Kaspar Schott

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Gaspar Schott)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Frontespizio della Physica curiosa, Norimberga, 1662

Kaspar Schott (Königshofen, 5 febbraio 1608Würzburg, 22 maggio 1666) è stato un fisico, matematico e filosofo naturale tedesco. Fu il primo divulgatore degli esperimenti con la pompa ad aria di Otto von Guericke e perfezionò il regolo calcolatore di Nepero allo scopo di facilitare le operazioni logaritmiche.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione dell'esperimento degli emisferi di Magdeburgo di Otto von Guericke tratta dagli Experimenta nova (ut vocantur) Magdeburgica de vacuo spatio di Gaspar Schott.

A parte la data e il luogo di nascita (Königshofen, vicino a Würzburg), niente è noto circa le sue origini e la sua infanzia. Nel 1627 entrò nella Compagnia di Gesù e studiò all'Università di Würzburg, sotto la guida di Athanasius Kircher (1602-1680). Nel 1631 lasciò la Germania e, dopo alcune peregrinazioni, si stabilì a Palermo, rimanendovi per venti anni conducendo degli studi ottici. Nel 1652, fu mandato a Roma e poté riprendere la collaborazione scientifica con il suo maestro Kircher soprattutto in campo visivo. Tre anni dopo, si trasferì nuovamente in Germania, prima a Magonza e poi a Würzburg, dove insegnò matematica e fisica fino alla fine dei suoi giorni.

Schott è noto in particolare quale autore della Mechanica hydraulico-pneumatica (1657), un'opera che contiene alcune tra le prime descrizioni degli esperimenti sul vuoto, tra cui quello famoso di von Guericke. Raccogliendo, anche attraverso una fitta corrispondenza, testimonianze e opinioni dei maggiori studiosi - come Otto von Guericke (1602-1686), Christiaan Huygens (1629-1695), Robert Boyle (1627-1691) - egli contribuì notevolmente a diffondere la conoscenza dei più avanzati sviluppi della pneumatica (fu, per esempio, il primo, in Germania, a dare notizia degli studi di Boyle sulla pompa ad aria). Sul piano teorico, Schott riteneva che gli esperimenti di von Guericke, Evangelista Torricelli (1608-1647) e Boyle non avessero prodotto il vuoto effettivo, poiché lo spazio lasciato libero dall'aria veniva riempito dall'etere, una materia più impalpabile e sottile. Nondimeno, egli riconosceva che gli effetti tradizionalmente attribuiti all'horror vacui, erano di fatto un prodotto della pressione e dell'elasticità dell'aria.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Joco-seriorum naturae et artis, 1666

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64113355 · ISNI (EN0000 0001 2101 8929 · SBN UFIV120818 · BAV 495/29323 · CERL cnp00919295 · LCCN (ENn82041100 · GND (DE121882128 · BNE (ESXX1440670 (data) · BNF (FRcb12519717b (data) · J9U (ENHE987007291992705171 · NSK (HR000229138 · CONOR.SI (SL159498851 · WorldCat Identities (ENlccn-n82041100