Gerard Schurmann

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Gerard Schurmann (Kertosono, 19 gennaio 1924Los Angeles, 24 marzo 2020[1]) è stato un compositore e direttore d'orchestra olandese naturalizzato britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nelle Indie orientali olandesi (ora Giava Orientale) da genitori olandesi.[2]. Studiò composizione con Alan Rawsthorne, amico e mentore per tutta la vita (lo aiutò nel film The Cruel Sea), pianoforte con Kathleen Long, direzione con l'italiano Franco Ferrara[2]

Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nella Royal Air Force, conciliando la carriera di pianista da concerto con il ruolo diplomatico di responsabile culturale all'Ambasciata dei Paesi Bassi[3].

Dal 1948 fu l'autore di varie colonne sonore per il cinema, per lo più per il genere horror (The Camp on Blood Island, Horrors of the Black Museum, Konga e The Lost Continent) e film d'azione (Cone of Silence, Attack on the Iron Coast). In particolare, nel 1984, Schurmann compose la sua penultima partitura musicale per il cinema, un film che rievocava gli ultimi giorni di vita di Benito Mussolini e della sua amante Claretta Petacci: il regista Pasquale Squitieri lo contattò per chiedergli di realizzare una colonna sonora che riecheggiasse lo stile wagneriano (eseguita dall'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia) per il suo film Claretta con Claudia Cardinale, Giuliano Gemma e Catherine Spaak, dopo il rifiuto di Ennio Morricone, precedentemente invitato per scriverne le musiche.

Nel 1981 lasciò l'Inghilterra, trasferendosi negli Stati Uniti[2].

Al cinema l'ultimo suo lavoro fu per The Gambler (1997), film nel quale l'attore Michael Gambon interpretò la vita del romanziere russo Fëdor Dostoevskij. Dopo aver curato la colonna sonora della pellicola La nebbia degli orrori (1968) di Michael Carreras, Schurmann iniziò a dedicarsi soprattutto all'insegnamento e alla direzione d'orchestra.

Al di là della composizione, si fece conoscere come orchestratore e direttore[4], collaborando con Ernest Gold in Exodus (regia di Otto Preminger, 1960), con Mario Nascimbene in I vichinghi (regia di Richard Fleischer, 1958), e in particolare con Maurice Jarre su Lawrence d'Arabia (regia di David Lean, 1962).

È morto nella sua casa di Los Angeles, nel quartiere di Hollywood Hills, all'età di 96 anni: l'annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia.[1]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra le sue opere da concerto si ricordano Six Studies of Francis Bacon (1968)[2] – Schurmann era stato un vicino di casa e amico dell'artista Francis Bacon che per lui dipinse un suo famoso ritratto (Studies of Gerard Schurmann, olio su tela, 1969[5]) – e Variants (1970) per orchestra, The Gardens of Exile (1989-'90) per violoncello e orchestra, l'opera-cantata Piers Ploughman (1979-'80) e la cantata corale The Double Heart (1976).

Numerose delle sue colonne sonore di film e concerti sono state registrate dalla Chandos Records, dirette dal compositore Rumon Gamba, mentre l'etichetta Toccata Classics si è occupata della musica da camera di Schurmann.

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Discografia (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

  • 1984 - Claretta (musiche dalla colonna sonora originale del film) (CBS, CBS 70253, LP)
  • 2016 - The Lost Continent (Original Motion Picture Soundtrack) (Red Bitch Music, Mp3)

Compilation[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Pierre Gervasoni, La mort du compositeur Gerard Schurmann, su lemonde.fr, 29 marzo 2020. URL consultato il 29 marzo 2020.
  2. ^ a b c d (EN) The composer Gerard Schurmann has died, su gramophone.co.uk, 26 marzo 2020. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
  3. ^ (EN) Gerard Schurmann - a biography, su gerard-schurmann.com. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
  4. ^ (FR) Disparition: mort du compositeur Gerard Schurmann, su cinezik.org, 28 marzo 2020. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
  5. ^ (EN) Francis Bacon: Studies of Gerard Schurmann (1969), su francis-bacon.com. URL consultato il 29 marzo 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN55470171 · ISNI (EN0000 0000 8134 7452 · LCCN (ENn81072944 · GND (DE134828046 · BNF (FRcb13941266p (data) · J9U (ENHE987007327543805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81072944