Ernesto Nathan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 13 apr 2011 alle 14:15 di MystBot (discussione | contributi) (r2.7.1) (Bot: Aggiungo: fr:Ernesto Nathan)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Avvisounicode

Ernesto Nathan

Ernesto Nathan (Londra, 5 ottobre 1845Roma, 9 aprile 1921) è stato un politico italiano, sindaco di Roma dal novembre 1907 al dicembre 1913. Ebreo di origine inglese, cosmopolita, repubblicano-mazziniano, massone dal 1887, laico e anticlericale, Ernesto Nathan fu il primo sindaco di Roma estraneo alla classe di proprietari terrieri (nobili e no) che aveva governato la città fino al 1907, anche dopo l'unità d'Italia.

Ricoprì la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919.

Biografia

Gioventù e prime esperienze politiche

Nathan nacque a Londra il 5 ottobre 1845 dalla pesarese Sara N. Levi e da Mayer Moses Nathan, agente di cambio tedesco naturalizzato inglese, che morì quando il ragazzo aveva quattordici anni.

In Italia fin dal 1859, visse l'adolescenza e la prima giovinezza tra Firenze, Lugano, Milano e la Sardegna, dove fu inviato ad amministrare un cotonificio che però fallì. L'influenza di Mazzini, amico di famiglia dai tempi londinesi, incise fortemente nella sua formazione e sul suo orientamento culturale e politico.

Nel 1867 sposò Virginia Mieli.

Giunse a Roma a 25 anni, nel 1870, per lavorare come amministratore al mazziniano “La Roma del Popolo”, così presto si dedicò alla politica, con impronta convintamente laica e anticlericale. Dal 1879 aderì alla sinistra storica, nello schieramento di Francesco Crispi e nel 1888 ottenne la cittadinanza italiana onoraria dalla città natale della madre, Pesaro, dove ricoprì la carica di consigliere provinciale dal 1889 al 1895.

Nel 1887 entrò nella Massoneria, diventando Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1896, succedendo ad Adriano Lemmi e rimanendo in carica fino al 1903.

Nel 1889 fu tra i fondatori della Società Dante Alighieri.

Nell'aprile 1898 Nathan fu eletto consigliere al comune di Roma e più tardi nominato assessore all'Economato e ai Beni Culturali, un incarico amministrativo di grande rilievo mentre la capitale subiva una tumultuosa crescita edilizia e demografica. All'arrivo dei Savoia, nel 1871, Roma contava appena 226 mila abitanti che, trent'anni dopo, nel 1900, saranno raddoppiati. Le frenetiche attività edificatorie, sia per la realizzazione di grandi edifici pubblici e l'apertura di nuova viabilità, sia per la creazione di nuovi quartieri residenziali tenevano troppo spesso in scarso se non alcun conto l'affiorare, ad ogni scavo di fondazioni nei nuovi edifici e delle nuove strade, dei resti dell'immenso patrimonio archeologico cittadino.

Fu in questo clima, acutamente descritto dall'ingegnere e archeologo Rodolfo Lanciani, che Nathan, che era a capo del "Blocco popolare" venne eletto sindaco nel 1907.

Sindaco di Roma (1907-1913)

ERNESTO NATHAN (1845 - 192]) SINDACO DI ROMA IN QUESTA CASA VISSE E MORÌ + S·P·Q·R·1994
Targa dedicata a Ernesto Nathan, nella casa in cui visse a via Torino, Roma[1]

La sua amministrazione, durata fino al 1913, fu improntata ad un forte senso d'etica pubblica di dichiarata ispirazione mazziniana, ed ebbe come baricentro principalmente due questioni: lo sforzo di governare la gigantesca speculazione edilizia che si era aperta con il trasferimento della capitale a Roma, e un vasto piano d'istruzione per l'infanzia e il sostegno alla formazione professionale pensati e realizzati in chiave assolutamente laica.

Si approvò, quindi, nel 1909 il primo piano regolatore della città che definì le aree da urbanizzare fuori le mura, tenendo conto del fatto che il 55% delle aree edificabili era in mano a soli otto proprietari.

Si avviò anche una politica di opere pubbliche. Come si legge nel sito del comune di Roma [1], “Il cinquantenario dell'Unità d'Italia, nel 1911, fu l'occasione per Roma di avviare un programma urbanistico rinnovatore. Ernesto Nathan, sindaco in quegli anni, sfrutta tutti i finanziamenti possibili per realizzare edifici e opere che diventano i simboli di Roma capitale del regno. Sono inaugurati in quell'anno il Vittoriano, il Palazzo di Giustizia - che i romani battezzano subito il "palazzaccio" -, la passeggiata archeologica (un grande comprensorio di verde pubblico, oltre 40.000 metri quadrati tra l'Aventino e il Celio) e lo stadio Nazionale, l'attuale Flaminio, il primo impianto moderno per manifestazioni sportive.

Durante l'amministrazione Nathan furono inoltre aperti circa 150 asili comunali per l'infanzia, che fornivano anche la refezione. Un numero più che rispettabile, se si pensa che Roma ha, oggi, non più di 288 scuole materne comunali.

È probabilmente anche il più anziano tenente mai visto nell'esercito italiano: fu infatti con questo grado che Nathan si arruolò volontario nel 1915, a 70 anni suonati e combattè al Col di Lana.[senza fonte]

Un aneddoto ormai famoso narra che, neoeletto sindaco, a Nathan venne sottoposto il bilancio del comune per la firma. Nathan lo esaminò attentamente e, quando lesse la voce "frattaglie per gatti", chiese spiegazioni al funzionario che gli aveva portato il documento. Egli rispose che si trattava di fondi per il mantenimento di una nutrita colonia felina che serviva a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi capitolini. Nathan prese la penna e cancellò la voce dal bilancio, spiegando al suo esterrefatto interlocutore che d'allora in avanti i gatti del Campidoglio avrebbero dovuto sfamarsi con i roditori che avevano lo scopo di catturare e, che nel caso di topi non dovessero trovarne, sarebbe venuto a cessare anche lo scopo della loro presenza. Da questo episodio deriverebbe il detto romanesco Nun c'è trippa pe' gatti.

tomba di Ernesto Nathan al Cimitero del Verano di Roma

Gli ultimi anni

Tornò a ricoprire la carica di Gran maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1917 al 1919.

Ernesto Nathan morì nel 1921, a 76 anni.

Scritti

  • Intorno all'epistolario mazziniano, in "Rivista d'Italia", XIX (1916), 12, p. 841-850.
  • Le diobolaire e lo stato. Quadro di costumi regolamentari, Roma, Forzani, 1887.
  • Commemorazione del natalizio di Giuseppe Mazzini, 22 giugno 1890. Discorso, Urbino, Tip. Righi, 1890.
  • Discorso di Ernesto Nathan pronunciato nel teatro Rossini di Pesaro il 16 novembre 1890, Pesaro, Stab. Annesio Nobili, 1891 (Pubblicazione del Comitato radicale provinciale per le elezioni politiche).
  • X aprile 1892. Discorso commemorativo pronunciato da Ernesto Nathan nel Teatro Comunale di Forli nella ricorrenza del II anniversario della morte di Aurelio Saffi, Forli, Tip. Lit. Democratica, 1892 (Pubblicazione del Circolo Giuseppe Mazzini, Forli).
  • Discorso pronunciato nel Teatro Rossini di Pesaro il 23 ottobre 1892, Pesaro, Stab. Tip. Annesio Nobili, 1892.
  • La societa Dante Allighieri [sic]. Conferenza tenuta in Viterbo il Giorno 29 maggio 1892 (Comitato viterbese della societa Dante allighieri), Viterbo, Tip. Soc. Agnesotti e C., 1894.
  • Il dovere presente per Ernesto Nathan, Edizione 2. ed. con pref., Roma, Commissione editrice degli scritti di Giuseppe Mazzini, 1895 (Tip. Federico Ricci).
  • Il compito massonico. Discorso inaugurale del Gran maestro Ernesto Nathan alla Conferenza massonica nazionale di Torino, 20 settembre 1898, Roma, Stab. Tip. Giuseppe Civelli, 1898.
  • L' opera massonica nel triennio 1896-99. Relazione del gran maestro Ernesto Nathan. 20 settembre 1899, Roma, Stab. tip. Civelli, 1899.
  • Due lettere del Gran Maestro E. Nathan e del Sov. Gran Commendatore A. Lemmi. Discorso del Fratello Oratore Ernesto Orrei inaugurandosi il nuovo tempio delle RR. LL. Rienzi ed Universo, Roma, Stab. Civelli, 1900.
  • La massoneria: sua azione, suoi fini. Conferenza del Gran maestro E. Nathan, Roma, Stabilimento tipografico Civelli, 1901 (Tenuta all'inaugurazione della sede massonica in Roma 21 aprile 1901).
  • Roma e il 20 settembre. Conferenza di Ernesto Nathan, Roma, Stab. Tip. Civelli, 1902.
  • Il bivio, Roma, Nuova Antologia, 1904.
  • Vent'anni di vita italiana attraverso all'"Annuario". Note e commenti, Roma Torino, Roux e Viarengo, 1904.
  • Pel centenario di Giuseppe Mazzini. Discorso di Ernesto Nathan tenuto il 22 giugno 1905 nell'Aula magna del Collegio Romano, Roma Torino, Roux e Viarengo, 1905.
  • La morale nell'insegnamento pubblico, Roma, Nuova antologia, 1907.
  • La morale nella conquista della ricchezza : prolusione al corso di etica professionale nel R. Istituto di studi commerciali di Roma, Torino Roma, Societa Tipografico-Editrice Nazionale, 1907.
  • Per il centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Commemorazione massonica di Ernesto Nathan tenuta al Teatro Adriano il 3 luglio 1907, Roma, F. Centenari & C., 1907.
  • Roma papale a Roma italiana. Discorso commemorativo del 20 settembre 1910, Roma, Tip. F. Centenari, 1910.
  • Giuseppe Mazzini. Discorso pronunziato in Campidoglio il 10 marzo 1911, S.l., s.n., 1911 (ma: Roma, Tipografia editrice nazionale).
  • Vittorio Emanuele 2. : discorso pronunziato in Campidoglio il 4 giugno 1911, S.l., s.n., stampa 1911 (ma: Roma, tip. Editrice nazionale).
  • Del Congresso e della pace, Roma, Direzione della Nuova Antologia, 1916.
  • Intorno all'Epistolario mazziniano, Roma, Tip. Unione Ed., 1916.
  • Relazione del R. Commissario generale italiano per la Esposizione Internazionale panama Pacifico, di s. Francisco, a s. E. Il Ministro di agricoltura, Industria e commercio sen. Giannetto Cavasola, Roma, Tip. Nazionale, di G. Bertero e C., 1916.
  • La terza Roma, Roma, Nuova antologia, 1916.
  • Il dovere presente : discorso pronunciato al Teatro Costanzi in Roma il 4 marzo 1917, Roma, Tip. Nazionale, Bertero, 1917.
  • Giuseppe Mazzini : Conferenza al Teatro Carlo Felice di Genova il 26 marzo 1917, Genova, Libr. Ed. Moderna, 1917 (Tip. Sociale).
  • La massoneria, la guerra e i loro fini : discorso tenuto al teatro Costanzi di Roma il 21 aprile 1918, Milano, Societa edi trice Dante Alighieri, 1918.
  • L'insidioso contagio delle parole: il bolscevismo, Roma, Nuova Antologia, 1919.
  • La terza Italia: quale fu, e, e sarà, Firenze, R. Bemporad, 1919.

Note

  1. ^ Il testo della targa: ERNESTO NATHAN ˑ (1845 - 1921) ˑ SINDACO DI ROMA ˑ IN QUESTA CASA ˑ VISSE E MORÌ ˑ + S·P·Q·R·1994

Bibliografia

  • Nadia Ciani. Da Mazzini al Campidoglio. Vita di Ernesto Nathan. Roma, Ediesse, 2007
  • Maria Immacolata Macioti. Ernesto Nathan il sindaco che cambiò il volto di Roma : attualità di un'esperienza. Roma, Newton, 1995
  • Maria Immacolata Macioti. Ernesto Nathan: un sindaco che non ha fatto scuola. Roma, Ianua, 1983. ISBN 88-7074-023-4
  • Ernesto Nathan. Scritti politici di Ernesto Nathan (a cura di Anna Maria Isastia). Foggia, Bastogi, 1998. ISBN 88-8185-158-X
  • Romano Ugolini. Ernesto Nathan tra idealità e pragmatismo. Roma, Edizioni dell'Ateneo, 2003. ISBN 88-8476-013-5
  • Alessandro Levi. Ricordi della vita e dei tempi di Ernesto Nathan. Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2006. ISBN 88-7246-746-2

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Sindaco di Roma Successore File:Comuneroma.png
Giovanni Cruciani Alibrandi novembre 1907 - dicembre 1913 Prospero Colonna
  Portale Roma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Roma