Han Kang

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Han Kang

Han Kang[1] (Gwangju, 27 novembre 1970) è una scrittrice sudcoreana vincitrice del Man Booker International Prize nel 2016 con il romanzo La vegetariana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia dello scrittore Han Seung-won[2], è nata a Gwangju il 27 novembre 1970. Dopo gli studi all'Università Yonsei di Seul (letteratura coreana)[3], esordisce con una raccolta poetica nel 1993. L'anno successivo esce il suo primo romanzo[4] al quale ne seguiranno altri cinque. Dal 2013 insegna scrittura creativa al Seoul Institute of the Arts[5].

Nel 2016 La vegetariana, storia di una donna che decide di smettere di mangiare carne in una società che non approva tale scelta, viene premiato con il Man Booker International Prize[6]. Nel 2017 vince il Premio Malaparte per il libro Atti umani.[7]

Il 25 maggio 2019 ha consegnato un suo manoscritto inedito intitolato Dear Son, My Beloved alla Biblioteca del futuro, un progetto artistico culturale ideato da Katie Paterson. Così come le altre opere di questa biblioteca anche il libro di Kang verrà pubblicato e reso disponibile solo nel 2114, cento anni dopo l'avvio dell'iniziativa.[8]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Winter in Seoul (1993)

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Yeosu (1995)
  • Convalescenza (Fruits of My Woman, 2000), Milano, Adelphi, 2019 traduzione di Milena Zemira Ciccimarra ISBN 978-88-459-3394-3.

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Red Anchor (1994)
  • Black Deer (1998)
  • Thy Cold Hand (2002)
  • La vegetariana (Vegetarian, 2007), Milano, Adelphi, 2016 traduzione di Milena Zemira Ciccimarra ISBN 978-88-459-3121-5.
  • Breath Fighting (2010)
  • Greek Class (2011)
  • Atti umani (Human Acts, 2016), Milano, Adelphi, 2017 traduzione di Milena Zemira Ciccimarra ISBN 978-88-459-7935-4.
  • L'ora di greco (희랍어 시간, 2011), Milano, Adelphi, 2023 traduzione di Lia Iovenitti, cura editoriale di Milena Zemira Ciccimarra

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Han" è il cognome.
  2. ^ Il romanzo-cult della sudcoreana Han Kang: storia di una donna che smette di mangiare carne, su lastampa.it, 29 novembre 2016. URL consultato il 15 giugno 2017.
  3. ^ Scheda dell'autrice, su granta.com. URL consultato il 15 giugno 2017.
  4. ^ Sunday meeting with Han Kang, su ktlit.com. URL consultato il 15 giugno 2017.
  5. ^ Cenni biografici, su fantasticfiction.com. URL consultato il 15 giugno 2017.
  6. ^ “The Vegetarian” di Han Kang ha vinto il Man Booker International Prize 2016, su ilpost.it. URL consultato il 15 giugno 2017.
  7. ^ Libri: Il Malaparte ad Han Kang e al suo "Atti umani" - Premio Malaparte, in ANSA.it, 30 settembre 2017. URL consultato il 26 novembre 2017.
  8. ^ Alison Flood, Han Kang to bury next book for almost 100 years in Norwegian forest, in The Guardian, 31 agosto 2018. URL consultato il 12 maggio 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7231097 · ISNI (EN0000 0000 5453 7103 · Europeana agent/base/123242 · LCCN (ENnr00032424 · GND (DE1038023009 · BNE (ESXX5767432 (data) · BNF (FRcb16964998s (data) · J9U (ENHE987007453152505171 · NSK (HR000697575 · NDL (ENJA001110424 · WorldCat Identities (ENlccn-nr00032424