Art Attack
Questa voce o sezione sull'argomento programmi televisivi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Art Attack | |
---|---|
Il logo del programma | |
Paese | Regno Unito, Italia |
Anno | 1998-2005, 2011-2014 |
Genere | tutoriale, per bambini, per ragazzi, artistico |
Edizioni | 2 |
Puntate | 291 |
Durata | 30 min (puntata) |
Lingua originale | italiano |
Crediti | |
Conduttore | Giovanni Muciaccia |
Ideatore | Neil Buchanan |
Rete televisiva | Disney Channel (ed. 1) Rai 2 (ed. 1 in chiaro) Disney Junior (ed. 2) Rai Yoyo (ed. 2 in chiaro) |
Art Attack è stato un programma televisivo andato in onda sui canali Disney Channel e Disney Junior e presentato da Giovanni Muciaccia. Il programma prende spunto da un format britannico ed è stato venduto in molti paesi del mondo con gli stessi contenuti, dove va in onda. Il programma conta attualmente due stagioni: la prima trasmessa su Disney Channel dal 1998 al 2005 e in chiaro su Rai 2, la seconda invece è stata trasmessa su Disney Junior dal 2011 al 2014 e in chiaro per la prima volta su Rai Yoyo dal 2013, poi replicata anche su Rai Gulp.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
«Questo è Art Attack, qui scoprirete che non bisogna essere dei grandi artisti per fare dell'arte, e allora subito all'attacco!» |
(Giovanni Muciaccia all'inizio di ogni puntata) |
Durante il programma, destinato ai bambini ma apprezzato anche da altre fasce d'età, viene presentata la realizzazione di piccoli lavori artistici, con vari materiali, come ad esempio, tra i più usati: scatole, nastro adesivo, pennarelli, carta, fogli di giornale, colla vinilica, forbici dalla punta arrotondata e molto altro. Viene inoltre insegnata una tecnica di rappresentazione pittorica. Il conduttore spiega quindi come creare un oggetto o un disegno mentre scorrono le immagini delle sue mani al lavoro. In realtà le mani sono molto spesso quelle del presentatore dell'edizione originale britannica, Neil Buchanan.
Vecchio format (1998-2005)[modifica | modifica wikitesto]
La versione italiana della trasmissione era divisa in quattro rubriche, i cui risultati venivano chiamati attacchi d'arte.
- Un lavoretto iniziale;
- Un "Attacco d'arte alla grande" con Neil "il grande artista" (Neil Buchanan);
- Insegnamento di tecniche di disegno;
- Un lavoretto finale.
Tra un attacco d'arte e l'altro c'è il commento del Capo, una testa parlante di un busto in un museo. Dopo gli attacchi d'arte alla grande di Neil, Muciaccia chiedeva ai telespettatori il punto in cui Neil aveva usato un particolare oggetto; se l'attacco d'arte alla grande era stato realizzato con l'uso di polveri, semi o di un solo oggetto (come pittura, forchette, sabbia), il disegno di Neil era commentato dal Capo.
Gli "attacchi d'arte alla grande"[modifica | modifica wikitesto]
Un momento molto popolare e presente in ogni puntata del programma era rappresentato dagli "attacchi d'arte alla grande" di Neil "il grande artista" (Neil Buchanan), filmati durante i quali, di volta in volta, l'artista disponeva su pavimenti variegati (palestre, giardini, edifici vari ecc.) oggetti di uso comune in modo da formare, viste dall'alto, delle immagini (ad esempio navi sul mare al tramonto, pinguini su un iceberg, ballerini e via dicendo). Oltre ad oggetti di uso comune, in alcuni "attacchi" Neil utilizzava invece polveri di diverso colore (come ad esempio sale, sabbia, semi di sesamo o papavero) sparse su un pavimento di colore scuro (o chiaro) uniforme.
Nell'edizione originale britannica, alla fine di ogni "attacco d'arte alla grande" Buchanan pronunciava la frase Try It Yourself! ("Provaci tu!").
Il Capo[modifica | modifica wikitesto]
Al termine di ciascun attacco d'arte si mostrava il "Capo", un pupazzo che riproduceva una testa di marmo parlante in una galleria d'arte. Egli in genere riassumeva quanto detto dal conduttore. Il Capo si cimentava anche lui in tentativi di riprodurre le opere presentate, tentativi che finivano quasi sempre disastrosamente. In Italia è stato doppiato da Luigi Chiappini (stagione 1), Andrea Piovan (stagioni 2-5) e Teo Bellia (stagioni 6-7).[1]
Nuovo format (2011-2014)[modifica | modifica wikitesto]
Il 14 maggio 2011, con la metamorfosi di Playhouse Disney in Disney Junior, vengono create 26 nuove puntate di Art Attack con alcune novità. Tra un attacco d'arte e l'altro vanno in onda dei piccoli spunti chiamati Scatti d'arte. Oltre al conduttore, i personaggi sono ora Vincent Van Cocco, una palma da cocco che sostituisce lo storico personaggio del Capo, sottolineando ai telespettatori l'importanza di occuparsi del pianeta attraverso il riciclaggio dei materiali. Neil inoltre viene sostituito con Alexiev Gandman, detto Alex. Fra un attacco d'arte e l'altro vengono aggiunte delle sigle e anche nuovi motivetti di sottofondo. Alla fine del programma vengono fatti vedere tutti i lavoretti svolti: nel format precedente veniva infatti mostrato solo il lavoro di Neil. Viene cambiata la grafica, come anche lo studio, e le puntate durano 30 minuti.[2]
Alexiev[modifica | modifica wikitesto]
Alexiev "Alex" Gandman, latino-americano, sostituisce Neil dalla tredicesima stagione, 4 anni dopo la chiusura del programma nel Regno Unito. Il suo modus operandi è lo stesso di quello di Neil, e anche i suoi lavori vengono chiamati "Attacchi d'arte alla grande". Nella 6ª puntata usa per la prima volta dello zucchero colorato.
Vincent Van Cocco[modifica | modifica wikitesto]
Sostituisce il Capo, è prodotto in Italia e dice che l'isola su cui si trova è situata nei Caraibi. È più serio del Capo e fornisce delle pillole di storia dalla sua isola e, essendo un ecologista, insegna ai telespettatori gli aspetti naturalistici o scientifici degli attacchi d'arte.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il programma nasce come una produzione della Television South (TVS), ideata da due dipendenti di quest'ultima: il già citato Neil Buchanan e Tim Edmunds. Buchanan e Edmunds si erano incontrati per la prima volta proprio alla Television South nel 1979, e avevano già lavorato insieme per i programmi No. 73 e Do It!.
I primi Art Attacks comparirono come una rubrica all'interno di No. 73. Essi divennero in breve tempo così popolari, che Nigel Pickard, il produttore esecutivo della programmazione per bambini alla TVS, diede il via libera per un programma apposito. L'episodio pilota del programma Art Attack fu girato in una piscina in disuso a Gillingham, nel Kent, nel 1989; Art Attack iniziò ufficialmente l'anno successivo (1990).
Quando successivamente la TVS perse il suo franchise, Edmunds e Buchanan acquistarono i diritti per lo spettacolo e realizzarono Art Attack attraverso la loro società, la The Media Merchants.
I Media Merchants hanno usato la STV Productions (allora conosciuta come "SMG Productions") come società ITV per portare la serie in rete. Ciò era in parte dovuto al fatto che Nigel Pickard si era trasferito alla televisione scozzese. Da allora i diritti sugli spettacoli STV sono tornati al titolare originale del copyright.
Nel 1993, un altro dipendente ex-TVS, Peter Urie istituì una società di gestione della produzione, la Television Support Services. Lo stesso anno questa società cominciò a gestire tutte le produzioni della Mass Media Merchants. Lo show cominciò ad essere filmato dalla The Maidstone Studios a Maidstone. Dal 1998, la serie è andata in onda anche su Disney Channel, senza tuttavia smettere di essere trasmessa anche sul canadese TVO come faceva dal 1995.
L'ITV cancellò il programma nel luglio 2007.[3] A partire dall'agosto 2013, nel Regno Unito lo spettacolo viene comunque mandato in replica su CITV ogni anno, di solito nei pomeriggi del fine settimana.
Nel 2010, la Disney annunciò che una nuova versione del programma sarebbe andata in onda su Disney Junior in Messico e Regno Unito. La nuova versione, in onda dal 6 giugno 2011, è condotta da Jassa Ahluwalia.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
L'edizione italiana del programma è stata premiata con due Telegatti come miglior programma tv per ragazzi.[4]
La rivista[modifica | modifica wikitesto]
Il successo del programma televisivo ha dato origine ad una sua conversione in rivista, nella quale venivano illustrati alcuni "attacchi d'arte" del programma, e altri inediti. In Italia la rivista inizia la sua pubblicazione nel 2002. La rivista omonima venne stampata in cadenza mensile ogni giorno 25.[senza fonte]
Diffusione internazionale[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Art Attack, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. URL consultato il 3 marzo 2019.
- ^ Mediaset premium - BAMBINI - Art Attack Archiviato il 19 maggio 2011 in Internet Archive.
- ^ Joanne Oatts, Art Attack axed after 18 years, in Digital Spy, 13 luglio 2007. URL consultato il 13 luglio 2007.
- ^ Premi vinti da Art Attack, su latvdeiragazzi.rai.it (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2007).
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Sito ufficiale, su disney.fr.
- Sito ufficiale, su disney.it.
- (EN) Sito ufficiale, su hitentertainment.com.
- Art Attack, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Art Attack, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Art Attack, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- Programmi televisivi britannici
- Programmi televisivi italiani
- Programmi televisivi tutoriali
- Programmi televisivi per bambini
- Programmi televisivi per ragazzi
- Programmi televisivi artistici
- Programmi televisivi iniziati nel 1998
- Programmi televisivi terminati nel 2014
- Programmi televisivi di Disney Channel (Italia)
- Programmi televisivi di Rai 2
- Programmi televisivi di Rai Yoyo
- Programmi televisivi degli anni 1990
- Programmi televisivi degli anni 2000
- Programmi televisivi degli anni 2010