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Luca Ghio (discussione | contributi)
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'''[[Mosaic]]''' era un browser sviluppato da [[National Center for Supercomputing Applications|NCSA]]; essendo però un ente pubblico, NCSA aveva affidato a Spyglass il ruolo di gestire, in qualità di partner commerciale, le concessioni in licenza, concedendo ad essa la tecnologia e i marchi registrati relativi a Mosaic.<br>
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[[Spyglass Mosaic]] era invece un browser sviluppato esclusivamente da [[Spyglass Inc.|Spyglass]]: pur ispirandosi concettualmente a Mosaic di NCSA, Spyglass Mosaic non condivideva codice con quest'ultimo.<ref>{{cita web |url=http://www.ericsink.com/Browser_Wars.html |lingua=en |titolo=Memoirs From the Browser Wars |nome=Eric |cognome=Sink |data=15 aprile 2003 |accesso=6 maggio 2011}}</ref>
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===La concorrenza con Netscape Navigator===
===La concorrenza con Netscape Navigator===
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La gestione della cronologia e dei preferiti era leggermente automatizzata rispetto alla versione precedente, mediante delle finestre apposite anziché ricorrere manualmente a Gestione risorse.
La gestione della cronologia e dei preferiti era leggermente automatizzata rispetto alla versione precedente, mediante delle finestre apposite anziché ricorrere manualmente a Gestione risorse.


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Versione delle 17:01, 14 mag 2011

Voce principale: Internet Explorer.

Template:Infobox Software Microsoft Internet Explorer 1 è un browser Web grafico rilasciato da Microsoft il 17 agosto 1995. Partendo dal codice di un browser già esistente, Mosaic, Microsoft si proponeva di offrire agli utenti di Windows uno strumento per accedere alla rivoluzionaria tecnologia che si stava diffondendo proprio in quegli anni: Internet.

La versione 1.0 era disponibile in Microsoft Plus! per Windows 95 e nelle versioni OEM di Windows 95. La sua quota di mercato era molto più bassa rispetto a quella di Netscape Navigator.[1][2][3]

Ebbe vita breve: nel novembre 1995, solo tre mesi dopo il suo rilascio, venne aggiornato alla versione 2. Oggi, il download di Internet Explorer 1 non è più disponibile da Microsoft.[4]

Il progetto O'Hare

Lo sviluppo di Internet Explorer 1.0 fu intrapreso nell'agosto del 1994[5] da un team composto da cinque o sei persone,[1] guidato inizialmente da Thomas Reardon[6][7] e, a partire da ottobre 1994, da Benjamin W. Slivka,[8] con Hadi Partovi come program manager del gruppo.[9]

Al progetto venne assegnato il nome in codice "O'Hare", in riferimento all'O'hare Airport, il più grande aeroporto di Chicago (il nome di città a sua volta utilizzato come nome in codice di Windows 95):[10] il team si proponeva infatti di sviluppare delle tecnologie per Internet nella speranza che si rivelassero simbolicamente "un punto di partenza verso luoghi distanti da Chicago".[11]

Le origini del codice: Spyglass Mosaic

Microsoft, volendo partecipare al più presto alla guerra dei browser, decise di richiedere la licenza di un browser già esistente anziché crearne uno da zero.

In aprile 1994, Microsoft iniziò a negoziare l'acquisizione della licenza di BookLink, un browser posseduto da CMG Information Services. Microsoft venne però battuta sul tempo da AOL, che lo acquistò a novembre per 30 milioni di dollari.[5]
Verso la fine dell'anno, Microsoft aprì delle trattative con diverse altre società che possedevano browser, inclusa Netscape, la quale in un primo momento rifiutò.[12]

Alla fine, il 16 dicembre 1994[5] Microsoft ottenne da Spyglass per 2 milioni di dollari[13] la licenza per Spyglass Mosaic,[14][15] che veniva distribuito da Spyglass a molte società che iniziavano allora a sviluppare dei browser. Il contratto stipulato tra Spyglass e Microsoft prevedeva che Spyglass avrebbe dovuto ricevere una tassa di base trimestrale per la licenza di Spyglass Mosaic, più una quota derivante dai ricavi di vendita del browser.
L'accordo tra Spyglass e Microsoft precedette di poco la comunicazione, entro la fine di quello stesso anno, della disponibilità da parte di Netscape di accettare la proposta di Microsoft.[8]

Mosaic era un browser sviluppato da NCSA; essendo però un ente pubblico, NCSA aveva affidato a Spyglass il ruolo di gestire, in qualità di partner commerciale, le concessioni in licenza, concedendo ad essa la tecnologia e i marchi registrati relativi a Mosaic.
Spyglass Mosaic, noto anche come Enhanced Mosaic,[16] era invece un browser sviluppato esclusivamente da Spyglass: pur ispirandosi concettualmente a NCSA Mosaic, Spyglass Mosaic non condivideva codice con quest'ultimo.[17]

Nonostante la finestra relativa ai diritti d'autore, fino alla versione 6 di Internet Explorer, riporti l'indicazione "Basato su NCSA Mosaic", il codice di Internet Explorer 1 proviene in realtà da quello di Spyglass Mosaic.[18]

La concorrenza con Netscape Navigator

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra dei browser § Prima guerra dei browser.

Quando Microsoft intraprese il progetto di sviluppo di Internet Explorer, Netscape era da poco tempo diventata il leader del settore, con il suo Netscape Navigator rilasciato nell'ottobre del 1994, divenuto rapidamente il browser più utilizzato.

In realtà, poiché Microsoft aveva compreso le potenzialità di Internet molto prima di rilasciare la prima versione di Internet Explorer, l'idea di offrire agli utenti di Windows la possibilità di accedere al Web era stata concepita prima dell'avvento di Netscape Navigator: infatti, Steve Ballmer, l'allora vice-presidente esecutivo, inviò un messaggio di posta elettronica già il 7 dicembre 1993 proponendo questa funzionalità per la successiva versione di Windows,[19] e il primo incontro tra Microsoft e la società che avrebbe permesso ad essa lo sviluppo di Internet Explorer, Spyglass, era avvenuto già nell'aprile del 1994.[20]

La concorrenza con Netscape ebbe comunque il ruolo di accelerare le tappe del percorso che stava portando al rilascio di Internet Explorer.

Il 26 maggio 1995, Bill Gates inviò la comunicazione "Internet Tidal Wave" (letteralmente "Maremoto di Internet") ai dirigenti Microsoft. La comunicazione descriveva Netscape con il loro Netscape Navigator come il "nuovo rivale 'nato' su Internet". La comunicazione delineava il fallimento di Microsoft di comprendere l'importanza di Internet, e in esso Gates assegnava "ad Internet tale altissimo livello di importanza" da allora in avanti.

Il giorno dopo, anche Slivka lanciò l'allarme con il suo memorandum "The Web Is the Next Platform", avvertendo che il Web aveva il potenziale per soppiantare Windows.

Il 21 giugno 1995, in una riunione tra un manager di Microsoft, Daniel Rosen, e l'amministratore delegato di Netscape, Jim Barksdale, Microsoft propose a Netscape una divisione del mercato dei browser: Microsoft avrebbe sviluppato un browser per gli utenti di Windows 95, mentre Netscape avrebbe riservato il suo browser, Netscape Navigator, alle piattaforme Windows 3.1, Macintosh e Unix. La proposta venne però rifiutata da Netscape.[21][22][9][12]

Versioni

     Versione di test

Versione Versione estesa[nota 1] Tipo di archi-
tettura
Data di rilascio Note Fornito con Supporta
1.0 4.40.308 32 bit 17-08-95[23] Microsoft Plus! Windows 95
1.5 32 bit 01-96 Migliorato il supporto al rendering di base per le tabelle in HTML. Windows 95, NT 3.5, NT 3.51, NT 4.0
1.5 beta[24] 16 bit 96 Windows 3.1x
1.6 beta[24][25][26] 16 bit 96
  1. ^ Fino a Internet Explorer 4, i numeri di versione di Internet Explorer non corrispondono alle versioni effettive del browser: ciò è dovuto al fatto che Internet Explorer 1 era incluso nel pacchetto Microsoft Plus!, il quale utilizzava il numero di versione di Windows. Così, Internet Explorer 1 era identificato con il numero di versione 4.40, perché Windows 95 era la versione 4 di Microsoft Windows.

Internet Explorer 1.0

Internet Explorer 1.0 venne rilasciato il 17 agosto 1995, con numero di versione 4.40.308.[27] Il suo motore di rendering si basava su quello di Spyglass Mosaic.

Era disponibile, al prezzo di 49,95 $ (circa 81.400 lire),[28] solo come parte dell'Internet Jumpstart Kit in Microsoft Plus! per Windows 95.[18] Non era invece incluso nella prima versione di Windows 95: la versione per la vendita al dettaglio doveva essere pronta prima della versione OEM al fine di far arrivare le copie confezionate nei negozi prima della data di lancio, e inoltre si temeva un numero troppo eccessivo da gestire di richieste di iscrizione al servizio "The Microsoft Network".[8] Tuttavia, veniva di solito incluso nelle versioni OEM di Windows 95.[29]

Funzioni

Tra le sue funzionalità, Internet Explorer 1.0 era in grado di gestire i preferiti e la cronologia, anche se in un modo non ancora pienamente maturo, ed era dotato di una memoria cache per la navigazione off-line delle pagine Web.

Disponeva inoltre del supporto integrato alle connessioni ad accesso remoto e al protocollo TCP/IP, le tecnologie di base per l'accesso ad Internet.[29] La configurazione della connessione ad Internet, che con altri browser richiedeva procedure manuali, era semplificata da una procedura guidata.[29][30]

Tuttavia, mancavano molte caratteristiche che sarebbero divenute comuni a partire dalla versione 3, tra cui la "e" blu nel logo, l’integrazione in Esplora risorse e i programmi integrati (per esempio Internet Mail and News, NetMeeting, Rubrica di Windows). Inoltre, non supportava delle tecnologie che oggi sono considerate di base per il corretto rendering di una pagina Web, come i Cascading Style Sheets.[31]

Internet Explorer 1.5

Screenshot di Internet Explorer 1.5 su Windows 95

Internet Explorer 1.5 venne pubblicato, gratuitamente, solo nel gennaio del 1996, dopo il rilascio di Internet Explorer 2 (novembre 1995).

Rispetto alla versione precedente, Internet Explorer 1.5 estendeva la compatibilità a Windows NT, e migliorava il supporto ad un rendering di base per le tabelle in HTML.[32]

Funzioni

La gestione della cronologia e dei preferiti era leggermente automatizzata rispetto alla versione precedente, mediante delle finestre apposite anziché ricorrere manualmente a Gestione risorse.

Venivano chiamate "helper" le applicazioni esterne a cui si poteva associare un tipo di file. Tra questi, vi era anche RealAudio Player 1.0.1, in grado di riprodurre durante la navigazione i file Real Audio (.ra, .ram), che veniva installato direttamente insieme a Internet Explorer.[33]
Comunque, Internet Explorer 1.5 disponeva già del supporto integrato per alcuni tipi di file: documenti HTML (.htm, .html), file di testo (.txt, .c, .h, .ini, .sh), immagini JPEG (.jpeg, .jpg), immagini GIF (.gif), file audio (.au, .snd), e file AIFF (.aiff).

Oltre ad essere un browser World Wide Web, supportava anche i protocolli FTP e Gopher.[34]

Note

  1. ^ a b (EN) John Borland, Browser wars: High price, huge rewards, su zdnet.com, 15 aprile 2003. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  2. ^ (EN) Ed Kubaitis, Browser Statistics for April 1996, su ews.uiuc.edu, University of Illinois at Urbana-Champaign. URL consultato il 1° marzo 2011.
  3. ^ (EN) Maryann Jones Thompson, Behind the numbers: Browser market share, su edition.cnn.com, CNN, 8 ottobre 1998. URL consultato il 1° marzo 2011.
  4. ^ È possibile scaricarlo dall'archivio Evolt.org (si vedano i collegamenti esterni sottostanti).
  5. ^ a b c (EN) Kathy Rebello, Amy Cortese; Rob Hof, Inside Microsoft - The untold story of how the Internet forced Bill Gates to reverse course, su businessweek.com, Businessweek, 15 luglio 1996. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  6. ^ (EN) 2003 Young Innovator - Thomas Reardon, 34 - Openwave - Tailors Internet application to cell phones, su technologyreview.com, Technology Review. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  7. ^ (EN) What is Internet Explorer?, su pagerankstudio.com. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  8. ^ a b c (EN) Richard J. Urowsky, Microsoft's Brief on Appeal, su cyber.law.harvard.edu, 27 novembre 2000. URL consultato il 20 febbraio 2011.
  9. ^ a b (EN) Keenan Mayo, Peter Newcomb, How The Web Was Won - An Oral History of the Internet, su vanityfair.com, Vanity Fair, 9 giugno 2008. URL consultato il 19 febbraio 2011.
  10. ^ (EN) Scott Schnoll, The History of Internet Explorer, su nwnetworks.com. URL consultato il 26 febbraio 2011.
  11. ^ (EN) Joe Belfiore, Internet Standards and Operating Systems - Why Integration Makes Sense, su technet.microsoft.com, Microsoft, 3 marzo 1998. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  12. ^ a b (EN) U.S. v. Microsoft: Proposed Findings of Fact, su justice.gov. URL consultato il 19 febbraio 2011. Documento del processo United States v. Microsoft.
  13. ^ (EN) Steve Lohr, Spyglass, a Pioneer, Learns Hard Lessons About Microsoft, su nytimes.com, The New York Times, 2 marzo 1998. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  14. ^ (EN) Microsoft embraces Internet standard and licenses Mosaic technology (PDF), su justice.gov, Microsoft, 13 gennaio 1995. URL consultato il 14 maggio 2011.
  15. ^ (EN) Microsoft signs licensing agreement with Spyglass, su highbeam.com, PR Newswire, 13 gennaio 1995. URL consultato il 14 maggio 2011.
  16. ^ (EN) Richard Raucci, 2. Mosaic Web Browsers: A Summary, in Mosaic for Windows, New York, Springer-Verlag, 1995, p. 36, ISBN 0-387-97996-4. URL consultato il 14 maggio 2011.
  17. ^ (EN) Eric Sink, Memoirs From the Browser Wars, su ericsink.com, 15 aprile 2003. URL consultato il 6 maggio 2011.
  18. ^ a b (EN) Nick Wingfield, Spyglass to challenge Netscape browser domination, in InfoWorld, vol. 17, n. 34, 21 agosto 1995, p. 31. URL consultato il 14 maggio 2011.
  19. ^ (EN) Bill Gates, Compete, Don't Delete, su microsoft.com, The Economist, 13 giugno 1998, p. 19. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  20. ^ (EN) Steve Lohr, Microsoft Says Internet Browser Idea Arose Long Before Netscape, su nytimes.com, The New York Times, 6 agosto 1998. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  21. ^ (EN) Jim Barksdale, Direct Testimony of Jim Barksdale (PDF), su justice.gov, 13 ottobre 1998. URL consultato il 17 febbraio 2011. Documento del processo United States v. Microsoft.
  22. ^ (EN) Dan Goodin, Jeff Pelline, Barksdale takes on MS in trial, su news.cnet.com, CNET News, 19 ottobre 1998. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  23. ^ (EN) Microsoft Introduces Internet Explorer, su intercom.co.cr, Microsoft, 17 agosto 1995. URL consultato l'8 maggio 2011.
  24. ^ a b (EN) Internet Explorer 1.5 / 1.6 / 2.0, su betaarchive.com, BetaArchive, maggio 2010. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  25. ^ Screenshot di Internet Explorer 1.6 beta
  26. ^ (EN) Giuseppe Attardi, Antonio Cisternino, The World of the World Wide Web, in The Web Project, Dipartimento di informatica di Pisa, 1996. URL consultato il 12 maggio 2011.
  27. ^ Informazioni sulle versioni di Internet Explorer, su support.microsoft.com, Microsoft. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  28. ^ Per la conversione lira-dollaro è stato utilizzato il tasso di cambio medio del 1995: 1 dollaro = 1.629 lire.
  29. ^ a b c (EN) A history of Internet Explorer - Highlights from the first 15 years, su windows.microsoft.com, Microsoft. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  30. ^ Screenshot della finestra Impostazione guidata Internet di Internet Explorer 1.0
  31. ^ (EN) Brian Wilson, CSS Support History, in Index DOT Css. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  32. ^ (EN) Brian Wilson, Internet Explorer (Windows), in Index DOT Html/Css. URL consultato il 12 aprile 2011.
  33. ^ Rapporto dell'installazione di Internet Explorer 1.5 effettuato da RegShot, in cui è possibile vedere l'aggiunta del file C:\IEXPLORE\RAPLAYER.EXE.
  34. ^ Screenshot del programma di installazione di Internet Explorer 1.5

Voci correlate

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