Vite ad alberello di Pantelleria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
 Patrimonio protetto dall'UNESCO
Pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria
 Patrimonio immateriale dell'umanità
Vigneti ad alberello a Pantelleria
StatoBandiera dell'Italia Italia
Inserito nel2014
ListaLista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità
Scheda UNESCO(ENESFR) Traditional agricultural practice of cultivating the ‘vite ad alberello’ (head-trained bush vines) of the community of Pantelleria

La vite ad alberello di Pantelleria (detta anche Alberello Pantesco) è un'antica e tradizionale forma di coltivazione della vite, impostata nei piccoli vigneti dell'isola di Pantelleria, in Sicilia, del vitigno a bacca bianca Zibibbo.

Il 26 novembre 2014 a Parigi l'UNESCO ha dichiarato la "Pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello, tipica dell'isola di Pantelleria"", patrimonio immateriale dell'umanità[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dossier, la cui documentazione tecnico-scientifica è stata curata dall'Istituto regionale Vite e Vino [2] e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e coordinata dal prof. Pier Luigi Petrillo (che in precedenza aveva coordinato con successo le candidature all'UNESCO delle Dolomiti, della Dieta Mediterranea e dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato), è stato approvato all'unanimità da tutti gli Stati parte dell'UNESCO[3]. Si tratta della prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo prestigioso riconoscimento[4].

Nel 2016, a cura del comune di Pantelleria, nasce l'"Itinerario della Strada della Vite ad Alberello", un circuito di 37 chilometri che permette a turisti e visitatori di conoscere la complessità del contesto produttivo svelandone le interazioni suolo-clima-esposizione, le tecniche di allevamento e le pratiche colturali. [5]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

L’alberello pantesco è basso e riparato da una conca di terreno realizzata per permettere la produzione di uva e preservare la vita stessa della pianta in condizioni climatiche avverse, che caratterizzano Pantelleria per 9/10 mesi l’anno. [6]

Tramandata attraverso istruzioni pratiche e orali in dialetto locale da generazioni di vinai e contadini di piccoli lotti di terreno dell’isola, la tecnica di coltivazione, abbastanza articolata, prevede diverse fasi e si conclude con la vendemmia a mano durante un evento rituale che inizia alla fine di luglio. [7] L'uva prodotta con questa coltivazione viene utilizzata per produrre il Passito di Pantelleria DOC.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministero dell'Agricoltura, politicheagricole.it, https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8173.
  2. ^ www.irvos.it
  3. ^ Gran Via, La proclamazione di Pantelleria patrimonio dell'umanità UNESCO, su youtube.com, 26 novembre 2014.
  4. ^ La Repubblica, Lo Zibibbo patrimonio dell'umanità, su palermo.repubblica.it.
  5. ^ itervitis.eu
  6. ^ unescosicilia.it
  7. ^ www.unesco.it

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]