Io, loro e Lara
Io, loro e Lara | |
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Anna Bonaiuto e Carlo Verdone in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | |
Durata | 112 min |
Genere | commedia |
Regia | Carlo Verdone |
Soggetto | Francesca Marciano, Pasquale Plastino e Carlo Verdone |
Sceneggiatura | Francesca Marciano, Pasquale Plastino e Carlo Verdone |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. Entertainment Italia |
Fotografia | Danilo Desideri |
Montaggio | Claudio Di Mauro |
Musiche | Fabio Liberatori |
Scenografia | Luigi Marchione |
Interpreti e personaggi | |
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[[Categoria:Film italiani del 2010]]
Io, loro e Lara è un film del 2010 diretto da Carlo Verdone.
Carlo Verdone ha dedicato il film al padre Mario, morto nel 2009 durante la realizzazione della pellicola.
Trama
Carlo Mascolo, un presbitero missionario, dopo aver prestato il proprio servizio in Africa decide di tornare nella sua città natale, Roma. La scelta di ritornare in patria è dettata da una crisi di fede che sta vivendo: il rientro, pertanto, vorrebbe essere un modo per riordinarsi le idee. Purtroppo tale intento è sacrificato dalle mille difficoltà che lo investono: i suoi familiari, infatti, lo travolgono con i loro problemi, e nessuno si dimostra disposto ad ascoltarlo. Il padre è sposato con una giovane badante moldava, Olga, e i fratelli Beatrice e Luigi hanno paura che la matrigna rubi loro l'eredità. Lo stesso sacerdote sembra scettico sulla scelta paterna, soprattutto quando vede il genitore acquistare una costosissima auto alla compagna.
Quando arriva l'ambulanza a casa del padre, una notte, credono che sia per lui e, venuti a sapere che c'è un morto, sono pronti ad accusare la badante, ma scoprono a sorpresa che a morire è stata proprio lei, mentre il vedovo, disperato, rinfaccia loro di averla "uccisa" a suon di cattiverie e cattivi pensieri. Le cose non sono facilitate dall'entrata in scena di Lara, figlia della badante, che la famiglia conosce al funerale di Olga. Per un periodo, su imposizione del padre di Carlo, Lara si stabilisce nella vecchia casa di famiglia, sola con il missionario. Questi comincia ad allacciare un bel rapporto con la ragazza, ma una sera scopre casualmente, entrando nella sua camera, che Lara si esibisce seminuda in webcam.
Padre Carlo si infuria e sotto pressione dei fratelli viene convinto a spiare la ragazza per capire che vita faccia: la trova così al Colosseo dove, per guadagnare qualcosa, fa la guida turistica. Lara si accorge della presenza del prete e, inviperita, lo affronta spiegandogli che la realtà è ben lontana dalle apparenze: sta infatti disperatamente tentando di avere l'affido del proprio figlioletto, ma l'assistente sociale non è disposta a concederlo finché Lara non fornisca le necessarie garanzie. Stipulando un accordo con Carlo e i fratelli in presenza di un notaio, li costringe a organizzare un pranzo tutti insieme alla presenza dell'assistente sociale e di una collega, per indurli, dimostrando il calore in cui verrebbe accolto il bimbo, a concederle l'affido.
Il pranzo però va decisamente male: prima dell'arrivo degli ospiti arrivano tre prostitute (Hakira, Madou e Sofia) che il sacerdote aveva conosciuto in Africa, chiedendo rifugio in quanto inseguite dai loro protettori. Al tempo stesso il fratello dà costanti segni, attraverso il naso e la polvere bianca che gli rimane sulla giacca, di essere un assiduo cocainomane. Lara è in preda alla disperazione e le cose precipiterebbero se Carlo, qualche giorno dopo, non si recasse personalmente dall'assistente a spiegare l'origine dei vari equivoci; lei tenta anche di sedurlo, ma lui la respinge. Carlo riesce comunque nel suo intento e il bambino viene affidato alla sua mamma.
Il presbitero, riconciliato con la famiglia e con la propria fede, fa ritorno in Africa.[1]
Produzione
Le riprese del film sono iniziate il 20 aprile 2009.
In un'intervista rilasciata dal regista al Corriere della Sera, e pubblicata il 30 dicembre 2009, Verdone dice di aver deciso di smettere di fare film in cui trapelino delle storie poco edificanti incentrate su tradimenti coniugali. Con questo film ha voluto inserire temi etici.[1]
Il film ha incassato complessivamente € 15.772.242, risultando il 9° film più visto dell'anno 2010.
Distribuzione
Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 5 gennaio 2010[2].
Critiche
Lo scrittore Vittorio Messori ha criticato il film, definendo il protagonista troppo nichilista e, pertanto, lontano dai valori cattolici che, in realtà, lo spettatore si aspetterebbe da un missionario.[3] Carlo Verdone ha risposto affermando come padre Carlo Mascolo, nella scena finale del film, abbia un atteggiamento ottimista nei confronti del futuro.[4]
Riconoscimenti
- 2010 - David di Donatello
- Candidatura per il migliore attore non protagonista a Marco Giallini
- Candidatura Premio David Giovani a Carlo Verdone
- 2010 - Nastro d'argento
- Migliore soggetto a Pasquale Plastino, Francesca Marciano e Carlo Verdone
- Candidatura per la migliore commedia a Carlo Verdone
- Candidatura per il migliore attore non protagonista a Marco Giallini
- 2010 - Globo d'oro
- 2011 - Ciak d'oro
- Candidatura per la miglior attrice in un film commedia a Laura Chiatti
- Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Anna Bonaiuto
- 2011 - Bastia Italian Film Festival
- Candidatura al Gran Premio della Giuria a Carlo Verdone
- 2011 - Golden Graals
- Candidatura per la miglior attrice in un film commedia a Laura Chiatti
Note
- ^ a b Svolta Verdone, risate sì ma 'etiche' "Basta cialtroni e storie di corna..." da corriere.it
- ^ Cinema, arriva Verdone in veste talare: "Ridiamo di questa Italia alla deriva" da ansa.it
- ^ www.corriere.it URL consultato il 9.01.2010
- ^ www.corriere.it URL consultato il 9.01.2010
Collegamenti esterni
- (EN) Io, loro e Lara, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Io, loro e Lara, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Io, loro e Lara, su FilmAffinity.
- (EN) Io, loro e Lara, su Box Office Mojo, IMDb.com.