Lista dei telescopi spaziali

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Lista di telescopi spaziali)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il telescopio spaziale Hubble è forse il più famoso telescopio spaziale
Confronto tra diversi telescopi spaziali per diametro
Panoramica dei telescopi attivi e futuri

Questo articolo riporta una lista dei telescopi spaziali.

Convenzioni usate[modifica | modifica wikitesto]

La lista è divisa nelle principali lunghezza d'onda: raggi gamma, raggi-X, ultravioletto, visibile, infrarosso, microonde e onde radio. Sono elencati anche gli strumenti che rilevano particelle come i raggi cosmici, nuclei e/o elettroni, così come gli strumenti che cercano di rilevare le onde gravitazionali.
I telescopi che compiono osservazioni a diverse lunghezze d'onda sono elencati più volte.

Sono esclusi dall'elenco le missioni che osservano e studiano esclusivamente oggetti all'interno del nostro sistema solare.

Nella colonna posizione sono indicati due valori. Per i telescopi in orbita attorno alla Terra indicano il perigeo e l'apogeo espressi in chilometri, per quelli in orbita attorno al Sole, il perielio e l'afelio espressi in unità astronomiche.

Raggi gamma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia a raggi gamma.

I telescopi a raggi gamma rilevano le emissioni di raggi gamma da sorgenti cosmiche. Tali emissioni sono assorbite dall'atmosfera terrestre e per questo le osservazioni richiedono telescopi spaziali o palloni di alta quota.
I raggi gamma possono essere generati da supernovae. stelle di neutroni. pulsar e buchi neri. I telescopi possono rilevare anche i lampi gamma o GRB(Gamma ray burst).

     Telescopi in attività

     Telescopi in disuso

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref(s)
Proton-1 Bandiera dell'Unione Sovietica URSS 16 luglio 1965 11 ottobre 1965 Orbita geosincrona (183-589 km) [1]
Proton-2 Bandiera dell'Unione Sovietica URSS 2 novembre 1965 6 febbraio 1966 Orbita geosincrona (191-637 km) [1]
Proton-4 Bandiera dell'Unione Sovietica URSS 16 novembre 1968 24 luglio 1969 Orbita geosincrona (248-477 km) [2]
Small Astronomy Satellite 2 (SAS-B) Bandiera degli Stati Uniti NASA 15 novembre 1972 8 giugno 1973 Orbita geosincrona (443–632 km) [3][4]
Cos-B Bandiera dell'Europa ESA 9 agosto 1975 25 aprile 1982 Orbita geosincrona (339.6–99.876 km) [5][6][7]
High Energy Astronomy Observatory 3 (HEAO 3) Bandiera degli Stati Uniti NASA 20 settembre 1979 29 maggio 1981 Orbita geosincrona (486.4–504.9 km) [8][9][10]
Granat Bandiera della Francia CNRS
Bandiera della Russia IKI
1 dicembre 1989 25 maggio 1999 Orbita geosincrona (2.000–200.000 km) [11][12][13]
Gamma Bandiera dell'Unione Sovietica URSS
Bandiera della FranciaCNES
Bandiera della Russia RSA
11 luglio 1990 1992 Orbita geosincrona (375 km) [14]
Compton Gamma Ray Observatory (CGRO) Bandiera degli Stati Uniti NASA 5 aprile 1991 4 giugno 2000 Orbita geosincrona (362–457 km) [15][16][17]
Low Energy Gamma Ray Imager (LEGRI) Bandiera della Spagna INTA 19 maggio 1997 febbraio 2002 Orbita geosincrona (600 km) [18][19]
High Energy Transient Explorer 2 (HETE 2) Bandiera degli Stati Uniti NASA 9 ottobre 2000 March 2008 Orbita geosincrona (590–650 km) [20][21][22]
International Gamma Ray Astrophysics Laboratory (INTEGRAL) Bandiera dell'Europa ESA 17 ottobre 2002 Orbita geosincrona (639–153.000 km) [23][24]
Swift Gamma Ray Burst Explorer Bandiera degli Stati Uniti NASA 20 novembre 2004 Orbita geosincrona (585–604 km) [25][26]
Astrorivelatore Gamma ad Immagini LEggero (AGILE) Bandiera dell'Italia ASI 23 aprile 2007 Orbita geosincrona (524–553 km) [27][28]
Fermi Gamma-ray Space Telescope Bandiera degli Stati Uniti NASA 11 giugno 2008 Orbita geosincrona (555 km) [29]
IKAROS Bandiera del Giappone JAXA 21 maggio 2010 Orbita eliocentrica [30]

Raggi X[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia a raggi X.

I raggi X non possono penetrare molto nell'atmosfera terrestre. ciò significa che possono essere osservati solo dalle alte altitudini o dallo spazio. Diversi tipi di oggetti astronomici possono emettere raggi X. ammassi di galassie. nuclei galattici attivi. resti di supernovae. stelle e alcuni tipi di stelle binarie. quelle contenenti una nana bianca (Variabile cataclismica), una stella di neutroni o un buco nero (binarie ai raggi X).
Anche alcuni oggetti del sistema solare emettono raggi X. il più noto è la Luna. anche se la maggior parte dei raggi X provenienti dalla Luna sono il riflesso di quelli solari.
Esiste inoltre un fondo di raggi X che si crede dipenda da una combinazione di sorgenti non note di raggi X.

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref
Uhuru (X-ray Explorer Satellite) Bandiera degli Stati Uniti NASA 12 dicembre 1970 marzo 1973 Orbita geosincrona (531–572 km) [31][32][33]
Astronomische Nederlandse Satelliet
(ANS)
Bandiera dei Paesi Bassi SRON 30 agosto 1974 giugno 1976 Orbita geosincrona (266–1176 km) [34][35]
Ariel V Bandiera del Regno Unito SRC
Bandiera degli Stati Uniti NASA
15 ottobre 1974 14 marzo 1980 Orbita geosincrona (520 km) [36][37]
Aryabhata Bandiera dell'India ISRO 19 aprile 1975 23 aprile 1975 Orbita geosincrona (563–619 km) [38]
Small Astronomy Satellite 3 (SAS-C) Bandiera degli Stati Uniti NASA 7 maggio 1975 aprile 1979 Orbita geosincrona (509–516 km) [39][40][41]
Cos-B Bandiera dell'Europa ESA 9 agosto 1975 25 aprile 1982 Orbita geosincrona (339.6–99.876 km) [5][6][7]
Cosmic Radiation Satellite (CORSA) Bandiera del Giappone ISAS 4 febbraio 1976 4 febbraio 1976 Lancio fallito [42][43]
HEAO 1 Bandiera degli Stati Uniti NASA 12 agosto 1977 9 gennaio 1979 Orbita geosincrona (445 km) [44][45][46]
Osservatorio Einstein (HEAO 2) Bandiera degli Stati Uniti NASA 13 novembre 1978 26 aprile 1981 Orbita geosincrona (465–476 km) [47][48]
Hakucho (CORSA-b) Bandiera del Giappone ISAS 21 febbraio 1979 16 aprile 1985 Orbita geosincrona (421–433 km) [49][50][51]
HEAO 3 Bandiera degli Stati Uniti NASA 20 settembre 1979 29 maggio 1981 Orbita geosincrona (486.4–504.9 km) [8][9][10]
Tenma (Astro-B) Bandiera del Giappone ISAS 20 febbraio 1983 19 gennaio 1989 Orbita geosincrona (489–503 km) [52][53][54]
Astron Bandiera della Russia IKI 23 marzo 1983 giugno 1989 Orbita geosincrona (2.000–200.000 km) [55][56][57]
EXOSAT Bandiera dell'Europa ESA 26 maggio 1983 8 aprile 1986 Orbita geosincrona (347–191.709 km) [58][59][60]
Ginga (Astro-C) Bandiera del Giappone ISAS 5 febbraio 1987 1 novembre 1991 Orbita geosincrona (517–708 km) [61][62][63]
Granat Bandiera della Francia CNRS
Bandiera della Russia IKI
1 dicembre 1989 25 maggio 1999 Orbita geosincrona (2.000–200.000 km) [11][12][13]
ROSAT Bandiera degli Stati Uniti NASA
Bandiera della Germania DLR
1 giugno 1990 12 febbraio 1999 Rientrato 23 ottobre 2011.[64]
precedentemente in orbita geosincrona (580 km)
[65][66][67]
Broad Band X-ray Telescope / Astro 1 Bandiera degli Stati Uniti NASA 2 dicembre 1990 11 dicembre 1990 Orbita geosincrona (500 km) [68][69]
ASCA (Astro-D) Bandiera del Giappone ISAS
Bandiera degli Stati Uniti NASA
20 febbraio 1993 2 marzo 2001 Orbita geosincrona (523.6–615.3 km) [70][71]
Array of Low Energy X-ray Imaging Sensors
(ALEXIS)
Bandiera degli Stati Uniti LANL 25 aprile 1993 2005 Orbita geosincrona (749–844 km) [72][73][74]
Rossi X-ray Timing Explorer (RXTE) Bandiera degli Stati Uniti NASA 30 dicembre 1995 3 gennaio 2012 Orbita geosincrona (409 km) [75][76][77]
Beppo-SAX Bandiera dell'Italia ASI 30 aprile 1996 30 aprile 2002 Orbita geosincrona (575–594 km) [78][79][80]
ABRIXAS Bandiera della Germania DLR 28 aprile 1999 1 luglio 1999 Orbita geosincrona (549–598 km) [81][82][83]
Chandra X-ray Observatory Bandiera degli Stati Uniti NASA 23 luglio 1999 Orbita geosincrona (9.942–140.000 km) [84][85]
XMM-Newton Bandiera dell'Europa ESA 10 dicembre 1999 Orbita geosincrona (7.365–114.000 km) [86][87]
High Energy Transient Explorer 2 (HETE 2) Bandiera degli Stati Uniti NASA 9 ottobre 2000 marzo 2008 Orbita geosincrona (590–650 km) [20][21][88]
INTEGRAL Bandiera dell'Europa ESA 17 ottobre 2002 Orbita geosincrona (639–153.000 km) [23][24]
Swift Gamma Ray Burst Explorer Bandiera degli Stati Uniti NASA 20 novembre 2004 Orbita geosincrona (585–604 km) [25][26]
Suzaku (Astro-E2) Bandiera del Giappone JAXA
Bandiera degli Stati Uniti NASA
10 luglio 2005 2 settembre 2015 Orbita geosincrona (550 km) [89][90]
AGILE Bandiera dell'Italia ASI 23 aprile 2007 Orbita geosincrona (524–553 km) [27][28]
Nuclear Spectroscopic Telescope Array (NuSTAR) Bandiera degli Stati Uniti NASA 13 giugno 2012 Orbita geosincrona (603,5 km) [91][92]
Astrosat Bandiera dell'India ISRO 28 settembre 2015 Orbita geosincrona (600–650 km) [93][94][95]
Hitomi (Astro-H) Bandiera del Giappone JAXA 17 febbraio 2016 28 aprile 2016 Orbita geosincrona (575 km) [96][97]
Mikhailo Lomonosov Bandiera della Russia Università statale di Mosca 28 aprile 2016 30 giugno 2018 Orbita geosincrona (478–493 km) [98][99]
Neutron Star Interior Composition Explorer (NICER) Bandiera degli Stati Uniti NASA 07 giugno 2017 International Space Station [100]
HXMT Bandiera della Cina CNSA e CAS 14 giugno 2017 Orbita terrestre bassa (545–554,1 km) [101]
Spektr-RG Bandiera della Russia RSRI
Bandiera della Germania MPE
13 luglio 2019 Punto lagrangiano L2 [102]
IXPE Bandiera degli Stati Uniti NASA 9 dicembre 2021 Orbita terrestre bassa [103][104]
XRISM Bandiera del Giappone JAXA
Bandiera degli Stati Uniti NASA
7 settembre 2023 Orbita terrestre bassa [105][106]
XPoSat Bandiera dell'India ISRO 1 gennaio 2024 Orbita terrestre bassa [107][108]
Einstein Probe Bandiera della Cina CAS
Bandiera dell'Europa ESA
Bandiera della Germania MPE
9 gennaio 2024 Orbita terrestre bassa [109]

Ultravioletto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia dell'ultravioletto.

Questi telescopi svolgono osservazioni nella lunghezza d'onda dell'ultravioletto, cioè tra circa 100 e 3200 Å. La luce a queste lunghezze d'onda è assorbita dall'atmosfera terrestre, quindi le osservazioni si devono fare o dall'alta atmosfera o dallo spazio.[110]
Tra gli oggetti che emettono radiazione ultravioletta ci sono il Sole, le altre stelle e le galassie.[111]

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref
Orbiting Astronomical Observatory 2
(OAO-2)
Bandiera degli Stati Uniti NASA 1968-12-077 dicembre 1968 1973-01-00Gennaio 1973 eo00749orbita geocentrica (749–758 km) [112][113]
Orion 1, 2 Bandiera della Russia RSA 19 aprile 1971 (Orion 1); (Orion 2) 18 dicembre 1973 1971; 1973 orbita geocentrica (Orion 1: 200–222 km; Orion 2: 188–247 km) [114][115]
Far Ultraviolet Camera/Spectrograph (UVC) Bandiera degli Stati Uniti NASA 1972-04-1616 aprile 1972 1972-04-2323 aprile 1972 Altopiano Descartes, Luna [116]
Copernicus Observatory (OAO-3) Bandiera degli Stati Uniti NASA 1972-08-2121 agosto 1972 1980-02-01febbraio 1980 eo00713orbita geocentrica (713–724 km) [112]
Astronomische Nederlandse Satelliet
(ANS)
Bandiera dei Paesi Bassi SRON 1974-08-3030 agosto 1974 1976-06-00giugno 1976 eo00266orbita geocentrica (266–1176 km) [34][35]
International Ultraviolet Explorer (IUE) Bandiera dell'Europa ESA
Bandiera degli Stati Uniti NASA
Bandiera del Regno Unito SERC
1978-01-2626 gennaio 1978 1996-09-3030 settembre 1996 eo32050orbita geocentrica (32050–52254 km) [117][118]
Astron Bandiera della Russia IKI 1983-03-2323 marzo 1983 1989-06-00giugno 1989 eo02000orbita geocentrica (2000–200000 km) [55][56][57]
Telescopio spaziale Hubble Bandiera degli Stati Uniti NASA 1990-04-2424 aprile 1990 eo00586.47orbita geocentrica (586,47–610,44 km) [119]
Broad Band X-ray Telescope / Astro 1 Bandiera degli Stati Uniti NASA 1990-12-022 dicembre 1990 1990-12-1111 dicembre 1990 eo00500orbita geocentrica (500 km) [68][69]
Extreme Ultraviolet Explorer (EUVE) Bandiera degli Stati Uniti NASA 1992-06-077 giugno 1992 2001-01-3131 gennaio 2001 eo00515orbita geocentrica (515–527 km) [120][121]
Astro 2 Bandiera degli Stati Uniti NASA 1993-04-022 marzo 1993 1993-03-1818 marzo 1993 eo00349orbita geocentrica (349–363 km) [122][123]
Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer (FUSE) Bandiera degli Stati Uniti NASA
Bandiera della Francia CNES
Bandiera del Canada CSA
1999-06-2424 giugno 1999 2007-07-1212 luglio 2007 eo00752orbita geocentrica (752–767 km) [124][125]
CHIPS Bandiera degli Stati Uniti NASA 2003-01-1313 gennaio 2003 2008-04-1111 aprile 2008 eo00578orbita geocentrica (578–594 km) [126][127]
Galaxy Evolution Explorer (GALEX) Bandiera degli Stati Uniti NASA 2003-04-2828 aprile 2003 2013-06-2828 giugno 2013 eo00691orbita geocentrica (691–697 km) [128][129]
STSat-1 Bandiera della Corea del Sud KARI 2003-09-2727 settembre 2003 eo00675orbita geocentrica (675–695 km) [130][131]
Swift Gamma Ray Burst Explorer Bandiera degli Stati Uniti NASA 2004-11-2020 novembre 2004 eo00585orbita geocentrica (585–604 km) [25][26]
Interface Region Imaging Spectrograph (IRIS) Bandiera degli Stati Uniti NASA 2013-06-27 27 giugno 2013 orbita geocentrica [132][133]
Hisaki (SPRINT-A) Bandiera del Giappone JAXA 2013-09-1414 settembre 2013 eo00950orbita geocentrica (950–1150 km) [134]
Venus Spectral Rocket Experiment Bandiera degli Stati Uniti NASA 26 novembre 2013 riutilizzabile suborbitale fino a 300 km [135]
Lunar-based ultraviolet telescope (LUT) Bandiera della Cina CNSA 2013-12-011 dicembre 2013 Luna [136]
Astrosat Bandiera dell'India ISRO 2015-09-2828 settembre 2015 eo00650orbita geocentrica (650 km) [137]
SHIELDS Bandiera degli Stati Uniti NASA 19 aprile 2021 19 aprile 2021 Suborbitale a 284,8 km [138]

Visibile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia ottica.

La più antica forma di astronomia si estende da circa 4000 Å a 7000 Å (da 400 nanometri a 700 nm).[139]
Posizionare un telescopio ottico nello spazio significa non risentire di effetti atmosferici dovuti alla turbolenza e alla temperatura (vedi seeing), fornendo immagini a risoluzione più alta.
I telescopi ottici sono usati per osservare stelle, galassie, nebulose, dischi protoplanetari e molti altri oggetti.[140]

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref
Hipparcos Bandiera dell'Europa ESA 1989-08-088 agosto 1989 1993-04-00Marzo 1993 eo00223orbita geocentrica (223–35632 km) [141][142][143]
Telescopio spaziale Hubble Bandiera degli Stati Uniti NASA 1990-04-2424 aprile 1990 eo00586.47orbita geocentrica (586,47–610,44 km) [119]
MOST Bandiera del Canada CSA 2003-06-3030 giugno 2003 2019 eo00819orbita geocentrica (819–832 km) [144][145]
Swift Gamma Ray Burst Explorer Bandiera degli Stati Uniti NASA 2004-11-2020 novembre 2004 eo00585orbita geocentrica (585–604 km) [25][26]
CoRoT Bandiera della Francia CNES
Bandiera dell'Europa ESA
2006-12-2727 dicembre 2006 2013 eo00872orbita geocentrica (872–884 km) [146][147]
Telescopio spaziale Kepler Bandiera degli Stati Uniti NASA 2009-03-066 marzo 2009 30 ottobre 2018 orbita eliocentrica dietro la Terra [148][149][150]
costellazione di satelliti BRITE Bandiera dell'Austria Austria
Bandiera del Canada Canada
Bandiera della Polonia Polonia
2013-02-2525 febbraio 2013 - 19 Agosto 2014 eo00650orbita geocentrica [151]
NEOSSat Bandiera del Canada CSA e DRDC 2013-02-2525 Febbraio 2013 orbita eliosincrona (776–792 km) [152][153]
Gaia Bandiera dell'Europa ESA 2013-12-1919 dicembre 2013 lagrangePunto di Lagrange L2 [154]
Astrosat Bandiera dell'India ISRO 2015-09-2828 settembre 2015 eo00650orbita geocentrica (650 km) [137]
Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) Bandiera degli Stati Uniti NASA 2018-04-1818 aprile 2018 Altamente ellittica in risonanza orbitale con la Luna [155]
CHEOPS Bandiera dell'Europa ESA 2019-12-1818 Dicembre 2019 orbita eliosincrona [156]

Infrarosso e submillimetrici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia dell'infrarosso.

Molti oggetti astronomici sono troppo freddi e deboli per essere osservabili nella luce visibile, per questo si ricorre all'osservazione della radiazione infrarossa. All'infrarosso è possibile studiare le stelle (incluse le fredde nane brune), le nebulose e le galassie spostate verso il rosso.[157]

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref
IRAS Bandiera degli Stati Uniti NASA 25 gennaio 1983 21 novembre 1983 Orbita geocentrica (889–903 km) [158][159]
Infrared Space Observatory (ISO) Bandiera dell'Europa ESA 17 novembre 1995 16 maggio 1998 orbita geocentrica (1000–70.500 km) [160][161][162]
Midcourse Space Experiment (MSX) Bandiera degli Stati Uniti USN 1996-04-2424 aprile 1996 26 febbraio 1997 orbita geocentrica (900 km) [163]
Submillimeter Wave Astronomy Satellite (SWAS) Bandiera degli Stati Uniti NASA 1998-12-066 dicembre 1998 1 settembre 2005 eo00638orbita geocentrica (638–651 km) [164][165]
Wide field Infrared Explorer (WIRE) Bandiera degli Stati Uniti NASA 5 marzo 1999 10 maggio 2011
(rientro)
Orbita terrestre [166]
Telescopio spaziale Spitzer Bandiera degli Stati Uniti NASA 25 agosto 2003 30 gennaio 2020 Orbita eliocentrica (0,98–1,02 UA) [167][168]
AKARI (ASTRO-F) Bandiera del Giappone JAXA 21 febbraio 2006 24 novembre 2011 orbita geocentrica (586,47–610,44 km) [169][170]
Herschel Space Observatory ESA
Bandiera degli Stati Uniti NASA
14 maggio 2009[171] 29 aprile 2013 Punto di Lagrange L2 [172][173][174]
Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) Bandiera degli Stati Uniti NASA 14 dicembre 2009 orbita geocentrica (500 km) [175][176]
CHEOPS Bandiera dell'Europa ESA 18 dicembre 2019 orbita eliosincrona [156]
Telescopio spaziale James Webb Bandiera degli Stati Uniti NASA 25 dicembre 2021 punto di Lagrange L2 [177]
Euclid Bandiera dell'Europa ESA 1 luglio 2023 Punto di Lagrange L2 [178]

Microonde[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Radioastronomia.

Alle frequenze delle microonde i fotoni sono abbondanti, ma hanno anche energie molto basse, quindi è necessario raccoglierne molti.
A queste frequenze si può misurare la radiazione cosmica di fondo, l'effetto Sunyaev-Zel'dovich, conteggio di sorgenti, radiazione di sincrotrone e il Bremsstrahlung dalla nostra galassia.

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Ref
Cosmic Background Explorer (COBE) Bandiera degli Stati Uniti NASA 18 novembre 1989 23 dicembre 1993 Geosincrona (900 km) [179][180]
Odin Bandiera della Svezia Swedish Space Corporation 20 febbraio 2001 Geosincrona (622 km) [181][182]
WMAP Bandiera degli Stati Uniti NASA 30 giugno 2001 ottobre 2010 Punto di Lagrange L2 [183]
Planck Surveyor Bandiera dell'Europa ESA 14 maggio 2009 ottobre 2013 Punto di Lagrange L2 (missione)
Eliocentrica (a fine missione)
[173][184][185]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Radioastronomia e Interferometria a lunghissima base.

Dato che l'atmosfera terrestre è trasparente alle onde radio, i radiotelescopi spaziali vengono principalmente usati per l'interferometria a lunghissima base, facendo osservazioni simultanee dal satellite e da terra per metterle in correlazione e simulare un radiotelescopio grande quanto la separazione tra i due.

Con le onde radio si possono osservare resti di supernovae, lenti gravitazionali, maser celesti, galassie starburst e molte altre cose.

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Rif.
HALCA ISAS 1997-02-1212 febbraio 1997 2005-11-3030 novembre 2005 eo00560orbita geocentrica (560–21400 km) [186][187][188]
Spektr-R (RadioAstron) IKI 2011-07-1818 luglio 2011[189] 30 maggio 2019 eo10000orbita geocentrica (10000–390000 km) [190][191]

Rilevatori di particelle[modifica | modifica wikitesto]

I satelliti che rilevano particelle cercano raggi cosmici e elettroni. Questi possono essere emessi dal Sole (particelle energetiche solari), dalla nostra galassia (raggi cosmici galattici) e da fonti extragalattiche (raggi cosmici extragalattici). Ci sono anche raggi cosmici ultra-energetici provenienti dai nuclei galattici attivi.

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Rif.
HEAO 3 Bandiera degli Stati Uniti NASA 20 settembre 1979 29 maggio 1981 orbita geocentrica (486,4–504,9 km) [8][192]
Solar Anomalous and Magnetospheric Particle Explorer (SAMPEX) NASA / DE 1992-07-033 luglio 1992 2004-06-3030 giugno 2004 eo00350orbita geocentrica (512–687 km) [193]
Alpha Magnetic Spectrometer 01 (AMS-01) Bandiera degli Stati Uniti NASA 1998-06-022 giugno 1998 1998-06-1212 giugno 1998 eo00350orbita geocentrica (296 km) [194]
Interstellar Boundary Explorer (IBEX) Bandiera degli Stati Uniti NASA 2008-10-1919 ottobre 2008 eo00350orbita geocentrica (86,000–259,000 km) [195]
Payload for Antimatter Matter Exploration and Light-nuclei Astrophysics (PAMELA) Bandiera dell'Italia ASI, INFN
Bandiera della Russia RSA
Bandiera della Germania DLR
Bandiera della Svezia SNSB
2006-05-1515 maggio 2006 2016-02-077 febbraio 2016 eo00350orbita geocentrica (350–610 km) [196][197]
Alpha Magnetic Spectrometer 02 (AMS-02) Bandiera degli Stati Uniti NASA 2011-05-1616 maggio 2011 eo00350orbita geocentrica (353 km) sulla ISS [198]
Dark Matter Particle Explorer (DAMPE) Bandiera della Cina CNSA e CAS 2015-12-1717 dicembre 2015 eo00500orbita geocentrica (500 km) [199]

Onde gravitazionali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Astronomia delle onde gravitazionali.

È stato proposto un nuovo tipo di telescopio spaziale in grado di rilevare le onde gravitazionali, increspature nello spazio-tempo generate dalla collisione di stelle di neutroni e buchi neri.

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio Data termine Posizione Rif.
LISA Pathfinder Bandiera dell'Europa ESA 3 dicembre 2015 30 giugno 2017 orbita eliocentrica [200]

In sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Nome Agenzia/Paese Data lancio
pianificato
Posizione Rif.
International Lunar Observatory[N 1] ILOA 2024 Bacino Polo Sud-Aitken [202][203][204]
TOLIMAN Bandiera degli Stati Uniti NASA 2024 Orbita terrestre bassa [205]
SVOM Bandiera della Cina CNSA
Bandiera della FranciaCNES
24 giugno 2024 Orbita terrestre bassa [206][207]
Xuntian Bandiera della Cina CNSA/CAS 2024 Orbita terrestre bassa [208][209]
SPHEREx Bandiera degli Stati Uniti NASA 2025 Orbita geocentrica [210]
Astrosat-2 ISRO/IUCAA 2025 Orbita equatoriale [211]
PLATO Bandiera dell'Europa ESA 2026 Geosynchronous orbit
ULTRASAT Bandiera d'Israele ISA 2026 Punto di Lagrange L2 [212]
Telescopio spaziale Nancy Grace Roman Bandiera degli Stati Uniti NASA/DOE 2027 Punto di Lagrange L2 [213]
ARIEL Bandiera dell'Europa ESA 2029 Punto di Lagrange L2 [214]
ATHENA Bandiera dell'Europa ESA
Bandiera degli Stati Uniti NASA
Bandiera del Giappone JAXA
2035 Punto di Lagrange L2 [215]
LISA Bandiera dell'Europa ESA 2037 Orbita eliocentrica [216]
  1. ^ Nel 2024 sarà lanciato con la missione privata Nova-C un precursore, chiamato ILO-X.[201]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b NASA's HEASARC: Observatories (Proton 1 & Proton 2), su heasarc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 1º ottobre 2017 (archiviato il 23 gennaio 2022).
  2. ^ Proton 4 Archiviato il 23 gennaio 2022 in Internet Archive. at Bandiera degli Stati Uniti NASA NSSDC Master Catalog
  3. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (SAS-B), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 29 novembre 2016).
  4. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (SAS-B), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 29 novembre 2016).
  5. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (COS-B), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  6. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (COS-B), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  7. ^ a b ESA – Space Science – Cos-B overview, su esa.int, Bandiera dell'Europa Agenzia spaziale europea. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 16 luglio 2012).
  8. ^ a b c NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (HEAO 3), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato l'8 febbraio 2017).
  9. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (HEAO 3), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato l'8 febbraio 2017).
  10. ^ a b The High Energy Astrophysics Observatory-3 (HEAO-3), su heasarc.gsfc.nasa.gov, NASA, 26 giugno 2003. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato l'8 febbraio 2011).
  11. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (GRANAT), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 27 gennaio 2012).
  12. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (GRANAT), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 27 gennaio 2012).
  13. ^ a b 1999 Reentries (PDF), su aero.org, The Aerospace Corporation. Center for Orbital and Reentry Debris Studies. URL consultato il 26 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2011).
  14. ^ The Gamma Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 29 febbraio 2008 (archiviato il 9 marzo 2008).
  15. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Compton Gamma Ray Observatory), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  16. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Compton Gamma Ray Observatory), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  17. ^ CGRO Science Support Center, su cossc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
  18. ^ Instrumentation: Low Energy Gamma Ray Imager (LEGRI), su sr.bham.ac.uk, Birmingham University, 24 January 2006. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 5 ottobre 2018).
  19. ^ LEGRI, su imagine.gsfc.nasa.gov, NASA, 4 dicembre 1997. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2001).
  20. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (HETE 2), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  21. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (HETE 2), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  22. ^ The High Energy Transient Explorer (HETE-2), su space.mit.edu, Massachusetts Institute of Technology, 28 March 2007. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 2 aprile 2009).
  23. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (INTEGRAL), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 30 gennaio 2012).
  24. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (INTEGRAL), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 30 gennaio 2012).
  25. ^ a b c d NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Swift), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 9 maggio 2016).
  26. ^ a b c d NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Swift), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 9 maggio 2016).
  27. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (AGILE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  28. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (AGILE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  29. ^ GLAST Overview – The GLAST Mission, su glast.gsfc.nasa.gov, NASA, 19 dicembre 2007. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2007).
  30. ^ (JA) GAPホームページ, su astro.s.kanazawa-u.ac.jp, Kanazawa University, 26 agosto 2011. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato il 15 aprile 2017).
  31. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Uhuru), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 10 agosto 2018).
  32. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Uhuru), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 10 agosto 2018).
  33. ^ The Uhuru Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 14 maggio 2008).
  34. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (ANS), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  35. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (ANS), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  36. ^ The Ariel V Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 29 febbraio 2008 (archiviato il 18 marzo 2021).
  37. ^ The Ariel V Satellite – About, su heasarc.nasa.gov. URL consultato il 29 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2006).
  38. ^ The Aryabhata Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 29 febbraio 2008 (archiviato il 5 dicembre 2012).
  39. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (SAS-C), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  40. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (SAS-C), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  41. ^ The Third Small Astronomy Satellite (SAS-3), su heasarc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2004).
  42. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (CORSA), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  43. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (CORSA), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  44. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (HEAO 1), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 20 giugno 2016).
  45. ^ The High Energy Astrophysics Observatory-1 – Overview, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 19 febbraio 2008).
  46. ^ The High Energy Astrophysics Observatory-1 – Mission Overview, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 27 marzo 2008).
  47. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Einstein Observatory), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 12 giugno 2016).
  48. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Einstein Observatory), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 12 giugno 2016).
  49. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Hakucho), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  50. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Hakucho), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  51. ^ The Hakucho (CORSA-B) Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 18 marzo 2021).
  52. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Tenma), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  53. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Tenma), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  54. ^ Institute of Space and Astronautical Science – JAXA – Tenma, su isas.jaxa.jp, Bandiera del Giappone JAXA. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  55. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (ASTRON), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  56. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (ASTRON), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  57. ^ a b The Astron Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 26 agosto 2009).
  58. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Exosat), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  59. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Exosat), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  60. ^ ESA Science & Technology: Exosat, su sci.esa.int, Bandiera dell'Europa Agenzia spaziale europea. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 13 marzo 2013).
  61. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Astro-C), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  62. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Astro-C), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  63. ^ The Ginga Observatory, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 18 marzo 2021).
  64. ^ ROSAT – latest news, in DLR Portal, 25 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato il 15 maggio 2019).
  65. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (ROSAT), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  66. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (ROSAT), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  67. ^ The Roentgen Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov.
  68. ^ a b NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Astro 1), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 13 maggio 2017).
  69. ^ a b NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Astro 1), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 13 maggio 2017).
  70. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (ASCA), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  71. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (ASCA), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  72. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Alexis), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  73. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Alexis), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  74. ^ AeroAstro Returning to Space With Launch of STPSat-1 This Fall, Space.com, 5 giugno 2006.
  75. ^ The RXTE Mission is Approaching the End of Science Operations, su heasarc.nasa.gov, 4 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2004).
  76. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (X-Ray Timing Explorer), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 9 maggio 2016).
  77. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (X-Ray Timing Explorer), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 9 maggio 2016).
  78. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (BeppoSAX), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 29 marzo 2017).
  79. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (BeppoSAX), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 29 marzo 2017).
  80. ^ HEASARC: BeppoSAX Guest Observer Facility, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 16 aprile 2021).
  81. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (ABRIXAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  82. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (ABRIXAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 18 febbraio 2017).
  83. ^ ABRIXAS, su astronautix.com. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2002).
  84. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Chandra), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 22 maggio 2016).
  85. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Chandra), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 22 maggio 2016).
  86. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (XMM-Newton), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 25 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  87. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (XMM-Newton), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 25 febbraio 2008 (archiviato il 4 marzo 2016).
  88. ^ HETE Mission Operations and Status, su space.mit.edu, Massachusetts Institute of Technology, 28 marzo 2007. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato il 21 ottobre 2020).
  89. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Suzaku), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  90. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Suzaku), su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato il 3 marzo 2016).
  91. ^ William Harwood, NuSTAR X-ray telescope launched on mission to search for black holes, su cbsnews.com, CBS News, 13 giugno 2012. URL consultato il 26 luglio 2012 (archiviato il 17 maggio 2016). NuSTAR Quickfacts, su nustar.caltech.edu, California Institute of Technology. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2008).
  92. ^ F. Harrison e Y. Kim, NusTAR Newsletter (PDF), su nustar.caltech.edu, NASA JPL, maggio 2010. URL consultato il 24 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2010).
  93. ^ ISRO's dedicated site for the Astrosat mission, su astrosat.iucaa.in, ISRO. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato il 22 aprile 2013).
  94. ^ R. Ramachandran, India's eye in the sky, su frontline.in. URL consultato il 1º ottobre 2015 (archiviato il 23 dicembre 2015).
  95. ^ R. Prasad, ASTROSAT. India's unique space observatory, in The Hindu, TheHindu, 27 settembre 2015. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato il 23 dicembre 2015).
  96. ^ X-ray Astronomy Satellite "ASTRO-H", su global.jaxa.jp, JAXA.
  97. ^ X線天文衛星ASTRO-H「ひとみ」異常事象調査報告書A改訂等について, su jaxa.jp, JAXA, 31 maggio 2016. URL consultato il 19 novembre 2018 (archiviato l'11 luglio 2020).
  98. ^ Soyuz prepared for nome flight from Siberian cosmodrome, in Spaceflight Now, 31 gennaio 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 5 marzo 2016).
  99. ^ Mikhailo Lomonosov, su russianspaceweb.com. URL consultato l'8 febbraio 2019 (archiviato il 1º maggio 2016).
  100. ^ The Neutron Star Interior Composition Explorer, su heasarc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 5 dicembre 2021 (archiviato il 13 maggio 2017).
  101. ^ Hard X-ray Modulation Telescope, su hxmt.cn (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2012).
  102. ^ "Спектр-РГ" запустят в 2017 г.. несмотря на перенос поставки немецкого телескопа, su tass.ru. URL consultato il 10 settembre 2016 (archiviato il 19 settembre 2016).
  103. ^ IXPE In the News: Launch dicembre 9. 2021, in Marshall Space Flight Center, Bandiera degli Stati Uniti NASA, 29 settembre 2021. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato il 7 aprile 2022).
  104. ^ IXPE the Imaging X-ray Polarimetry Explorer. Archiviato il 3 febbraio 2018 in Internet Archive. 29 agosto 2017. Proc. SPIE 10397. UV, X-Ray and Gamma-Ray Space Instrumentation for Astronomy XX. 103970I (29 agosto 2017); DOI10.1117/12.2275485
  105. ^ About XRISM, su nasa.gov, 14 ottobre 2020. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato il 10 novembre 2021).
  106. ^ (JA) Hitoshi Kuninaka e Hironori Maejima, X線分光撮像衛星(XRISM)プロジェクト移行審査の結果について (PDF), Bandiera del Giappone JAXA, 2 agosto 2018. URL consultato il ottobre 12. 2019.
  107. ^ ISRO set to launch Shukrayaan and XPoSat missions to exploring the universe's mysteries, su tech.hindustantimes.com, 7 ottobre 2023.
  108. ^ Filmato audio Launch of PSLV-C58/XPoSat Mission from Satish Dhawan Space Centre (SDSC) SHAR, Sriharikota, su YouTube, 1º gennaio 2024.
  109. ^ Einstein Probe lifts off on a mission to monitor the X-ray sky, su esa.int.
  110. ^ A. N. Cox, editor, Allen's Astrophysical Quantities, New York, Springer-Verlag, 2000, ISBN 0-387-98746-0.
  111. ^ Ultraviolet Waves, su science.hq.nasa.gov, NASA. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  112. ^ a b David Darling, Orbiting Astronomical Observatory (OAO) in the Internet Encyclopedia of Science, su daviddarling.info. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  113. ^ Orbiting Astronomical Observatory OAO-2, su sal.wisc.edu, University of Wisconsin-Madison. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  114. ^ G. A.Gurzadyan e J.Ohanesyan, Observed Energy Distribution of α Lyra and β Cen at 2000–3800 Å, su nature.com, 8 settembre 1972.
  115. ^ G. A.Gurzadyan, Ultraviolet spectra of Capella, su nature.com, 19 luglio 1974.
  116. ^ Experiment Operations During Apollo EVAs, su ares.jsc.nasa.gov (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2013).
  117. ^ ESA Science & Technology: IUE, su sci.esa.int, ESA. URL consultato il 29 febbraio 2008.
  118. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (IUE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  119. ^ a b NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Telescopio spaziale Hubble), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2008).
  120. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (EUVE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  121. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (EUVE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  122. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Astro 2), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  123. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Astro 2), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  124. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (FUSE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  125. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (FUSE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  126. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (CHIPS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2007).
  127. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (CHIPS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  128. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (GALEX), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2008).
  129. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (GALEX), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  130. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Kaistsat 4), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  131. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Kaistsat 4), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  132. ^ NASA's Newest Solar Satellite Arrives at Vandenberg AFB for Launch, su nasa.gov, NASA, 17 aprile 2013. URL consultato il 16 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2013).
  133. ^ NASA's IRIS Mission Updates (XML), su nasa.gov, NASA, 25 giugno 25. URL consultato il 28 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2017).
  134. ^ (EN) Spectroscopic Planet Observatory for Recognition of Interaction of Atmosphere Hisaki (SPRINT-A), su jaxa.jp, JAXA, 15 settembre 2013 (ultimo aggiornamento). URL consultato il 22 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2013).
  135. ^ What is VeSpR?, su bu.edu, Center for Space Physics, Boston University. URL consultato il 28 novembre 2013.
  136. ^ Andrew Jones, China's telescope on the Moon is still working, and could do for 30 years, su gbtimes.com, GBTimes, 5 giugno 2017. URL consultato il 28 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2019).
  137. ^ a b India’s eye in the sky, su frontline.in, 5 giugno 2006. URL consultato il 27 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
  138. ^ SHIELDS Up! NASA Rocket to Survey Our Solar System's Windshield, su nasa.gov, 15 aprile 2021.
  139. ^ P. Moore, Philip's Atlas of the Universe, Great Britain, George Philis Limited, 1997, ISBN 0-540-07465-9.
  140. ^ HubbleSite - The Telescope - Hubble Essentials, su hubblesite.org, NASA. URL consultato il 1º marzo 2008.
  141. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Hipparcus), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  142. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Hipparcus), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  143. ^ The Hipparcos Space Astrometry Mission, su rssd.esa.int, ESA. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  144. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (MOST), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  145. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (MOST), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  146. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (COROT), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  147. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (COROT), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  148. ^ Staff writers, Nasa launches Earth hunter probe, in BBC News, 7 marzo 2009. URL consultato il 14 marzo 2009.
  149. ^ Kepler Space Mission, su kepler.arc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
  150. ^ Kepler - About - Mission News, su kepler.nasa.gov, NASA. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2007).
  151. ^ BRITE-Constellation, su brite-constellation.at. URL consultato il 09-03-2015.
  152. ^ Miriam Kramer, Indian Rocket Launches Asteroid-Hunting Satellites, Tiny Space Telescopes, su space.com, 25 febbraio 2013. URL consultato il 25 febbraio 2013.
  153. ^ NEOSSAT Satellite details 2013-009D NORAD 39089, su n2yo.com, N2YO, 24 gennaio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2015.
  154. ^ ESA - Space Science - Gaia overview, su esa.int, ESA. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  155. ^ (EN) Transiting Exoplanet Survey Satellite (PDF), su tess.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 12 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2014).
  156. ^ a b Flight VS23: Soyuz lifts off from the Spaceport in French Guiana, su Arianespace, 28 dicembre 2019. URL consultato il 25 maggio 2020.
  157. ^ Cool Cosmos, su coolcosmos.ipac.caltech.edu, California Institute of Technology. URL consultato il 1º marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2018).
  158. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (IRAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  159. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (IRAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  160. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (ISO), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  161. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (ISO), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  162. ^ ESA Science & Technology: ISO, su sci.esa.int, ESA. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  163. ^ MSX Project Page, su ipac.caltech.edu, Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 29 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2018).
  164. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (SWAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  165. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (SWAS), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2012).
  166. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (WIRE), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  167. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Spitzer), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  168. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Spitzer), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  169. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (Akari), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  170. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Akari), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  171. ^ Jet Propulsion Laboratory Herschel Mission News
  172. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (Herschel Space Observatory), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  173. ^ a b Planck - Home Page, su rssd.esa.int, ESA, 6 marzo 2008. URL consultato il 15 marzo 2008.
  174. ^ Herschel Science Centre - A short Herschel mission overview, su herschel.esac.esa.int, ESA, 20 novembre 2007. URL consultato il 15 marzo 2008.
  175. ^ WISE: Wide-Field Infrared Survey Explorer, su wise.ssl.berkeley.edu, University of California, Los Angeles. URL consultato il 3 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2010).
  176. ^ WISE - Mapping the Infrared Sky (PDF), su wise.ssl.berkeley.edu, NASA. URL consultato il 3 marzo 2008 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2007).
  177. ^ Emanuele Menietti, Il James Webb Space Telescope è in viaggio, su ilpost.it, il Post, 25 dicembre 2021. URL consultato il 25 dicembre 2021.
  178. ^ ESA Science & Technology - Missions, su sci.esa.int, ESA.
  179. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (COBE), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  180. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (COBE), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  181. ^ NASA – NSSD – Spacecraft – Trajectory Details (Odin), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  182. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (Odin), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  183. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (WMAP), su nssdc.gsfc.nasa.gov.
  184. ^ NASA – NSSDC – Spacecraft – Details (PLANCK), su nssdc.gsfc.nasa.gov (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2007).
  185. ^ Planck – Home Page, su rssd.esa.int, ESA.
  186. ^ NASA - NSSD - Spacecraft - Trajectory Details (HALCA), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  187. ^ NASA - NSSDC - Spacecraft - Details (HALCA), su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 27 febbraio 2008.
  188. ^ Minutes of VSOP-2 Tracking Station Meeting, 10/31-11/01/06 (PDF), su vsop.mtk.nao.ac.jp, National Astronomical Observatory of Japan. URL consultato il 28 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2009).
  189. ^ RadioAstron non comunica più, su media.inaf.it.
  190. ^ Description of the RadioAstron project, su asc.rssi.ru, Istituto russo di ricerche spaziali. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  191. ^ Description of the RadioAstron project - Orbit, su asc.rssi.ru, Istituto russo di ricerche spaziali. URL consultato il 28 febbraio 2008.
  192. ^ The HEAO-3 Satellite, su heasarc.gsfc.nasa.gov.
  193. ^ SAMPEX Data Center, su srl.caltech.edu. URL consultato il 4 settembre 2012.
  194. ^ AMS Collaboration et al., The Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) on the International Space Station: Part I – results from the test flight on the space shuttle, in Physics Reports, vol. 366, n. 6, pp. 331–405, DOI:10.1016/S0370-1573(02)00013-3.
  195. ^ Justin Ray, Mission Status Center: Pegasus/IBEX, su spaceflightnow.com, Spaceflight Now, 19 ottobre 2008. URL consultato il 27 novembre 2009.
  196. ^ PAMELA Mission Official Website, su pamela.roma2.infn.it, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. URL consultato il 9 marzo 2008.
  197. ^ PAMELA Mission Official Website - Partners, su pamela.roma2.infn.it, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. URL consultato il 9 marzo 2008.
  198. ^ Alpha Magnetic Spectrometer – 02 (AMS-02), su nasa.gov, NASA, 18 dicembre 2009. URL consultato il 24-12-2009 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2009).
  199. ^ Dark Matter Particle Explorer, su dpnc.unige.ch.
  200. ^ eLISA Consortium, eLISA Mission Description, su elisascience.org, Max Planck Institute for Gravitational Physics. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2013).
  201. ^ International Lunar Observatory Association, ILO-X Precursor Mission Details, su iloa.org, settembre 2023.
  202. ^ ILOA-IM Announce Agreement for 2021 Lunar Landing and Milky Way Galaxy Center Imaging, in Parabolic Arc, 12 novembre 2020. URL consultato il 20 novembre 2020 (archiviato il 18 novembre 2020).
  203. ^ International Lunar Observatory to be Established at Moon’s South Pole in 2019 Archiviato il 20 marzo 2018 in Internet Archive.. Moon Express- Press Release. 21 luglio 2017.
  204. ^ Jeff Foust, Moon Express raises $12.5 million, in SpaceNews, 1º ottobre 2018. URL consultato il 6 ottobre 2019 (archiviato il 2 luglio 2023).
  205. ^ The TOLIMAN mission: precision astrometry for exoplanetary discovery in the solar neighborhood (PDF), su indico.ict.inaf.it. URL consultato il 20 novembre 2021 (archiviato il 17 novembre 2021).
  206. ^ China Space International Cooperation:Future Plans and Prospects (PDF), in CNSA. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  207. ^ The SVOM mission, su svom.eu. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  208. ^ Andrew Jones, China to expand its space station, international astronaut selection underway, in SpaceNews, 28 febbraio 2023. URL consultato il 12 marzo 2023 (archiviato il 2 luglio 2023).
  209. ^ Flagship Chinese Space Telescope to Unravel Cosmic Mysteries, in Chinese Academy of Sciences, 7 May 2022. URL consultato il 21 luglio 2022 (archiviato il 24 maggio 2022).
  210. ^ A New NASA Space Telescope, SPHEREx, Is Moving Ahead, in JPL, Bandiera degli Stati Uniti NASA, 5 gennaio 2021. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato il 10 novembre 2021).
  211. ^ Kahekashan, ISRO's Upcoming Plans: 8 Big space missions lined up in future, in The Hans India, 13 settembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2020 (archiviato il 21 ottobre 2020).
  212. ^ Jonathan Amos, European Space Agency picks Plato planet-hunting mission, su BBC News.
  213. ^ Ashley Balzer, NASA's Roman Mission Will Help Empower a New Era of Cosmological Discovery, su nasa.gov, 9 novembre 2021.
  214. ^ Ariel moves from blueprint to reality, su esa.int, ESA, 12 novembre 2020.
  215. ^ Athena | Mission Summary, in ESA, 8 novembre 2021.
  216. ^ LISA | Mission Summary, in ESA, 8 novembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]