Tinetto
Isola del Tinetto | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar Tirreno |
Coordinate | 44°01′25.4″N 9°51′03.9″E |
Arcipelago | Arcipelago Spezzino |
Superficie | 0,006 km² |
Dimensioni | 0,006 km |
Altitudine massima | 17 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Comune | Portovenere |
Cartografia | |
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Bene protetto dall'UNESCO | |
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Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | naturalistico |
Criterio | C (ii)(iv)(v) |
Pericolo | No |
Riconosciuto dal | 1997 |
Scheda UNESCO | (EN) Portovenere, Cinque Terre, and the Islands (Palmaria, Tino and Tinetto) (FR) Scheda |
L’isola del Tinetto si trova nel mar Ligure, all'estremità occidentale del Golfo della Spezia; il suo territorio fa parte del comune di Portovenere.
Dal 1997 l'isola del Tinetto, insieme alle altre isole Palmaria e Tino, Portovenere e alle Cinque Terre è stata inserita tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Delle tre isole del Golfo, il Tinetto è quella che ha dimensioni più ridotte e che si trova più a sud, a poca distanza dal Tino.
In realtà il Tinetto con i suoi circa 6000 m² di superficie è poco più di uno scoglio, alto appena 18 m sul livello del mare e con un perimetro che non supera il mezzo chilometro. L'isolotto è privo di vegetazione arborea (sono presenti solo alcuni arbusti tipici della macchia mediterranea).
Antico cenobio
[modifica | modifica wikitesto]Sul suo angusto territorio il Tinetto (Tyrus minor nei testi medievali) conserva l'importante testimonianza di un antichissimo cenobio paleocristiano in terra ligure.
Nella sua parte più occidentale, a strapiombo sul mare, è il rudere di un sacello paleocristiano costituito in oratorio, che risale al V secolo (forse addirittura al secolo precedente), orientato con l'abside rivolta a levante. Sulle pareti sono tracce di arcaiche decorazioni parietali a croci lunate, incise e affrescate con colori rosso e blu. La costruzione è ritenuta contemporanea ai resti paleocristiani presenti nella chiesa di san Pietro a Portovenere.
Spostandosi verso levante si trovano i resti di un edificio posteriore (VI-VII secolo), più complesso e costituito da una cappella a due absidi, alla quale è addossata una cappella monoabsidata di epoca più tarda. Di fronte sono quattro ambienti, probabili celle dei monaci della comunità.
Più a nord è un altro ambiente distaccato. Intorno sono avanzi di cisterne, sedili, muretti di riparo dal vento, tombe e stradine d'accesso.
I riscontri archeologici attestano che il complesso cenobitico del Tinetto era destinato ad una esigua ed ascetica comunità di monaci che qui vivevano con le scarse risorse di frutti, molluschi e pesca. L'eremo fu distrutto nell'XI secolo dai saraceni.
Questi resti sono forse i più antichi ed insigni di tutta la regione del Golfo e presentano analogie strutturali con quelle dell'antichissima Pieve di san Venerio, nella località romana di Boron (in pratica l'odierna Spezia) dove esisteva un cimitero paleocristiano[1]. Va inoltre considerato che, a differenza degli edifici religiosi del vicino Tino, nel tempo l'architettura del cenobio del Tinetto ha subito scarse modifiche, peraltro concentrate solamente nell'arco di un paio di secoli, ed è rimasto così più vicino alle forme originali di architettura paleocristiana.
Pochi metri a sud dell'isolotto, alla sommità di uno scoglio semisommerso, è collocata una statua della Madonna Stella Maris.
Accesso
[modifica | modifica wikitesto]Come il Tino, anche il Tinetto non è accessibile ai privati cittadini poiché è sottoposto al vincolo della Marina Militare.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Sul Tinetto è presente un rettile endemico assai raro, la lucertola muraiola del Tinetto (podarcis muralis tinettoi).
Da molti anni sul Tinetto è stanziale anche una colonia di gabbiani che diventano molto aggressivi durante il periodo delle covate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G.Montefinale, Guida turistica alle antiche chiese ed ai resti cenobitici di Portovenere
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tinetto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tinetto (JPG), su amalaspezia.eu.