose, naturale difesa dal mare. Gli antichi Veneti s’insediarono in queste zone limitrofe alle antiche paludi adriane, (septem mària), ma i primi nuclei abitativi apparvero durante la colonizzazione romana intorno al 225 a.C., insediatisi attorno al portus Laureti.

La storia di Loreo fu sempre legata a Venezia che lo considerava caposaldo militare ed economico. la città passò ai bizantini dopo la riconquista di Giustiniano a seguito della guerra Greco-Gota attorno al 550. Dopo le distruttive invasioni barbariche di Longobardi e Ungari (899), il territorio bizantino fu ridotto alla Venetia maritima.

Nel 1002 Loreo venne definitivamente ceduta alla Repubblica Veneta dall'imperatore bizantino Ottone III.

La Repubblica Veneta e il feudo adriese costituivano, infatti, una minaccia per gli imperatori franchi e tedeschi che cercarono di controllare questa area così strategica per il controllo dei traffici verso la pianura padana.

Nella Serenissima la comunità era rappresentata dal gastaldo (funzione civile) e dal pievano (funzione spirituale). In questo florido periodo ci fu un aumento della popolazione e furono edificate costruzioni delimitate, come d’uso veneziano, dalle tipiche calli. Ancor oggi questa rimane la principale caratteristica urbanistica del centro storico della cittadina.

Nell'ottobre del 1094 fu stipulato un patto militare con cui Venezia concedeva particolari privilegi in cambio della difesa del confine meridionale con il Ducato Ferrarese.

Dal 1322 gli Estensi, signori di Ferrara, controllavano tutto il territorio tra Adige e Po, (la Transpadana Ferrarese), ad eccezione del delta, dove Venezia, che aveva Loreo caposaldo, cercava di allargare la sfera d’influenza. La cittadina partecipò attivamente alle fortune e alle difficoltà politiche di quest’ultima.

Nel 1379 durante la guerra di Chioggia tra Genova e la Repubblica, il Castello fu occupato dalle truppe genovesi e per oltre un mese il conflitto tra le due potenze marinare si spostò nell’area del Delta.

Venezia la perse nel 1797 in seguito all'invasione dell'Italia da parte delle truppe di Napoleone. L'invasione di Napoleone Bonaparte del 1796 portò tra l'altro Loreo a far parte del Distretto di Padova e del Dipartimento dell'Adriatico.

Con il trattato di Campoformio del 1797 fece parte dell'Impero austriaco in seguito agli accordi di pace stipulati con la Francia dopo lo scioglimento della prima coalizione antifrancese. Con un decreto del 27.2.1798 gli Austriaci istituirono la Provincia di Adria.

Dopo la vittoria di Marengo del 14 giugno 1800 tornarono i francesi. Dal 1802 al 1813 entrò a far parte della Repubblica Italiana, trasformata nel 1805 in Regno d'Italia con Re Napoleone Bonaparte.

Sconfitti i francesi, nel 1815 fu annessa come comune di seconda classe al Regno Lombardo-Veneto sotto l'Impero Austro-Ungarico e passò nel 1866 al Regno d'Italia dopo la terza guerra di indipendenza.

Nel periodo della Serenissima Loreo ebbe il suo massimo splendore; tutto il commercio con l'Emilia e con la Lombardia si svolgeva attraverso il canale Naviglio, in parte l'attuale Canal Bianco, con dogane a Cavanella Po e a Loreo. La memoria di questo lontano periodo veneziano vive ancora nel popolo locale, basta ricordare la parlata dialettale molto simile al veneziano e completamente diversa dai dialetti che distano anche pochi chilometri quali Porto Viro e che "peccano" di ferrarese.

Veduta durante l'alluvione del 1951

Molto più recentemente è da ricordare la terribile alluvione del 1951; come per gran parte dei comuni del Polesine, provocò un flusso d’emigrazione e la popolazione fu dimezzata.

Geografia

Il Comune fa parte della zona climatica E.

Il comune è compreso nel territorio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po.

Monumenti e luoghi di interesse

Il ponte su Via Roma e sullo sfondo parte della Riviera Guglielmo Marconi.

L’impronta architettonica della Serenissima è ben presente osservando gli edifici porticati sulle sponde del canale e le calli (Calle Lunga, Calle Pistoria, Calle Moja, Calle dei Cento) che portano a Piazza Longhena dove si affacciano palazzi padronali in parte rimaneggiati e al Santuario di Loreo.

Luoghi di culto

  • Il Santuario di Loreo (Duomo) viene terminato nel 1675. Di impostazione architettonica influenzata dalla Repubblica Veneta è ricco di opere di pregio. la sua lontana origine di parrocchia è documentata già nel 1094.
  • La Chiesa dell'Assunta presenta una facciata barocca disegnata da Baldassare Longhena. All'interno troviamo opere pittoriche di scuola veneta, come San Vincenzo Ferrer tra i cinque Santi di Andrea Vicentino.
  • L'attiguo Oratorio della SS. Trinità che fu eretto nel 1603 custodisce "Un miracolo" di Pietro Damini (1592-1629), e altre opere minori provenienti dalla chiesa di S. Maria Assunta in Retinella (1724). L’edificio è sede dell'antica "Scuola dei fradei", la Confraternita della SS. Trinità che ancora oggi si riunisce per la celebrazione del rito della flagellazione ogni anno alla vigilia della festa della SS. Trinità (giugno).
  • La chiesa della Madonna del Pilastro, una delle più antiche del Polesine e ristrutturata nel 1553, si trova nella frazione omonima.

Palazzi

  • Villa Vianelli: seguendo il canale Naviglio si può giungere alla frazione di Tornova dove si può ammirare la grande corte agricola nella quale si trova Villa Vianelli: costruzione rettangolare in pietra con due brevi ali arretrate, nettamente barocca. La facciata è ornata da bei fregi e i soffitti sono decorati. La chiesetta del paese, appartenente alla corte è ora chiusa e sostituita dalla parrocchiale d’architettura post-moderna intitolata alla Madonna del Rosario.
Corte Ca' Negra a Ca' Negra, frazione di Loreo ai confini con Cavarzere

Altri monumenti

Nella frazione di Tornova, nelle vicinanze del fiume Adige s’incontra una grande lapide in pietra d'Istria, del 1785, dove sono fissate le tariffe d'epoca per il passaggio delle imbarcazioni nel canale di Loreo, un tempo navigabile.

Musei

Teatri

Unico edificio del centro storico d’origini nettamente più recenti è il Teatro Zago. Costruito nel 1891 sulla struttura della chiesa sconsacrata dei Santi Pietro e Monica ne ereditò la pianta rettangolare. Progetto e direzione dei lavori furono affidati all'ingegner architetto Guglielmo Zangirolami. Nel 1919 subì una ristrutturazione, con l'aggiunta della loggia al piano superiore, la decorazione della sala e del soffitto dal cavarzerano Gino Albini e il rifacimento della facciata in stile liberty. Dal 1962 venne utilizzato solo come cinema fino alla chiusura totale del 1981. Attualmente è in attesa di una nuova destinazione d'uso.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Cultura

Personalità legate a Loreo

Eventi

La Confraternita della SS. Trinità

A Loreo, ogni anno, la vigilia della Trinità, si celebra l'antichissimo rito dell'omonima confraternita dei flagellanti, al quale partecipano alcune centinaia di fradèi provenienti da molte località del Veneto, dell'Emilia, della Lombardia, del Trentino-Alto Adige e del Piemonte.

Dalla fondazione nel 1603 da parte del vescovo di Chioggia Lorenzo Prezzato, la cerimonia è in pratica rimasta inalterata nei secoli, mantenendo fascino e mistero.

A mezzanotte, i fradei sono chiamati a raccolta dalla campana dell'Oratorio, qui si svolge la cerimonia pubblica della vestizione e del giuramento. I novizi, invitati dal padre guardiano e dal priore, prestano giuramento sulla Croce e sul Vangelo, dopo aver indossato, aiutati dai rispettivi padrini, il caratteristico saio rosso e assistono alla Messa. Al termine di questo rito, gli estranei escono dalla chiesa, mentre i confratelli cominciano quelle pratiche religiose conosciute come orazioni mentali con la disciplina, che la costituzione della Confraternita, stabilisce con rito segreto. Nessuno ha mai svelato il mistero di quanto avviene e ciò alimenta molte ipotesi (flagellazioni, penitenze, preghiere). Dopo qualche ora, inizia la processione: i flagellanti, con i rossi cappucci calati sul saio, impugnando torce e candele accese, preceduti dall'arciprete e da una gran croce di legno, raggiungono la chiesa della Madonna del Pilastro (lontano un paio di chilometri) dove resteranno fino all'alba in canti e preghiere ai defunti (vigilia cimiteriale).

Infine, quando comincia ad albeggiare, gli incappucciati rientrano nell'Oratorio, dove inizia la celebrazione della messa, alla quale assistono in preghiera anche le consorelle della Trinità, escluse dal rito notturno. Verso le cinque del mattino, la scuola dei fradèi si termina con la benedizione impartita dal padre guardiano e con il saluto e gli auguri del priore.

Anticamente la Confraternita si riuniva sette volte l’anno (Ascensione, Pentecoste, Trinità, Corpus Domini, Assunzione, San Bartolomeo, e Natività della Vergine). Attualmente la Scuola (o Capitolo) più frequentata e seguita è quella della festa della Trinità (giugno).

Indubbiamente è molto diminuita la forza mistica che i riti rivestivano nei tempi antichi. La flagellazione col cilicio, le lunghe mortificazioni nella chiesa buia a porte chiuse, le preghiere notturne accanto alle tombe, sono ora ridotte a simboli, a preghiere e meditazioni.

La Confraternita ha più di tre secoli di vita e conta ancora quasi tremila iscritti, in maggioranza uomini. Dopo l'alluvione del 1951, moltissimi fradèi sono emigrati, tuttavia anch'essi sono sempre legati alla loro Confraternita e tuttora scrivono al priore, domandando notizie della Scuola e inviano le quote annuali. Solo ai più vicini ed ai meno vecchi, uomini e donne, è possibile prendere parte, almeno una volta l’anno, a questi singolari riti notturni che ancora resistono.

Fiera di S. Michele

Un avvenimento è la grande Fiera di S. Michele (29 settembre) che dal 1337 è un importante appuntamento per la gente del Delta.

Tradizione Pasquale

Tipica nel periodo pasquale è la “competizione” a colpi di uova dipinte di rosso che si svolge sul sagrato della chiesa, dando luogo a una simpatica festa paesana.

Infrastrutture

Loreo si trova a pochi chilometri dalla SS 309 Romea mentre è lambita dalla SP 45 che la collega ad ovest ad Adria e ad est a Rosolina e Porto Viro, in direzione del Delta del Po.

Trasporto pubblico

Il sistema del trasporto pubblico della città è servito da una linea extraurbana gestita dalla SITA che la collega con il capoluogo Rovigo e con le principali località sulla direttiva ovest-est verso il delta del Po e nord-sud verso la provincia di Venezia e di Ferrara.

È poi possibile contattare, dalle 5.30 alle 23.30, il servizio radiotaxi del capoluogo.

Ferrovie

A Loreo è presente una stazione collegata dalla linea ferroviaria Rovigo-Chioggia. Il traffico passeggeri è gestito in consorzio da Trenitalia e dalla Sistemi Territoriali. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di ogni ora.

Aeroporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Ca' Negra.

A circa 7 km a nord ovest da Loreo è situata una piccola aviosuperficie civile privata con pista in erba, la struttura si trova nella località Ca' Negra, frazione del comune di Loreo.

Facilmente raggiungibili da Loreo sono gli aeroporti di Bologna, Venezia e di Verona.

Amministrazione

Note

  1. ^ Comune di Loreo - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 novembre 2011.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  5. ^ Museo di Etnomedicina "A. Scarpa"

Bibliografia

  • Il Veneto paese per paese, Casa Editrice Bonechi, Firenze - 1997
  • autori vari. Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Lugo (RA), 2006.
  • autori vari. Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po - Rovigo, 2007.
  • Franco Mancini, Maria Teresa Muraro, Elena Povoledo. I Teatri del Veneto. Padova Rovigo - Regione del Veneto, Giunta regionale - Corbo e Fiore, Venezia, 1988

Galleria fotografica

Voci correlate

Altri progetti

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