Apomorfina

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Apomorfina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H17NO2
Massa molecolare (u)267.322 g/mol
Numero CAS58-00-4
Numero EINECS200-360-0
Codice ATCG04BE07
PubChem6005
DrugBankDB00714
SMILES
CN1CCC2=CC=CC3=C2C1CC4=C3C(=C(C=C4)O)O
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
pericolo
Frasi H301
Consigli P301+310 [1]

L' apomorfina è un principio attivo utilizzato nella terapia della malattia di Parkinson, in virtù della sua attività agonista sui recettori dopaminergici. Trova anche impiego nel trattamento della disfunzione erettile e come emetico. Nonostante il nome e la struttura chimica riconducibili alla molecola della morfina, l'apomorfina non presenta alcuna attività sui recettori oppioidi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dell'apomorfina si iniziano a trovare tracce nelle pubblicazioni scientifiche fin dal 1951, tuttavia tale farmaco ha una esistenza molto più vecchia del 1951 in quanto è nominato più volte in vari libri già nel 1937. L'apomorfina ad esempio viene citata come rimedio nel libro Cristo si è fermato a Eboli, romanzo autobiografico dello scrittore Carlo Levi scritto tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944 a Firenze e pubblicato da Einaudi nel 1945. I fatti narrati risalgono al periodo del suo confino in Lucania negli anni 1935-1936.

Il farmaco divenne famoso al grande pubblico perché venne usato durante l'omicidio di una ragazza nel romanzo giallo "La parola alla difesa" di Agatha Christie e pubblicato per la prima volta nel 1940.

Uno dei testi in cui le sue funzioni farmacologiche vengono narrate è in "Il Pasto Nudo" di William s. Burroughs. Nel libro autobiografico Burroughs narra di come sia riuscito a uscire dalla sua eroinomania grazie al trattamento con apomorfina in una clinica nel Regno Unito.

Dell'apomorfina si parla dal 1951[2], mentre il primo studio sull'uso clinico del farmaco si è avuto nel 1970 da Cotzias e colleghi[3].

Secondo lo scrittore statunitense William Seward Burroughs, l'apomorfina è l'unico farmaco che consenta una perfetta disintossicazione dall'eroina, senza controindicazioni e senza ulteriori dipendenze. Burroughs provò personalmente l'apomorfina riuscendo nella completa disintossicazione. L'episodio è riportato nella prefazione de Il pasto nudo e in appendice a La scimmia sulla schiena.

Nella sua autobiografia, il chitarrista dei The Rolling Stones Keith Richards narra di aver tentato, su suggerimento di Burroughs, di disintossicarsi dalla dipendenza da eroina con l'apomorfina. Afferma che è stata un'esperienza così traumatica che a terapia finita ha dovuto immediatamente assumere una dose di eroina.

Avvertenze[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Una volta che si avvicina la fine del trattamento occorre non terminarlo bruscamente. Da evitare in caso di malattie polmonari. Se viene somministrato in combinazione con il levodopa occorre fare attenzione alla possibile anemia.

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Controindicata in caso di insufficienza epatica e in presenza di problemi cardiaci come angina.

Dosaggi[modifica | modifica wikitesto]

Con iniezione sottocutanea oppure compresse che si sciolgono sotto la lingua.

  • Adulti 3–30 mg al giorno in più dosi,
  • Bambini, da evitare l'uso.

Effetti indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano nausea, vomito (dovuto al suo effetto), sonnolenza, confusione, allucinazioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 25.09.2013, riferita all'enenatiomero R(-), cloridrato emiidrato
  2. ^ Schwab R, Amador L, Lettvin J, Apomorphine in Parkinson's disease., in Trans Am Neurol Assoc, vol. 56, pp. 251–3, PMID 14913646.
  3. ^ Cotzias G, Papavasiliou P, Fehling C, Kaufman B, Mena I, Similarities between neurologic effects of L-dopa and of apomorphine., in N Engl J Med, vol. 282, n. 1, 1970, pp. 31–3, PMID 4901383.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]