Lennox Lewis

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Lennox Claudius Lewis
Campione del mondo dei pesi massimi
Campione del mondo dei pesi massimi
Lennox Lewis nel 2010
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera del Canada Canada[1]
Altezza 196 cm
Peso 113 kg
Pugilato
Categoria Pesi massimi
Termine carriera 6 febbraio 2004
Carriera
Incontri disputati
Totali 44
Vinti (KO) 41 (32)
Persi (KO) 2 (2)
Pareggiati 1
Palmarès
1992-1994Titolo mondiale WBCmassimi
1997-2001Titolo mondiale WBCmassimi
1999-2000Titolo mondiale WBAmassimi
1999-2001Titolo mondiale IBF  massimi
2001-2002Titolo mondiale IBF  massimi
2001-2004Titolo mondiale WBCmassimi
 Olimpiadi
Oro Seul 1988 supermassimi
 

Lennox Claudius Lewis (Londra, 2 settembre 1965) è un ex pugile britannico naturalizzato canadese.

Soprannominato The Lion (in italiano "il leone"), è stato uno dei pochi pugili ad aver vinto tre volte il titolo dei pesi massimi, assieme a Muhammad Ali, Evander Holyfield e Vitali Klitschko. Dotato di una elevata statura (196 cm) su cui si distribuiscono circa 115 kg di peso, Lewis si è spesso autodefinito “lo specialista della boxe”.

Dotato di grande tecnica viene considerato come uno dei migliori pugili anni 90, tra migliori nella storia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Lennox Claudius Lewis è nato il 2 settembre 1965 a West Ham, Londra, da genitori di origini giamaicane.[2] Si è spostato con la famiglia a Kitchener, Ontario nel 1977 a 12 anni. Qui ha imparato l'arte della boxe dall'allenatore Arnie Boehm, che lo avrebbe guidato per tutto il suo percorso da pugile dilettante.

Sposato con Violet Chang, ha due figli: Ling e Landon.[3]

La gioventù e la boxe[modifica | modifica wikitesto]

Lennox ha frequentato la scuola media Cameron Heights Collegiate Institute, dove si è appassionato al football canadese, calcio e pallacanestro.[4] Tuttavia pur avendo molte preferenze, decise che il suo cuore era nella sulla boxe. È così diventato un promettente pugile dilettante e ha vinto il titolo del mondo amatoriale junior nel 1983.[5]

L'anno seguente ha rappresentato il Canada ai Giochi di Los Angeles nel 1984 nella categoria dei supermassimi. È riuscito ad arrivare ai quarti di finale, dove ha perso contro Tyrell Biggs per decisione unanime controversa. Ha finito così la competizione con un 5º posto.

Dopo le Olimpiadi, Lennox ha deciso che era ancora troppo presto per passare tra i professionisti, così ha continuato a combattere altri 4 anni come pugile dilettante, sperando di conquistare l'oro perso in precedenza. Dopo aver vinto importanti titoli amatoriali durante questi anni, ha deciso di viaggiare a Seul, Sud Corea, per le Olimpiadi del 1988. Questa è stata la volta buona e Lewis è riuscito a conquistare la medaglia tanto desiderata. Nel match finale per l'oro olimpico ha sconfitto il futuro campione del mondo Riddick Bowe per KO tecnico alla 2ª ripresa.

Avendo raggiunto il suo obiettivo, Lewis è passato nel mondo dei professionisti, ritornando nella sua terra natale, l'Inghilterra. Ha dichiarato che si è sempre considerato britannico, ma molti fans inglesi lo ritenevano "canadese nel cuore e britannico per convenienza".[6]

Amico affidabile e figura quasi paterna per Lennox, Boehm ha portato il suo assistito ad un record amatoriale di 85-9 (52 per KO).

Carriera da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Professionista dal 1989[7], il 31 ottobre 1992 vinse contro Donovan Ruddock per k.o. tecnico[8]: la vittoria lo fece salire in cima alla classifica mondiale della WBC.[9] A dicembre, il rifiuto di Bowe a battersi con lui convinse l'ente a destituirlo del titolo che venne quindi assegnato - a tavolino - al canadese.[10][11] Il 24 settembre 1994 fu spodestato da Oliver McCall, al quale l'arbitro assegnò la vittoria per k.o. tecnico: la decisione fu accompagnata dalle polemiche[12], ma il 7 febbraio 1997 Lewis vinse la rivincita per squalifica.[13]

Nel 1999 sfidò in due occasioni Evander Holyfield[14][15], pareggiando il primo incontro[16][17] e vincendo ai punti il secondo[18], tramite una decisione unanime.[19] Riuniti così i titoli di quattro federazioni (WBA, WBC, IBF e IBO), perse la corona contro Hasim Rahman il 22 aprile 2001.[20][21], per un 'colpo della domenica'. Trionfò poi nella rivincita del 17 novembre successivo.[22]

Giunto ormai all'età di 36 anni, mise nuovamente in palio il titolo contro Mike Tyson.[23] L'incontro fu inizialmente programmato per il 6 aprile 2002, ma i fatti avvenuti durante la conferenza stampa - in cui Tyson aggredì lo staff del suo avversario - comportarono il rinvio di due mesi, all'8 giugno.[24][25] A Memphis[26], Lewis vinse per k.o. all'ottava ripresa mantenendo la cintura.[27] Salì per l'ultima volta sul ring il 21 giugno 2003, battendo Vitalij Klyčko per un contestato TKO assegnato al pugile ucraino.[28] Annunciò infatti il suo ritiro nel 2004, rinunciando a difendere il titolo nella rivincita contro lo sfidante est-europeo.[29]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Incluso nella Canada's Sports Hall of Fame nel 2008[30], già l'anno seguente è entrato nella International Boxing Hall of Fame.[31]

Risultati nel pugilato[modifica | modifica wikitesto]

N. Risultato Record Avversario Tipo Round, tempo Data Località Note
44 Vittoria 41–2–1 Bandiera dell'Ucraina Vitalij Klyčko TKO 6 (12), 3:00 21 giugno 2003 Bandiera degli Stati Uniti Staples Center, Los Angeles, USA Difende titoli WBC, IBO, The Ring, e Lineare dei pesi massimi
43 Vittoria 40–2–1 Bandiera degli Stati Uniti Mike Tyson KO 8 (12), 2:25 8 giugno 2002 Bandiera degli Stati Uniti The Pyramid, Memphis, USA Difende titoli WBC, IBF, IBO, The Ring, e Lineare dei pesi massimi
42 Vittoria 39–2–1 Bandiera degli Stati Uniti Hasim Rahman KO 4 (12), 1:29 17 novembre 2001 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, USA Vince titoli WBC, IBF, IBO, e Lineare dei pesi massimi
41 Sconfitta 38–2–1 Bandiera degli Stati Uniti Hasim Rahman KO 5 (12), 2:32 22 aprile 2001 Bandiera del Sudafrica Carnival City, Brakpan, Sudafrica Perde titoli WBC, IBF, IBO, e Lineare dei pesi massimi
40 Vittoria 38–1–1 Bandiera della Nuova Zelanda David Tua UD 12 11 novembre 2000 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, USA Difende titoli WBC, IBF, IBO, e Lineare dei pesi massimi
39 Vittoria 37–1–1 Bandiera del Sudafrica Francois Botha TKO 2 (12), 2:39 15 luglio 2000 Bandiera dell'Inghilterra London Arena, Londra, Inghilterra Difende titoli WBC, IBF, IBO, e Lineare dei pesi massimi
38 Vittoria 36–1–1 Bandiera degli Stati Uniti Michael Grant KO 2 (12), 2:53 29 aprile 2000 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York, USA Difende titoli WBC, IBF, IBO, e Lineare dei pesi massimi
37 Vittoria 35–1–1 Bandiera degli Stati Uniti Evander Holyfield UD 12 13 novembre 1999 Bandiera degli Stati Uniti Thomas & Mack Center, Paradise, USA Difende titoli WBC e Lineare dei pesi massimi;
Vince titoli WBA, IBF, e titolo vacante IBO dei pesi massimi
36 Pareggio 34–1–1 Bandiera degli Stati Uniti Evander Holyfield SD 12 13 marzo 1999 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York, USA Difende titoli WBC e Lineare dei pesi massimi;
Per i titoli WBA e IBF dei pesi massimi
35 Vittoria 34–1 Bandiera della Croazia Željko Mavrović UD 12 26 settembre 1998 Bandiera degli Stati Uniti Mohegan Sun Arena, Montville, USA Difende titoli WBC e Lineare dei pesi massimi
34 Vittoria 33–1 Bandiera degli Stati Uniti Shannon Briggs TKO 5 (12), 1:45 28 marzo 1998 Bandiera degli Stati Uniti Boardwalk Hall, Atlantic City, USA Difende titolo WBC dei pesi massimi;
Vince titolo Lineare dei pesi massimi
33 Vittoria 32–1 Bandiera della Polonia Andrew Golota KO 1 (12), 1:35 4 ottobre 1997 Bandiera degli Stati Uniti Boardwalk Hall, Atlantic City, USA Difende titolo WBC dei pesi massimi
32 Vittoria 31–1 Bandiera del Regno Unito Henry Akinwande DQ 5 (12), 2:34 12 luglio 1997 Bandiera degli Stati Uniti Caesars Tahoe, Stateline, USA Difende titolo WBC dei pesi massimi;
Akinwande squalificato per ripetute prese
31 Vittoria 30–1 Bandiera degli Stati Uniti Oliver McCall TKO 5 (12), 0:55 7 febbraio 1997 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas Hilton, Winchester, USA Vince titolo vacante WBC dei pesi massimi
30 Vittoria 29–1 Bandiera degli Stati Uniti Ray Mercer MD 10 10 maggio 1996 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York, USA
29 Vittoria 28–1 Bandiera degli Stati Uniti Tommy Morrison TKO 6 (12), 1:22 7 ottobre 1995 Bandiera degli Stati Uniti Convention Hall, Atlantic City, USA Vince titolo IBC dei pesi massimi
28 Vittoria 27–1 Bandiera dell'Australia Justin Fortune TKO 4 (10), 1:48 2 luglio 1995 Bandiera dell'Irlanda Point Theatre, Dublino, Irlanda
27 Vittoria 26–1 Bandiera degli Stati Uniti Lionel Butler TKO 5 (12), 2:55 13 maggio 1995 Bandiera degli Stati Uniti ARCO Arena, Sacramento, USA
26 Sconfitta 25–1 Bandiera degli Stati Uniti Oliver McCall TKO 2 (12), 0:31 24 settembre 1994 Bandiera dell'Inghilterra Wembley Arena, Londra, Inghilterra Perde titolo WBC dei pesi massimi
25 Vittoria 25–0 Bandiera degli Stati Uniti Phil Jackson TKO 8 (12), 1:35 6 maggio 1994 Bandiera degli Stati Uniti Convention Hall, Atlantic City, USA Difende titolo WBC dei pesi massimi
24 Vittoria 24–0 Bandiera del Regno Unito Frank Bruno TKO 7 (12), 1:12 1º ottobre 1993 Bandiera del Galles Cardiff Arms Park, Cardiff, Galles Difende titolo WBC dei pesi massimi
23 Vittoria 23–0 Bandiera degli Stati Uniti Tony Tucker UD 12 8 maggio 1993 Bandiera degli Stati Uniti Thomas & Mack Center, Paradise, USA Difende titolo WBC dei pesi massimi
22 Vittoria 22–0 Bandiera del Canada Donovan Ruddock TKO 2 (12), 0:46 31 ottobre 1992 Bandiera dell'Inghilterra Earls Court Exhibition Centre, Londra, Inghilterra Difende titolo Commonwealth dei pesi massimi
21 Vittoria 21–0 Bandiera degli Stati Uniti Mike Dixon TKO 4 (10), 1:02 11 agosto 1992 Bandiera degli Stati Uniti Broadway by the Bay Theater, Atlantic City, USA
20 Vittoria 20–0 Bandiera del Regno Unito Derek Williams TKO 3 (12), 2:30 30 aprile 1992 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra Difende titoli di campione europeo e britannico dei pesi massimi;
Vince titolo Commonwealth dei pesi massimi
19 Vittoria 19–0 Bandiera degli Stati Uniti Levi Billups UD 10 1 Feb 1992 Bandiera degli Stati Uniti Caesars Palace, Paradise, USA
18 Vittoria 18–0 Bandiera degli Stati Uniti Tyrell Biggs TKO 3 (10), 2:47 23 novembre 1991 Bandiera degli Stati Uniti Omni Coliseum, Atlanta, USA
17 Vittoria 17–0 Bandiera del Regno Unito Glenn McCrory KO 2 (12), 1:30 30 settembre 1991 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra Difende titoli di campione europeo e britannico dei pesi massimi
16 Vittoria 16–0 Bandiera degli Stati Uniti Mike Weaver KO 6 (10), 1:05 12 luglio 1991 Bandiera degli Stati Uniti Caesars Tahoe, Stateline, USA
15 Vittoria 15–0 Bandiera del Regno Unito Gary Mason TKO 7 (12), 0:44 6 marzo 1991 Bandiera dell'Inghilterra Wembley Arena, Londra, Inghilterra Difende titolo europeo dei pesi massimi;
Vince titolo britannico dei pesi massimi
14 Vittoria 14–0 Bandiera della Francia Jean-Maurice Chanet TKO 6 (12), 0:16 31 ottobre 1990 Bandiera dell'Inghilterra National Sports Centre, Londra, Inghilterra Vince titolo di campione europeo dei pesi massimi
13 Vittoria 13–0 Bandiera degli Stati Uniti Mike Acey KO 2 (10), 0:34 11 luglio 1990 Bandiera del Canada Superstars Nite Club, Kitchener, Canada
12 Vittoria 12–0 Bandiera di Porto Rico Ossie Ocasio UD 8 27 giugno 1990 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra
11 Vittoria 11–0 Bandiera degli Stati Uniti Dan Murphy TKO 6 (8), 2:11 20 maggio 1990 Bandiera dell'Inghilterra Town Hall, Sheffield, Inghilterra
10 Vittoria 10–0 Bandiera dell'Argentina Jorgé Dascola KO 1 (8), 2:59 9 maggio 1990 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra
9 Vittoria 9–0 Bandiera dello Zambia Michael Simuwelu TKO 1 (8), 0:58 14 aprile 1990 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra
8 Vittoria 8–0 Bandiera degli Stati Uniti Calvin Jones KO 1 (8), 2:34 22 marzo 1990 Bandiera dell'Inghilterra Leisure Centre, Gateshead, Inghilterra
7 Vittoria 7–0 Bandiera del Regno Unito Noel Quarless TKO 2 (6), 1:25 31 gennaio 1990 Bandiera dell'Inghilterra York Hall, Londra, Inghilterra
6 Vittoria 6–0 Bandiera degli Stati Uniti Greg Gorrell TKO 5 (8), 0:51 18 dicembre 1989 Bandiera del Canada Memorial Auditorium, Kitchener, Canada
5 Vittoria 5–0 Bandiera degli Stati Uniti Melvin Epps DQ 2 (6), 0:30 5 novembre 1989 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra
4 Vittoria 4–0 Bandiera del Regno Unito Steve Garber KO 1 (6) 10 ottobre 1989 Bandiera dell'Inghilterra City Hall, Hull, Inghilterra
3 Vittoria 3–0 Bandiera del Regno Unito Andrew Gerrard TKO 4 (6), 0:33 25 settembre 1989 Bandiera dell'Inghilterra National Sports Centre, Londra, Inghilterra
2 Vittoria 2–0 Bandiera degli Stati Uniti Bruce Johnson TKO 2 (6) 21 luglio 1989 Bandiera degli Stati Uniti Convention Hall, Atlantic City, USA
1 Vittoria 1–0 Bandiera del Regno Unito Al Malcolm KO 2 (6), 0:19 27 giugno 1989 Bandiera dell'Inghilterra Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bob Mee, Angry Lewis caught in the crossfire (XML), in The Daily Telegraph, Telegraph Media Group, 18 aprile 2001. URL consultato il 22 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2007).
  2. ^ The Lennox Lewis interview Archiviato il 22 ottobre 2006 in Internet Archive.. Playboy online. April 2002. Accessed October 6, 2006
  3. ^ (EN) Bob Mee, Lewis makes way for new era, su telegraph.co.uk, 7 febbraio 2004.
  4. ^ Christine Rivet, The champ hangs 'em up, in The Record, Torstar Corporation, 6 febbraio 2004 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  5. ^ William Nack, The Great Brit Hope, in Sports Illustrated, Time Warner, 1º febbraio 1993. URL consultato il 22 marzo 2007.
  6. ^ Pat Putnam, Bloody Poor Show, in Sports Illustrated, Time Warner, 11 ottobre 1993. URL consultato il 16 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2009).
  7. ^ Non consegna il test Aids: niente match, in la Repubblica, 28 febbraio 1990, p. 34.
  8. ^ (EN) Sports people: boxing; Ruddock to fight Lewis in the fall, in The New York Times, 3 luglio 1992.
  9. ^ "Pugili, gonfiatevi pure", in la Repubblica, 30 ottobre 1992, p. 30.
  10. ^ Emanuela Audisio, PER LA PRIMA DIFESA FOREMAN O LEWIS, in la Repubblica, 15 novembre 1992, p. 42.
  11. ^ (EN) Michael Martinez, Boxing; Lewis looks beyond the trash can, in The New York Times, 17 dicembre 1992.
  12. ^ La farsa di Don King, in la Repubblica, 28 ottobre 1994, p. 30.
  13. ^ (EN) Gerald Eskenazi, McCall tries to explain bizarre actions, in The New York Times, 9 febbraio 1997.
  14. ^ D.B., Pugni patinati, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 1999.
  15. ^ Emanuela Audisio, La boxe cerca un re che notte a New York, in la Repubblica, 13 marzo 1999, p. 58.
  16. ^ Emanuela Audisio, Holyfield-Lewis, boxe da scandalo, in la Repubblica, 15 marzo 1999, p. 36.
  17. ^ Giancarlo Galavotti, Un campione in ombra, in La Gazzetta dello Sport, 20 marzo 1999.
  18. ^ Emanuela Audisio, Holyfield o Lewis un conto da chiudere, in la Repubblica, 13 novembre 1999, p. 54.
  19. ^ Emanuela Audisio, Scacchi e cazzotti il mondo di Lewis, in la Repubblica, 16 novembre 1999, p. 58.
  20. ^ Rino Tommasi, Lewis, che tonfo!, in La Gazzetta dello Sport, 23 aprile 2001.
  21. ^ Corrado Zunino, Lewis, il gigante è crollato e Rahman si scopre campione, in la Repubblica, 23 aprile 2001, p. 49.
  22. ^ Emanuela Audisio, Lewis si riprende tutto Adesso datemi Tyson, in la Repubblica, 19 novembre 2001, p. 49.
  23. ^ I.M., Lewis-Tyson, borsa in ballo, in La Gazzetta dello Sport, 10 gennaio 2002.
  24. ^ Tyson-Lewis, finisce in rissa l'annuncio stampa del match, su repubblica.it, 22 gennaio 2002.
  25. ^ Il solito maledetto Tyson a rischio il match con Lewis, in la Repubblica, 24 gennaio 2002, p. 55.
  26. ^ Fausto Narducci, E se vince il peggiore?, in La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2002.
  27. ^ Tyson finisce al tappeto Lewis resta campione, su repubblica.it, 8 giugno 2002.
  28. ^ Le ferite di Klitschko salvano la corona di Lewis, in la Repubblica, 23 giugno 2003, p. 47.
  29. ^ Filippo Di Chiara, Lewis lascia da campione, su gazzetta.it, 6 febbraio 2004.
  30. ^ (EN) LENNOX LEWIS, su sportshall.ca. URL consultato il 14 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2018).
  31. ^ (EN) Lewis handed Hall of Fame honour, su news.bbc.co.uk, 9 dicembre 2008.

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