Chiesa di Sant'Ambrogio (Legnano)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Sant'Ambrogio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLegnano
IndirizzoVia Sant'Ambrogio
Coordinate45°35′34.03″N 8°55′02.07″E / 45.592787°N 8.917241°E45.592787; 8.917241
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareAmbrogio di Milano
Arcidiocesi Milano
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di Sant'Ambrogio è un luogo di culto cattolico di Legnano. È la chiesa della città con le origini più antiche[1]. È stata intitolata a Sant'Ambrogio, arcivescovo di Milano dal 374 al 397. L'edificio che è stato costruito nel 1590[2], si basa su una precedente chiesa della metà del XIII secolo[3]. È stato ampliato nel 1740, quando ha preso l'aspetto attuale[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa dedicata a Sant'Ambrogio a Legnano è contenuta in un documento del 1389, il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani[1]. Nell'antica chiesa di Sant'Ambrogio fu però sepolto, nel 1257, l'arcivescovo di Milano Leone da Perego, anche se all'epoca dell'inumazione l'edificio religioso aveva una denominazione differente[3]. Nel 1650, durante alcuni lavori di ampliamento della chiesa, il parroco Agostino Pozzo infatti riportava nei suoi scritti:

«[...] fu trovato il corpo dell'arcivescovo Leone da Perego sotto un volto nei muro, poco elevato da terra, tutto intero, in un grosso tronco di arbore e scavato a modo di culla et scrivendo questo viveano persone che attestavano haverlo veduto. Venne ciò a notitia di San Carlo vivendo qual si trovò una sera in Legnano et riconosciuto il tutto fa mattina immediatamente seguente non si vide né l'arcivescovo vivo né il morto [...]»

Secondo invece due cronisti medievali, la salma di Leone da Perego venne inumata nella chiesa legnanese di San Salvatore[6]. Per tale motivo, la parte più antica della chiesa di Sant'Ambrogio, dato che potrebbe aver ospitato le spoglie di Leone da Perego, risalirebbe almeno alla metà del XIII secolo[1]. Secondo una leggenda, insieme alla salma dell'arcivescovo, era sepolto un tesoro composto da oggetti aurei e bronzei[3]. Esso fu cercato durante i lavori di ampliamento del XVIII secolo, ma invano.

La chiesa, nella forma attuale, risale invece al 1590 e fu riedificata sulle vestigia di quella precedente. Spesso capitava che i nuovi templi venissero riedificati conservando qualche resto, una parete con un affresco o un altare per esempio, della costruzione precedente[7]. La chiesa originaria era forse una semplice cappellina dedicata a San Tommaso[7]. Da un documento del 1566 risulta che fossa stata già intitolata a Sant'Ambrogio[7]. Questa cappellina misurava 6 metri di larghezza e 10 di lunghezza[7]. La prima chiesa dedicata a Sant'Ambrogio era di due navate di cui una, quella posta a sud, era coperta non da mattoni, ma da travi di legno strutturale[2]. questa piccola cappella possedeva un campanile dotato di un'altezza particolarmente elevata ed un porticato all'ingresso[2].

Santa messa in latino, secondo il rito ambrosiano antico, celebrata presso la chiesa di Sant'Ambrogio.

Il primo ampliamento della chiesa originaria è del 1500, mentre il rifacimento, come già accennato, è del 1590[1][2]. In occasione di quest'ultimo intervento, i lavori coinvolsero la struttura fin dalle fondamenta[4]. Le uniche parti della vecchia chiesa che si salvarono furono le mura di fianco all'altare ed il campanile[4]. Nel 1992, durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio, vennero alla luce i resti della chiesa originaria[3]. Furono infatti scoperte le fondamenta dell'abside dell'antica chiesa, che venne realizzata con sassi provenienti dall'Olona[3]. Fu anche ritrovato un coccio di vaso databile alla metà del V secolo d.C.[3]

La chiesa di Sant'Ambrogio ha anche ospitato la più antica scuola pubblica di Legnano. Ne dispose la creazione San Carlo Borromeo durante la sua visita pastorale a Legnano nel 1570[3]. L'edificio fu di nuovo ingrandito nel 1740, dato che lo spazio era insufficiente ad accogliere un numero crescente di alunni[8].

Dal 2008 al 2015, per concessione dell'arcivescovo di Milano, è stata officiata presso questa chiesa la messa in lingua latina secondo il rito ambrosiano antico, in seguito trasferita e regolarmente celebrata, sempre a Legnano, ogni domenica e festa di precetto alle ore 17:30 presso la chiesa della Madonnina dei Ronchi, all'incrocio fra corso Sempione e via Ronchi[9].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'unica navata della chiesa di Sant'Ambrogio, che prima dell'ampliamento del 1740 aveva dimensioni 15 m x 9 m, è caratterizzata da tre arcate con volta a crociera[4]. L'abside ha invece una volta a botte[4]. Lateralmente furono realizzate delle finestre su due file orizzontali, mentre nella parte anteriore, come facciata, fu costruito un porticato sostenuto da due pilastri laterali e da due colonne centrali[4]. La volta del porticato è a crociera[4].

Decorazioni e opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Ambrogio rientra a Milano (dopo il restauro del 2019)

Importanti sono i dipinti di Giambattista e Francesco Lampugnani (XVII secolo). I due più famosi sono rappresentati da un affresco dipinto sui lato sinistro della chiesa che riproduce Sant'Ambrogio che rientra a Milano e una tela situata nella parte posteriore della chiesa che raffigura la Vergine coi santi Carlo, Francesco e Magno[4]. Nelle lunette sono presenti degli affreschi dei Lampugnani che raffigurano otto profeti biblici[4]. Pregevoli sono le decorazioni del XX secolo in stile neobarocco[4]. In occasione dell'ampliamento del 1740, al dipinto dei Lampugnani fu applicata una cornice dipinta opera di Biagio Bellotti[10]. Degli affreschi dei Lampugnani che un tempo ornavano la volta dell'edificio, sono rimasti solo dei puttini[4].

Come già accennato, l'ultimo restauro della chiesa è datato 1992. Questi lavori hanno coinvolto anche l'organo, che è stato realizzato nel 1886 da Antonio De Simoni Carrera, ultimo esponente della locale ditta Carrera costruttrice d'organi[3].

Negli anni trenta del Novecento Darvino Furrer, decoratore e pittore legnanese, a fronte dei problemi di umidità, decora soffitti e pareti della Chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d D'Ilario, 1984, p. 236.
  2. ^ a b c d D'Ilario, 1984, p. 240.
  3. ^ a b c d e f g h Dalla cappelletta del XV secolo al Santuario Madonna delle Grazie, su legnano.org. URL consultato il 1º novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2007).
  4. ^ a b c d e f g h i j k D'Ilario, 1984, p. 244.
  5. ^ D'Ilario, 1984, p. 237.
  6. ^ Ferrarini, p. 56.
  7. ^ a b c d D'Ilario, 1984, p. 238.
  8. ^ D'Ilario, 1984, pp. 244-245.
  9. ^ Ambrosianeum.net - Home page, su ambrosianeum.net. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  10. ^ D'Ilario, 1984, p. 245.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, ISBN non esistente.
  • Gabriella Ferrarini, Marco Stadiotti, Legnano. Una città, la sua storia, la sua anima, Telesio editore, 2001, SBN IT\ICCU\RMR\0096536.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]