Hatra

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Hatra
al-Ḥaḍr
Tempio di Hermes ellenistico, sullo sfondo si notano le mura della città.
UtilizzoCittà
EpocaII-III secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iraq Iraq
CittàMosul
Dimensioni
Superficie3 237 500 
Amministrazione
PatrimonioUNESCO
VisitabileNo
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 35°35′17″N 42°43′06″E / 35.588056°N 42.718333°E35.588056; 42.718333
 Bene protetto dall'UNESCO
Hatra
 Patrimonio dell'umanità
TipoCultura
Criterio(ii) (iii) (iv) (vi)
Pericolo2015
Riconosciuto dal1985
Scheda UNESCO(EN) Hatra
(FR) Hatra

Hatra (Arabo الحضر, al-Ḥaḍr) è un'antica città in rovina del Governatorato di Ninawa, nella regione della Jazira, in Iraq, a 80 km a Sud di Mosul. È oggi chiamata al-Ḥaḍr, e si trova nell'antica provincia persiana di Khvarvaran. La città si trova 290 km a nord-ovest di Baghdad.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Hatra venne fondata dalla dinastia seleucide durante il III secolo a.C. Fiorì durante il II e I secolo a.C. come centro commerciale e religioso dell'impero dei parti.[1] In seguito la città divenne capitale del primo regno Arabo nella catena di città che andavano da Hatra, a nord-est, attraverso Palmira, Baalbek e Petra, a sud-ovest. La regione controllata da Hatra fu il regno di Araba, un regno semi-autonomo ai confini occidentali dell'Impero partico, governato da principi arabi.

Hatra divenne un'importante città fortificata di frontiera che resistette a ripetuti attacchi portati dall'Impero romano, giocando un importante ruolo durante la seconda guerra partica. Respinse l'assedio di Traiano (116/117) e quello di Settimio Severo (197/198). Hatra riuscì a resistere ad un attacco sasanide, del re Ardashir I, nel corso delle sue prime campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano del 229,[2] ma cadde definitivamente sotto un secondo assalto sasanide nel 240 e fu rasa al suolo. Di qui passò infine lo sconfitto esercito di Gioviano dopo la firma della disastrosa pace coi Sassanidi nel 363.

Antiche tradizioni e leggende[modifica | modifica wikitesto]

Le storie tradizionali della caduta di Hatra parlano di an-Nadira, figlia del re di Araba, che tradì la città consegnandola nelle mani di Ardashir e del figlio e successore, Sapore I. La storia racconta di come Sapore uccise il re sposando an-Nadira, ma in seguito uccise anche lei.[1]

La città guadagnò fama per la sua fusione di pantheon greci, sumeri, assiri, siriani ed arabi, noti in aramaico come Beiṯ Ĕlāhā ("Casa di Dio"). La città contiene templi dedicati a Nergal (Mitologia sumera e accadica), Ermes (mitologia greca), Atargatis (Siro-arameo), Allat e Shamiyyah (arabo) e Šamaš (il dio sole sumero).[1]

  • Hatra è una delle leggendarie dieci città perdute di Tayyab.
  • Il sito venne usato per le riprese della scena iniziale del film del 1973 L'esorcista.
  • Dal 1987 l'Università di Torino ha intrapreso alcune campagne di scavo nel centro di Hatra volte ad indagare un'abitazione privata, l'Edificio A, e le fasi più antiche del Grande Santuario centrale, il Temenos. Direttrice della Missione Archeologica Italiana è stata la prof.ssa R. Ricciardi Venco.
  • Hatra è un patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Hatra oggi[modifica | modifica wikitesto]

Il piano di azione proposto dallo Stato Islamico, il quale ha occupato l'area verso la metà del 2010, è stato motivo di rischio per la città di Hatra. All'inizio del 2015 hanno annunciato la loro intenzione di distruggere molti reperti della città in quanto offenderebbero la loro fede[3][4]. Dopo la distruzione di Nimrud avvenuta il 5 marzo del 2015 tramite bulldozer, "Hatra sarà sicuramente la prossima" ha profetizzato Abdulamir Hamdani, un archeologo iracheno dalla Stony Brook University[5]. Il 7 marzo 2015 sono state diffuse notizie che l'esercito islamico ha iniziato la distruzione della città[6][7][8]. Il 4 aprile vengono distrutte diverse statue appartenenti alla città.[9]

Il 26 aprile 2017 viene diffusa la notizia che l'esercito iracheno ha riconquistato la città.[10]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Hatra, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
  2. ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LXXIX, 3.1-2
  3. ^ Iraq: Isis militants pledge to destroy remaining archaeological treasures in Nimrud, su The Independent.
  4. ^ Isis destroy 7th-century Assyrian Artifacts - Al Jazeera America, su aljazeera.com.
  5. ^ Karim Abou Merhi, IS 'bulldozed' ancient Assyrian city of Nimrud, Iraq says, su AFP, 5 marzo 2015. URL consultato il 5 marzo 2015.
  6. ^ RiyadhVision WebEditor, Reports: ISIS bulldozed ancient Hatra city in Mosul - RiyadhVision, su RiyadhVision.
  7. ^ Sameer N. Yacoub, IS destroying another ancient archaeological site in Iraq, in ArmyTimes, United States, Associated Press, 7 marzo 2015. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2015).
  8. ^ Islamic state 'demolish' ancient Hatra site in Iraq, su bbc.com, 7 marzo 2015. URL consultato il 3 aprile 2022.
  9. ^ ISIS distrugge statue di Hatra con kalashnikov-video, in ANSA, Italia, ANSA, 7 marzo 2015. URL consultato il 4 aprile 2015.
  10. ^ La Repubblica, Iraq, esercito riconquista l'antica città di Hatra

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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