L'anno successivo gareggia sempre nella stessa classe e dopo aver raggiunto quattro piazzamenti sul podio, giunge 5º nella classifica finale del mondiale. Nel 1982 passa alla Yamaha nel team Agostini; nonostante alcuni infortuni raggiunge cinque piazzamenti a podio e ottiene il suo miglior risultato nella categoria terminando 2º in classifica generale prima di lasciare le gare del mondiale. Nello stesso anno vince la 200 Miglia di Daytona e anche quella di Imola.
In seguito ha gareggiato anche nell'automobilismo, in particolare nelle competizioni Turismo, soprattutto in Nuova Zelanda e Australia. Nel 1995 è stato inserito nell'Hall of Fame sportiva della Nuova Zelanda e nel 2007 è stato inserito nell'Hall of Fame del motociclismo neozelandese[4].