Carlo Salinari
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Carlo Salinari (Montescaglioso, 17 novembre 1919 – Roma, 25 maggio 1977) è stato un partigiano e critico letterario italiano.
Biografia
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L'attività nella Resistenza
Laureato in Lettere all'Università di Roma nel 1941, fratello di Giambattista, fu militante comunista e partecipò alla Resistenza romana nei GAP che attuarono, tra l'altro, l'Attentato di via Rasella. Salinari, infatti, dirigeva una delle due reti dei GAP centrali che operavano nella città di Roma, a sua volta composta dal GAP Gramsci (comandante: Mario Fiorentini) e dal Gap Pisacane (comandante: Rosario Bentivegna). È considerato uno degli ideatori ed organizzatori dell'attentato[1].
Il 14 maggio 1944, Carlo Salinari fu arrestato dai nazifascisti, insieme a Franco Calamandrei, Raul Falcioni, Duilio Grigioni, Luigi Pintor e Silvio Serra, a seguito di delazione del gappista Gugliemo Blasi che, sotto tortura della banda Koch, aveva fatto i loro nomi. Torturato e condannato a morte, un intervento del Vaticano determinò un rinvio dell'esecuzione della condanna, sufficiente a far sopravvivere i condannati sino al sopraggiungere degli alleati, il 4 giugno 1944. Per la sua attività partigiana, Salinari fu decorato al valor militare con due medaglie d'argento.
L'attività politica e letteraria
Salinari insegnò nelle Università di Palermo, di Cagliari, di Milano, di Salerno e di Roma dove nel 1977 fu preside della Facoltà di Lettere. Responsabile della Sezione culturale del Partito comunista, nel 1954 fondò con Trombadori la rivista "Il Contemporaneo" e presto si allontanò dall'estetica crociana per avvicinarsi a quella marxista. Fu severamente critico contro i Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini[2] benché convinto assertore del neorealismo e scrisse in proposito numerosi saggi e articoli che verranno raccolti in parte, nel 1960, nei volumi La questione del realismo e, nel 1967, in Preludio e fine del realismo in Italia.
Studioso del decadentismo, compì numerosi studi su D'Annunzio, Pascoli, Fogazzaro e Pirandello. Fra le sue numerose opere, si ricordano Miti e coscienza del decadentismo italiano (1960), Storia popolare della letteratura italiana (1962) e commenti al Decamerone di Boccaccio (1963), a Boccaccio, a Manzoni, a Pirandello.
È stato direttore de il Calendario del Popolo dal 1966 al 1977.
Note
- ^ Intervista a Rosario Bentivegna
- ^ P. Friedrich, Pier Paolo Pasolini, Twayne, Boston, 1982, pag. 14
Voci correlate
Onorificenze
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Carlo Salinari, su feltrinelli.it, Giangiacomo Feltrinelli Editore. URL consultato il 27-1-2008.
- Via Rasella, su romacivica.net, Centro Studi della Resistenza:. URL consultato il 27-1-2008.
- Biografia, su anpi.it, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. URL consultato il 27-1-2008.
- il Calendario del Popolo, su calendariodelpopolo.it, Teti Editore.
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