Corteolona

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Corteolona
sede comunale di Corteolona e Genzone Palazzo d'Este
Corteolona – Veduta
Corteolona – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Comune Corteolona e Genzone
Territorio
Coordinate45°09′N 9°22′E / 45.15°N 9.366667°E45.15; 9.366667 (Corteolona)
Altitudine71 m s.l.m.
Superficie10,09 km²
Abitanti2 201[1] (31-12-2010)
Densità218,14 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale27014
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018056
Cod. catastaleD067
TargaPV
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[2]
Nome abitanticorteolonesi
Patronosanto Stefano
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corteolona
Corteolona
Sito istituzionale

Corteolona (Curtlòna in dialetto pavese[3]) è una località di 2.204 abitanti e 10 km², sede del comune di Corteolona e Genzone della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese meridionale, al margine del terrazzo della valle alluvionale del Po, presso la confluenza dell'Olona che scorre ad ovest del paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo d'Este

A 20 km sulla strada che conduce da Pavia a Cremona, anche in epoca altomedievale questo nucleo abitato era in posizione naturalmente difesa, essendo situato tra due grandi anse del Po e la valle dell'Olona.

Liutprando fece qui ampliare la residenza paterna, trasformandola in palatium suburbano e, dopo l'anno 729, vi fondò anche una chiesa e un monastero.

Corteolona nel Pavese

La testimonianza più nota dell'età liutprandea, proveniente da Corteolona è senz'altro un frammento di bassorilievo marmoreo, probabilmente un pluteo con la testa di un animale che si abbevera ad un'anfora[4]; l'animale, in passato considerato un cavallino è ora identificato piuttosto, sulla scorta del salmo 61[5], con un cerbiatto o un agnello; il frammento è ora conservato nella sezione Archeologica dei Musei Civici di Pavia, insieme a tre colonne della medesima provenienza. L'altissima qualità esecutiva del frammento lo fa considerare come uno degli esempi più alti della produzione artistica nella tarda età longobarda[6].

Nel maggio 825 re Lotario I vi promulga tre capitolari, uno su argomenti secolari e due contenenti norme ecclesiastiche.

Al referendum istituzionale del 1946, il 53,2% degli elettori (597) di Corteolona votò per la Repubblica, contro il 46,7% (524) che votò per la monarchia[7].

Fino al 1º gennaio del 2016, Corteolona fu comune autonomo, per poi fondersi con l'ex comune di Genzone per formare il nuovo comune di Corteolona e Genzone.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Vecchio stemma comunale

«Stemma di rosso, alla pergamena al naturale, caricata di una corona d'oro corona all'antica di sette punte visibili, e di due spade una d'oro l'altra d'argento, passanti nella stessa in decusse, il tutto accompagnato in capo da una bilancia anch'essa d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 273.
  4. ^ Rete museale Alto medioevo Lombardo V-XI secolo Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ “come la cerva si abbevera alle fonti d'acqua, così l'anima mia a te, o Dio”
  6. ^ S. Lomartire, Scheda “Frammento di pluteo con testa di agnello o di cerbiatto”, in Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno, (catalogo della mostra, Brescia 18 giugno – 19 novembre 2000), a cura di C. Bertelli, G.P. Brogiolo, Milano, 2000, pp. 250-251.
  7. ^ Risultati referendum '46, su elezionistorico.interno.gov.it.
  8. ^ Corteolona, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 agosto 2022.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia