Unione Democratica di Centro

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Unione Democratica di Centro (UDC)
(DE) Schweizerische Volkspartei (SVP)
(FR) Union Démocratique du Centre (UDC)
(RM) Partida Populara Svizra (PPS)
PresidenteMarcel Dettling
VicepresidenteCéline Amaudruz
Magdalena Martullo-Blocher
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Sede18, Brückfeldstrasse

CH-3001 Berna

AbbreviazioneSVP-UDC
Fondazione22 settembre 1971
IdeologiaNazionalismo[1]
Conservatorismo nazionale[2][3][4]
Conservatorismo sociale[5]
Euroscetticismo forte[6]
Sovranismo[7]
Populismo di destra[8]
CollocazioneDestra[9][10][11][12][13]/Estrema destra[14][15][16]
Seggi Consiglio nazionale
62 / 200
(2023)
Seggi Consiglio degli Stati
6 / 46
(2023)
Seggi Consiglio Federale
2 / 7
(2019)
[17]
Seggi Parlamenti cantonali
528 / 2 594
(2018)
Organizzazione giovanileGiovani UDC
ColoriVerde
SloganQualità svizzera
Il partito del ceto medio
Sito webwww.svp.ch, www.udc.ch e it.udc.ch

L'Unione Democratica di Centro (UDC, in tedesco Schweizerische Volkspartei, "Partito Popolare Svizzero", SVP; in francese Union Démocratique du Centre, UDC; in romancio Partida Populara Svizra, PPS) è un partito politico svizzero conservatore[18] e populista di destra[19].

A seguito delle elezioni federali del 2023 si riconferma il partito più rappresentato al Consiglio nazionale.[20] Conta 2 rappresentanti su 7 al Consiglio federale, l'esecutivo della Confederazione.

L'UDC è nata nel 1971 dalla fusione tra il Bauern, Gewerbe und Bürgerpartei (BGB, Partito dei Contadini, degli Artigiani e dei Borghesi), presente soprattutto nelle aree rurali di Zurigo e Berna, e di due partiti moderati della Svizzera tedesca. Nella Svizzera francese l'UDC prende spesso il nome di Parti des paysans, artisans et indépendants (PAI). Il BGB aveva partecipato fino al 1929 a vari governi federali. I partiti che hanno dato vita all'UDC si sono sempre caratterizzati come partiti tradizionalisti, molto legati all'indipendenza dei cantoni rispetto allo Stato federale. L'UDC è sempre stata presente in Consiglio federale con un rappresentante fino al 2003 e con due in seguito.

Dal 1979, con l'elezione di Christoph Blocher al Consiglio nazionale, l'UDC ha cominciato a spostarsi sempre più a destra. L'UDC si era sempre caratterizzata come una formazione politica moderatamente conservatrice, attenta a contenere le politiche dei radicali e dei socialisti. Rappresentava la componente rurale ed agricola del Paese, legata all'indipendenza dei corpi sociali intermedi, famiglie e imprese in primis. Con Blocher il partito si è avvicinato alle posizioni liberal-conservatrici.

Nel 1991, l'UDC ottenne l'11% dei voti, saliti al 15% nel 1995. Nel 1999, con il 22,5% l'UDC divenne il primo partito svizzero. Tale primato è stato confermato sia nel 2003 con il 26,7% e 55 seggi che nel 2007 con il 29% e 62 seggi. Il successo del partito ha decretato la fine della formula magica: nel 2003 l'UDC ha preteso il secondo seggio governativo e l'ha ottenuto a scapito dei popolari democratici. Il forte aumento dei consensi per l'UDC è stato dovuto, oltre che alla decisa guida di Blocher, alla chiara posizione conservatrice in politica sociale e liberista in politica economica, ponendosi come antagonista assoluta alla sinistra socialista e sottraendo così consensi agli altri partiti borghesi (PLR e PPD), tradizionalmente più favorevoli a una politica di compromesso. Non solo, l'UDC è riuscita, anche grazie ad una propaganda spesso definita populista e razzista (cf. la campagna delle "pecore nere" nel 2007) e una politica di opposizione alla naturalizzazione degli immigrati, ad essere identificata da una parte della popolazione come baluardo della tradizione elvetica e difensore dei ceti sociali apparentemente più minacciati da una supposta concorrenza degli immigrati.

Rispetto agli altri grandi partiti svizzeri (PLR, PPD e PSS), l'UDC si oppone all'adesione della Svizzera all'Unione europea nel modo più assoluto.

Gli altri partiti della coalizione governativa rinfacciarono, ben presto, all'UDC scarsa collegialità ed esasperazione dei toni del dibattito politico. Tale mancanza di collegialità nell'azione governativa venne additata dal PPD e dal PSS quale causa della non rielezione di Blocher in Consiglio federale alla fine del 2007, sostituito da Eveline Widmer-Schlumpf, appartenente all'ala più moderata del partito. La nuova consigliera federale non venne però accettata dal partito come proprio rappresentante nel governo svizzero. Il gruppo parlamentare UDC fece, pertanto, richiesta di espulsione di Widmer-Schlumpf dal partito. Al rifiuto della sezione cantonale di appartenenza di Widmer-Schlumpf (il Grigioni, poiché il partito nazionale non ha facoltà di espellere i singoli membri), il 17 maggio 2008 il comitato nazionale votò a maggioranza per l'espulsione della sezione cantonale grigionese. Nel novembre 2008, la sezione dei Grigioni, seguita poi dal altre realtà cantonali, ha dato vita al Partito Borghese Democratico.

In seguito alle dimissioni di Samuel Schmid nel novembre 2008 il comitato centrale dell'UDC, ripensando la strategia di opposizione del partito, decise di proporre un proprio candidato alla sua successione: Ueli Maurer, ex presidente del partito. Maurer è stato eletto dall'Assemblea Federale con un solo voto di scarto sul collega di partito Hansjörg Walter, presidente dell'Unione svizzera dei contadini e preferito da socialisti e democristiani. Walter aveva tra l'altro dato il proprio voto a Maurer.

A partire dal 1º gennaio 2009 Ueli Maurer ha assunto la carica di ministro per il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). A partire dal 1º gennaio 2016 Ueli Maurer ha assunto la carica di ministro per il Dipartimento federale delle finanze DFF.

A partire dal 1º gennaio 2016 il Vodese Guy Parmelin ha assunto la carica di ministro per il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), nuovo eletto in Consiglio Federale dopo le dimissioni di Widmer-Schlumpf.

Il 22 agosto 2020 è una giornata storica per il partito: con la successione del ticinese Marco Chiesa al bernese Albert Rösti alla guida nazionale, l’UDC è presieduta per la prima volta da un politico non proveniente dalla Svizzera tedesca. Al giorno d’oggi, l’UDC possiede molte sezioni giovanili, tra queste vi sono i Giovani UDC.

L'UDC è di orientamento legato al conservatorismo nazionale, è stato talvolta accusato di xenofobia e viene spesso indicato come partito di estrema destra.[21][22][23]

Linee politiche

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Risultati elettorali

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Dal 1919 quando fu introdotto il sistema elettorale proporzionale per l'elezione del consiglio nazionale, l'Unione Democratica di Centro ha ottenuto i seguenti risultati[24]:

Anno % Consiglieri nazionali Consiglieri agli Stati
2023 27,9% 62 6
2019 25,6% 53 6
2015 29,4% 65 5
2011 26,8% 55 5
2007 29,0 % 62 7
2003 26,7 % 55 8
1999 22,5 % 44 7
1995 14,9 % 29 5
1991 11,9 % 25 4
1987 11,0 % 25 4
1983 11,1 % 23 5
1979 11,6 % 23 5
1975 9,9 % 21 5
1971 11,1 % 23 5
1967 11,0 % 21 3
1963 11,4 % 22 4
1959 11,6 % 23 4
1955 12,1 % 22 3
1951 12,6 % 23 3
1947 12,1 % 21 4
1943 11,6 % 22 4
1939 (14,7) %[25] 22 4
1935 11,0 % 21 3
1931 15,3 % 30 3
1928 15,8 % 31 3
1925 15,3 % 30 1
1922 16,1 % 34 1
1919 15,3 % 30 1
  1. ^ http://www.belfasttelegraph.co.uk/news/world-news/switzerland-election-victory-for-nationalist-swiss-peoples-party-34120579.html
  2. ^ Parties and elections - Switzerland, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 16 luglio 2012.
  3. ^ Copia archiviata, su it.udc.ch. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2021).
  4. ^ https://www.swissinfo.ch/ita/campagna-elettorale_il-pomo-della-discordia-della-destra-nazional-conservatrice/45172412
  5. ^ https://nsd.no/european_election_database/country/switzerland/parties.html
  6. ^ http://europeelects.eu/switzerland
  7. ^ https://www.ilmessaggero.it/politica/svizzera_terremoto_politico_nel_canton_ticino-4868980.html
  8. ^ https://www.swissinfo.ch/ita/democrazia-diretta_in-svizzera-il-populismo-prospera--ma-in-modo-controllato/45192996
  9. ^ Political Parties, su Swissinfo, 3 febbraio 2011. URL consultato il 12 aprile 2016.
  10. ^ Rodney Carlisle, Encyclopedia of Politics, Portland, OR, SAGE, 2005, p. 442, ISBN 978-1-4129-0409-4.
  11. ^ Silke Koltrowitz, Judge under fire from Swiss right-wing party wins re-election, in Reuters, 23 settembre 2020. URL consultato il 29 settembre 2020.
    «The Swiss parliament re-elected supreme court judge Yves Donzallaz on Wednesday after attempts by his right-wing Swiss People’s Party (SVP) to oust him triggered a wave of protests.»
  12. ^ Right-Wing People's Party Win Swiss Elections, in Deutsche Welle, 22 ottobre 2007. URL consultato il 29 settembre 2020.
    «The right-wing People's Party (SVP) emerged as the victor in the Swiss elections, taking 29 percent of the vote.»
  13. ^ Anti-immigration SVP wins Swiss election in big swing to right, in BBC News, 19 ottobre 2015. URL consultato il 29 settembre 2020.
    «The right-wing, anti-immigration Swiss People's Party (SVP) has won Switzerland's parliamentary election with a record 29.4% of the vote.»
  14. ^ Far-right parties in Italy's neighbors call for border checks over coronavirus, in Reuters, 28 febbraio 2020.
    «The far-right Swiss People’s Party also called for “strict border control immediately”.»
  15. ^ Most Swiss 'reject far-right plan to end free movement with EU', in The Guardian, 5 gennaio 2020.
    «The vote was put on the agenda by the far-right People’s party, which is the largest in parliament and has two of seven seats in the federal cabinet.»
  16. ^ Michael Shields, reuters.com, https://www.reuters.com/article/us-swiss-eu/chances-of-swiss-eu-treaty-deal-this-month-have-vanished-sources-say-idUSKBN1WJ1PY.
  17. ^ Si tratta di Guy Parmelin e Albert Rösti
  18. ^ (IT) S. W. I. swissinfo.ch, Partiti politici, su SWI swissinfo.ch, 18 agosto 2022. URL consultato il 17 settembre 2024.
  19. ^ hls-dhs-dss.ch, https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017389/2017-03-20/.
  20. ^ (EN) Swiss election results: Far right dominates after anti-immigration campaign, su POLITICO, 22 ottobre 2023. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  21. ^ Far-right parties in Italy's neighbors call for border checks over coronavirus, in Reuters, 28 febbraio 2020.
    «The far-right Swiss People’s Party also called for “strict border control immediately”.»
  22. ^ Most Swiss 'reject far-right plan to end free movement with EU', in The Guardian, 5 gennaio 2020.
    «The vote was put on the agenda by the far-right People’s party, which is the largest in parliament and has two of seven seats in the federal cabinet.»
  23. ^ Michael Shields, reuters.com, https://www.reuters.com/article/us-swiss-eu/chances-of-swiss-eu-treaty-deal-this-month-have-vanished-sources-say-idUSKBN1WJ1PY.
  24. ^ Fonte: Atlas politique de la Suisse 1866 -2004 (Ufficio Federale di Statistica)
  25. ^ I risultati percentuali del 1939 non sono paragonabili agli altri dati, in quanto in vari Cantoni le elezioni si tennero in forma tacita

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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