Bomberman (videogioco 1983)

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Bomberman
videogioco
Il primo livello della versione NES
PiattaformaNEC PC-8801, NEC PC-6001, FM-7, Sharp MZ, Sharp X1, MSX, ZX Spectrum, NES, Game Boy Advance, N-Gage
Data di pubblicazioneMSX:
Giappone luglio 1983
Zona PAL 1984

NEC, FM-7, Sharp:
Giappone 1983
ZX Spectrum:
Zona PAL 1984
NES:
Giappone 19 dicembre 1985
gennaio 1989[1]
Game Boy Advance:
Giappone 14 febbraio 2004
2 giugno 2004
Zona PAL 9 luglio 2004
N-Gage:
4 agosto 2004
Zona PAL 23 luglio 2004

GenereRompicapo
OrigineGiappone
SviluppoHudson Soft
PubblicazioneHudson Soft (home computer e NES in Giappone e Nord America), Sinclair Research (Spectrum), Mattel (Australia), Nintendo (GBA)
ProgrammazioneShinichi Nakamoto
MusicheJun Chikuma (NES)
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGamepad, tastiera, joystick
SupportoFloppy disk, cartuccia
Fascia di etàCEROA · ESRB: E[2] · PEGI: 3[3] · USK: 0[4]
SerieBomberman

Bomberman (ボンバーマン?, Bonbāman) è un videogioco rompicapo sviluppato da Hudson Soft. Il titolo originale per home computer, Bomber Man (爆弾男?, Bakudan Otoko), fu pubblicato nel luglio 1983 per NEC PC-8801, NEC PC-6001 mkII, Fujitsu FM-7, Sharp MZ-700, Sharp MZ-2000, Sharp X1 e MSX in Giappone, mentre una versione censurata arrivò in Europa solo su MSX e ZX Spectrum con il titolo Eric and the Floaters[5][6][7]. Un sequel sempre di origine nipponica intitolato 3-D Bomberman vedeva il protagonista Bomberman attraversare dei labirinti in una visuale in prima persona[8]. Nel 1985 fu pubblicata una conversione del gioco originale per il Nintendo Entertainment System[9]. Da questo capitolo è nata la serie omonima in cui nella maggior parte dei capitoli verrà riutilizzato lo stesso stile di gioco come base, introducendo la modalità multigiocatore.[10]

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione uscita per NES, il personaggio eponimo Bomberman, un robot, deve farsi strada attraverso un labirinto cercando di evitare i nemici che incontrerà[11]. Le porte che portano alle stanze successive sono collocate sotto a delle rocce, che il protagonista dovrà distruggere piazzando delle bombe[7]. Sono presenti inoltre anche alcuni oggetti che permetteranno di migliorare i propri esplosivi, come ad esempio la potenza di fuoco, che aumenta il raggio d'azione dell'esplosione. Al termine del gioco, una volta che Bomberman sarà fuggito dal labirinto ed avrà raggiunto la superficie tornerà ad essere umano. Ogni versione del gioco presenta un totale di cinquanta livelli; una particolarità legata invece alle edizioni originali per gli home computer è la presenza di regole più semplici ed alcune differenze[12][13].

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Bomberman fu scritto nel 1980 unicamente come demo per il compilatore BASIC di Hudson Soft[14] da Shinichi Nakamoto[9]. Questa versione di base del gioco è stata distribuita su piccola scala per i PC giapponesi nel 1983 e per quelli europei nell'anno successivo[14]. In seguito il programmatore dovette convertirlo per Famicom in una maratona di programmazione durata 72 ore[9]. Questa versione ha venduto più di un milione di copie[9].

Conversioni[modifica | modifica wikitesto]

Bomberman è maggiormente conosciuto per la versione uscita per NES il 19 dicembre 1985 in Giappone e nel gennaio 1989 nel Nord America[1]. Il direttore di ricerca e sviluppo della Hudson Soft, Shinichi Nakamoto, commentò così in un'intervista nel 1995 "Personalmente credo che la versione per Famicom di Bomberman sia l'unica versione del gioco"[14]. Questa versione fu convertita l'anno successivo su MSX dove assunse il titolo Bomberman Special[15]. In tale versione il personaggio giocabile ha assunto una delle prime versioni del design più famoso, ovvero quella di un robot in stile anime con un'antenna rosa (Hudson Soft riutilizzò gli sprite di un nemico apparso in un altro videogioco prodotto dalla Brøderbund, Lode Runner uscito sempre su NES nel 1984)[16]. Bomberman inoltre uscì anche su Game Boy all'interno di Atomic Punk come una modalità di gioco chiamata "Game B"[17]. Nel 2004 uscì anche su Game Boy Advance contenuto nella compilation NES Classic (Famicom Mini series in Giappone e Classic NES Series nel Nord America)[18] e sempre nello stesso anno anche su N-Gage[19].

Un remake fu pubblicato per PlayStation nel 1998, con il semplice titolo Bomberman in Giappone ed in Europa e come Bomberman Party Edition negli Stati Uniti[20]. Questa edizione presenta al suo interno una conversione dell'originale limitata al giocatore singolo con l'aggiunta di una versione aggiornata e migliorata che presenta una grafica pre-renderizzata 3D e l'audio in contemporanea[21]. Quest'ultime caratteristiche furono utilizzate anche nella modalità multigiocatore[21].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) NES Games (PDF), su nintendo.com, Nintendo. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2010).
  2. ^ (EN) Bomberman, su esrb.org, Entertainment Software Rating Board. URL consultato il 6 aprile 2019.
  3. ^ (EN) Bomberman NES Classic, su pegi.info, Pan European Game Information. URL consultato il 6 aprile 2019.
  4. ^ (DE) Bomberman, su nintendo.de, Nintendo. URL consultato il 6 aprile 2019.
  5. ^ (EN) From the archives: Hudson Soft, in Retro Gamer, n. 66, Bournemouth, Imagine Publishing, p. 68–73, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).
  6. ^ (EN) BOMBER MAN MSX (information), su randomhoohaas.flyingomelette.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
  7. ^ a b Marco Ravetto, Fra l'8 e il 16 bit, in Play Gen, n. 6, Edizioni Master, giugno 2018, p. 59, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  8. ^ (EN) 3-D Bomberman (1984, MSX, Hudson Soft), su Generation MSX. URL consultato il 4 settembre 2018.
  9. ^ a b c d (EN) Brian Ashcraft, Marathon Programming Session Resulted In Smash Hit Game, su Kotaku, 21 gennaio 2011. URL consultato il 9 settembre 2018.
  10. ^ (EN) Brett Weiss, Bomberman, in Classic Home Video Games, 1985-1988: A Complete Reference Guide, McFarland & Company, 2009, p. 51, ISBN 978-0-7864-3660-6.
  11. ^ Fabio D'Anna, Bomberman, su Retrogaming History, 18 marzo 2008. URL consultato il 19 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2019).
  12. ^ (EN) Ryan Lambie, Games nobody talks about anymore: Eric And The Floaters, su Den of Geek, 31 gennaio 2015. URL consultato il 9 settembre 2018.
  13. ^ (EN) Simon Lethbridge, Eric and the Floaters, su Obsolete Gamer, 28 marzo 2011. URL consultato il 9 settembre 2018.
  14. ^ a b c (EN) Hudson Soft, in Next Generation, n. 3, Imagine Media, marzo 1995, pp. 78–81.
  15. ^ Bomberman Special, su Multiplayer.it. URL consultato il 5 settembre 2018.
  16. ^ (EN) David Houghton, Seemingly unrelated games you probably didn't know were set in the same universe, su GamesRadar+, 23 novembre 2012. URL consultato il 5 settembre 2018.
  17. ^ (EN) Atomic Punk, su IGN. URL consultato il 5 settembre 2018.
  18. ^ Claudio Camboni, Speciale: Classic NES Edition, su Multiplayer.it, 10 luglio 2004. URL consultato il 5 settembre 2018.
  19. ^ Fabrizio Ventre, Ngage: Bomberman, Creatures of the Deep e X-man, in PianetaCellulare, 4 marzo 2004. URL consultato il 5 settembre 2018.
  20. ^ (EN) Frank Provo, Bomberman Party Edition Review, su GameSpot, 6 settembre 2000. URL consultato il 5 settembre 2018.
  21. ^ a b (EN) David Zdyrko, Bomberman Party Edition, su IGN, 14 novembre 2000. URL consultato il 5 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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