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Vetrina

La battaglia di Shiroyama (城山の戦い?, Shiroyama no tatakai) fu combattuta tra il 1º e il 24 settembre 1877 sul monte Shiro, presso Kagoshima in Giappone, fra gli ultimi esponenti della casta guerriera dei samurai da una parte e l'esercito imperiale giapponese dall'altra. Fu la decisiva ultima battaglia della ribellione di Satsuma, e l'ultimo scontro armato della storia del Giappone a cui presero parte i samurai.

Scontenti per la perdita di importanza, ricchezza e privilegi sperimentata durante il rinnovamento Meiji, negli anni '70 del XIX secolo i samurai, antica casta di guerrieri-servitori dei daimyo (signori feudali), cominciarono a opporsi con sempre più forza all'autorità imperiale giapponese, fautrice viceversa dell'occidentalizzazione dello Stato e che vedeva i samurai come un retaggio anacronistico del passato feudale del Giappone. Dopo la fine della guerra Boshin (1868-69) i giapponesi scontenti cominciarono a raccogliersi attorno all'influente politico e samurai Saigō Takamori, che pure inizialmente era stato uno dei fautori del rinnovamento nazionale voluto dall'imperatore Meiji, e nel 1877 insorsero dando il via alla ribellione del dominio di Satsuma.

Dopo alcuni iniziali successi, i samurai di Saigō furono progressivamente sconfitti dalla superiorità numerica e tecnologica dell'esercito imperiale; decisi a resistere, il capo ribelle e i suoi fedelissimi si ritirarono nel feudo di Kagoshima, epicentro della rivolta. Furono quindi assediati dai soldati regolari sul vicino monte Shiro, e dopo settimane di assedio il successivo 24 settembre Saigō e i samurai superstiti opposero un'eroica quanto futile ultima resistenza, morendo sotto i colpi delle mitragliatrici Gatling e dei cannoni imperiali.

La battaglia di Shiroyama pose fine alla ribellione di Satsuma, rappresentando l'ultimo serio tentativo di opposizione alla modernizzazione del Giappone. Con la morte di tutti i samurai coinvolti nella battaglia, la millenaria casta guerriera nipponica cessò di esistere in quanto tale, anche se il codice d'onore da essa seguito, il bushido, continuò a rivestire per lungo tempo grande importanza nella società giapponese. La battaglia di Shiroyama, pur con molte libertà artistiche, è vividamente ritratta nel film L'ultimo samurai (2003), così come in numerose altre opere artistiche come quadri e canzoni.

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Voci di qualità

L'epatite B è una malattia infettiva, causata dal virus HBV, appartenente alla famiglia Hepadnaviridae, che colpisce il fegato degli hominoidea. La malattia, nota in origine come "epatite da siero" è causa di epidemie in alcune parti dell'Asia e in Africa ed è a carattere endemico in Cina. Circa un quarto della popolazione mondiale, più di due miliardi di persone, è stato contagiato dal virus dell'epatite B ed esistono circa 350 milioni di portatori cronici del virus.

La trasmissione di epatite B avviene tramite esposizione a sangue infetto o a fluidi corporei come sperma e liquidi vaginali, mentre il DNA virale è stato rilevato anche nella saliva, nelle lacrime e nell'urina di portatori cronici con alto titolo nel siero sanguigno. Il virus dell'epatite B non può essere però trasmesso attraverso il contatto casuale, come per esempio il tocco delle mani, la condivisione di posate o bicchieri, l'allattamento, baci, abbracci, tosse o starnuti. Il virus è comunque in grado di sopravvivere fino a 7 giorni nell'ambiente.

La malattia provoca un'infiammazione acuta del fegato, vomito, ittero e, di rado, può portare alla morte. L'epatite B cronica può causare cirrosi epatica e cancro al fegato, una malattia mortale con una scarsa risposta alla chemioterapia. Si stima che ogni anno muoiano circa 750 000 persone per le conseguenze dell'epatite B.

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Lo sapevi che...

Perè Golon (o Golom) o anche Berhè Golon, detto Alì (Cheren, 1904 circa – ...) è stato un fantino eritreo. Secondo alcune fonti il suo vero nome era Bathà Golom.

Fu il primo fantino straniero nella storia plurisecolare del Palio di Siena, ed è ancora oggi l'unico fantino di colore ad aver preso parte alla corsa senese.

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Premi Nobel 2024

Su Wikipedia puoi leggere le biografie e gli studi dei vincitori dei Premi Nobel per il 2024. Visita anche il Portale:Premi Nobel.

 

Ricorrenze del 9 novembre

Mabel Normand

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Teodoro di Amasea e Vitone di Verdun.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 9 novembre 2024): English (inglese) (6 907 889) · Binisaya (cebuano) (6 116 938) · Deutsch (tedesco) (2 957 673) · Français (francese) (2 646 262) · Svenska (svedese) (2 597 450) · Nederlands (olandese) (2 171 307) · Русский (russo) (2 008 880) · Español (spagnolo) (1 988 525) · Italiano (1 890 373) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 625 465)

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Lavori in corso

 

Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Placenta (cucina))

Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti.
Jules Renard

Il pittore francese Gustave Caillebotte, fotografato dal fratello Martial mentre passeggia per la place du Carrousel a Parigi con il cane Bergère.

Phnom Penh

È la capitale politica ed economica della Cambogia e capoluogo della municipalità di Phnom Penh. Importante porto fluviale, la città è adagiata sulle sponde del fiume Mekong, nel luogo dove confluisce il Tonle Sap e dove si dirama il fiume Tonle Bassac. Con i suoi circa tre milioni di abitanti, Phnom Penh è la città più vasta e popolosa della Cambogia e il maggiore centro commerciale e culturale. Una volta conosciuta come la Perla dell'Asia, la città è oggi una meta turistica di discreta importanza ed è rinomata per la sua architettura, che risente sia dello stile tradizionale khmer sia di quello ereditato durante la dominazione coloniale francese.