Wikipedia:Oracolo/Archivio/gennaio 2021

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Rivoluzione e Guerra Civile

--Zgido Syldg (msg) 00:20, 26 dic 2020 (CET)

Salve In ambito storiografico, sono denominati talvolta "rivoluzioni", talvolta "guerre civili", eventi dalle dinamiche molto simili. Una rivoluzione è un movimento organizzato e violento col quale si instaura un nuovo ordine sociale o politico, mentre una guerra civile è una guerra motivata da contrasti ideologici o di interessi tra gruppi di cittadini di uno stesso stato. Però, nella storia, molti eventi definiti "rivoluzioni" si sono configurate come conflitti paragonabili alle guerre civili, con vere e proprie armate rivoluzionarie che hanno fronteggiato e talvolta tenuto testa ad eserciti regolari, e che hanno causato profonde fratture sociali nei rispettivi paesi. È possibile stabilire con sicurezza cosa distingue una rivoluzione da una guerra civile?Zgido Syldg (msg) 00:20, 26 dic 2020 (CET)

Lo storico Alessandro Barbero, in alcune sue conferenze, da una definizione molto semplice ed efficace della differenza tra rivoluzioni e rivolte (che in pratica sono guerre civili) : le rivoluzioni sono quelle che vanno a finire bene per i rivoltosi creando uno sconvolgimento, le rivolte quelle dove ai ribelli le cose vanno male e, una volta terminata la ribellione, si ritorna alla condizione di partenza. --Postcrosser (msg) 01:59, 26 dic 2020 (CET)
Grazie.Zgido Syldg (msg) 09:06, 26 dic 2020 (CET)
Se ho ben capito, le guerre civili contengono tre sottinsiemi: Rivoluzioni, Rivolte e tutto il resto (ad es. quelle di cui parlano Cesare nel "De Bello Civile" e Montanelli ne "L' Italia della Guerra Civile" a cui nessuno ha attaccato le due precedenti etichette). Vale la pena di osservare come il significato astronomico di rivoluzione (tornare al punto di partenza) sia quello che Barbera da` a rivolta. Nessuno pensi che sto criticando Barbera: rendere compatibili le cose e` opera divina, non umana. Suppongoche (msg) 11:04, 27 dic 2020 (CET)
Grazie.Zgido Syldg (msg) 20:56, 1 gen 2021 (CET)

Sostanza misteriosa

Sommo Oracolo, mi trovo ancora una volta di fronte ad un tremendo dilemma. Tutto ha avuto inizio con la bollitura di un gambo di cardo (l'arcano si cela spesso nei contesti più improbabili). L'acqua di bollitura, dopo l'aggiunta di dado vegetale (quindi sostanzialmente sale, glutammato e aromi), è stata conservata in pentola per alcune ore, e da limpida quale era (debolmente giallognola, colorazione dovuta sostanzialmente all'aggiunta del dado) è diventata verde! Ma non un verde tanto per dire, proprio un bel verde deciso (vedere foto a latere), e in un certo qual senso poco ..."naturale". Mi sarei aspettato di trovare al limite un liquido bruno, quasi nero, avendo avuto tutto il tempo per ossidare, ma quel colore proprio non me lo sarei mai aspettato. Al che penso: "... e se fosse sensibile al pH?". Aggiungo una spruzzata di succo di limone ed ecco che il brodo diventa giallo. E qui la domanda: quale sostanza (o gruppo cromoforo) potrebbe essere la responsabile del viraggio? Purtroppo non ho modo di misurare il pH della soluzione, ma presumo che il viraggio avvenga attorno a pH 7 (l'acqua di cottura è particolarmente calcarea, quindi il brodo senza succo dovrebbe essere debolmente basico) --Samuele Madini (msg) 22:20, 29 dic 2020 (CET)

Allora, qualche considerazione: innanzitutto se è diventato verde dopo alune ore di riposo, probabilmente non è il pH debolmente basico che ha colorato la sostanza di partenza ma l'ossidazione (una reazione acido base è veloce, un'ossidazione è lenta). Non dico che la sostanza in questione non cambi colore con il pH, ma nella forma ridotta non ha colorazioni così intense, tanto che prevale il colore del brodo. Poi il ritorno al giallo con il limone (che può benissimo significare incolore vista la presenza del brodo) può essere dovuto al viraggio acido-base della molecola ossidata, oppure che l'acido ascorbico del limone ha un potenziale redox più basso della molecola misteriosa e l'ha ridotta facendola tornare al punto di partenza.
Comunque non so esattamente quale molecola sia, ma dal comportamento descritto sa tanto di qualche membro della famiglia dei flavonoidi. Sono antiossidanti (ergo, si ossidano facilmente) e sono colorati, oppure lo diventanio intensamente cambiando il pH o con i processi redox. Ma è solo un ipotesi--95.244.118.63 (msg) 08:24, 30 dic 2020 (CET)
Sicuramente la molecola si è formata in seguito ad un processo di ossidazione. Ho fatto qualche "esperimento", e parrebbe essere di fatto sensibile al pH (dopo aver acidificato con succo di limone o aceto, aggiungendo bicarbonato torna verde, virando nuovamente con aggiunta di acido e così via...). Inoltre il brodo inizialmente era leggermente brunastro ma di una tonalità molto meno intensa rispetto al "giallo" che appare dopo l'acidificazione, il che mi fa comunque sospettare per una colorazione dovuta al pigmento virato --Samuele Madini (msg) 14:05, 31 dic 2020 (CET)
Bravissimo che hai fatto la prova con il bicarbonato. Quindi sì, è una sostanza naturale la cui forma ossidata è molto colorata in ambiente alcalino e vira in ambiente acido. Adesso che sostanza è? Boh, ripensandoci oltre ai flavonoidi un'altro possibile candidato è la cinarina, vista la famiglia della pianta. Purtroppo non ho i casa cardi o carciofi da fare delle prove, non so che colore assume la cinarina ossidata. Però secondo me il ballottaggio è tra lei e qualche membro dei flavonoidi, che nei cardi non mancano.Purtroppo l'unico modo per determinare cos'è davvero sarebbe fare una bella cromatografia su colonna del tuo brodinoper isolare il composto che ci interessa, e poi fare un bell'H-NMR--79.41.133.52 (msg) 20:37, 31 dic 2020 (CET)
[↓↑ fuori crono] Potrebbe valerne la pena. Se ho scoperto una nuova molecola con qualche utilità in chimica analitica la voglio chiamare "brododicardina"--Samuele Madini (msg) 10:27, 1 gen 2021 (CET)
Se può essere utile, so che per evitare quando si tagliano i carciofi di trovarsi le mani "sporche" (o per meglio dire "colorate") si mettono a mollo con un po' di succo di limone. Forse cercando su Google si trova qualche informazione in più su questo "rimedio della nonna" (mi pare si chiamino così) e la sua spiegazione chimica. --Daniele Pugliesi (msg) 02:56, 1 gen 2021 (CET)

Domanda tecniche fotografiche

Oh sommo Oracolo... sono al tuo cospetto per una domanda sulle tecniche fotografiche. Se su Wikimedia Commons una fotografia è stata realizzata mediante Procedimento a colori per formazione di coloranti, come diavolo compilereste il c:Template:Technique? Grazie sommo Oracolo --Valerio Bozzolan (msg) 16:31, 31 dic 2020 (CET)

C'entra niente la voce Distruzione di coloranti riguardo a tale processo? --Daniele Pugliesi (msg) 02:58, 1 gen 2021 (CET)
Uh che belle figure! OK non ho idea di cosa sto leggendo.. asd --Valerio Bozzolan (msg) 16:24, 2 gen 2021 (CET)

Comando vocale fotocamera smartphone

Ho appena cambiato telefono, e proprio non riesco a capire come attivare il controllo vocale della fotocamera del Galaxy A20e : sul vecchio Galaxy S3 Neo mi bastava aprire la fotocamera e dire "scatta" oppure "cheese" e veniva scattata una foto, opzione comodissima quando non potevo cliccare manualmente sul tasto. Nel nuovo telefono non ho capito come attivare i comandi vocali, e l'unica cosa che ho trovato è tenere premuto il tasto home, chiedere "scatta una foto", aspettare che venga aperta l'app della fotocamera (anche se era già aperta) e aspettare che venga scattata la foto, il tutto senza vedere cosa sto inquadrando. Sapete come fare ad attivare il comando "scatta" diretto? O se esistono delle app con cui è possibile farlo? Le mie ricerche su Big G sono state infruttuose --Postcrosser (msg) 22:58, 1 gen 2021 (CET)

Googlando mi sembra di aver capito che quel "capolavoro" di Bixby interferisce con l'autoscatto vocale. Quindi prima devi disattivare Bixby Voice e poi sull'App della fotocamera vai su Impostazioni > Metodi di Scatto > Comandi Vocali e selezioni ON. ...spero... ;) Ultimamente Samsung prova a complicarci la vita, eliminando le funzioni più utili e semplici ad esempio la radio FM.--Flazaza (msg) 08:59, 3 gen 2021 (CET)
Eh, il fatto è che tra i metodi di scatto selezionabili nella fotocamera non c'è comandi vocali. Cosa che mi sembra assurda visto che la funzione era invece presente in un modello di 7 anni più vecchio. --Postcrosser (msg) 15:09, 3 gen 2021 (CET)

romanzo di fantascienza degli anni 50 con protagonista nero

cb La discussione proviene dalla pagina Aiuto:Sportello informazioni.
– Il cambusiere ValeJappo【〒】 13:29, 26 nov 2020 (CET)

Buongiorno. Non riesco più a ricordare il nome di un romanzo di fantascienza degli anni 50 (0 60) dove alla fine si scopre che il protagonista eroe è nero. A me pare che l'autore fosse Vonnegut o van Vogt, ma non ne sono sicuro. E' un romanzo importante anche come tema sull'antirazzismo, ma non riesco proprio a ricordarlo? Mi sapete aiutare?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.33.97.221 (discussioni · contributi) 13:26, 26 nov 2020 (CET).

Non hai qualche informazione in più sulla trama? (Ad esempio in che nazione era ambientato? Cosa succedeva? Il razzismo / antirazzismo era il tema principale?) --Meridiana solare (msg) 14:04, 26 nov 2020 (CET)
Mi ricordo un racconto che faceva più o meno così (cito a memoria):

«Popoli della Terra, finalmente sarete accolti di nuovo nel seno della Federazione dei Pianeti da cui eravate stati esiliati. Finalmente abbiamo trovato una cura alla malattia terribilmente invalidante che migliaia di anni fa ha infettato gli abitanti della Terra e che aveva causato il vostro allontanamento. Quindi non preoccupatevi, se qualcuno di voi è ancora bianco non si deve vergognare, adesso possiamo curarlo.»

Era questo? --Lepido (msg) 14:48, 26 nov 2020 (CET)
Allora, il libro non l'ho mai letto, ma ricordo di aver letto il riferimento sopra scritto sul mio manuale di letteratura del liceo. Purtroppo il manuale l'ho venduto anni fa, per cui non posso ritrovarlo. Non credo fosse un romanzo sul razzismo, ma la genialata stava nel far identificare il lettore medio (che a quei tempi era un bianco) nel protagonista per poi fargli scoprire alla fine che si era identificato per tuto il tempo con un nero. Ero convinto fosse un fatto conosciuto, dal momento che era su un manuale scolastico, ma finora Google non mi è stato d'aiuto. Mi par di ricordare che l'autore fosse uno di quelli sopra da me citati, ma non posso esserne sicuro al cento per cento. Si trattava di un autore americano ed erano gli anni 50 (o al limite 60). Il genere era fantascienza, credo fossero terrestri contro alieni ma non potrei giurarlo. A cosa si riferisce il testo riportato? Grazie. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.33.97.221 (discussioni · contributi).
"autore fosse uno di quelli sopra da me citati" dove?
Io ricordo un racconto del genere, che era appunto terrestri contro alieni, e alla fine si scopre di essersi identificati per tutto il tempo con un alieno (non con un nero). Non ricordo però titolo nè autore. --Meridiana solare (msg) 16:31, 26 nov 2020 (CET)
Sì, quello è un racconto bellissimo che si intitola Sentinella. Può essere che fosse stata una fonte di ispirazione per il romanzo che dico io. Gli autori potrebbero essere Vonnegut o van Vogt, sono sicuro quasi al cento per cento.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.33.97.221 (discussioni · contributi) 16:42, 26 nov 2020‎ (CET).
A me viene in mente L'anno del sole quieto (magnifico romanzo).—GJo ↜↝ Parlami 17:42, 26 nov 2020 (CET)
P.s.: mi raccomando: firmati!—GJo ↜↝ Parlami 17:45, 26 nov 2020 (CET)
Beh, in Fanteria dello spazio (1959) il protagonista non è "nero" nel senso di "origine africana", ma è comunque... non-bianco. E viene detto solo alla fine (non ditelo a Verhoeven, eh! per quanto mi piaccia il suo film, non c'entra niente col libro ... e non solo per il colore della pelle del protagonista!) --95.252.29.164 (msg) 08:09, 27 nov 2020 (CET)
Allora @151.33.97.221, era Fanteria dello spazio o no? Sono curioso di sapere se l'ho azzeccata (però non è di Vonnegut né di van Vogt!)--87.5.122.16 (msg) 17:59, 2 dic 2020 (CET)
No purtroppo non è quello, ma grazie, suona interessante!Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.33.97.221 (discussioni · contributi).
Mannaggia, non l'ho azzeccata! Comunque mai disperare, una volta ho ricevuto la risposta giusta... dopo 5 anni! :) ! p.s. Usa la firma!!! --82.52.57.248 (msg) 10:07, 4 gen 2021 (CET)
In "Il gatto che attraversa i muri" di Heinlein si scopre quasi per caso che l'eroe Colin Campbell è nero ma il romanzo è dell'85, credo. In "La via delle stelle" (Tunnel in the Sky) del '55, anche die Heinlein, l'eroe Rod è probabilmente nero ma ciò è solo suggerito ma non affermato esplicitamente. 2003:F5:6F18:ED00:40E1:C2AF:BF93:B804 (msg) 13:29, 20 dic 2020 (CET) Marco PB
Chi lo sa, forse, ma non credo, grazie a tutti!Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.33.97.221 (discussioni · contributi).

Nome di due governi con PdC omonimo

Buongiorno, Ho una domanda: L'attuale Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana è Giuseppe Conte, e i suoi governi si chiamano Governo Conte I e Governo Conte II, se in futuro venisse nominato un PdC di nome Pinco Conte, come si chiamerebbe il suo governo per distinguerlo da quello di Giuseppe Conte? --32PDCMIRLO (msg) 21:16, 2 gen 2021 (CET)

Non ci sono "regole" fisse. Dovesse capitare, prenderà piede la definizione più pratica. --Captivo (msg) 10:52, 3 gen 2021 (CET)
Mi verrebbe fa pensare che, banalmente, si userebbe nome+cognome, quindi "governo Giuseppe Conte I", "governo Giuseppe Conte II" e "governo Pinco Conte". Però ovviamente non è possibile saperlo. --Syrio posso aiutare? 14:29, 4 gen 2021 (CET)
Negli Stati Uniti d'America è già successo (George H. W. Bush e George W. Bush, quindi pure con 2 nomi molto simili...). Come vengono chiamati i relativi governi? --Meridiana solare (msg) 14:58, 4 gen 2021 (CET)
Negli USA, per distinguere il POTUS figlio dal POTUS padre dicevano "dabliiu busc". OT Ricordo un simpatico scherzo che l'entourage di Clinton, liberando gli uffici della Casa Bianca fece al team del neo-eletto George W. Bush: tolsero da tutte le tastiere dei PC e delle macchine da scrivere la lettera "W" a voler rimarcare la sostanziale equivalenza tra padre e figlio.--Flazaza (msg) 15:05, 4 gen 2021 (CET)

Statistiche sulla vaccinazione Covid-19

Salve Wikipediani, sapete indicarmi un siti che riporta l'andamento della campagna vaccinale per i diversi stati? Su worldometer ci sono solo i dati legati alla pandemia ma non quelli sui vaccini. --2.37.205.114 (msg) 14:16, 3 gen 2021 (CET)

[1] --82.52.57.248 (msg) 09:59, 4 gen 2021 (CET)
qui quella mondiale --Ap7189ap 07:13, 5 gen 2021 (CET)

Che ora è?

In un atlante geografico del 1969 che ho in casa c'è anche la mappa del mondo diviso a spicchi dei fusi orari. Ci sono stati/territori che sono colorati di grigio, che dalla legenda sarebbero quei posti dove non vige alcun sistema di ora. I posti in questione sarebbero l'Arabia Saudita, gli Yemen del nord e del sud, gli Stati della Tregua (oggi Emirati Arabi Uniti), il sultanato di Mascate (oggi Oman), il protettorato britannico del Bahrein e la Mongolia e la Groenlandia. Secondo un'altro atlante che ho in casa, dell'82, l'unico stato che non ha un ora è l'Arabia Saudita e la Groenlandia. Oggi l'arabia è UTC + 3, e la Groenlanda ha i suoi orari.

La domanda che mi pongo è: ma nel 1969 in Mongolia o in Arabia (o nel 1982 in arabia), come concepivano il concetto di ora?

--95.232.117.158 (msg) 10:30, 4 gen 2021 (CET)

Forse non era un'ora legale, bensì ogni paese / città utilizzava un'ora locale (in base alla posizione del sole in cielo). O forse c'era un'ora legale, ma non era coordinata con il sistema internazionale dei fusi orari. --Meridiana solare (msg) 14:59, 4 gen 2021 (CET)
L' articolo Fuso orario ti dice quasi tutto quello che ti direi io. Posso aggiungere che i paesi con UTC+n+0.5 ed UTC+n+0.75 dovrebbero usare un approssimazione all' ora solare della capitale. Che in un posto come la Groenlandia di una volta il problema di "prendere l' equivalente del treno" non si poneva perche` l' aereo arrivava un giorno e partiva quello dopo. Che quando la Francia ha adottato l' ora del fuso (circa 1900) ha adottato quella di Parigi + 9 minuti (questa cifra puo` essere sbagliatissima) per non dire che usava Greenwich (ossia l' orgoglio nazionale puo` contare molto)Suppongoche (msg) 06:53, 5 gen 2021 (CET)

Aiuto:Criteri di enciclopedicità/Biografie

Buon giorno. Tra i criteri non viene indicato un soggetto che ha registrato uno o più brevetti. Come ci si deve comportare con un "personaggio" che nella sua vita ha solo depositato uno o più brevetti? --93.66.74.141 (msg) 08:44, 5 gen 2021 (CET)

Personalmente non trovo alcuna importanza sul "numero" di brevetti, ma casomai la rilevanza dei brevetti depositati (anche un mio amico ha depositato 2 brevetti, di cui 1 ha iniziato a fruttargli economicamente, ma l'unico merito ve vedo nel mio amico è la sua capacità e perseveranza nel riuscire a concludere la procedura di deposito, estremamente complicata e costosa). Il brevetto/i è innovativo? Ha cambiato le abitudini/vita a qualcuno? Ha determinato la fortuna a persone e aziende? Queste sono le domande da porsi.... --Skyfall (msg) 10:51, 5 gen 2021 (CET)
Brrr... la procedura di deposito non la auguro a nessuno (impiegano anche anni per dirti che ti hanno rifiutato la domanda per un dettaglio, e tu hai pochissimo tempo per controbattere). Qualche anno fa la mia azienda ha iniziato un'aggressiva politica "più brevetti depositiamo, meglio è", con gratifiche sullo stipendio a chi avesse partecipato al programma. Quindi a mio nome e a nome di molti miei colleghi risultano parecchi brevetti... tutti IMHO irrilevanti. Non direi MAI che io o i miei colleghi siamo enciclopedici per questa cosa. --80.117.163.141 (msg) 09:55, 6 gen 2021 (CET)

Ipnosi regressiva

Stavo leggendo questo articolo in cui Marisa Laurito racconta della sua vita precedente scoperta grazie all’ipnosi regressiva. Non trovate affascinante ciò? Credente nella vita precedente? --5.169.183.146 (msg) 22:01, 9 gen 2021 (CET)

C'è scritto anche in cima a questa pagina: Wikipedia non è un forum (e neanche l'Oracolo lo è). Ciò premesso, vedi Ipnosi regressiva. --Sesquipedale (non parlar male) 22:23, 9 gen 2021 (CET)

Femmina accabadora in Grecia

La femmina accabadora è una figura del folklore sardo che rappresenta una donna che uccide delle persone in grande sofferenza fisica e psicologica. Ad un certo punto nella voce c'è scritto:

«Non ci sono prove della femmina agabbadora come tale, ma di donne che portavano conforto nelle famiglie dove c'era un moribondo, accompagnandolo fino all'ultimo istante. Aiutavano nell'agonia e davano sostegno, perciò erano rispettate da tutta la comunità, ma non uccidevano come invece pare avvenisse altrove (in Grecia)»

Chiedo: qualcuno ha notizie di questa figura in Grecia? Mi interesserebbe molto ma non trovo nulla. --Videoratt (msg) 23:00, 10 gen 2021 (CET)

Quell'affermazione è senza fonte (ho aggiunto il relativo avviso), cercando nella cronologia vedo che è stata aggiunta nel 2019 con questa modifica.
Cercando nel web ho trovato solo informazioni che le femmine accabadore oltre che in Sardegna c'erano in Salento e in Grecia. Non ho trovato indicazioni che in Grecia uccidessero. [@ Videoratt] --Meridiana solare (msg) 16:33, 12 gen 2021 (CET)
[@ Meridiana solare] sì infatti, neppure io, eppure mi ricordo di averlo sentito, forse a scuola... ma fonti non ne ho trovate. Per caso sei riuscito a capire come si chiamassero le accabadore, in Grecia? Videoratt (msg) 22:36, 12 gen 2021 (CET)
In effetti nell'antica Grecia erano le donne a vegliare il defunto, preparare il corpo e i rituali per la processione funeraria (vedi qui). C'era anche lo sottotipologia della Prefica, che si occupava di inscenare le pubbliche lamentazioni, le μοιρολόγια (moirologia), tradizione non del tutto scomparsa ai giorni nostri (vedi qui) e tra l'altro presente in moltissime culture, non solo quella greca (vedi en:Professional mourning). Ma un conto é occuparsi dei riti relativi al trapasso, un altro aiutare il trapasso. --Skyfall (msg) 16:56, 13 gen 2021 (CET)
Qui c'è una accurata ricerca sull'eutanasia nell'antica Grecia. In tutto il corpus letterario giunto a noi, non si parla esplicitamente che venisse praticata da donne. C'è da dire che dell'eutanasia ci sono o riferimenti generici, o disquisizioni filosofiche e morali. L'unica esplicita richiesta di eutanasia è presente in Le Trachinie, dove Eracle in preda all'immane dolore per colpa della tunica avvelenata data dalla moglie Deianira, chiede al figlio maschio Illo di porre fine alla sua vita. Oltre l'eutanasia, nelle tragedie greche si descrivono diversi omicidi per mano femminile (il più famoso è Clitennestra che uccise per vendetta il marito Agamennone), ma si tratta appunto di omicidi veri e propri, non di eutanasie. Detto questo, direi di togliere quel riferimento all'antica Grecia. --Skyfall (msg) 17:49, 13 gen 2021 (CET)
Adesso vado nelle supposizioni personali più selvagge: prefiche in greco mi pare che si dicesse Μοῖραι, termine che indica anche le Moire (le tre figure femminili personificazioni del destino, di cui Atropo recideva il filo della vita degli uomini). Considerato che, secondo lo studio che ho segnalato prima, non c'è traccia nel corpus letterario greco che l'eutanasia venisse praticata proprio dalle donne, non è che da tale polisemia nasce l'equiparazione tra femmina accabadora e prefica greca? --Skyfall (msg) 18:13, 13 gen 2021 (CET)
[@ Skyfall] Grazie mille, davvero interessante. In effetti ho in mente una qualche figura femminile greca associata alla morte sullo stile della acabbadora, ma probabilmente anche io faccio un misto tra questa e le Moire e le Prefiche (e aggiungerei le Pizie, che non erano associate alla morte ma comunque dovevano essere ben inquietanti lo stesso). Bisogna dire che amo sia la Grecia che la Sardegna, quindi leggendo quel riferimento mi si sono illuminati gli occhi. Entrambe mi hanno sempre trasmesso un piacevole senso di mistero. Ne approfitto per chiederti anche un'altra cosa che mi è venuta in mente. Anni fa lessi su Wikipedia di alcune grotte greche che si credevano essere abitate da divinità. Non ricordo a che periodo si riferissero (forse anche pre-elleinche), ma mi pare fossero divinità femminili (almeno una di sicuro). Ricordo invece che c'era la foto di una di queste caverne, e che era situata sul dorso scosceso di una montagna, in una zona impervia che solo un escursionista sarebbe stato in grado di raggiungere. Tu ne sai qualcosa?Videoratt (msg) 21:39, 15 gen 2021 (CET)
In Creta abbondano: la divinità preellenica Ilizia aveva una grotta sacra ad Inatos, presso Amnisos. L'ingresso è poco intreressante, ma non lontano ci sono le grotte di Matala, con l'ingresso a strapiombo su una scogliera, sebbene erano antiche tombe. Sempre a Creta spettacolari all'interno sono le grotte di Psychro che in realtà sono due: una indicata come "grotta delle dee" presso il Monte Ida, l'altra sacra a Zeus o ai Dattili (5 figure maschili, 5 femminili, associati al parto di Rea). A Creta ci sono altre grotte ancora. Nel resto della Grecia ce ne sono una miriade. --Skyfall (msg) 22:27, 15 gen 2021 (CET)
Sì, devono essere proprio quelle cretesi, grazie.Videoratt (msg) 22:49, 15 gen 2021 (CET)

Sito chiuso e possibile riapertura

Questo sito, consultabile fino ai primi 10 giorni di gennaio, conteneva l'elenco delle build di Windows 10. Poiché tra l'11 e il 14 gennaio è stato chiuso, il suo webmaster può riaprirlo con lo stesso indirizzo, magari cambiando l'hosting? Può funzionare in questo modo? --2001:B07:6442:8903:190A:F371:40C4:371 (msg) 15:16, 15 gen 2021 (CET)

Disuguaglianza di Clausius

Mi trovo a leggere riguardo la nota disuguaglianza:

Q_1/T_1+Q_2/T_2≤0 e ho capito come giungervi considerando Q2 come calore assorbito e Q1 (calore) ceduto sfruttando la nozione di rendimento partendo da
1+Q_1/Q_2=1-T_1/T_2 (Q1 considerato con segno) con facili passaggi algebrici.

Il punto dubbo è però questo: cosa succede se inverto i segni di Q1 e Q2 ossia considerassi una macchina che assorbe Q1 e cede Q2? Il dubbio mi sorge guardando il diagramma di Raveau dove vedo che considera anche Q1 positivi! Considera infatti la retta Q_2=-T_2/T_1Q_1 (che deriva dalla suddetta formula) sia per macchine termiche che per macchine frigorifere.

Ora, il punto che mi stona è che il rendimento è definito come 1+Q_1/Q_2=η (**) per una macchina termica, se inverto Q1 e Q2 -come fa nel diagramma pur consideranto la medesima relazione- ho una macchina frigorifera (mantenendo le sorgenti a Temperatura fissa). Ho quindi un ciclo frigorifero e la formula 1+Q_1/Q_2=η non ha più senso. Tuttavia la disuguaglianza di Clausius mi sembra valere per qualunque valore e segno di Q1 e Q2 (come si vede appunto dal diagramma), eppure parte sempre dalla formula (**) e quindi da considerazioni valide per MACCHINE e non per FRIGORIFERI. Perché quindi è una relazione generale?

Anche perché il rendimento in teoria è sempre positivo e minore strettamente di 1, in tal caso sarebbe negativo per una macchina frigorifera.

Lascio un link al diagramma succitato: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Diagramme_de_Raveau.png

Ringrazio chiunque mi risponda :) --5.90.67.92 (msg) 17:25, 15 gen 2021 (CET)

Ti consiglio di non dimenticare di specificare T2>T1 perche` aiuta chi ti risponde (almeno quelli che entreranno nelle equazioni).
Quanto segue e` piu` dietrologia che fisica, ma Suppongoche (msg) 11:22, 16 gen 2021 (CET) sia quello che serve a chiarirti le idee.
Uno vuole definire il rendimento come
risultato = rendimento * "sforzo"
Nel caso della macchina termica, lo sforzo e` il calore preso da una sorgente, ed e` associato alla sua T. Nel caso del frigorifero, lo sforzo e` il lavoro che uno fa, che non e` associato ad una T definita. Quindi non e` che la (**) non abbia senso per un frigorifero, e` solo che l' eta cosi` definito non e` quello che viene naturale considerare rendimento del frigorifero (lo Zemansky lo chiama coefficiente di prestazione).
Si sa che una leva di 2o genere e` sempre vantaggiosa ed una di 3o sempre svantaggiosa. Ma se devo spostare una sorgente radioattiva stando a prudente distanza trovero` vantaggioso (nel senso di salutare) usare un 3o genere. Questo per dirti che bisogna stare attenti al fatto che le parole possono cambiare significato in modo piuttosto subdolo. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Suppongoche (discussioni · contributi) 11:22, 16 gen 2021 (CET).
Sono l'IP precedente e vorrei ringraziarti per la risposta e aver fatto notare il T2>T1,che è proprio come dici.
Mi piacerebbe chiarire meglio una questione: in effetti potrei accettare che la definizione di rendimento valga anche per frigoriferi come rapporto di lavoro e Q ceduto, tuttavia quello che mi preoccupa è altro: prendiamo il buon ciclo di Carnot, da definizione sappiamo che η=1+Q_1/Q_2 e proprio per le caratteristiche del ciclo giungiamo a dimostrare che η=1-T_1/T_2 (ragioniamo su questo particolare ciclo).
Fatto questo si passa al teorema di Carnot (valido per le macchine non per i frigo) che ci dice che ogni macchina reversibile ha rendimento pari a quello della macchina di Carnot quindi possiamo scrivere 1+Q_1/Q_2=1-T_1/T_2 sempre sotto l'ipotesi di reversibilità e da qui ricaviamo la disuguaglianza (poiché ogni macchina reversibile ha anziché una uguaglianza una disuguaglianza).
Tuttavia dobbiamo ricordarci che η=1-T_1/T_2 è stato ricavato dal ciclo di carnot, se io prendo un frigorifero in generale non abbiamo mica mostrato che 1+Q_1/Q_2=1-T_1/T_2 perché noi abbiamo ragionato sempre su macchine e non su frigoriferi. E' questo il punto che mi rende dubbioso. Non so se sono stato molto chiaro :D, ma ci spero! Grazie mille. --Matt.pas (msg) 14:10, 16 gen 2021 (CET)
Altro consiglio: linka l' articolo di wiki.fr sul diagramma di R, che mi avrebbe semplificato le cose.
Secondo me, stai cercando di conciliare due fonti che usano definizioni diverse: in una macchina termica e` un motore termico che produce sempre lavoro, nell'altra lo puo` sia produrre che assorbire. Suppongoche (msg) 08:02, 18 gen 2021 (CET)

Usucapione

In una villa di una persona altolocata negli USA, grande casa con un immenso giardino, un giardiniere, portoghese immigrato da pochi mesi, lavorava tranquillamente. Era una persona onesta, un immigrato regolare, senza famiglia o legami affettivi. Insomma a nessuno fregava nulla di lui, nemmeno al padrone snob. Ma a lui non importava perché almeno aveva da fare per tutto il giorno e comunque guadagnava i soldi necessari a vivere bene. Una sera, dopo una giornata di faticoso lavoro, torna al suo domicilio, un immondo appartamento in un palazzone fracasdsato nella periferia di una grande città, un posto dove l'affitto costa davvero poco, e la trova avvolta dalle fiamme. Non aveva molto, quindi di fatto la perdita è stata davvero minima, ma ad un tratto si trovava senza un tetto. Dormì i giorni seguenti per strada come un senzatetto, perché nessuno lo avrebbe ospitato, perché a nessuno fregava niente di lui. Di giorno lavorava, ma non disse niente al padrone del suo incidente, perché al pèadrone non importava nulla di lui. Un giorno mentre lavorava in giardino si rese conto di una cosa: il padrone non usciva mai in giardino! Era un cinquantenne viziato ereditiere che passava le giornate chiuso nel suo ufficio ad amministrare le sue ricchezze, per aumentarle ancora di più. Aveva un giardino e spendeva molti soldi per mantenerlo, ma non ci andava mai. E quindi il giardiniere portoghese pensò "Se io mi accampo qui, lui non se ne accorgerà mai". Fu così che comprò una tenda da campeggio e, con la omertosa complicità degli altri giardinieri (dovuta al semplice fatto che a loro non importava nulla di lui) la sera finito il turno lavorativo anziché andare per strada si infilava nella sua tenda. E andò avanti così per qualche mese. Un giorno si rese conto che era emigrato negli states non per vivere in quel modo, e si pose la classica domanda "ma io che cosa sto facendo della mia vita?". Sapeva che non poteva ambire a qualcosa di meglio in quelle condizioni, allora decise di iscriversi all'università. Frequentò il corso di filosofia. La mattina si alzava, e anzichè andarsene al lavoro andava all'università. Il padrone non se ne accorse mai, era troppo impegnato a stare nel suo ufficio. Gli altri giardinieri videro che non si presentava più, ma non si posero il problema: tanto a loro non importava nulla di lui. Nel frattempo al padrone venne un infarto, morì e la villona passò nelle mani del fratello, il quale ammirato dalla bellezza della villa che acquisì per eredità, ma affetto da un disturbo della personalità che lo rendeva timoroso di fare qualsiasi cambiamento nella sua vita, decise di rimanere a casa sua, mantenendo tuttavia la villa ereditata in condizioni perfette pagando opportunamente custodi e manutentori. Compreso il giardiniere portoghese. Nel corso degli anni di studi, con i soldi guadagnati ha sostituito la tenda da campeggio con una casettina in legno costruita con le sue mani. I giardinieri e il custode notavano che faceva qualcosa, ma tanto non gli importava nulla. Alla fine si laureò in filosofia. Trovò lavoro neòòa biblioteca della città, quindi decise di licenziarsi dal lavoro di giardiniere. Tuttavia per via degli affitti alti, decise di rimanere nella casetta di legno fino a quando non lo avrebbero cacciato. Ma nessuno era interessato a lui, e quindi nessuno li disse nulla. Dopo 5 anni di lavoro in biblioteca, visto che ormai erano 10 anni che viveva in quell'angolo remoto del giardino, decise di chiedere l'usucapione. Non so come è andata a finire

Ora la mia domanda è, se questa cosa fosse successa in Italia, il tizio potrebbe diventare proprietario per usucapione del pezzettino di terreno sul quale si è accampato per 10 anni senza che nessuno gli dicesse nulla? --87.0.150.115 (msg) 16:20, 16 gen 2021 (CET)

Innanzitutto la usucapione in Italia è dopo 20 anni, si riduce a 10 in casi molto particolari (es.contratto di compravendita viziato). Poi e soprattutto, perché si possa chiederla, occorre che il proprietario si disinteressi completamente (ci si "dimentichi") della proprietà. Il mio primo professore di diritto diceva che anche pagarci le tasse significa interessarsi. Pertanto, a meno che il proprietario vada all'estero, oggigiorno è molto difficile che capiti. --Skyfall (msg) 17:48, 16 gen 2021 (CET)

Power bank solari, quale serve davvero?

Ciao a tutti, vorrei acquistare un caricabatterie per il mio cellulare e vorrei comprarlo ad energia solare; purtroppo non so destreggiarmi bene tra amperaggi voltaggi eccetera! Vorrei dunque sapere dal mitico oracolo, se possibile, quale egli ritiene siano le caratteristiche di potenza di uscita per utilizzarlo con un normale telefono cellulare se sia anche utile valutare la capacità di ricarica della batteria attraverso il pannello o se devo scegliere un pannello particolare. Non vorrei spendere moltissimo però nemmeno prendere una cosa da €15 che sono sicuro non soddisfi. Grazie Oracolo! --151.73.163.79 (msg) 20:53, 20 gen 2021 (CET)

I valori di amperaggio, voltaggio, ecc. da utilizzare dovrebbero essere gli stessi presenti nel manuale o scheda tecnica del tuo cellulare. Se hai perso il manuale, dovresti poterlo trovare nel sito della marca in questione. Solitamente in tutti i manuali c'è una pagina verso la fine con riportate le caratteristiche tecniche. Per il pannello solare, esistono vari materiali di cui potrebbe essere costituito (silicio monocristallino, silicio policristallino, tellururo di cadmio, ecc.), la cui efficienza dipende non solo dalla natura chimica, ma anche dalla cristallografia del materiale e dalla purezza, per cui più che fare una scelta basata sul nome del materiale ti consiglio di leggere anche in questo caso le schede tecniche del materiale in questione fornite dallo stesso produttore, in modo da verificare quale è più efficiente. A parte questo, potrebbero essere d'aiuto vedere le recensioni di chi ha comprato il powerbank: infatti potrebbe capitare che sembra ottimo in realtà non funziona come sperato. Ad esempio ci sono celle fotovoltaiche con altissima efficienza quando vengono acquistate ma tale efficienza poi cala drasticamente nel tempo, per cui solo chi l'ha utilizzato sa se è effettivamente un prodotto di qualità o se è più simile ad un "usa e getta". Tieni conto anche dell'effetto memoria, ovvero a seconda di come carichi e scarichi le batterie del powerbank e del cellulare si consumano prima. Vale la pena quando l'acquisti leggere bene il manuale e attenerti a quanto c'è scritto. Male che vada se lo hai utilizzato come riportato dal fabbricante ma non funziona come dichiarato, puoi avvalerti della garanzia. Ti consiglio inoltre la rivista Altroconsumo: se trovi un numero della rivista dove si parla di powerbank solari, sicuramente i giudizi lì riportati sono più attendibili di quelli presenti sui siti web. --Daniele Pugliesi (msg) 22:43, 20 gen 2021 (CET)

Elezione presidente USA

Con il sistema vigente, se alle elezioni presidenziali USA un terzo partito riesce ad avere voti paragonabili ai dem e i rep, ed eleggere dei grandi elettori in modo che nessun partito abbia la maggioranza assoluta, ed ovviamente ciascun grande elettore vota il candidato del suo partito con il risultato che nessuno venga eletto. Cosa succede in questo caso? Ipotizziamo pure che finisca che i 3 partiti abbiano ottenuto rispettivamente 179, 179 e 178 grandi elettori (okay nessun terzo partito è mai riuscito ad essere cosi importante, ma é solo un ipotesi) --93.33.67.55 (msg) 16:20, 21 gen 2021 (CET)

Vedi Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America#Lo scenario 1824. --Sesquipedale (non parlar male) 16:47, 21 gen 2021 (CET)

Cosa ha fatto Pierpao?

Niente di negativo contro Pierpao, sia chiaro. Anzi è pure simpatico. In un momento di sereno e disimpegnato cazzeggio stavo guardando le domande dell'archivio dell'Oracolo. Ho visto una cosa fatta da Pierpao che non capisco proprio. Parlo di questa, è lui via proxy, che manda una mail da un suo account ad un altro suo account. Ma poi cos'ha fatto? Come faccio a vedere anche io quei codici dalle email che mi arrivano? --87.14.142.140 (msg) 14:49, 22 gen 2021 (CET)

Adesso non ricordo ma suppongo fosse l header della mail ricevuta. Poi controllo••Pierpao (listening) 16:11, 22 gen 2021 (CET)
Quei codici sono l'header della mail. Alcune di quelle righe sono usualmente visualizzate dal software di "gestione" delle email, altre rimangono nascoste. Praticamente tutti i software di email hanno un comando per visualizzare l'intero header.
Se poi vuoi sapere cosa significano le righe una per una, la faccenda si fa un po' più complessa. --Captivo (msg) 23:11, 22 gen 2021 (CET)
Grazie per avermi risposto. Me lo potreste dire, cosa significano le righe?--95.246.147.51 (msg) 08:47, 23 gen 2021 (CET)

Come si fa a"pingare"?

Che cosa vuol dire"pingare"? Ho scritto una domanda per una voce che avevo realizzato e un amministratore rispondendo ha aggiunto "se non mi pinghi come faccio a sapere che ha scritto?" confesso che non so cosa voglia dire. Ho cercato su wikipedia ma non ho trovato la risposta... Grazie della risposta --Martinosacchi (msg) 10:39, 23 gen 2021 (CET)

Per la verità non è una domanda da Oracolo, ma piuttosto da Sportello informazioni. E' un modo per avvisare qualcuno che c'è un messaggio che lo riguarda, vedi Aiuto:ping. --Er Cicero 10:52, 23 gen 2021 (CET)

Accelerazione in termini di area

Spero che quanto sto per dire abbia senso.

Si prenda un corpo simile ad un orologio, banalmente un bastoncino di lunghezza r, fisso ad una estremità, che posso far ruotare alla velocità che mi pare (a velocità costante). La velocità è . Solo che quello che ottengo non è la velocià propria del corpo, perchè ogni punto del mio bastoncino ha una velocità diversa. infatti più mi allontano dal fulcro, più la velocità aumenta.

Allora decido di calcolare la velocità come area coperta dal bastoncino nell'unità di tempo, e la esprimo come . Sembra strano ma l'ho già sentita la velocità come area coperta nell'unità di tempo, si misura in m2/s.

Ora ipotizzo di accelerare gradualmente la velocità di rotazione del bastoncino, fino ad arrivare au un periodo finale T'. Analogamente all'accelerazione periferica, la mia intenzione sarebbe calcolare l'accelerazione partendo dall'area coperta nell'unità di tempo.

Ci provo, faccio quindi , esce questo risultato. Ho dovuto sostituire T con 3 e T' con 5.

Ha senso? si può calcolare un'accelerazione in termini di area?

Grazie mille --79.25.10.61 (msg) 11:59, 21 gen 2021 (CET)

Con orologio intendi la sua lancetta? --Meridiana solare (msg) 17:57, 21 gen 2021 (CET)
"Concettualmente" quello che scrivi ha perfettamente senso. I calcoli invece non tornano per nulla. ;-)
Una velocità espressa come "area al secondo" esiste eccome, nulla di strano: si chiama velocità areolare. È però definita in modo diverso dal tuo (non c'entra l'area "coperta dal corpo"); nel caso molto semplice della bacchetta, il risultato finale è una formula quasi identica alla tua, ma è solo una coincidenza: usa la distanza del baricentro dal riferimento (quindi r/2 anziché r), e quindi la velocità viene 4 volte più piccola della tua. È un dettaglio trascurabile, quindi usiamo pure la tua formula, che cambia poco.
L'idea di calcolare una corrispondente "accelerazione areolare" ha anch'essa senso, ma hai commesso due errori piuttosto grossi:
  • Innanzi tutto, l'accelerazione è la derivata temporale della velocità, non il suo integrale.
  • Derivate e integrali vanno calcolati rispetto alla "dimensione temporale", al "tempo che scorre" (quello che di solito, per convenzione, si indica con la "t" minuscola). T invece non è il tempo che scorre: è il periodo di rotazione.
Nella tua formula, tutte le quantità in gioco (il pi greco, il raggio r, il periodo T) sono costanti, e quindi la sua derivata temporale sarebbe... zero: se non cambi nulla, la velocità areolare sta mantenendo sempre quel valore lì e l'accelerazione è nulla.
Se però stai "[cambiando] gradualmente" il periodo di rotazione, allora il T della tua formula va scritto, più precisamente, come T(t), una funzione del tempo, che ci dice per ogni istante t quale valore di periodo di rotazione T avesse la bacchetta in quel momento. Adesso la derivata temporale diventa più interessante (è una "derivata di funzione composta": se non hai pratica, prendila per buona :-); occhio però che sto usando T' per indicare la derivata della funzione T, non c'entra nulla con il T' che usavi tu):
da cui si osserva che:
  • L'accelerazione ha segno opposto alla variazione di periodo: la velocità areolare aumenta quando il periodo diminuisce.
  • L'accelerazione è proporzionale a quanto velocemente cambi il periodo ("T'(t)"). Non dovrebbe sorprendere: più sei brusco tu a cambiare il periodo, più brusca è l'accelerazione, sono direttamente legati.
  • L'accelerazione è però anche inversamente proporzionale al (quadrato del) valore che il periodo ha già in quel momento. Forse un po' meno ovvio del punto precedente, ma torna pure questo: se un oggetto gira con periodo di un'ora e tu togli a quel periodo un secondo, la velocità di rotazione di quell'oggetto è rimasta pressoché identica; se però togli lo stesso secondo a un oggetto che gira con un periodo di due secondi, gli hai raddoppiato la velocità: i cambiamenti di T "hanno più effetto" quando T è piccolo.
-- Rojelio (dimmi tutto) 18:23, 21 gen 2021 (CET)
La risposta di Rojelio e` un capolavoro di scienza e pazienza nell' indicare la retta via. Aggiungo solo un commento per riconoscere le sirene che indicano la via sbagliata. L' analisi dimensionale della formula (l^2/t)*t ti avrebbe detto immediatamente che non hai quello che cerchi.Suppongoche (msg) 08:10, 26 gen 2021 (CET)

Velocità "volumica"

Partendo dalla domanda precedente, alzo l'asticella. Appurato che esiste la velocità areolare, esiste anche una grandezza che esprime la velocità in termini di volume? Tipo una "velocità volumica", in m3/s.

Grazie --87.8.45.52 (msg) 09:42, 25 gen 2021 (CET)

Esiste la portata volumetrica (esempio più banale, la portata di un corso d'acqua), che si esprime appunto in m3/s --Postcrosser (msg) 10:38, 25 gen 2021 (CET)
In acustica esiste almeno un libro (che causa COVID non ho sottomano) in cui l' energia cinetica sonora dentro un tubo e` data da T=(1/2)*(M/A^2)*(v*A)^2, dove M e` la massa di gas nel tubo (ovviamente proporzionale alla sua lunghezza), A e` la sua sezione e v la velocita` quadratica media a cui le particelle oscillano attorno alla posizione di equilibrio. V=v*A e` chiamata velocita` volumica (almeno in questo libro).
Ma piu` in generale bisogna definire esattamente il verbo "esistere". C'e` gente che usa "velocita` di X" per indicare delta_X/delta_t. L' esistenza di queste persone implica l' esistenza di questa velocita`? Non oso esprimermi in merito.Suppongoche (msg) 12:02, 25 gen 2021 (CET)
Per come è formulata la domanda, sospetto che ci sia un malinteso da dissipare. Che cosa significa «una grandezza che esprime la velocità in termini di volume»?
Qui non si tratta di un concetto fisico - la velocità - che si può esprimere attraverso diverse "grandezze". La velocità, come grandezza fisica, è la variazione nel tempo della posizione. La velocità areolare, di cui si è parlato più sopra, non è un "modo diverso di rappresentare la velocità", è proprio una grandezza diversa (al massimo, è un modo diverso di rappresentare il momento angolare).
Dal punto di vista matematico, invece, "velocità di variazione" si può usare come sinonimo di derivata. Per qualunque cosa vari con continuità nel tempo - che sia una superficie, un volume, una temperatura, la statura di una persona, il potere d'acquisto di una valuta - si può definire la "velocità" con cui avviene tale variazione. Ma non sono "modi diversi di esprimere la velocità": sono applicazioni a grandezze diverse di uno stesso concetto matematico, la derivata. --93.36.167.230 (msg) 12:32, 25 gen 2021 (CET)

Democrazia e populismo

Considerato che il termine "democrazia" vuol dire etimologicamente "governo del popolo", i partiti democratici non dovrebbero essere anche populisti? Cioè, che vuol dire esattamente "democrazia" allora? --Daniele Pugliesi (msg) 18:41, 25 gen 2021 (CET)

p.s.: A margine, la Fiducia parlamentare può essere definita un'espressione di Democrazia illiberale? In caso contrario quali potrebbero essere esempi reali di Democrazia illiberale? --Daniele Pugliesi (msg) 18:47, 25 gen 2021 (CET)
"Populismo" può avere varie accezioni (di solito quella di "tendenza politica che punta ad assecondare sempre e comunque i desideri del popolo, prescindendo da ogni altra considerazione"), ma di certo non è sinonimo di democrazia; o meglio, anche un governo antidemocratico/autoritario può essere populista allo stesso modo di uno democratico. Si può anzi sostenere che il populismo nel suo senso pieno e assoluto non può esistere in una democrazia, visto che "governo del popolo" non significa che "il popolo può fare cosa gli pare, come gli pare, senza alcun limite". Vedi il secondo comma dell'art. 1 della Costituzione, "la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
La democrazia illiberale è quel sistema dove le regole tipiche di una democrazia in apparenza esistono, ma in realtà sono svuotate di significato in maniera più o meno palese; per esempio, dove è comunque possibile formare un partito politico e concorrere alle elezioni contro il partito di governo, ma poiché tutti i mezzi di comunicazione sono controllati dal governo stesso o da oligarchi amici del presidente i partiti di opposizione non possono fondamentalmente mettere in piedi una efficace campagna elettorale a proprio favore, andando quindi incontro a una sconfitta certa. Una democrazia illiberale è una dittatura travestita da democrazia.
La democrazia di illiberale non ha nulla a che vedere con la fiducia parlamentare (!), strumento che di illiberale non ha proprio nulla: esso è, detta semplice, l'autorizzazione che il popolo, per tramite dei suoi rappresentati, dà al governo per governare (visto che il governo non è eletto dal popolo e non ha quindi, a differenza del parlamento, una legittimazione popolare). --Franz van Lanzee (msg) 19:23, 25 gen 2021 (CET)
Se la Costituzione afferma che essa stessa è sopra il popolo, vuol dire allora che la Costituzione è antidemocratica in quanto va praticamente a limitare la funzione del popolo di governare?
In un mondo ideale, se il governo è del popolo, i suoi rappresentati non dovrebbero necessariamente assecondarne i desideri? Cioè, la Costituzione deve necessariamente esistere in una democrazia? E se sì, non dovrebbe essere scritta dal popolo o comunque assecondarne i desideri, anche tenendo conto che i desideri di ogni generazione sono differenti? Altrimenti dove sarebbe il "governo del popolo"? --Daniele Pugliesi (msg) 22:49, 25 gen 2021 (CET)
Daniele, intanto leggi le voci dittatura della maggioranza e Assemblea Costituente. Poi ne riparliamo. --93.36.167.230 (msg) 08:51, 26 gen 2021 (CET)
Mah... meglio che termino qui la discussione che mi sta venendo il rigurgito solo a pensare a certe situazioni politiche. Smettessero però di chiamarla "Democrazia"... a meno che per "demo" non si intenda che "versione al solo scopo dimostrativo". Poveretti studiosi di etimologia...... tanto tempo sprecato a ricercare l'origine e il significato delle parole, per poi vedere i significati stravolti dall'oggi al domani. --Daniele Pugliesi (msg) 11:46, 26 gen 2021 (CET)

C'è un vecchio aforisma (non ricordo l'autore) secondo il quale le Costituzioni sono quelle leggi che i popoli si danno quando sono sobri per esserne governati quando sono ubriachi. Perché possono esserci situazioni in cui i popoli sono ubriachi e per tale ragione prendono decisioni sbagliate; e no, il fatto che siano decisioni del popolo non le rende per questo decisioni sempre giuste: questo, quantomento, se si accetta l'idea che le persone detengono, per il solo fatto di essere persone, diritti fondamentali inalienabili e immodificabili (ovviamente se si rinnega l'esistenza stessa dei diritti umani allora il discorso è diverso).
Definendo la democrazia come "sistema dove il potere è esercitato dal popolo (direttamente o per tramite di delegati)" questo ci dice chi detiene il potere, ma nulla ci dice circa il come questo potere venga messo concretamente in atto, sul piano delle forme e dei contenuti; come, appunto, venga esercitato. Il malinteso mi pare è che confondi "governo del popolo" con "arbitrio del popolo" (o "dittatura del popolo", se per questo). Governare non significa poter fare tutto quello che ti pare, come ti pare, quando ti pare. Il concetto stesso di "governo" come "organizzazione deputata all'esercizio del potere" implica già in partenza che ci siano regole formali per l'esercizio del potere ("allora, al mio via tutti quelli a favore alzino la mano destra"; e se volevo alzare il piede sinistro?). In aggiunta alle regole formali, i sistemi moderni hanno introdotto (grazie al cielo) anche limitazioni in materia di "cosa" il governo può fare: ci sono dei limiti che non si possono superare, posti a tutela di quei diritti fondamentali di cui parlavamo prima. Si chiama "principio dello Stato di diritto": come i privati cittadini anche i pubblici poteri, lo Stato, sono soggetti al rispetto della legge. Il tuo capoufficio non può fare tutto quello che vuole, anche se è il capo; il Presidente della Repubblica non può fare tutto quello che vuole, anche se è il presidente. Il popolo non può fare tutto quello che vuole, anche se è il popolo. Nessuno può fare tutto quello che vuole: la libertà di tutti è limitata al fine di garantire la libertà di tutti. Il vedere la democrazia unicamente come "sistema dove comanda il popolo" è una visione mi pare estremamente ridotta di una questione enormemente più complessa di così.
Tutto questo a maggior ragione considerando che, nel mondo reale, non esiste un monolite chiamato "popolo" che agisce come una massa compatta; esiste una moltitudine di individui, con necessità e interessi contrastanti e contrapposti, riunita tutta in un posto, per giunta con risorse limitate a disposizione. A meno di un sistema dove ogni singola decisione è presa con un voto all'unanimità di tutti i consociati (sistema che funziona male già in una coppia di fidanzati, figuriamoci con una massa di molti milioni di persone), la realtà ci dice che le decisoni non sono mai prese "dal popolo" ma semmai "dalla maggioranza del popolo"; e l'esperienza storica ci insegna che molte maggioranze, se lasciate completamente libere di agire, tendono a fare cose orribili alle minoranze. Andresti a dormire tranquillo la notte sapendo che la maggioranza dei tuoi vicini odia terribilmente quello che sei e ha il potere di farti ogni cosa che vuole?
Detto questo, ed entrando in considerazioni più politiche che mi fanno precedere il tutto da un IMHO, il populismo puro è incompatibile con la democrazia pura. Non è possibile assecondare pedissequamente quelli che sono i desideri del popolo, che poi non sono i desideri del popolo ma al massimo i desideri della maggioranza del popolo (o, peggio ancora, di una minoranza chiassosa che sovrasta una maggioranza silente); non senza rinnegare il principio dello Stato di diritto, e prima ancora l'esistenza dei diritti umani fondamentali. Se la folla grida a gran voce invocando il rogo per gli eretici, i rappresentati eletti devono alzarsi e dire "no, 'sta cosa non si può fare, punto e basta". --Franz van Lanzee (msg) 16:36, 26 gen 2021 (CET)

Sulle origini del termine democrazia, anche qui. X-Dark (msg) 17:56, 26 gen 2021 (CET)
Vedi anche Anaciclosi riguardo al degenerare delle varie forme di governo nelle loro "brutte copie". La democrazia degenera in oclocrazia, che non è altro che il populismo. Il dialogo tra Dario, Megabizo I e Otane (figlio di Farnaspe), scritto da Erodoto più di 2400 anni fa e citato nella voce Anaciclosi, sintetizza in maniera squisita quali siano i pro e i contro delle varie forme di governo. --Nungalpiriggal (msg) 18:39, 26 gen 2021 (CET)
Per altro, per quel poco che so io di questi termini, nel populismo si fa credere al popolo di governare a favore del popolo o ancora meglio quello che il popolo vuole sentirsi dire, ma non è detto che ciò sia vero che sia a favore del popolo. --Meridiana solare (msg) 18:44, 26 gen 2021 (CET)
Per altro (bis), si trascura il fatto che la stessa definizione di "popolo" è aleatoria: chi è il "popolo"? Se lo si suddivide in maggioranza, minoranza eccetera, non è più *IL* popolo ma una sua sottoparte. Se lo si considera dal punto di vista temporale, il popolo di oggi non è lo stesso popolo di ieri e non sarà quello di domani. Da un punto di vista geografico non ne parliamo neppure.
Si potrebbe dire che anche il "populismo" alberga in sé elementi anti-democratici, nonostante la superiorità morale con la quale si vorrebbe ammantare. Che è pure peggio. --Captivo (msg) 11:32, 27 gen 2021 (CET)

Morris Albert

Nella pagina di it.wiki c'è scritto che è nato a Rio de Janeiro, ma le altre lingue e in diverse fonti viene riportato San Paolo. Come è possibile? --2001:B07:6442:8903:10C2:2AF3:AFBA:EAD9 (msg) 09:47, 28 gen 2021 (CET)

Si tratta semplicemente di un vecchio vandalismo passato inosservato (finora). Grazie per la segnalazione, anche se non c'era bisogno di interpellare l'Oracolo per questo :-) --Sesquipedale (non parlar male) 12:53, 28 gen 2021 (CET)

Ricordate il prione della mucca pazza?

Stavo cercando risposte a una curiosità: ricordo che nei primi anni del 2000 c'era il problema della mucca pazza, e per questo furono anche proibiti cibi come l'osso buco. Ne ero certo di questo fatto, tuttavia leggendo in rete trovo scritto in diverse fonti che l'osso buco ha midollo osseo e non spinale il quale - osseo - è stato dimostrato non contenere tale prione in capi infetti.
Da qui il dubbio: sono io che ricordo male e non fu mai proibito tale alimento, oppure fu proibito (ma a questo punto perché se privo di prioni come altri tagli?)?
Potrebbe essere la mia fonte di lettura sbagliata, ma ora sono incuriosito... qualcuno ricorda? --37.160.31.30 (msg) 11:06, 17 gen 2021 (CET)

Forse dovresti riportare il link di qualcuna di queste fonti. Per curiosità personale, premesso che non sono un macellaio nè un cuoco, ma come si fa a togliere il midollo spinale in una bistecca con osso buco? --Skyfall (msg) 12:06, 17 gen 2021 (CET)
@Skyfall: no ma anche io ho chiesto proprio perché ignorante sia chiaro eh :D, però il punto è che ciò che ha a che faro con l'osso buco dovrebbe essere midollo osseo e non lo spinale, forse questo risolverebbe il tuo dubbio. O forse, più semplicemente, non ho capito la tua obiezione appieno. --37.161.143.167 (msg) 14:39, 17 gen 2021 (CET)
L'osso buco da quel che ricordo no, e in quel periodo residievo nella madre dell'osso buco la Toscana, ma ricordo che sicuro le Fiorentine erano bandite, quelle si ;) --Il buon ladrone 14:44 , 17 gen 2021 (CET)
Anch'io non mi ricordo che fosse proibito l'ossobuco, mentre invece la bistecca fiorentina sì. Ma d'altra parte a quel tempo e anche dopo non si sapeva veramente da quali parti dell'anatomia animale fosse esattamente trasmessa la malattia, e si sa che i responsabili hanno alle volte tendenza a proibire più del necessario per esser sicuri che dopo non si possa rimproverar loro di aver proibito troppo poco. 2003:F5:6F18:3300:E4CD:28DE:8D55:B722 (msg) 15:28, 31 gen 2021 (CET) Marco PB

Autocondanna

In Italia, una persona che non ha commeso alcun reato, per auto-punirsi per un comportamento non illegale ma sbagliato, può richiedere a un giudice di essere condannato all'esilio, a scontare un periodo di tempo in carcere oppure delle ore di lavori socialmente utili? --87.0.36.146 (msg) 13:44, 25 gen 2021 (CET)

La limitazione della libertà personale è possibile solo "per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge" (art. 13 Costituzione). Se la legge non prevede come illegale un certo comportamento, nessun giudice può condannarti; nei tribunali si applicano solo le leggi della Repubblica, e non altri tipi di leggi. --Franz van Lanzee (msg) 16:50, 25 gen 2021 (CET)
peraltro, non credo che l'"esilio" sia una condanna attualmente in vigore--Hal8999 (msg) 11:46, 26 gen 2021 (CET)
Però la persona oltre a auto-condannarsi, potrebbe auto-esiliarsi. O dedicarsi a lavori socialmente utili (con la difficoltà però di trovare qualcuno che accetti o perlomeno organizzi il suo aiuto). O auto-confinarsi chiuso in casa.
Nell'ultimo caso però potrebbe essere scambiato per un hikikomori o con una persona con una malattia mentale, col rischio che gli venga fatto un trattamento sanitario obbligatorio in regime di degenza, in tal caso avverrebbe sì una limitazione della sua libertà personale anche non in caso e modo previsto dalla legge (la legge 180 che ha istituito il TSO, poi precpita in non ricordo quale legge più ampia, prevede espressamente che per i malati mentali il trattamento sanitario obbligatorio avvenga oltre agli altri TSO previsti dalle leggi). --Meridiana solare (msg) 12:18, 26 gen 2021 (CET)
Giusto, ma a parte il sospetto di una malattia mentale, la persona in questione deve avere qualche criterio per giudicare il proprio comportamento come sbagliato. Un criterio di questo tipo, non essendo di natura giuridica, apparterrà al campo di qualche religione o filosofia o comunque un'etica, che, per quanto campata in aria che sia, per ogni comportamento sbagliato generalmemte prevede sia una punizione che una possibiltà di ammenda. Allora se il tuo amico si vuole punire a tutti i costi, mi sembra che dovrebbe guardare per prima cosa lì. 2003:F5:6F18:3300:E4CD:28DE:8D55:B722 (msg) 15:57, 31 gen 2021 (CET) Marco PB

Domanda sul diritto d'autore

Posso fare una domanda sul diritto d'autore? --93.33.2.56 (msg) 13:09, 29 gen 2021 (CET)

Prova a farla? (Se riguarda l'uso in Wikipedia, falla in Aiuto:Sportello informazioni). --Meridiana solare (msg) 13:11, 29 gen 2021 (CET)

Riorganizzazione province

Avevo chiesto nella discussione specifica dell'Emilia-Romagna senza però ricevere risposta, spero qui possiate aiutarmi. Non ho trovato alcuna fonte e/o spiegazione circa un'eventuale riorganizzazione delle province, fatto che presumo essere stato comune a tutta l'Italia: da una targa automobilistica del 2006 Cesenatico risultava all'epoca provincia di Rimini e non di Forlì-Cesena com'è ora. Lo stesso è accaduto con un altro comune, di cui mi sfugge il nome, che dal riminese è passato al forlivese-cesenate; sapete spiegarmi cosa sia accaduto ? --79.50.177.68 (msg) 18:37, 31 gen 2021 (CET)

Buonasera! In questa voce sono elencate tutte le modifiche territoriali e amministrative dei comuni dell'Emilia-Romagna dalla proclamazione del Regno d'Italia in poi: non risulta che Cesenatico abbia mai cambiato provincia, a differenza di altri comuni che in tempi relativamente recenti hanno perfino cambiato regione (vedasi anche qui). -- Étienne 20:48, 31 gen 2021 (CET)