Filippo I d'Este

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Filippo I d'Este
Marchese di San Martino
Stemma
Stemma
In carica1588 –
1592
Predecessoretitolo elevato da Signoria
SuccessoreCarlo Filiberto I d'Este
Signore di San Martino
In carica1561 –
1588
PredecessoreSigismondo II d'Este
Successoretitolo elevato a Marchesato
Marchese di Borgomanero e Porlezza
In carica1561 –
1592
PredecessoreSigismondo II d'Este
SuccessoreCarlo Filiberto I d'Este
Marchese di Lanzo
In carica1580 –
1592
Predecessoretitolo elevato da Signoria
SuccessoreSigismondo d'Este
Signore di Lanzo
In carica1577 –
1580
Predecessoretitolo creato
Successoretitolo elevato a Marchesato
NascitaFerrara, 1537
MorteFerrara, 13 dicembre 1592
DinastiaEste di San Martino
PadreSigismondo II d'Este
MadreGiustina Trivulzio
ConsorteMaria di Savoia
FigliCarlo Filiberto
Margherita
Sigismondo
Alfonso
Beatrice
ReligioneCattolicesimo

Filippo I d'Este (Ferrara, 1537Ferrara, 13 dicembre 1592) è stato un nobile italiano, figlio di Sigismondo II d'Este e di Giustina Trivulzio. Fu il 2º Marchese di Borgomanero e Porlezza, 1º Marchese di San Martino in Rio, 1º Marchese di Lanzo con Groscavallo, Forno e Bonzo, 3º Conte di Corteolona, Signore di Campogalliano e Castellarano, San Cassiano e Rodeglia, Signore del Vicariato di Belgioioso, Signore di Crevacuore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1537 a Ferrara; figlio di Sigismondo II d'Este e di Giustina Trivulzio, della nobile famiglia dei Trivulzio. Nel 1561[1], alla morte del padre a Pavia, di cui questi era Governatore[2], Filippo gli succedette nei titoli e nel governo del feudo.

Il 25 marzo 1569 gli venne concesso il Collare della Santissima Annunziata[3]. Il 20 gennaio 1570 sposò a Torino, Maria di Savoia, figlia legittimata del Duca di Savoia, Emanuele Filiberto[4]. Il 25 febbraio, quale dote di Maria[5], fu infeudato del territorio di Crevacuore[6]. Nel 1571 divenne Generale della cavalleria leggera del Duca di Savoia[6]. Nel 1572, Filippo I fu ambasciatore per conto di suo suocero, il Duca Emanuele Filiberto di Savoia, a Roma presso Papa Gregorio XIII, affinché fosse confermato al Ducato di Savoia l'Ordine di San Maurizio e per ricevere l'assenso alla fusione con l'Ordine di San Lazzaro.[7]

Nel 1574 divenne "capitano generale della gente da spedirsi in Francia in servizio del Re cristianissimo"[8]. Nel 1577 il Duca di Savoia, volendo riavere Crevacuore diede in cambio il Marchesato di Lanzo con le altre terre della Valle. L'infeudazione avvenne il 14 aprile; il Marchesato, oltre Lanzo, comprendeva anche i territori di Ala, Balme, Bonzo con Mottera, Cantoira, Ceres, Chialambertetto, Chialamberto, Forno di Groscavallo, Germagnano, Groscavallo, Mezzenile, Monastero, Mondrone, Pessinetto, Traves e Vonzo. L'11 maggio seguì il contratto di vendita ed infeudazione del territorio e del castello di Lanzo, con il titolo Marchionale[9].

Il 28 ottobre 1580 moriva la moglie Maria, che gli lasciava in eredità un Palazzo a Torino; il feudo di Lanzo, che era appannaggio di Maria, fu lasciato in eredità al secondogenito Sigismondo.[10] Nel 1583 Filippo entrava in possesso del Castello del Valentino, che terrà fino al 1586, prima di cederlo nuovamente a Casa Savoia, in cambio del castello di Lucento[11][12]. Nel maggio del 1588 fu ambasciatore per conto dei Savoia in Spagna.[13]

Nel dicembre del 1591 fu ambasciatore a Roma per conto del Duca di Ferrara Alfonso II, per ottenere in favore di questi la conferma pontificia del potere di nomina di successione.[14] Papa Gregorio XIV, nato Niccolò Sfondrati, era cognato della sorella Sigismonda, in virtù del matrimonio di questa con il conte Paolo Sfondrati, fratello del pontefice.

Filippo I fu amico e protettore del poeta Torquato Tasso, che gli dedicò versi in "Dialogo della Nobiltà"[15].

Morì a Ferrara il 13 dicembre 1592[16].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal matrimonio con Maria di Savoia nacquero[17]:

  • Beatrice Matilde (1570 - 1609 o 1611[18]), sposò l'8 giugno 1602 Ferrante di Ippolito I Bentivoglio Marchese di Gualtieri e Magliano (?-1619).
  • Carlo Filiberto I (1571 - 1652), 2º Marchese di San Martino in Rio, 3º Marchese di Borgomanero e Porlezza, 1º Marchese di Santa Cristina e 4º Conte di Corteolona;
  • Sigismondo (1572 - 1628), 2º Marchese di Lanzo;
  • Alfonso (1573 - 1623), Commendatore di San Giovanni del Cantone di Modena dell'Ordine Gerosolimitano;
  • Margherita (1574 - ?).

Filippo ebbe inoltre un figlio illegittimo, che legittimò:

  • Francesco (1568 - 1646), Cavaliere e Governatore di San Martino in Rio, che ebbe quattro figli:
    • Beatrice, monaca;
    • Carlo Filiberto;
    • Alfonso;
    • Giustina.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sigismondo I d'Este, I signore di San Martino Niccolò III d'Este, marchese di Ferrara, Modena e Reggio  
 
Ricciarda di Saluzzo  
Ercole d'Este, II signore di San Martino  
Cecilia Rachesi  
 
 
Sigismondo II d'Este, III signore di San Martino  
Carlo Sforza, conte di Magenta Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano  
 
Lucrezia Landriani  
Angela Sforza  
Bianca Simonetta Angelo Simonetta  
 
Francesca della Scala  
Filippo I d'Este, I marchese di San Martino  
Giovanni Trivulzio, consignore di Borgomanero Pietro Trivulzio, signore di Trivulzio Lodigiano  
 
Laura Bossi  
Paolo Camillo Trivulzio, I duca di Boiano  
Angiola Martinengo Agostino Martinengo, II conte di Orzivecchi  
 
Domicella Brivio  
Giustina Trivulzio  
Marchesino Stanga, marchese di Castelnuovo Cristoforo Stanga  
 
Barbara Trecchi  
Barbara Stanga  
Giustina Borromeo Giovanni Borromeo  
 
 
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claudio Donati, Una Famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: gli Este di San Martino e i loro feudi - tratto dal libro "Archivi Territori Poteri in area estense (Secc. XVI-XVIII) a cura di Euride Fregni, Ferrara, Bulzoni Editore, 1999, p. 440.
  2. ^ Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, p. 58.
  3. ^ Guastavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 541.
  4. ^ Guastavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, pp. 541-542.
  5. ^ Claudio Donati, Una famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: gli Este di San Martino e i loro feudi, in Archivi Territori Poteri in area estense (Secc. XVI-XVIII) - a cura di Euride Fregni, Bulzoni Editore, 1999, p. 441.
  6. ^ a b Gustavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 542.
  7. ^ Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, p. 61.
  8. ^ Guastavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società Storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 542.
  9. ^ Gustavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, pp. 542-543, 655, 666.
  10. ^ Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, p. 63.
  11. ^ Renzo Rossotti, I palazzi di Torino, Newton Compton, 2000.
  12. ^ Museo Torino, su museotorino.it.
  13. ^ Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, p. 68.
  14. ^ Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, pp. 68-69.
  15. ^ Dizionario biografico - Enciclopedia Treccani online, su treccani.it.
  16. ^ Gregor Scherf, Giovanni Battista Aleotti (1546-1636): "architetto mathematico" der Este und der Päpste in Ferrara, Marburg, Tectum Verlag, 1998, p. 125.
  17. ^ Tavole genealogiche della famiglia d'Este. Ramo dei Marchesi di San Martino
  18. ^ Tavole geneaologiche della Famiglia d'Este (PDF), su ricerchecarteggiestensi.altervista.org.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore di Lanzo Successore
(Nuovo titolo) 1577 - 1580 Titolo elevato a Marchesato
Predecessore Marchese di Lanzo Successore
Titolo elevato da Signoria 1580 - 1592 Sigismondo d'Este (1572-1628)