Alessandro Criscuolo

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Alessandro Criscuolo
Il presidente della Repubblica Napolitano e il presidente Criscuolo (a destra).

Presidente della Corte costituzionale
Durata mandato12 novembre 2014 –
24 febbraio 2016
PredecessoreGiuseppe Tesauro
SuccessorePaolo Grossi

Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana
Durata mandato11 novembre 2008 –
11 novembre 2017
PredecessoreFranco Bile
SuccessoreGiovanni Amoroso
Tipo nominaElezione da parte della Corte suprema di cassazione

Alessandro Criscuolo (Napoli, 15 luglio 1937Napoli, 10 marzo 2020) è stato un magistrato italiano, giudice costituzionale dal 2008 al 2017 e Presidente della Corte costituzionale dal 12 novembre 2014 al 24 febbraio 2016.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il giudice costituzionale Alessandro Criscuolo giura davanti agli allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della Camera, Gianfranco Fini, e del Senato, Renato Schifani

In magistratura dal 1964, ha iniziato la sua attività prima alla pretura di Pomigliano d'Arco e poi a Napoli. Nel 1975 è passato al tribunale di Napoli e poi nel 1987 alla Corte d'Appello della stessa città.

Dal 1984 al 1988 è stato presidente dell'Associazione nazionale magistrati.

Nel 1990 è stato eletto nel Consiglio superiore della magistratura di cui ha fatto parte fino al 1994.

Rientrato in ruolo, è stato nominato consigliere di Cassazione; presso tale corte ha raggiunto, nel 2005, il rango di presidente prima della sesta sezione penale e poi della prima sezione civile.

Il 28 ottobre 2008 è stato eletto alla Corte costituzionale con un'elezione al primo turno (non succedeva da 27 anni che non si dovesse ricorrere al ballottaggio). Ha giurato, ed è quindi entrato ufficialmente in carica, l'11 novembre successivo.

Il 12 novembre 2014 è stato eletto presidente della Corte Costituzionale con 8 voti a favore su 14 votanti succedendo a Giuseppe Tesauro. Il 24 febbraio 2016 ha rassegnato, dopo averle annunciate l'11 del mese, le proprie dimissioni, per motivi familiari, dall'incarico di Presidente della Corte rimanendo in carica come giudice; lo stesso giorno gli è succeduto Paolo Grossi.

È morto a Napoli il 10 marzo 2020, all'età di 82 anni.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Giudice costituzionale. Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 10 novembre 2008[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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