Beniamino (Bibbia)

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Beniamino abbraccia Giuseppe

Beniamino (in ebraico בִּנְיָמִין?, Benyamîn) è il dodicesimo ed ultimo figlio di Giacobbe e, dopo Giuseppe, il secondo figlio di Rachele, la quale muore dandolo alla luce.

In merito al luogo di nascita di Beniamino, la Bibbia, seguendo differenti tradizioni, fornisce due luoghi diversi: secondo Gen35,16-19[1] nasce a Betlemme, vicino a Gerusalemme, mentre secondo Gen35,23-26[2] nasce a Paddan-Aram in Mesopotamia, dove il padre Giacobbe fuggì rifugiandosi dallo zio Labano per sfuggire alla collera di suo fratello Esaù[3][Nota 1].

Era il più amato, non solo da Giacobbe, ma anche dagli altri fratelli. Per tale motivo il nome Beniamino ha preso il significato di "figlio prediletto".

Benedizione del padre Giacobbe[modifica | modifica wikitesto]

« Beniamino è un lupo rapace, la mattina mangia la preda e la sera divide le spoglie »   ( Genesi 49.27, su laparola.net.)

Benedizione di Mosè[modifica | modifica wikitesto]

« …Caro al Signore se ne sta tranquillo fidando in Lui: Egli lo protegge continuamente ed Egli riposa tra le sue braccia »   ( Deuteronomio 33.12, su laparola.net.)

Il figlio di Giacobbe[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la narrazione biblica (Gn35:16-19[4]), sua madre Rachele, in procinto di morire di parto, avrebbe chiamato il neonato Ben-'ônî, ossia "figlio del mio dolore", e Giacobbe l'avrebbe cambiato in בִּנְיָמִין (Binyâmîn)[5][6][7]: questo nome viene interpretato, nella Vulgata, come "figlio della [destra" (dove la destra rappresenta la felicità e la fortuna)[5][6][8][7], come composto di בֵּן (ben o bin, un comune prefisso ebraico che significa "figlio di") e יָמִין (yamin, "mano destra")[6]. Questa etimologia però non è del tutto convincente[5], e fra gli altri significati proposti vi sono "figlio del sud"[6][9], "figlio della felicità"[5].[9].

« Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile.

Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questo è un figlio!». Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. »   ( Gen 35,16-19, su laparola.net.)

Il luogo di nascita di Beniamino è dunque sulla strada che scende da Betel verso Efrata. Una tradizione molto antica è quella che Efrata si riferisce a Betlemme,[10] e quindi che Rachele è morta sulla via, tradizione che si conferma con la presenza all'ingresso della città di Betlemme della Tomba di Rachele.

Il racconto biblico non dice più nulla della vita di Beniamino fino al momento in cui durante la carestia Giacobbe manda i suoi figli (eccetto Beniamino) a comprare grano in Egitto e dove incontrano il fratello Giuseppe, che avevano venduto come schiavo.

Giuseppe, diventato viceré dell'Egitto, obbliga i suoi fratelli a ritornare con Beniamino. Quando essi ritornano in Egitto Giuseppe è contento di rivedere il suo fratellino. Li lascia partire insieme ma fa collocare una coppa nel sacco di Beniamino per poterlo accusare di furto. Giuseppe vuol far mettere in prigione Beniamino ma Giuda si offre al suo posto per far sì che possa tornare dal padre Giacobbe. Vedendo che i suoi fratelli hanno appreso la lezione, comportandosi con Beniamino diversamente da come si erano comportati con lui, rivela ad essi la sua identità e li perdona.

La tribù di Beniamino[modifica | modifica wikitesto]

La tribù di Beniamino è una delle dodici tribù di Israele, e assieme a Levi e Giuda è il resto d'Israele: le uniche tribù rimaste, dopo la distruzione del Regno del Nord.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il cattolico Nuovo Grande Commentario Biblico evidenzia come queste discrepanze, qui e in altri punti della Bibbia, siano dovute al sovrapporsi di diverse tradizioni orali e scritte delle varie fonti: "vv.22b-26. Questa lista dei figli di Giacobbe proviene da P [fonte P]; l'organizzazione della lista non tiene assolutamente conto della nascita di Beniamino vicino a Efrata (vv. 16-20); [...] La caratteristica organizzazione di P è evidente nella cronologia; benché Isacco fosse nel suo letto di morte in 27, 1 -45 (Fonte J), P lo presenta vivente altri ottanta anni dopo quel momento (cf. 25,26; 26,34)". Anche il biblista Bart Ehrman sottolinea: "I racconti contenuti nella storia dei patriarchi presentano molte contraddizioni interne, alcune davvero irriducibili, come potete giudicare dai seguenti esempi. È stato osservato che spesso le incoerenze di questo tipo emergono nei racconti orali. [...] In Gen 35,16 si dice che Beniamino, figlio di Giacobbe, è nato a Betlemme; mentre in 35,26 si sostiene che è nato a Paddan-Aram.". (Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana, 2002, p. 46, ISBN 88-399-0054-3; Bart Ehrman, L'Antico Testamento, Carocci, 2018, p. 74, ISBN 978-88-430-9350-2.).

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gen35,16-19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Gen35,23-26, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Gen28,1-5, su laparola.net.
  4. ^ Gn 35:16-19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ a b c d Tagliavini, p. 96.
  6. ^ a b c d (EN) Benjamin, su Behind the Name. URL consultato il 2 aprile 2020.
  7. ^ a b La Stella T., p. 62.
  8. ^ De Felice, p. 83.
  9. ^ a b Sheard, p. 95.
  10. ^ Ephratah (Ephrath) (WebBible Encyclopedia), su christiananswers.net. URL consultato il 26 marzo 2013.


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