Andrea/Volta la carta

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Andrea/Volta la carta
singolo discografico
ArtistaFabrizio De André
Pubblicazione1978 Bandiera dell'Italia
1982 Bandiera dei Paesi Bassi
Durata9:13
Album di provenienzaRimini
GenereMusica d'autore[1]
Pop[1]
EtichettaDischi Ricordi (Italia)
Philips (Paesi Bassi)
ProduttoreTony Mimms
RegistrazioneStudi Fonorama, Milano
Formati7"
Fabrizio De André - cronologia
Singolo successivo
(1979)

Andrea/Volta la carta è il 26º singolo discografico di Fabrizio De André pubblicato nel 1978 come primo estratto dall'album in studio Rimini.

Brani[modifica | modifica wikitesto]

Andrea[modifica | modifica wikitesto]

«Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i "figli della luna"; [in realtà per Platone gli uomini gay erano figli del Sole] quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene.»

Andrea è diventato, negli anni, uno dei brani più fortemente antimilitaristi del cantautore ligure. Si tratta di una canzone sulle diversità (tema presente in innumerevoli brani di De André), che racconta la storia di un amore omosessuale durante la prima guerra mondiale, tra il contadino Andrea e un soldato dai riccioli neri partito per il fronte e morto in guerra. Il dolore della perdita spinge il povero Andrea a suicidarsi, gettandosi in un pozzo.[2]

«Il secchio gli disse signore il pozzo è profondo ... lui disse mi basta che sia più profondo di me»

Volta la carta[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Volta la carta.

Il brano affonda le sue radici in un filone di filastrocche di varie tradizioni italiane che accostano, verso dopo verso, concetti molto distanti tra loro (introdotti dalla frase «volta la carta»), ma spesso legati dalla rima, sfociando in quello che Bubola ha definito «un esempio di surrealismo popolare».[3] Tra le strofe c'è inoltre una citazione della canzone popolare Madamadorè.[4]

Il ritornello, che prende ispirazione contemporaneamente da una canzone popolare (Angiolina, bell'Angiolina) e dal neorealismo di Pane, amore e fantasia, racconta invece la storia di una ragazza di nome Angiolina, che inizialmente patisce delusioni d'amore a causa di un carabiniere, ma che infine riesce a trovare il suo uomo e sposarsi.[4]

Nell'album dal vivo, Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM del 1979 il cantautore ha riproposto in live entrambi i brani del disco riarrangiati dalla PFM.[5]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Fabrizio De André e Massimo Bubola.[6]

Lato A[7][8]
  1. Andrea – 5:24
Lato B
  1. Volta la carta – 3:49

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Produzione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Andrea / Volta la carta, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 luglio 2019.
  2. ^ 20 anni senza Fabrizio De Andrè: ricordiamo Andrea, storia di un amore omosessuale, su Gay.it. URL consultato il 29 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2019).
  3. ^ MASSIMO BUBOLA IL CAVALIERE ELETTRICO VOL IV: I PERSONAGGI, su maggiesfarm.it. URL consultato il 29 luglio 2019.
  4. ^ a b Massimo Cotto, 2006.
  5. ^ IN CONCERTO – ARRANGIAMENTI PFM Fabrizio De André RCA (Vinile), su rockol.it. URL consultato il 27 luglio 2019.
  6. ^ (EN) Note di copertina di Andrea/Volta la carta, Fabrizio De André, Dischi Ricordi, 10863, 45 giri, 1978.
  7. ^ (EN) Andrea / Volta la carta, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  8. ^ (EN) Andrea / Volta la carta, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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