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[[File:Cassoeula.jpg|miniatura|destra|Un piatto di cassoeula]]
{{Edificio civile
La '''cucina lombarda'' accomuna gastronomie di provincie diverse per storia e territorio, con una serie di prodotti alimentari tipici della produzione agricola della regione, parte dei quali risentono delle tradizioni culinarie delle zone e delle regioni limitrofe<ref name="taccuinistorici"/>. In Lombardia si possono individuare cinque zone gastronomiche: milanese, lombarda-emiliana (corrispondente al cremonese e al mantovano), lombarda-veneta (bergamasco e bresciano), lombarda-piemontese-ligure (pavese) e quella lacustre e montana (comasco e valtellinese)<ref name="dossier"/>.
|nome edificio = Casa del Balilla
|immagine =
|didascalia =
|paese = ITA
|divamm1 ={{IT-LOM}}
|città = Legnano
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = via Milano 8
|latitudine = 45.593618
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|periodo costruzione = [[1933]]
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|demolito =
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|stile = [[Razionalismo italiano|razionalista]]
|uso = Pubblico
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|costo =
|architetto = Giorgio Laneve
|ingegnere = Giuseppe Moro
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|proprietario = Comune di Legnano
|proprietario storico =
}}La '''Casa del Balilla''' è un edificio storico di [[Legnano]].


== Storia ==
L'edificio è stato costruito nel 1933 su progetto dell'architetto Giorgio Laneve e dell'ingegnere comunale Giuseppe Moro<ref name="Cita|Ferrarini|p. 136">{{Cita|Ferrarini|p. 136}}</ref>. Il complesso architettonico, che si sviluppa in parte su due piani e in parte su uno, ha uno stile architettonico [[Razionalismo italiano|razionalista]]<ref name="opuscolo">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.casadellarchitettura.eu/fascicolo/data/2011-03-09_443_1802.pdf|titolo=Casa del Balilla "Arnaldo mussolini" a Legnano|accesso=6 gennaio 2017|editore=casadellarchitettura.eu}}</ref>. I materiali principali che caratterizzano l'aspetto esterno sono i mattoni a vista e il marmo<ref name="opuscolo"/>. Comprendente anche una palestra, venne arredato con un mobilio dalle linee moderne<ref name="opuscolo"/>.


== Cenni storici==
Fu destinato originariamente a [[Casa del Balilla]], ovvero a sede legnanese dell'[[Opera Nazionale Balilla]], da cui il nome<ref name="opuscolo"/>. Intitolato ad [[Arnaldo Mussolini]], è stato inaugurato nel dicembre 1933 dal gerarca [[Renato Ricci]]<ref name="opuscolo"/><ref name="luce">{{cita web|http://senato.archivioluce.it/senato-luce/scheda/video/IL5000012371/2/Legnano-SE-Renato-Ricci-inaugura-la-casa-del-Balilla-intitolata-ad-Arnaldo-Mussolini.html|Legnano S.E. Renato Ricci inaugura la casa del Balilla intitolata ad "Arnaldo Mussolini"}}</ref>. Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] è stato destinato a vari scopi, ad esempio come sede di società sportive locali, per poi essere abbandonato<ref name="Cita|Ferrarini|p. 136"/>.
La cucina lombarda ha radici storiche antiche risalenti all'insediamento dei [[Celti]] in [[Pianura Padana]]<ref name="taccuinistorici">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/cucina-regionale/LOMBARDIA-eterogenea.html|titolo=Storia tradizioni cucina lombarda|accesso=13 marzo 2017|formato=|sito=www.taccuinistorici.it}}</ref>. La pietanza lombarda più antica è il "cuz", la cui preparazione ha origini celtiche: è un secondo piatto a base di agnellone che è comune in [[Valcamonica]]<ref name="taccuinistorici"/>. In seguito i metodi di elaborazione e di cottura delle pietanze della cucina lombarda hanno subito l'influenza delle dominazioni che nel corso dei secoli vi si sono succedute: dagli antichi romani, agli austriaci, dagli spagnoli e ai francesi<ref name="lacucinaitaliana">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.lacucinaitaliana.it/storie/piatti-tipici/le-9-ricette-piu-tradizionali-della-lombardia/|titolo=Le 9 ricette più tradizionali della Lombardia|accesso=13 marzo 2017|formato=|sito=www.lacucinaitaliana.it}}</ref>. Ad esempio le saporite polpette di carne cotta che i milanesi chiamano ''mondeghili'', prendono il nome dalle consorelle catalane, che in tale lingua si dicono appunto ''mandonguilles''.


== Note ==
== Caratteristiche ==
La cucina lombarda si può suddividere, più in generale, in alpina, prealpina e cucina di pianura<ref name="taccuinistorici"/>. Non c'è quindi una cucina lombarda unitaria, fermo restando un comune denominatore: la prevalenza dell'utilizzo del burro e del dal [[lardo]] sull'[[Olio alimentare|olio]], del [[Oryza sativa|riso]] e della pasta ripiena di [[grano duro]] sulla pasta, della polenta sul pane e la diffusa produzione di latticini<ref name="lacucinaitaliana"/><ref name="taccuinistorici"/><ref name="dossier"/>. La coltivazione del riso, in particolare, è diffusa nel Pavese e in [[Lomellina]]<ref name="cucchiaio"/>. La cucina lombarda, nei suoi ingredienti, è tipicamente autunnale e invernale e quindi vi abbondano condimenti ricchi di grassi<ref name="lacucinaitaliana"/>. La cucina lombarda è anche caratterizzata dalle lunghe cotture, dai bolliti, dagli stufati, dagli intingoli adatti ad accompagnarsi alla polenta<ref name="dossier">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.dossier.net/ricette/piatti_tipici/lombardia/|titolo=Piatti tipici della cucina regionale - La Lombardia|accesso=13 marzo 2017|formato=|sito=www.dossier.net}}</ref>.
{{references}}


== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Ferrarini | nome= Gabriella |coautori = Marco Stadiotti| titolo= Legnano. Una città, la sua storia, la sua anima| editore= Telesio editore | città= | anno= 2001 |sbn=IT\ICCU\RMR\0096536|cid=Ferrarini}}


Le pietanze lombarde più celebri ci sono il risotto giallo, l'ossobuco, i mondeghini, la [[cassoeula]], e la cotoletta impanata, che sono tipici della [[cucina milanese]], nonché la mostarda mantovana, i casoncelli bergamaschi, la polenta taragna, i pizzoccheri, il bitto e la bresaola, tipici della Valtellina, e il taleggio<ref name="cucchiaio">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.cucchiaio.it/cucina/cucina-tipica-italiana/lombardia/|titolo=Lombardia|accesso=13 marzo 2017|formato=|sito=www.cucchiaio.it}}</ref>, mentre i vini più celebri sono quelli originari dell'[[Oltrepò Pavese]] ed della [[Franciacorta]]<ref name="dossier"/>.
== Voci correlate ==
* [[Casa del Balilla]]
* [[Opera Nazionale Balilla]]
* [[Razionalismo italiano]]


== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://senato.archivioluce.it/senato-luce/scheda/video/IL5000012371/2/Legnano-SE-Renato-Ricci-inaugura-la-casa-del-Balilla-intitolata-ad-Arnaldo-Mussolini.html|Legnano S.E. Renato Ricci inaugura la casa del Balilla intitolata ad "Arnaldo Mussolini"}}



{{Legnano}}

{{portale|Altomilanese|Architettura|Fascismo}}










Sono specialità tipiche della Lombardia: la ''[[Busecca|büsèca]]'', ovvero la [[trippa]] cucinata in un modo particolare (in asciutto o in brodo); la ''[[luganega]]'', ovvero la [[salsiccia]]; la ''pulénta üncia'', ovvero la [[polenta]] ai formaggi e al burro cucinata in un modo particolare; il ''[[tocch]]'', altra varietà molto particolare di polenta al burro.
Esistono poi ricette, dolci e bevande tipiche di particolari località, quali i ''nocciolini'' e il ''[[vespetrò]]'' (di origine [[Savoia (dipartimento)|savoiarda]]) di [[Canzo#Specialità gastronomiche del paese|Canzo]]; oltre che i vari tipi locali di [[frittella|frittelle]], che prendono nomi diversi (cutiscia, cutizza, miascia, paradèll, turtèll...) in base agli ingredienti ed al metodo di preparazione. Un altro piatto famoso della Valtellina sono i pizzoccheri.








==Cucina milanese==
{{vedi anche|Cucina milanese}}
[[File:Risotto alla Milanese.JPG|miniatura|destra|Risotto alla milanese]]
[[File:Milanesa.jpg|miniatura|destra|Cotoletta alla milanese]]

La [[cucina milanese]] rappresenta una sorta di sommatoria o di assemblaggio delle varie cucine locali, fatte salve naturalmente le particolarità più strettamente legate al territorio della [[Lombardia|regione]], che passa dalle valli [[alpi]]ne e [[prealpi]]ne alla media e bassa pianura, dai grandi laghi alla fascia dei fontanili al gradino padano e alle caratteristiche pedologiche dei terreni.

Naturalmente, anche il capoluogo ha i suoi piatti esclusivamente locali che continuano a essere cucinati in un numero sempre crescente di [[Ristorante|ristoranti]] e [[Trattoria|trattorie]]. Essere una città cosmopolita ha contribuito tuttavia a sviluppare elementi caratteristici di [[Dieta mediterranea|cucine mediterranee]] quale la [[pasta]], e cucine internazionali provenienti da ogni parte del [[mondo]].

Tra i piatti caratteristici della cucina milanese sono da segnalare il [[Risotto alla milanese|risotto allo zafferano]] ("''alla milanese''"), la [[cotoletta alla milanese]], l'[[ossobuco]], la [[trippa alla milanese]] (la "''busecca''") e il [[panettone]]

==Cucina brianzola e monzese==
È una cucina pressoché uguale a quella milanese. Tipici sono il ''risotto alla monzese'' caratterizzato dall'uso di vino rosso e pezzetti di luganega, la sua tipica variante con lo zafferano (che prende ispirazione dal risotto alla milanese), il ''minestrone brianzolo'', ''la busèca'', la ''lugànega'', la ''polenta ùncia'' e la ''Torta paesana della Brianza'' dolce tipico delle feste patronali dei paesi della Brianza, fatto con latte e pane raffermo. Dolce che assume diverse denominazioni tra le più famose vanno ricordate: turta da lacc oppure turta del michelacc<ref>Le varianti del nome in dialetto della torta paesana sono spiegate in ''[http://www.vpervimercatese.com/2014/09/18/sapore-storia-brianzola-turta-da-lacc-instacultura-123/ Il sapore della storia brianzola, la turta da lacc (e i suoi segreti)]'', VperVimercatese.com sito di cultura locale della Brianza</ref>.
==Cucina comasca e lecchese==
Si presenta con i suoi “''[[misultin]]''”, [[Alosa fallax lacustris|agoni]] del [[Lago di Como|lago]] seccati e pressati con foglie di alloro, con l'oca arrosto e polli e fagiani ripieni; è una cucina che si ispira in gran parte a quella milanese, ma che risente i potenti suggerimenti dei cuochi di casata, indaffarati nelle cucine delle numerose residenze patrizie di villeggiatura che abbelliscono le rive del [[Lago di Como|Lario]]. Un elemento tipico di questa cucina sono le [[Alburnus arborella|alborelle]] tipico pesce dei laghi del Nord Italia, fritte o in carpione (cottura del pesce prima fritto poi marinato in aceto).

==Cucina varesina ed Altomilanese==
È una cucina molto simile a quella milanese. Nella zona dell'[[Altomilanese]] piatti tipici sono i ''[[bruscitti|brüscitti]]'', la ''polenta con i brüscitti'' e la ''[[luganega|lüganiga]]''. Nelle zone lacustri è simile a quella lariana comasca e lecchese. Nelle zone collinari caratteristici sono l'''Urgiada'' (zuppa d'orzo), la ''polenta accomodata'', ''polenta maritata'' ed il ''riso in cagnone''.

Tra i dolci tipici sono gli ''[[amaretti]]'' di Saronno e Gallarate ed i ''[[Brutti e Buoni]]'' di Gavirate. Nel bustocco c'è un'antica tradizione di biscotteria.

==Cucina [[Valtellina|valtellinese]]==
[[File:Pizzochero.jpg|thumb|Un piatto di pizzoccheri]]Utilizza il [[grano saraceno]], patrimonio conservato gelosamente nelle sue valli e dal quale derivano i suoi [[pizzoccheri]], cucinati con verze, patate, burro, salvia e aglio e formaggio Casera o Bitto, e la polenta “taragna”, condita con [[burro]], [[Bitto (formaggio)|Bitto]] e [[Valtellina Casera|Casera]]. I salumi come la Bresaola, il Fiocco o la "slinzega" (carne di manzo con un'affumicatura particolare). Gli [[Sciatt]] (in dialetto: rospo) sono piccoli pezzi di formaggio avvolti da una pastella fatta con del grano saraceno e poi fritti.
Tipico valtellinese è anche il Braulio, un amaro tratto dalla lavanda.

==Cucina bresciana e bergamasca==
Riflette la lunga influenza della dominazione [[Veneto|veneta]]. Qui troviamo la celebre “polenta e osei”, in versione bresciana, con gli uccellini cotti allo [[Spiedo bresciano|spiedo]], o bergamasca, che preferisce la cottura in tegame. Anche i “casonsei”, la pasta ripiena caratterizzata dalla presenza di salsiccia o salame nel ripieno, esistono in varianti diverse nelle due province. La polenta è probabilmente la protagonista di queste cucine, e riveste un ruolo importante nei primi piatti, in accompagnamento dei secondi ed anche nei dolci, con innumerevvoli preparazioni popolari che la arricchiscono con zucchero, uova, miele, frutta secca e fresca. Da ricordare le ossa del maiale cotte a lesso con la polentona. Il protagonista della tradizione gastronomica bresciana è senz'ombra di dubbio lo "spiedo", gustoso mix di carni cotte per ore con burro e salvia, infilate su uno spiedo, tra cui pollo, maiale, coniglio e uccellini, anche se la versione più apprezzata è senza dubbio quella con uccellini e maiale. Nella cucina Bergamasca sono inoltre protagonisti i formaggi ([[Taleggio]], [[Strachitunt]]...), il salame, i foiade (pasta fresca di forma rettangolare) o gli scarpinöc de [[Parre|Par]], generalmente con funghi o selvaggina.

==[[Cucina mantovana]], cremonese e cremasca==
{{vedi anche|Cucina mantovana}}
[[File:Tortelli.jpg|thumb|[[Tortelli di zucca]]]]
Si tratta di una cucina influenzata dalla vicinanza dell'[[Emilia]] con la cui gastronomia presenta diverse comunanze. Quindi paste ripiene quali i [[marubini]] cremonesi (variante degli [[anolini]]) gli [[Tortellini|agnolini]] mantovani, e i [[tortelli di zucca]].

A [[Crema (Italia)|Crema]] e nel suo territorio, situato in posizione centrale rispetto alla pianura lombarda, troviamo i [[tortelli cremaschi]] (con un ripieno dolce a base di amaretti), il salame d'oca, il [[Salva (formaggio)|formaggio Salva]] (D.O.P.) e la [[torta Bertolina]] a base di [[uva fragola]].

[[Mantova]] ha una tradizione nella coltivazione del riso e quindi primi piatti a base di [[Riso (alimento)|riso]], specialmente nella forma sgranata alla pilota o abbinato ai pesciolini fritti. Inoltre un piatto tipico è il [[Esox lucius|luccio]] in salsa. Il dolce tipico mantovano è la torta "[[Sbrisolona]]", il cui nome dialettale viene molto probabilmente dato dal fatto che essendo una torta secca si sbriciola facilmente quando la si taglia o mentre la si mangia.

Tipiche specialità cremonesi sono la [[mostarda]] senapata, come accompagnamento del bollito misto, e il [[torrone]], forse inventato in occasione delle nozze, celebrate a [[Cremona]] nel [[1441]], di [[Francesco Sforza]] con [[Bianca Maria Visconti]].

==Cucina lodigiana==
{{vedi anche|Cucina lodigiana}}

La [[cucina lodigiana]], pur essendo originaria di un territorio molto vicino a [[Milano]], presenta peculiarità proprie ben definite<ref>Vittorio Bottini, ''La cucina lodigiana'', Lodi, Edizioni Lodigraf, 1978, pagg. 7-11. {{noISBN}}.</ref>.

==Cucina pavese==
[[File:AgnolottiPavesi.JPG|thumb|Un piatto di agnolotti pavesi in brodo]]

Ha il suo piatto storico nella [[zuppa alla pavese]], che si dice nata per soddisfare, con il poco disponibile, un regale ed affamato [[Francesco I di Francia]]. È anche cucina di riso, con quel capolavoro monastico che è il risotto alla certosina, e di pesci, pescati nel [[Po]] e nel [[Ticino (fiume)|Ticino]]. Né si può dimenticare il [[salame di Varzi]] e gli altri insaccati come coppe, pancette, cotechini. Più recentemente si è aggiunta a questa squisita compagnia la [[Torta del Paradiso]], delicata ineguagliabile preparazione di pasticceria. Caratteristici sono poi lo [[stufato alla pavese]] e gli [[agnolotti pavesi]].

==Vini lombardi==
{{vedi anche|Vini della Lombardia}}

In Lombardia vi sono tipiche zone dove si producono [[vino|vini]] a denominazione di origine controllata: [[Oltrepò pavese]], [[Franciacorta]], area morenica attorno al [[Lago di Garda|Garda]], [[Valtellina]]: si passa da rossi generosi e vivaci a bianchi morbidi e vellutati, abbinabili con i prodotti gastronomici lombardi.

È poi diffusa la produzione di vini caserecci, in ambito familiare, chiamati in vari modi a seconda della zona, sul [[Lago di Como]] ''Nustranell'', in [[Brianza]] ''Pincianell'', altrove ''Ragett''.

==Prodotti agroalimentari tradizionali==
{{vedi anche|Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi}}
La Regione Lombardia ha avuto il riconoscimento da parte del [[Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali|Ministero]] per 209 [[prodotti agroalimentari tradizionali lombardi]] nella nona revisione del [[2009]]<ref name="normativa">[http://agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_Documenti/1-2548/schede_esperto_-_all_ii.doc Schede prodotti]</ref>.

==Note==
<References/>

==Voci correlate==
* [[Cucina]]
* [[Cucina piemontese]]
* [[Cucina ligure]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cuisine of Lombardy|b=Categoria:Ricette regionali-Lombardia|b_oggetto=ricette|b_preposizione=della|b_etichetta=cucina lombarda}}
{{Portale|cucina|Lombardia}}



http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/cucina-regionale/LOMBARDIA-eterogenea.html
http://www.lacucinaitaliana.it/storie/piatti-tipici/le-9-ricette-piu-tradizionali-della-lombardia/
http://www.cucchiaio.it/cucina/cucina-tipica-italiana/lombardia/
http://www.buonissimo.org/rubriche/10954_Lombardia?refresh_ce
http://www.giallozafferano.it/ricette-cat/regionali/Lombardia/
http://www.buonalombardia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Agricoltura%2FMILayout&cid=1213548628744&p=1213548628744&pagename=DG_AGRWrapper
http://www.dossier.net/ricette/piatti_tipici/lombardia/

Versione delle 13:15, 13 mar 2017

Un piatto di cassoeula

La 'cucina lombarda accomuna gastronomie di provincie diverse per storia e territorio, con una serie di prodotti alimentari tipici della produzione agricola della regione, parte dei quali risentono delle tradizioni culinarie delle zone e delle regioni limitrofe[1]. In Lombardia si possono individuare cinque zone gastronomiche: milanese, lombarda-emiliana (corrispondente al cremonese e al mantovano), lombarda-veneta (bergamasco e bresciano), lombarda-piemontese-ligure (pavese) e quella lacustre e montana (comasco e valtellinese)[2].


Cenni storici

La cucina lombarda ha radici storiche antiche risalenti all'insediamento dei Celti in Pianura Padana[1]. La pietanza lombarda più antica è il "cuz", la cui preparazione ha origini celtiche: è un secondo piatto a base di agnellone che è comune in Valcamonica[1]. In seguito i metodi di elaborazione e di cottura delle pietanze della cucina lombarda hanno subito l'influenza delle dominazioni che nel corso dei secoli vi si sono succedute: dagli antichi romani, agli austriaci, dagli spagnoli e ai francesi[3]. Ad esempio le saporite polpette di carne cotta che i milanesi chiamano mondeghili, prendono il nome dalle consorelle catalane, che in tale lingua si dicono appunto mandonguilles.

Caratteristiche

La cucina lombarda si può suddividere, più in generale, in alpina, prealpina e cucina di pianura[1]. Non c'è quindi una cucina lombarda unitaria, fermo restando un comune denominatore: la prevalenza dell'utilizzo del burro e del dal lardo sull'olio, del riso e della pasta ripiena di grano duro sulla pasta, della polenta sul pane e la diffusa produzione di latticini[3][1][2]. La coltivazione del riso, in particolare, è diffusa nel Pavese e in Lomellina[4]. La cucina lombarda, nei suoi ingredienti, è tipicamente autunnale e invernale e quindi vi abbondano condimenti ricchi di grassi[3]. La cucina lombarda è anche caratterizzata dalle lunghe cotture, dai bolliti, dagli stufati, dagli intingoli adatti ad accompagnarsi alla polenta[2].


Le pietanze lombarde più celebri ci sono il risotto giallo, l'ossobuco, i mondeghini, la cassoeula, e la cotoletta impanata, che sono tipici della cucina milanese, nonché la mostarda mantovana, i casoncelli bergamaschi, la polenta taragna, i pizzoccheri, il bitto e la bresaola, tipici della Valtellina, e il taleggio[4], mentre i vini più celebri sono quelli originari dell'Oltrepò Pavese ed della Franciacorta[2].








Sono specialità tipiche della Lombardia: la büsèca, ovvero la trippa cucinata in un modo particolare (in asciutto o in brodo); la luganega, ovvero la salsiccia; la pulénta üncia, ovvero la polenta ai formaggi e al burro cucinata in un modo particolare; il tocch, altra varietà molto particolare di polenta al burro. Esistono poi ricette, dolci e bevande tipiche di particolari località, quali i nocciolini e il vespetrò (di origine savoiarda) di Canzo; oltre che i vari tipi locali di frittelle, che prendono nomi diversi (cutiscia, cutizza, miascia, paradèll, turtèll...) in base agli ingredienti ed al metodo di preparazione. Un altro piatto famoso della Valtellina sono i pizzoccheri.





Cucina milanese

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina milanese.
Risotto alla milanese
Cotoletta alla milanese

La cucina milanese rappresenta una sorta di sommatoria o di assemblaggio delle varie cucine locali, fatte salve naturalmente le particolarità più strettamente legate al territorio della regione, che passa dalle valli alpine e prealpine alla media e bassa pianura, dai grandi laghi alla fascia dei fontanili al gradino padano e alle caratteristiche pedologiche dei terreni.

Naturalmente, anche il capoluogo ha i suoi piatti esclusivamente locali che continuano a essere cucinati in un numero sempre crescente di ristoranti e trattorie. Essere una città cosmopolita ha contribuito tuttavia a sviluppare elementi caratteristici di cucine mediterranee quale la pasta, e cucine internazionali provenienti da ogni parte del mondo.

Tra i piatti caratteristici della cucina milanese sono da segnalare il risotto allo zafferano ("alla milanese"), la cotoletta alla milanese, l'ossobuco, la trippa alla milanese (la "busecca") e il panettone

Cucina brianzola e monzese

È una cucina pressoché uguale a quella milanese. Tipici sono il risotto alla monzese caratterizzato dall'uso di vino rosso e pezzetti di luganega, la sua tipica variante con lo zafferano (che prende ispirazione dal risotto alla milanese), il minestrone brianzolo, la busèca, la lugànega, la polenta ùncia e la Torta paesana della Brianza dolce tipico delle feste patronali dei paesi della Brianza, fatto con latte e pane raffermo. Dolce che assume diverse denominazioni tra le più famose vanno ricordate: turta da lacc oppure turta del michelacc[5].

Cucina comasca e lecchese

Si presenta con i suoi “misultin”, agoni del lago seccati e pressati con foglie di alloro, con l'oca arrosto e polli e fagiani ripieni; è una cucina che si ispira in gran parte a quella milanese, ma che risente i potenti suggerimenti dei cuochi di casata, indaffarati nelle cucine delle numerose residenze patrizie di villeggiatura che abbelliscono le rive del Lario. Un elemento tipico di questa cucina sono le alborelle tipico pesce dei laghi del Nord Italia, fritte o in carpione (cottura del pesce prima fritto poi marinato in aceto).

Cucina varesina ed Altomilanese

È una cucina molto simile a quella milanese. Nella zona dell'Altomilanese piatti tipici sono i brüscitti, la polenta con i brüscitti e la lüganiga. Nelle zone lacustri è simile a quella lariana comasca e lecchese. Nelle zone collinari caratteristici sono l'Urgiada (zuppa d'orzo), la polenta accomodata, polenta maritata ed il riso in cagnone.

Tra i dolci tipici sono gli amaretti di Saronno e Gallarate ed i Brutti e Buoni di Gavirate. Nel bustocco c'è un'antica tradizione di biscotteria.

Un piatto di pizzoccheri

Utilizza il grano saraceno, patrimonio conservato gelosamente nelle sue valli e dal quale derivano i suoi pizzoccheri, cucinati con verze, patate, burro, salvia e aglio e formaggio Casera o Bitto, e la polenta “taragna”, condita con burro, Bitto e Casera. I salumi come la Bresaola, il Fiocco o la "slinzega" (carne di manzo con un'affumicatura particolare). Gli Sciatt (in dialetto: rospo) sono piccoli pezzi di formaggio avvolti da una pastella fatta con del grano saraceno e poi fritti.

Tipico valtellinese è anche il Braulio, un amaro tratto dalla lavanda.

Cucina bresciana e bergamasca

Riflette la lunga influenza della dominazione veneta. Qui troviamo la celebre “polenta e osei”, in versione bresciana, con gli uccellini cotti allo spiedo, o bergamasca, che preferisce la cottura in tegame. Anche i “casonsei”, la pasta ripiena caratterizzata dalla presenza di salsiccia o salame nel ripieno, esistono in varianti diverse nelle due province. La polenta è probabilmente la protagonista di queste cucine, e riveste un ruolo importante nei primi piatti, in accompagnamento dei secondi ed anche nei dolci, con innumerevvoli preparazioni popolari che la arricchiscono con zucchero, uova, miele, frutta secca e fresca. Da ricordare le ossa del maiale cotte a lesso con la polentona. Il protagonista della tradizione gastronomica bresciana è senz'ombra di dubbio lo "spiedo", gustoso mix di carni cotte per ore con burro e salvia, infilate su uno spiedo, tra cui pollo, maiale, coniglio e uccellini, anche se la versione più apprezzata è senza dubbio quella con uccellini e maiale. Nella cucina Bergamasca sono inoltre protagonisti i formaggi (Taleggio, Strachitunt...), il salame, i foiade (pasta fresca di forma rettangolare) o gli scarpinöc de Par, generalmente con funghi o selvaggina.

Cucina mantovana, cremonese e cremasca

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina mantovana.
Tortelli di zucca

Si tratta di una cucina influenzata dalla vicinanza dell'Emilia con la cui gastronomia presenta diverse comunanze. Quindi paste ripiene quali i marubini cremonesi (variante degli anolini) gli agnolini mantovani, e i tortelli di zucca.

A Crema e nel suo territorio, situato in posizione centrale rispetto alla pianura lombarda, troviamo i tortelli cremaschi (con un ripieno dolce a base di amaretti), il salame d'oca, il formaggio Salva (D.O.P.) e la torta Bertolina a base di uva fragola.

Mantova ha una tradizione nella coltivazione del riso e quindi primi piatti a base di riso, specialmente nella forma sgranata alla pilota o abbinato ai pesciolini fritti. Inoltre un piatto tipico è il luccio in salsa. Il dolce tipico mantovano è la torta "Sbrisolona", il cui nome dialettale viene molto probabilmente dato dal fatto che essendo una torta secca si sbriciola facilmente quando la si taglia o mentre la si mangia.

Tipiche specialità cremonesi sono la mostarda senapata, come accompagnamento del bollito misto, e il torrone, forse inventato in occasione delle nozze, celebrate a Cremona nel 1441, di Francesco Sforza con Bianca Maria Visconti.

Cucina lodigiana

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina lodigiana.

La cucina lodigiana, pur essendo originaria di un territorio molto vicino a Milano, presenta peculiarità proprie ben definite[6].

Cucina pavese

Un piatto di agnolotti pavesi in brodo

Ha il suo piatto storico nella zuppa alla pavese, che si dice nata per soddisfare, con il poco disponibile, un regale ed affamato Francesco I di Francia. È anche cucina di riso, con quel capolavoro monastico che è il risotto alla certosina, e di pesci, pescati nel Po e nel Ticino. Né si può dimenticare il salame di Varzi e gli altri insaccati come coppe, pancette, cotechini. Più recentemente si è aggiunta a questa squisita compagnia la Torta del Paradiso, delicata ineguagliabile preparazione di pasticceria. Caratteristici sono poi lo stufato alla pavese e gli agnolotti pavesi.

Vini lombardi

Lo stesso argomento in dettaglio: Vini della Lombardia.

In Lombardia vi sono tipiche zone dove si producono vini a denominazione di origine controllata: Oltrepò pavese, Franciacorta, area morenica attorno al Garda, Valtellina: si passa da rossi generosi e vivaci a bianchi morbidi e vellutati, abbinabili con i prodotti gastronomici lombardi.

È poi diffusa la produzione di vini caserecci, in ambito familiare, chiamati in vari modi a seconda della zona, sul Lago di Como Nustranell, in Brianza Pincianell, altrove Ragett.

Prodotti agroalimentari tradizionali

Lo stesso argomento in dettaglio: Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi.

La Regione Lombardia ha avuto il riconoscimento da parte del Ministero per 209 prodotti agroalimentari tradizionali lombardi nella nona revisione del 2009[7].

Note

  1. ^ a b c d e Storia tradizioni cucina lombarda, su www.taccuinistorici.it. URL consultato il 13 marzo 2017.
  2. ^ a b c d Piatti tipici della cucina regionale - La Lombardia, su www.dossier.net. URL consultato il 13 marzo 2017.
  3. ^ a b c Le 9 ricette più tradizionali della Lombardia, su www.lacucinaitaliana.it. URL consultato il 13 marzo 2017.
  4. ^ a b Lombardia, su www.cucchiaio.it. URL consultato il 13 marzo 2017.
  5. ^ Le varianti del nome in dialetto della torta paesana sono spiegate in Il sapore della storia brianzola, la turta da lacc (e i suoi segreti), VperVimercatese.com sito di cultura locale della Brianza
  6. ^ Vittorio Bottini, La cucina lodigiana, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1978, pagg. 7-11. ISBN non esistente.
  7. ^ Schede prodotti

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http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/cucina-regionale/LOMBARDIA-eterogenea.html http://www.lacucinaitaliana.it/storie/piatti-tipici/le-9-ricette-piu-tradizionali-della-lombardia/ http://www.cucchiaio.it/cucina/cucina-tipica-italiana/lombardia/ http://www.buonissimo.org/rubriche/10954_Lombardia?refresh_ce http://www.giallozafferano.it/ricette-cat/regionali/Lombardia/ http://www.buonalombardia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Agricoltura%2FMILayout&cid=1213548628744&p=1213548628744&pagename=DG_AGRWrapper http://www.dossier.net/ricette/piatti_tipici/lombardia/