Super League (Cina)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Chinese Super League)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chinese Super League
Altri nomiCSL
Sport
TipoClub
FederazioneAFC
PaeseCina (bandiera) Cina
OrganizzatoreFederazione calcistica della Cina
TitoloCampione di Cina
CadenzaAnnuale
Aperturaaprile
Chiusuradicembre
Partecipanti16 squadre
Formulagirone unico asimmetrico
Retrocessione inLeague One
Sito Internethttp://csl.lesports.com/
Storia
Fondazione1951[1]
Numero edizioni20
DetentoreShanghai Haigang
Record vittorieGuangzhou (8)
Ultima edizioneSuper League 2023
Edizione in corsoSuper League 2024

La Chinese Football Association Super League (in cinese 中国足球协会超级联赛, in pinyin Zhōngguó Zúqiú Xiéhuì Chāojí Liánsài), conosciuta come Chinese Super League (中超联赛) o CSL, è la massima serie del campionato cinese di calcio.

Il campionato, governato dalla Federazione calcistica della Cina, è nato nel 1951, anche se è diventato professionistico solo nel 1994.

L'attuale massima divisione è stata istituita nel 2004 grazie ad una modifica del precedente massimo campionato, la Chinese Football Association Jia-A League (da non confondere con la Chinese Football Association Jia League o China League One, che è l'attuale seconda divisione). Come nella maggior parte delle nazioni in cui durante l'inverno la temperatura è particolarmente bassa, la stagione calcistica inizia nel mese di marzo e termina a novembre, svolgendosi, pertanto, in un anno solare.

In rapida crescita tecnica ed economica, il massimo campionato di calcio professionistico della Cina ha incrementato nel 2016 i propri ricavi del 2.567%[2], raggiungendo un budget di 250 milioni di euro soltanto per i diritti televisivi, avendo la società televisiva Ti'ao Power (di proprietà di China Media Capital) comprato i diritti della CSL dal 2016 al 2020 per una cifra complessiva di 1,2 miliardi di euro[3].

La Super League, composta in origine da 12 club, è stata poi allargata fino a 18 squadre per poi tornare a 16 dalla stagione 2023. La squadra più titolata è il Guangzhou, vincitore di 8 campionati.

La Super League cinese è uno dei campionati sportivi professionistici più popolari in Cina, con una media di 17 870 presenze alle partite di campionato nella stagione 2023. La CSL è il settantaquattresimo campionato sportivo professionistico nazionale al mondo e il quinto campionato di calcio professionistico in Asia, dietro J1 League, Saudi Pro League, K League e Gulf Pro League.

Formula e regolamento

[modifica | modifica wikitesto]

A differenza di quanto avviene per molti campionati europei, la stagione calcistica della Super League cinese inizia a febbraio o marzo e finisce a novembre o dicembre, concludendosi, dunque, in un anno solare. In ogni stagione una squadra incontra ciascuna altra squadra per due volte, una volta in casa e una in trasferta, per un totale di 30 giornate e 240 partite di campionato totali.

Alla fine della stagione, le ultime due classificate retrocedono in League One e sono sostituite dalle prime due classificate in League One, che sono promosse in massima serie. Si qualificano alla AFC Champions League della stagione successiva le prime tre classificate e la vincitrice della Coppa di Cina. Se a vincere la Coppa di Cina è una squadra piazzatasi in campionato al primo, al secondo o al terzo posto, a qualificarsi alla AFC Champions League è la quarta classificata in campionato.

Numero di partecipanti

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1951-1953: 8 club
  • 1954: 5 club
  • 1955: 11 club
  • 1956: 10 club
  • 1957-1958: 12 club
  • 1960: 23 club
  • 1961: 21 club
  • 1962: 29 club
  • 1963: 26 club
  • 1964: 12 club
  • 1965-1966: 10 club
  • 1972: 32 club
  • 1973: 39 club
  • 1974: 42 club
  • 1976: 36 club
  • 1977: 40 club
  • 1978-1982: 16 club
  • 1983: 17 club
  • 1984-1985: 16 club
  • 1986: 15 club
  • 1987: 8 club
  • 1988: 21 club
  • 1989-1993: 8 club
  • 1994-1997: 12 club
  • 1998-2001: 14 club
  • 2002-2003: 15 club
  • 2004: 12 club
  • 2005: 14 club
  • 2006-2007: 15 club
  • 2008-2021: 16 club
  • 2022: 18 club
  • 2023-presente: 16 club

Partecipazioni per squadra

[modifica | modifica wikitesto]

Sono 38 le squadre che hanno preso parte ai 21 campionati di CSL che sono stati disputati a partire dal 2004 fino alla stagione 2024. Shandong, Shanghai Shenhua, Beijing Guoan e Tianjin Tigers sono le uniche squadre ad essere sempre presenti e, insieme allo Shanghai Port, a non essere mai retrocesse dalla Super League. In grassetto le squadre che partecipano alla stagione 2024 e in corsivo le squadre che non esistono più.

La Chinese National Football League fu fondata nel 1951, con il nome di National Football Conference, e si svolse inizialmente secondo un girone all'italiana con la partecipazione di 8 squadre. Nel 1954 la competizione cambiò nome in National Football League e nel 1956 fu scissa in due divisioni; nel 1957 fu adottato un sistema di promozioni e retrocessioni tra le due divisioni.

Negli anni '80 la Federazione calcistica della Cina aprì alla sponsorizzazione di varie imprese, che investirono dei capitali consistenti nel calcio. La lega inaugurò la propria epoca semi-professionistica nel 1987, quando, sponsorizzata da Goldlion Group, fu articolata per la prima volta secondo partite di andata e ritorno, con 8 partecipanti: oltre al Liaoning, vincitore del campionato nel 1985 e esentato dal campionato del 1986 perché impegnato nel Campionato d'Asia per club 1986, vi parteciparono le prime 7 classificate nel campionato del 1986. Il campionato assunse il nome di National Football League Division 1 Group A e poco dopo di Jia-A League, mentre gli altri 8 club della Division 1 e i primi 4 classificati in Division 2 presero parte alla Chinese Jia-B League. I due gruppi si fusero nel 1988, ma tornarono nuovamente divisi nel 1989.

Nel 1994, nell'ambito della riforma sportiva attuata in Cina, la Jia-A League divenne la massima serie professionistica del paese. L'adozione del professionismo giovò inizialmente alla Jia-A League, ma alla fine degli anni '90 numerose furono le critiche mosse nei confronti della mancanza di continuità nei regolamenti federali e dello scarso sviluppo del calcio cinese, mentre casi di combine e corruzione minavano la credibilità dell'intero movimento.[4] Il caos che caratterizzava la Jia-A League spinse numerosi sponsor e investitori ad abbandonare i club e l'impegno nel campionato nazionale. La federcalcio cinese decise, così, di riformare il sistema calcistico della Cina, istituendo di lì a poco la Chinese Super League, aprendosi al calciomercato libero e dando stabilità normativa ed economica alla competizione nel tentativo di rafforzare il professionismo, sul modello dei campionati calcistici europei.

Il 13 gennaio 2001 Yan Shiduo, vicepresidente federale, discusse dell'introduzione di un nuovo sistema professionistico nel calcio cinese.[5] Nel 2002 la Federazione calcistica della Cina istituì la Chinese Super League (CSL), la cui prima edizione si tenne nel 2004.

Rispetto alla Jia-A League, la CSL impose criteri molto più stringenti per i club partecipanti al massimo campionato nazionale, sia in termini di professionismo, sia in termini di amministrazione, trasparenza finanziaria e garanzie di sviluppo del settore giovanile. Il primo documento che enucleava i requisiti richiesti ai club per la partecipazione alla massima serie fu diffuso nel 2002 e in seguito fu più volte riveduto e corretto. Nel 2004 fu introdotto un sistema basato sul possesso del titolo sportivo. Oltre al campionato professionistico nazionale, la CSL istituì anche un campionato riserve e varie divisioni del campionato giovanile (Under-19, Under-17, Under-15, Under-14 e Under-13).

Esordi della Super League

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 si tenne la prima edizione della Super League cinese, con la partecipazione di 12 squadre. La stagione d'esordio fu segnata da controversie ereditate dalla Jia-A League, dove dal 1999 si erano succeduti vari scandali di corruzione e combine.[6] La perdita di interesse verso il calcio cinese fu, alla fine degli anni '90, resa evidente dalla scarsa affluenza di pubblico negli stadi e da gravi perdite finanziarie.

Il piano iniziale della federazione prevedeva una retrocessione dalla massima serie e due promozioni dalla serie cadetta, al fine di portare a 14 il numero delle squadre partecipanti al campionato entro il 2006. Per due anni, però, le retrocessioni furono abolite. Nel 2005 si passò dunque a 14 squadre, dopo le promozioni di Wuhan Huanghelou e Zhuhai Zhongbang dalla League One. Nel 2006 il massimo campionato cinese avrebbe dovuto espandersi a 16 squadre con le promozioni di Xiamen Lanshi e Changchun Yatai, ma il ritiro del Sichuan Guancheng fece scendere a 15 il numero di compagini partecipanti al campionato che iniziò l'11 marzo. Anche nel 2007 le squadre rimasero 15, dato Shanghai United e Shanghai Shenhua si fusero in una sola squadra, che conservò il nome di Shanghai Shenhua.

Epoca delle 16 squadre

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008 il massimo campionato cinese iniziò per la prima volta con 16 club ma il Wuhan protestò per le punizioni federali ricevute dopo la sfida contro il Beijing Guo'an e si ritirò dal campionato, che continuò con 15 squadre. Dal 2009 il torneo si svolge con la partecipazione di 16 compagini, con due retrocessioni in League One e due promozioni da quest'ultima divisione.

Nel 2010 uno scandalo di corruzione e partite truccate scosse il massimo campionato cinese, con gli arresti degli ex vicepresidenti federali Xie Yalong, Nan Yong e Yang Yimin.[7] Il 22 febbraio dello stesso anno il Guangzhou Yiyao fu declassato in League One per decisione della federazione per aver combinato delle partite nel campionato di Super League del 2006 e il Chengdu Blades per combine attuate nel campionato di League One del 2007.[8]

Nel 2011 le misure anticorruzione messe in atto dalla Federazione calcistica della Cina ebbero effetto sul ritorno in auge del campionato: l'affluenza negli stadi salì considerevolmente e squadre come Guangzhou Evergrande e Shanghai Shenhua iniziarono ad investire copiosamente nell'acquisto di calciatori stranieri, aumentando la competitività della manifestazione. Negli anni a venire, scelsero di giocare in Cina, attratti dai grandi guadagni economici, numerosi calciatori di rilievo come Didier Drogba, Nicolas Anelka, Seydou Keita, Fábio Rochemback, Frédéric Kanouté, Yakubu e Lucas Barrios. Il campionato attrasse anche allenatori stranieri come il giapponese Takeshi Okada, l'argentino Sergio Batista e l'italiano Marcello Lippi.

Nel 2012 il Guangzhou Evergrande divenne la prima squadra cinese capace di vincere il campionato per due volte consecutive.

Nel 2019 il comitato arbitrale della federcalcio cinese annunciò l'introduzione di un sistema arbitrale professionistico, con l'ingresso di due direttori di gara stranieri (Mark Clattenburg e Milorad Mažić), responsabili dell'allenamento e della preparazione degli arbitri locali, e di tre arbitri cinesi professionistici.

L'edizione 2020 della Super League fu condizionata dalla pandemia di COVID-19, tanto che il suo inizio fu posticipato al 25 luglio. Le 16 squadre furono divise in due gruppi e le partite si disputarono a Suzhou e Dalian. In via eccezionale, al termine delle due fasi a gironi, fu introdotta una fase finale a eliminazione diretta per l'assegnazione del titolo

Politica di tesseramento di calciatori stranieri

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2017 la Super League cinese limita a tre il numero di calciatori stranieri ammessi per squadra, incluso un calciatore asiatico non cinese. Dispone inoltre l'obbligo di convocare in squadra, per ogni partita, due calciatori under-23, di cui uno da schierare obbligatoriamente nella formazione titolare[9]. Lo scopo di queste misure è promuovere il calcio locale, conformarsi alle regole internazionali per le competizioni per club dettate dall'Asian Football Confederation e limitare gli "investimenti irrazionali"[9].

In precedenza il limite era di cinque stranieri, incluso un calciatore asiatico non cinese. Ogni squadra poteva far scendere in campo al massimo quattro calciatori stranieri per ogni partita.

A metà della stagione 2012 si decise di estendere a due altri calciatori stranieri il limite per le squadre impegnate in AFC Champions League, portando così a sette il numero di stranieri ammessi in squadra per queste compagini. La misura fu revocata nella stagione 2013.

Dalla stagione 2020 il numero di giocatori stranieri (esclusi i portieri) che i club possono iscrivere nel corso della stagione è aumentato da sei a sette e anche il numero di giocatori stranieri ammessi in ciascuna squadra CSL in un dato momento è aumentato da quattro a cinque. Un massimo di cinque giocatori stranieri possono essere registrati per ogni partita, con un massimo di quattro che possono essere schierati in qualsiasi momento durante la partita. Inoltre non ci sono limiti nella registrazione dei giocatori naturalizzati e non ci sono limiti nel mettere in campo giocatori naturalizzati di origine cinese. Tuttavia, solo un giocatore naturalizzato di discendenza non cinese può essere schierato come giocatore nativo, mentre gli altri giocatori naturalizzati di discendenza non cinese schierati saranno conteggiati come giocatori stranieri. Ogni club può registrare un giocatore di Hong Kong, Macao o Taiwan di origine cinese (esclusi i portieri), a condizione che sia stato registrato come calciatore professionista in una di queste tre federazioni per la prima volta nella sua carriera, come giocatore nativo. Di seguito la tabella con tutti i calciatori stranieri di ogni squadra nella stagione 2021 (in grassetto i trasferimenti di metà stagione):

Squadra Giocatore 1 Giocatore 2 Giocatore 3 Giocatore 4 Giocatore 5 Giocatori Naturalizzati Giocatori di Hong Kong/Macau/
Taiwan
Giocatori di riserva Ex giocatori
Beijing Guoan Portogallo (bandiera) Guga Angola (bandiera) Fábio Abreu Mali (bandiera) Mamadou Traoré Camerun (bandiera) Michael Ngadeu Nigeria (bandiera) Samuel Adegbenro Inghilterra (bandiera)Cina (bandiera) Nico Yennaris Brasile (bandiera) Souza
Croazia (bandiera) Marko Dabro
Corea del Sud (bandiera) Kang Sang-woo
Cangzhou Mighty Lions RD del Congo (bandiera) Oscar Maritu Kazakistan (bandiera) Georgiy Zhukov Nigeria (bandiera) Viv Solomon-Otabor Brasile (bandiera) Héber Zambia (bandiera) Stophira Sunzu Paesi Bassi (bandiera) Deabeas Owusu-Sekyere
Curaçao (bandiera) Jürgen Locadia
Croazia (bandiera) Mile Škorić
Changchun Yatai Brasile (bandiera) Serginho Serbia (bandiera) Lazar Rosić Austria (bandiera) Peter Zulj Slovenia (bandiera) Robert Berič Brasile (bandiera) Guilherme Serbia (bandiera) Nenad Lukić
Danimarca (bandiera) Jores Okore
Chengdu Rongcheng Colombia (bandiera) Manuel Palacios Brasile (bandiera) Rômulo Brasile (bandiera) Felipe Silva Brasile (bandiera) Andrigo Israele (bandiera) Yahav Gurfinkel Brasile (bandiera)Cina (bandiera) Elkeson Taipei cinese (bandiera) Tim Chow Paesi Bassi (bandiera) Timo Letschert Corea del Sud (bandiera) Kim Min-woo
Austria (bandiera) Richard Windbichler
Henan Serbia (bandiera) Nemanja Čović Serbia (bandiera) Djordje Denic Ghana (bandiera) Frank Acheampong Brasile (bandiera) Bruno Nazário Brasile (bandiera) Iago Maidana Hong Kong (bandiera) Oliver Gerbig Polonia (bandiera) Adrian Mierzejewski
Capo Verde (bandiera) Hildeberto Pereira
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Toni Šunjić
Meizhou Hakka Paesi Bassi (bandiera) Tyrone Conraad Montenegro (bandiera) Nebojša Kosović Brasile (bandiera) Rodrigo Henrique Camerun (bandiera) Rooney Eva Croazia (bandiera) Darick Kobie Morris Hong Kong (bandiera) Yue Tze-Nam Serbia (bandiera) Rade Dugalić
Slovenia (bandiera) Andrej Kotnik
Nantong Zhiyun Mauritania (bandiera) Oumar Camara Sierra Leone (bandiera) Issa Kallon Nigeria (bandiera) Izuchukwu Anthony Croazia (bandiera) David Puclin RD del Congo (bandiera) Kévin Nzuzi Mata Australia (bandiera)Cina (bandiera) Qiu Zongyi
Svizzera (bandiera)Cina (bandiera) Yang Ming-Yang
Messico (bandiera) Jesús Godínez

Serbia (bandiera) Stefan Veličković

Honduras (bandiera) Rubilio Castillo
Brasile (bandiera) Bressan
Brasile (bandiera) Morelatto
Guinea-Bissau (bandiera) Romário Baldé
Spagna (bandiera)Cina (bandiera) Wang Jiahao
Qingdao Hainiu Montenegro (bandiera) Miloš Milović Zambia (bandiera) Evans Kangwa Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Elvis Sarić Brasile (bandiera) Diego Lopes Italia (bandiera) Martin Boakye Taipei cinese (bandiera) Wang Chien-ming Serbia (bandiera) Marko Šarić
Germania (bandiera) Felicio Brown
Serbia (bandiera) Aleksandar Andrejević
Qingdao West Coast Colombia (bandiera) Orlando Berrío Angola (bandiera) Nélson da Luz Brasile (bandiera) Eduardo Henrique Armenia (bandiera) Varazdat Haroyan Colombia (bandiera) Brayan Riascos Brasile (bandiera)Cina (bandiera) Alan Carvalho Taipei cinese (bandiera) Chen Po-liang Francia (bandiera) Jean-David Beauguel Colombia (bandiera) Juan Pablo Ramírez
Brasile (bandiera) Wesley Tanque
Brasile (bandiera) Raniel
Shandong Taishan Brasile (bandiera) Zeca Georgia (bandiera) Valeri Qazaishvili Brasile (bandiera) Matheus Pato Brasile (bandiera) Jadson Brasile (bandiera) Crysan Brasile (bandiera)Cina (bandiera) Fernandinho
Brasile (bandiera)Cina (bandiera) Pedro Delgado
Belgio (bandiera) Marouane Fellaini
Brasile (bandiera) Moisés
Brasile (bandiera) Leonardo
Shanghai Port Argentina (bandiera) Matías Vargas Brasile (bandiera) Oscar Brasile (bandiera) Gustavo Brasile (bandiera) Matheus Jussa Brasile (bandiera) Léo Cittadini Inghilterra (bandiera)Cina (bandiera) Tyias Browning Taipei cinese (bandiera) Will Donkin Austria (bandiera) Markus Pink
Sierra Leone (bandiera) Issa Kallon
Angola (bandiera) Lucas João
Shanghai Shenhua Portogallo (bandiera) João Carlos Teixeira Angola (bandiera) Cephas Malele Camerun (bandiera) Ibrahim Amadou Portogallo (bandiera) Wilson Manafá Brasile (bandiera) André Luis Hong Kong (bandiera)Cina (bandiera) Dai Wai Tsun Camerun (bandiera) Christian Bassogog
Stati Uniti (bandiera) Macario Hing-Glover
Shenzhen Peng City Spagna (bandiera) Edu García Spagna (bandiera) Jorge Ortiz Brasile (bandiera) Júnior Negrão Brasile (bandiera) Thiago Andrade Serbia (bandiera) Rade Dugalić Hong Kong (bandiera) Matt Orr Svezia (bandiera) Samuel Armenteros Nigeria (bandiera) Chisom Egbuchulam
Tianjin Tigers Croazia (bandiera) Ivan Fiolić Italia (bandiera) Andrea Compagno Australia (bandiera) Alex Grant Croazia (bandiera) Mile Škorić Albania (bandiera) Albion Ademi Bulgaria (bandiera) Petăr Vitanov
Spagna (bandiera) David Andújar
Spagna (bandiera) Fran Mérida
Slovenia (bandiera) Robert Berič
Brasile (bandiera) Farley Rosa
Wuhan Three Towns Brasile (bandiera) Pedro Henrique Corea del Sud (bandiera) Park Ji-soo Brasile (bandiera) Darlan Guinea-Bissau (bandiera) Romário Baldé Colombia (bandiera) Danilo Arboleda Italia (bandiera)Cina (bandiera) Denny Wang Ghana (bandiera) Aziz
Brasile (bandiera) Marcão
Brasile (bandiera) Davidson
Zhejiang Pro Brasile (bandiera) Leonardo Brasile (bandiera) Lucas Possignolo Croazia (bandiera) Franko Andrijasevic Costa d'Avorio (bandiera) Jean Evrard Kouassi Paesi Bassi (bandiera) Deabeas Owusu-Sekyere Gabon (bandiera)Cina (bandiera) Alexander N'Doumbou Hong Kong (bandiera) Nok Hang Leung Camerun (bandiera) Donovan Ewolo
Zimbabwe (bandiera) Nyasha Mushekwi

Stagione 2024.

Squadra Nome cinese Proprietario Stadio Capienza
Beijing Guoan 北京国安 Sinobo Group Stadio dei Lavoratori di Pechino 70.161
Cangzhou Mighty Lions 沧州雄狮 Everbright Group Stadio di Cangzhou 31.836
Changchun Yatai 长春亚泰 Jilin Yatai Group Stadio municipale di Changchun 38.500
Chengdu Rongcheng 成都兴城 Chengdu Better City Investment Group Co., Ltd Stadio del Centro sportivo di Shuangliu 26.000
Henan 河南 Henan Haolin Investment (95.7%) Stadio nautico di Zhengzhou 29.800
Meizhou Hakka 梅州客家 Wei Real Estate Development Co., Ltd. Stadio della Contea di Wuhua 27.000
Nantong Zhiyun 南通支云 Nantong Municipal Football Association Centro sportivo olimpico di Rugao 15.000
Qingdao Manatee 青岛海牛 Qingdao Jonoon Group Qingdao Tiantai Stadium 20,525
Qingdao West Coast 青岛青春岛 Conson Stadium 45,000
Shandong Taishan 山东泰山 State Grid Corporation of China Stadio del Centro sportivo olimpico di Jinan 56.800
Shanghai Port 上海海港 Gruppo Shanghai International Port Stadio calcistico di Pudong 37.000
Shanghai Shenhua 上海申花 Greenland Group Stadio Hongkou 33.060
Shenzhen Peng City 深圳新鹏城 City Football Group Stadio calcistico di Chengdu 27,000
Tianjin Tigers 天津津门虎 TEDA Investment Holding Co., Ltd. Stadio del Centro olimpico di Tientsin 54.700
Wuhan Three Towns 武汉三镇 Wuhan Shangwen Football Club Co., Ltd. Centro sportivo e culturale di Suzhou Hankou 20.000
Zhejiang 浙江绿城 Greentown China Yellow Dragon Sports Center 52.672
Squadra Nome Cinese Stagioni in CSL Miglior piazzamento Peggior piazzamento Lega attuale
Guangzhou 广州 dal 2008 al 2009, dal 2011 al 2022 1°, dal 2011 al 2017, 2019 17°, 2022 China League One
Shenzhen 深圳FC dal 2004 al 2011, dal 2019 al 2023 1°, 2004 16°, 2011, 2023 Sciolta
Dalian Pro 大连人 dal 2012 al 2014, dal 2017 al 2023 5°, 2012, 2013 15°, 2014, 2021, 2023 Sciolta
Guangzhou City 广州城 dal 2004 al 2010, dal 2012 al 2022 3°, 2014 16°, 2010 Sciolta
Hebei 河北 dal 2016 al 2022 4°, 2017 18°, 2022 Sciolta
Wuhan Yangtze River 武汉长江 2013, dal 2019 al 2022 6°, 2019 16°, 2013, 2022 Sciolta
Chongqing Liangjiang Athletic 重庆两江竞技 dal 2004 al 2006, dal 2009 al 2010, dal 2015 al 2021 6°, 2020 16°, 2009 Sciolta
Qingdao 青岛 dal 2020 al 2021 14°, 2020 16°, 2021 Sciolta
Jiangsu 江苏 Dal 2009 al 2020 1°, 2020 13°, 2013 Sciolta
Tianjin Tianhai 天津天海 Dal 2017 al 2019 3°, 2017 14°, 2019 Sciolta
Beijing Chengfeng 北京誠豐 Dal 2004 al 2015, dal 2018 al 2019 3°, 2004 16°, 2019 Sciolta
Guizhou 贵州 Dal 2017 al 2018 8°, 2017 16°, 2018 Sciolta
Liaoning Whowin 辽宁宏运 dal 2004 al 2008, dal 2010 al 2017 3°, 2011 16°, 2017 Fusa con lo Shenyang Urban
Yanbian Funde 延边富德 Dal 2016 al 2017 9°, 2016 15°, 2017 Sciolta
Shanghai Shenxin 上海申鑫 Dal 2010 al 2015 7°, 2013 16°, 2015 Sciolta
Shaoxing Keqiao Yuejia 绍兴柯桥越甲 2014 16°, 2014 Sciolta
Dalian Shide 大连实德 2004 al 2012 1°, 2005 14°, 2008, 2012 Fusa con il Dalian Aerbin
Chengdu Tiancheng 成都天诚 Dal 2008 al 2009, 2011 9°, 2009 15°, 2011 Sciolta
Hubei Wuhan Zhiye 武汉光谷 Dal 2005 al 2008 5°, 2005 16°, 2008 Sciolta
Xiamen Lanshi 厦门蓝狮 Dal 2006 al 2007 8°, 2006 15°, 2007 Sciolta
Shanghai United 上海联城 Dal 2005 al 2006 7°, 2006 11°, 2005 Fusa con lo Shanghai Shenhua
Sichuan Guancheng 四川冠城 Dal 2004 al 2005 9°, 2004, 2005 Sciolta

Ci sono diverse rivalità chiave e derby locali che si sono formate nella Chinese Super League, tra cui:

Derby di Shanghai

Derby di Canton

Derby di Dalian

Derby di Tientsin

Derby di Tsingtao

Derby di Pechino

Derby di Wuhan

Campionato non professionistico (1951-1993)

[modifica | modifica wikitesto]

Super League Cinese (2004-)

[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie per squadra

[modifica | modifica wikitesto]
Club Vittorie Stagioni Secondi posti Stagioni
Guangzhou
8
2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019
3
1994, 2018, 2020
Dalian Shide
8
1994, 1996, 1997, 1998, 2000, 2001, 2002, 2005
0
---
Shandong Taishan
5
1999, 2006, 2008, 2010, 2021
4
2004, 2013, 2022, 2023
Shanghai Haigang
3
2018, 2023, 2024
3
2015, 2017, 2021
Shanghai Shenhua
1
1995
9
1996, 1997, 1998, 2000, 2001, 2005, 2006, 2008, 2024
Beijing Guoan
1
2009
5
1992, 2007, 2011, 2014, 2019
Jiangsu Suning
1
2020
2
2012, 2016
Shenzhen
1
2004
1
2002
Changchun Yatai
1
2007
1
2009
Wuhan San Zhen
1
2022
0
Liaoning
0
---
1
1999
Beijing Renhe
0
---
1
2003
Tianjin Jinmen Hu
0
---
1
2010
  • Le squadre in grigio non esistono più.

Media spettatori

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito la media degli spettatori negli stadi di Super League dalla stagione 2004 alla 2022.

  • 2004: 10 838 per incontro
  • 2005: 10 284 per incontro
  • 2006: 10 611 per incontro
  • 2007: 15 112 per incontro
  • 2008: 13 444 per incontro
  • 2009: 16 059 per incontro
  • 2010: 12 515 per incontro
  • 2011: 17 651 per incontro
  • 2012: 18 740 per incontro
  • 2013: 18 571 per incontro
  • 2014: 18 986 per incontro
  • 2015: 22 193 per incontro
  • 2016: 24 159 per incontro
  • 2017: 23 766 per incontro
  • 2018: 24 053 per incontro
  • 2019: 23 314 per incontro
  • 2020: 1 597 per incontro
  • 2021: 4 656 per incontro
  • 2022: 680 per incontro
  • 2023: 17 870 per incontro

Classifica perpetua

[modifica | modifica wikitesto]

La classifica perpetua (o classifica all-time) è una speciale classifica che raggruppa i risultati complessivi di tutte le squadre che hanno disputato almeno una stagione in CSL a partire dalla sua istituzione nel 2004. Questa graduatoria ha un valore esclusivamente statistico, ma può essere utile per confrontare la prestazione delle diverse squadre che hanno disputato la CSL in periodi differenti.

In questa versione della classifica perpetua sono riportati i punti effettivamente assegnati, tre punti per ogni vittoria oltre, ovviamente, a un punto per ogni pareggio e nessun punto per ogni sconfitta.

Statistiche aggiornate alla fine della stagione 2024.

Legenda
Militante in Super League nel 2024
Militante in China League One nel 2024
Militante in China League Two nel 2024
Non più attivo a causa di fusione o scioglimento
Pos Club /21 G V N P Pt MPt RF RS DR
1. Shandong Taishan 21 594 308 154 132 1076 1,81 1071 655 +416
2. Beijing Guoan 21 594 290 160 142 1036 1,74 950 627 +323
3. Shanghai Shenhua 21 594 245 179 170 902 1,52 847 725 +122
4. Tianjin Jinmen Tiger 21 594 209 177 208 804 1,35 762 775 −13
5. Guangzhou 14 400 230 85 85 775 1,94 805 420 +385
6. Changchun Yatai 17 502 182 140 179 687 1,37 677 682 −5
7. Shanghai Port 12 340 200 77 63 677 1,99 669 338 +331
8. Guangzhou City 18 504 155 133 216 598 1,19 637 774 −137
9. Henan 17 488 149 145 194 591 1,21 536 620 −84
10. Zhejiang Pro 13 392 132 115 145 511 1,30 501 514 −13
11. Beijing Chengfeng 14 404 124 127 153 499 1,24 475 528 −53
12. Jiangsu 12 344 129 106 109 493 1,43 481 413 +68
13. Liaoning 13 374 106 110 158 428 1,14 440 566 −126
14. Qingdao Hainiu 12 344 97 99 148 390 1,13 365 464 −99
15. Dalian Shide 9 254 96 78 80 366 1,44 332 304 +28
16. Shenzhen 13 354 89 92 173 359 1,01 362 566 −204
17. Chongqing Liangjiang 12 322 79 92 151 329 1,02 349 512 −163
18. Dalian Pro 9 250 71 69 109 282 1,13 327 400 −73
19. Cangzhou Mighty Lions 7 200 51 61 78 214 1,07 214 308 −94
20. Hebei 7 190 60 39 91 210 1,11 215 319 -117
21. Shanghai Shenxin 6 180 46 43 91 181 1,01 176 265 −89
22. Chengdu Better City 3 94 51 24 19 177 1,88 163 91 +74
23. Wuhan Three Towns 3 94 47 19 28 160 1,70 173 107 +66
24. Wuhan Yangtze River 5 130 31 32 67 116 0,89 138 216 −78
25. Tianjin Tianhai 3 90 28 31 31 115 1,28 127 134 -7
26. Wuhan Optics Valley 4 112 30 23 59 113 1,01 91 189 −98
27. Meizhou Hakka 3 94 29 23 42 110 1,17 98 138 −40
28. Chengdu Tiancheng 3 90 23 29 38 98 1,09 89 123 −34
29. Guizhou 2 60 19 9 32 66 1,10 73 111 −38
30. Shanghai United 2 54 14 19 21 61 1,13 50 60 −10
31. Yanbian Funde 2 60 15 14 31 59 0,98 71 105 −34
32. Xiamen Lanshi 2 56 13 19 24 58 1,04 50 73 −23
33. Sichuan Guancheng 2 48 12 16 20 52 1,08 57 82 −25
34. Nantong Zhiyun 2 60 9 17 34 44 0,73 58 108 -50
35. Qingdao Qingchundao 1 30 8 9 14 32 1,07 43 60 -17
36. Shenzhen Xin Pengcheng 1 30 7 8 15 29 0,97 29 55 -26
37. Shaoxing Keqiao Yuejia 1 30 5 6 19 21 0,70 35 56 −21
38. Qingdao 2 36 5 6 25 21 0,58 28 79 −51
  1. ^ 2004 con la denominazione attuale
  2. ^ Sponsor e diritti tv, la spesa globale nel 2017 supererà 100 miliardi di dollari, su Il Sole 24 ore. URL consultato il 15 marzo 2017.
  3. ^ Chinese Super League, in un anno un aumento di ricavi da 250 milioni, su fcinter1908.it. URL consultato il 15 marzo 2017.
  4. ^ (EN) China's Decade of Professional Soccer, su china.org.cn. URL consultato il 16 dicembre 2003.
  5. ^ (ZH) 我的这五年 阎世铎在足球管理中心任期大事记, su sports.enorth.com.cn. URL consultato il 18 febbraio 2005.
  6. ^ (EN) CHRONOLOGY-Soccer-Chinese match-fixing cases since 1994, in ESPN. URL consultato il 3 novembre 2017.
  7. ^ (EN) Yearender: Chinese soccer breaks hearts, again – Xinhua – English.news.cn, su news.xinhuanet.com. URL consultato il 25 dicembre 2016.
  8. ^ (EN) 足协公布处罚决定:四队受罚 广药成都降级, su sports.qq.com, qq.com. URL consultato il 23 febbraio 2010.
  9. ^ a b (EN) Chinese Super League reduces number of foreign players allowed to play, BBC, 16 gennaio 2017.
  10. ^ a b Successivamente conosciuto come Beijing Chengfeng dopo aver cambiato città
  11. ^ Il titolo venne revocato il 19 febbraio 2013 per lo scandalo delle partite truccate di quella stagione.
  • Nicholas Gineprini, Il sogno cinese 中国梦. Storia ed economia del calcio in Cina, Urbone Publishing, 2016, ISBN 978-80-87797-92-1.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) RSSSF, su rsssf.com.
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio