Sambucus nigra

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Sambuco
Sambuco in fiore
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Ordine Dipsacales
Famiglia Adoxaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Dipsacales
Famiglia Adoxaceae
Genere Sambucus
Specie S. nigra
Nomenclatura binomiale
Sambucus nigra
L., 1753
Sinonimi

Sambucus palmensis

Nomi comuni

Sambuco nero, sambuco nostrale, sambuco comune

Areale

Il sambuco comune o sambuco nero (Sambucus nigra L.) è una pianta angiosperma dicotiledone appartenente, secondo la Classificazione APG III, alla famiglia delle Adoxaceae e al genere Sambucus[1]. È una specie molto diffusa in Italia, dalla pianura fino a 1400 metri di quota, soprattutto negli ambienti ruderali (rive, strade, ferrovie...), nei boschi umidi e sulle rive dei corsi d'acqua. Per le proprietà benefiche dei suoi fiori e delle sue bacche, il sambuco trova largo impiego nella fitoterapia.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio dei fiori di Sambucus nigra L.

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Il sambuco è un arbusto legnoso e perenne, caducifoglie e latifoglie, alto fino a 6 metri. Il tronco ha una scorza grigio-bruna e verrucosa, mentre i rami sono opposti, ricadenti e con midollo chiaro. Fiorisce in aprile-maggio e fruttifica in luglio-agosto.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

I rami portano delle foglie di colore verde brillante o scuro, imparipennate con margine dentato-seghettato; le foglie sono a loro volta composte da cinque foglioline ovate-lanceolate con margini profondamente seghettati o dentellati e apice acuminato, della lunghezza variabile tra i 10 e i 30 centimetri. La fillotassi è opposta.

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

I fiori sono ermafroditi e portati in infiorescenze (corimbi) molto vistose, color bianco panna, larghe 10–23 cm. I singoli fiori sono formati da 5 petali fusi alla base (fiori gamopetali), calice anch'esso gamesepalo, ovario infero, 4 stami sporgenti. Per l'intenso profumo, i fiori attirano api e altri insetti pronubi.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

I frutti sono delle bacche nerastre, lucide. I semi sono 2 o 3 per ogni bacca, lucidi e di colore nero-violaceo.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Fitoterapia[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Bacche di Sambucus nigra L.

Il sambuco presenta proprietà medicinali-erboristiche riscontrabili nei frutti e nei fiori. Estratti da corteccia, foglie, fiori, frutti e radici erano usati nel trattamento di bronchiti, tosse, infezioni del sistema respiratorio superiore e febbre. Un piccolo (N=60) trial clinico pubblicato nel 2004 ha mostrato una riduzione della durata e della gravità dei sintomi para-influenzali in pazienti che assumevano un estratto di sambuco.[3] Viene utilizzato in erboristeria per le sue proprietà diuretiche, diaforetiche, antinevralgiche, emollienti, lassative, antifibrillanti, emetiche, antireumatiche, depurative e leggermente antinfiammatorie, nonché per la secrezione bronchiale. È consigliato anche per raffreddore comune, infezione delle vie respiratorie, tosse, faringite, bronchite, rinite, stitichezza o stipsi, emorroidi, aritmia, infezione o infiammazione delle vie urogenitali, cistite, uretrite, calcolosi delle vie urinarie, edema da ritenzione, reumatismi, gotta (aiuta ad eliminare l'acido urico), problemi della pelle, dermatosi, eruzione cutanea, nevralgia, epilessia, necessità di depurare l’organismo. Tra gli organi principali sui quali ha effetto benefico vi sono cuore, reni, cavo orale, intestino, stomaco, apparato urinario, fegato e sistema immunitario.[2]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

A parte i frutti e i fiori, che hanno in genere effetti benefici, tutto il resto della pianta (foglie e semi compresi) è velenoso poiché contiene il glicoside sambunigrina (C14H17NO6, Numero CAS 99-19-4).[2][4] L'assunzione di sambuco può influire sull’attività dei farmaci immunosoppressori perché può aumentare l’attività del sistema immunitario, si consiglia quindi di rivolgersi al proprio medico curante per valutarne la compatibilità.[5] L'applicazione sulla pelle di foglie e fiori freschi provoca violente irritazioni ed eritemi.[6]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Viene usato come aroma nel pane per fare il "pane col sambuco"
  • Il distillato dei fiori, insieme all'anice stellato, è utilizzato per produzione della sambuca.
  • Con i fiori è possibile fare uno sciroppo che, dopo diluizione in acqua, produce una bevanda dissetante, molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Essa si può anche fermentare, ottenendo una specie di spumante.[7] Lo sciroppo entra anche nella preparazione di alcuni cocktail, come l'Hugo.[8]
  • Le bacche sono commestibili solo dopo cottura e vengono impiegate per gelatine e marmellate, delle quali non si deve abusare a causa delle proprietà lassative. Le bacche vengono utilizzate anche per minestre dolci, come la Fliederbeersuppe del nord della Germania.
  • Le bacche e il loro succo, fresco o fermentato, sono usati per produrre inchiostri che, a seconda della specie, delle condizioni della pianta e della ricetta, possono apparire blu, blu/nero, marrone, lilla, rosso.[9]
  • I fiori sono commestibili e in alcune parti d'Italia sono consumati all'interno di frittelle, oppure passati in pastella e fritti.
  • La pianta viene utilizzata anche a scopo ornamentale, mentre dal tronco si ricava un legno duro e compatto, utilizzato come combustibile e per lavori al tornio; il legno dei giovani rami al contrario è tenero e fragile, con l'interno costituito da una sostanza a consistenza spugnosa. Questa peculiarità ha permesso, nella tradizione popolare italiana, la realizzazione di semplici flauti.
  • È pianta visitata, sia pur raramente, dalle api per il polline ed il nettare.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nella classificazione tradizionale l'intera famiglia delle Adoxaceae è parte delle Caprifoliaceae
  2. ^ a b c Sambuco: proprietà, uso, controindicazioni, su cure-naturali.it, De Agostini. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) Z Zakay-Rones, E Thom, T Wollan, J Wadstein, Randomized study of the efficacy and safety of oral elderberry extract in the treatment of influenza A and B virus infections, in The Journal of international medical research, marzo-aprile 2004, DOI:10.1177/147323000403200205.
  4. ^ (EN) Campa, C. et al. (2000): Analysis of cyanogenic glycosides by micellar capillary electrophoresis. In: J. Chromatogr. B. Biomed. Sci. Appl. 739:95–100. PMID 10744317
  5. ^ Types: sambunigrina - Sambuco, su gavazzeni.it. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  6. ^ Tintura madre di Sambuco: preparazione, proprietà e utilizzo, su cure-naturali.it, De Agostini. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  7. ^ Giuseppe Maffeis, Sambuco, Menta e Melissa: Tre piante preziose per la salute e il benessere: curano stomaco e intestino, placano dolori e ansia, Edizioni Riza, 2015, p. 42, ISBN 9788870713640.
  8. ^ "Hugo", lo spritz al sambuco, su iprosecco.it. URL consultato il 4 giugno 2013.
  9. ^ ricette di alcuni inchiostri fatti in casa, su FountainPen.it. URL consultato l'8 luglio 2014.
  10. ^ (FR) Sambucus nigra & Apis mellifera, su Florabeilles.org, 19 luglio 2013. URL consultato il 5 luglio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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