Utente:SaraVis/Sandbox/ettoresottsass
«Mi arrabbio quando mi dicono che sono un artista; cioè, non mi arrabbio ma sono fondamentalmente un architetto.»
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1c/Ettore_Sottsass_1969.jpg/220px-Ettore_Sottsass_1969.jpg)
![Compasso d'Oro](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Compasso_d%27Oro_gold_silhouette.svg/16px-Compasso_d%27Oro_gold_silhouette.svg.png)
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Ettore Sottsass junior (Innsbruck, 14 settembre 1917 – Milano, 31 dicembre 2007) è stato un architetto, designer e fotografo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio dell'architetto Ettore Sottsass senior[1] e di madre austriaca Antonia Peintner[2], studia prima presso il liceo scientifico Galileo Ferraris e dopo architettura al Politecnico di Torino, laureandosi nel 1939. Successivamente viene chiamato alle armi in Montenegro, resterà internato per 6 anni in un campo di prigionia[3].
Rientrato in Italia, comincia la sua attività a Milano nel 1947 dove collabora con il padre e poi apre il suo primo studio di design.
Nel 1945, insieme ad altri 26 architetti di Torino, Sottsass fu uno dei membri fondatori dell'associazione Giuseppe Pagano (APAO)[4].
Nel 1948 entra nel gruppo del MAC (Movimento di Arte Concreta) e partecipa alla prima collettiva di Milano. Nello stesso anno promuove a Roma la mostra dedicata all'Arte astratta in Italia.
Successivamente aderisce allo Spazialismo.
Nel 1957 diventa art director di Poltronova, l'azienda di Agliana, chiamato dall'imprenditore Sergio Cammilli.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/ff/Paolo_Monti_-_Servizio_fotografico_%28Milano%2C_1960%29_-_BEIC_6365848.jpg/220px-Paolo_Monti_-_Servizio_fotografico_%28Milano%2C_1960%29_-_BEIC_6365848.jpg)
Nel 1958 inizia la sua collaborazione con la Olivetti, nel settore del computer design, a fianco di Marcello Nizzoli, di cui prenderà il posto dopo il suo ritiro[5]. Questa attività durerà circa 30 anni e porterà all'affermazione di un nuovo stile per i prodotti da ufficio della ditta di Ivrea. Tra gli oggetti progettati da Sottsass si possono ricordare le calcolatrici Elea 9003, Summa-19, Divisumma 26 e Logos 27 (1963), le macchine da scrivere Praxis 48 (1964) e Valentine (con Perry King) e il sistema per ufficio Synthesis (1973). Il progetto più importante è stato il computer mainframe Elea 9003 (1959), grazie al quale vinse il Compasso D'Oro nel 1959[6].
In anticipo sugli anni della contestazione, Sottsass propone il design come strumento di critica sociale aprendo alla grande stagione del Radical (1966-1972)[7].
Nel 1972 espone alla mostra curata da Emilio Ambaszalla, Italy: the new domestic landscape al MoMA di New York.[8] Nel mentere, tiene un giro di conferenze per l'Inghilterra e riceve la laurea honoris causa al Royal College of Art di Londra, nel 1976 [9].
Nel 1979 partecipa con il gruppo Alchimi al Design Forum di Linz presentando Seggiolina da pranzo, la lampada da terra Svincolo e il tavolino Le strutture tremano.
Nel 1980 insieme ad Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini e Marco Marabelli fonda lo studio Ettore Sottsass Associati[10].
Nel 1981 fonda il gruppo Memphis, assieme a Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi, Michele de Lucchi e altri architetti di livello internazionale.
« Memphis dona agli oggetti uno spessore simbolico, emotivo e rituale. Il principio alla base di mobili assurdi e monumentali è l’emozione prima della funzione. » |
Artista di molteplici interessi, figlio d'arte, contamina la sua formazione accademica di architetto con esperienze dirette nel campo delle arti visive conoscendo vari artisti e stringendo amicizie come per esempio con Luigi Spazzapan.
Si è avvalso, nel corso degli anni della sua importante carriera, della preziosa collaborazione di amici professionisti spesso divenuti, loro stessi, nomi internazionalmente noti nel mondo del design e dell'architettura, come James Irvine.
Nel 1985 realizza l'Edificio condominiale di viale Roma a Marina di Massa, progetto che si contraddistingue per la qualità delle soluzioni architettoniche poste in essere.
Nel 1988 nasce Terrazzo[11], rivista da lui ideata e realizzata insieme a Barbara Radice, Christoph Radl, Anna Wagner e Santi Caleca. Terrazzo si occupa di design e architettura fino al 1996, anno del tredicesimo e ultimo numero.
Gli sono state dedicate numerose mostre personali: si ricordano le grandi mostre, nel 1976 al Cooper Hewitt di New York e all’ International Design Zentrum di Berlino, nel Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1994 e del 2003, di Design Gallery Milano nel 1988, 1993 e 1995, del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato del 1999, del Suntory Museum di Ōsaka del 2000, del Museo d'Arte Decorativa di Colonia nel 2004 e del MART di Rovereto nel 2005 curate da Milco Carboni. Inoltre suo opere sono conservate nelle collezioni di prestigiose istituzioni museali come il Centre Georges Pompidou e il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Victoria & Albert Museum di Londra, lo Stedelik Museum di Amsterdam, il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Montreal, l’Israel Museum di Gerusalemme e il National Museum di Stoccolma.
Dal 2005 al 2007, anno della sua morte, si dedica all'attività critica[12].
Oggi il Centro studi e archivio della comunicazione di Parma conserva un fondo dedicato a Sottsass, composto da 13.858 materiali progettuali (9.918 schizzi e disegni, 3.940 disegni esecutivi, di cui 2917 lucidi e 1023 copie eliografiche), 5 scatole di disegni esecutivi, 24 sculture. Questo fondo è pubblico e liberamente consultabile. Il primo nucleo di opere che costituiscono il fondo Ettore Sottsass Jr è stato donato alle collezioni dello CSAC con atto pubblico nel 1979, una seconda donazione è pervenuta in archivio nel 2005 ed è ancora oggi in fase di definizione[13].
Muore il 31 dicembre 2007 nella sua abitazione milanese per uno scompenso cardiaco avvenuto durante un'influenza, all'età di novant'anni.
Design industriale
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a8/Olivetti_Elea_9003.jpg/220px-Olivetti_Elea_9003.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bd/Olivetti-Valentine.jpg/220px-Olivetti-Valentine.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5b/Olivetti_Summa_19.jpg/220px-Olivetti_Summa_19.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/86/Busstop_K%C3%B6nigsw_Platz_nachts.jpg/220px-Busstop_K%C3%B6nigsw_Platz_nachts.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/48/Memphis-Milano_Movement.jpg/220px-Memphis-Milano_Movement.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/64/Knoll_Mandarin_Chair_Ettorre_Sottsass_-_Austin_Calhoon_Photograph.jpg/220px-Knoll_Mandarin_Chair_Ettorre_Sottsass_-_Austin_Calhoon_Photograph.jpg)
- Calcolatore elettronico Elea 9003 per Olivetti (1957) (premio Compasso d'oro 1959)
- Macchina per scrivere Tekne 3 per Olivetti (1964)
- Macchina per scrivere Praxis 48 per Olivetti (1964)
- Personal computer M 24 per OLivetti (1984)
- Armadi Superbox per Poltronova (1966)
- Macchina da scrivere semi standard Olivetti Studio 45 (1967)
- Macchina da scrivere portatile Valentine per Olivetti (1969) (premio Compasso d'Oro 1970)
- Addizionatrice Summa 19 per Olivetti (1970)
- Specchio Ultrafragola per Poltronova (1970)
- Macchina per scrivere Lettera 36 (1970)
- Mobili Grigi per Poltronova (1970)
- Contabile A 5 per Olivetti (1974)
- Televisore Memphis per Brionvega (1980)
- Elemento angolare Cantone per Zanotta (1981)
- Libreria da parete Suvretta per Memphis (1981)
- Lampada da tavolo Ashoka per Memphis (1981)
- Mobile da soggiorno Casablanca per Memphis (1981)
- Mobile divisorio Carlton per Memphis (1981)
- Lampada da tavolo Tahiti per Memphis (1981)
- Mobile da soggiorno Beverly per Memphis (1981)
- Tavolo Mandarin per Memphis (1981)
- Libreria Casablanca (1981)
- Vaso in vetro Mizar per Memphis (1982)
- Vaso da fiori Altair per Memphis (1982)
- Mobile da soggiorno Malabar per Memphis (1982)
- Coppa in vetro Deneb per Memphis (1982)
- Portafrutta in argento Murmansk per Memphis (1982)
- Vaso da fiori Sirio per Memphis (1982)
- Portafrutta in vetro soffiato Sol (1982)
- Tavolo Palm Spring per Memphis (1982)
- Tavolo da salotto Park Lane per Memphis (1983)
- Vaso in porcellana Tigris per Memphis (1983)
- Lampada da tavolo Bay per Memphis (1983)
- Tavolo City per Memphis (1983)
- Vaso in vetro soffiato Alioth per Mepmhis (1983)
- Portafrutta in vetro soffiato Aldebaran per Memphis (1983)
- Vaso in porcellana Euphrates per Memphis (1983)
- Vaso in porcellana Nilo per Memphis (1983)
- Vaso in vetro soffiato Alcor per Memphis (1983)
- Central Park Square Table 3471 per Knoll (1983)
- Tavolino Cream per Memphis (1984)
- Specchio con laminato plastico Diva per Memphis (1984)
- Tavolo basso Holebid per Memphis (1984)
- Tavolino Hyatt per Memphis (1984)
- Tavolino Mimosa per Memphis (1984)
- Tavolino Ivory per Memphis (1985)
- Credenza in legno Freemont per Memphis (1985)
- Consolle Tartar per Memphis (1985)
- Piatto in ceramica Rucola per Memphis (1985)
- Telefono "Enorme" per Brondi (1986)
- Bridge Chair with Arms with Arms per Knoll (1986)
- Vaso a stelo Pasifila per Memphis (1986)
- Vaso Agelada per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Amaltea per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Ananke per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Astidamia per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Astimelusa per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Atamante per Memphis (1986)
- Vaso Clesiteria per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Erinna per Memphis (1986)
- Carrello Manhattan per Memphis (1986)
- Vaso a stelo Neobule per Memphis (1986)
- Posate (1987)
- Mobile in legno Max per Memphis (1987)
- Collezione "Bharata" per Design Gallery Milano (1988)
- Fermata autobus in Königsworther Platz ad Hannover, Germania
- Mobile bar Nairobi per Zanotta (1989)
- Cassettiera Mombasa per Zanotta (1989)
- Collezione (anni ottanta)
- Sedia Knoll Mandarin (anni ottanta)
- Tavolino di servizio Lipari per Zanotta (1992)
- Collezione "Ruins" per Design Gallery Milano (1992)
- Collezione "Twenty-seven Woods for a Chinese Artificial Flower" per Design Gallery Milano (1995)
- Specchio sospeso e tappeto in lana A Shiro per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Specchio Enterprise per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Specchio La grande triade per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Specchio e metallo laccato Più o meno Iside per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Specchio e metallo laccato Specchio grande per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Specchio con perspex Ambuja per Memphis (1998) (serie PostDesign: Lo specchio di Saffo)
- Piatto per doccia Megaplan per Kaldewei (1998)
- Vasca da bagno Centro Duo Ovale per Kaldewei (1998)
- Lampada lunga Gala (2000) per Memphis(serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Lampada piccola quadrata Jagati per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Libreria in due pezzi Kantha per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Mobile CD Kapota per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Specchio quadrato Mahapatti per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Vetrinetta in cristallo Padma per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Lampada piccola lunga Pattica per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Lampada in filo di ferro Upana per Memphis (2000) (serie PostDesign: Mobili Lunghi)
- Scatole segrete in serie limitata per Numa (2003)
- Tavole di peltro e vetro soffiato in serie limitata per Numa (2004)
- Progetto La cucina sapiente e la tavola contenta per Serafino Zani (2004)
- Posate Cinque Stelle per Serafino Zani (2004)
- Lampada Abat-Jour per B&B Italia (2005)
- Linea di pentole in acciaio Grand Hotel Cuisine per Serafino Zani (2005)
- Collezione Offerta per Serafino Zani (2006)
- Vasca da bagno Mega Duo Ovale per Kaldewei (2006)
- Linea di pentole antiaderenti Bon Appetit per Serafino Zani (2007)
Per le Vetrerie Venini:
- Scultura di luce Colonna di luce
- Scultura di luce Pavillon
- Plafoniera Firenze
- Vetro soffiato e lavorato a mano Medusa (edizione limitata)
- Vetro soffiato e lavorato a mano Goburam rosso (edizione limitata)
- Composizione con base in marmo-portoro e vetro soffiato e lavorato a mano con particolari decori in vetro lattimo Marito e moglie(edizione limitata)
- Vetro soffiato e lavorato a mano Yemen
- Composizione coppa e base in vetro opalino soffiato e lavorato a mano Puzzle
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]- Negozio Fiorucci (1980)
- Edificio condominiale di viale Roma a Marina di Massa (1985)
- Showroom Esprit a Düsseldorf (1985)
- Showroom Esprit a Zurigo (1985)
- Showroom Esprit ad Amburgo (1985)
- Edificio condominiale di viale Roma a Marina di Massa (1985)
- Showroom Alessi a Milano (1987)
- Casa Wolf, Ridgway, Colorado (1985)
- Immagine Erg Petroli (1988)
- Bar Zibibbo a Fukuoka (1989)
- Casa Olabuenaga a Maui (1989)
- Casa Cei a Empoli (1991)
- Casa Bischofberger a Zurigo (1991)
- Casa Yuko a Tokio (1992)
- Galleria del Museo dell'Arredo Contemporaneo a Ravenna (1992)
- Casa Ghella a Roma (1993)
- Casa Green a Londra (1993)
- Uffici per la Cementeria di Merone (1993)
- Motoryacht Amazon Express (1994)
- Golf club and Resort, Zhaoqing (1994)
- Interni dell'Aeroporto di Milano-Malpensa (1994)
- Costruzioni prefabbricate in acciaio (1994)
- Casa Nanon a Lanaken (1995)
- Casa Van Impe a Sint-Lievens-Houtem (1996)
- Piano urbanistico per Inchon, Corea (1997)
- Sale di attesa Alitalia (1997)
- Etnoteam a Milano (1999)
- Villaggio a Singapore (2000)
- Isola di sosta a Roppongi Tokyo (2004)
- Centro ricreativo a Nanchino (2004)
- Chiostro della pace presso Università degli Studi di Salerno (2005)
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Compasso d'oro 1959 per il calcolatore elettronico Elea per Olivetti
- Premio Compasso d'oro 1970 per l'elaboratore elettronico G 170 per Honeywell con D.L. Higgins e J. L. Monk
- Premio Compasso d'oro 1970 per l'addizionatrice elettrica MC 19 con Hans Von Klier per Olivetti
- Laurea honoris causa al Royal College of Art di Londra nel 1976
- Premio Compasso d'oro 1989 per il servizio di posate Nuovo Milano per Alessi
- Officier nell'Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese nel 1992
- Laurea honoris causa presso la Rhode Island School of Design negli Stati Uniti nel 1993
- Premio IF Arwad Design Köpfe da l'Industrie Forum Design di Hannover nel 1994
- Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra nel 1996
- Design Award del Brooklyn Museum di New York nel 1996
- Oribe Award della città giapponese di Gifu nel 1997
- Onorificenza della Glasgow School of Art nel 1999
- Onorificenza del London Institute of Art nel 2001
- Onorificenza per il design industriale del Politecnico di Milano nel 2001
- Premio Red Dot Design Award 2007 per il servizio di posate "Cinque Stelle" e la padella antiaderente "Bon Appetit" per Serafino Zani
- Il telefono Enorme, disegnato da Ettore Sottsass per Brondi (1986) fa parte della collezione permanente del MOMA di New York.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Martorana, Ettore Sottsass: progetti di un designer italiano, Firenze 1983
- Barbara Radice, Memphis, Electa, Milano 1984
- G. Sambonet, Ettore Sottsass: mobili e arredamenti, Mondadori, Milano 1985
- Hans Höger, Ettore Sottsass jr. - Designer, Artist, Architect, Wasmuth, Tübingen/Berlino 1993
- Barbara Radice, Ettore Sottsass, Electa, Milano, 1993
- F. Ferrari, Ettore Sottsass: tutta la ceramica, Allemandi, Torino, 1996
- Ettore Sottsass, Architetture indiane e dintorni, Napoli 1998
- Ettore Sottsass, Lo specchio di Saffo, Postdesign, Milano 1998
- Ettore Sottsass, Epifanie Brevi, Ed. Lythos, Como 1998
- M. Carboni (a cura di), Ettore Sottsass e Associati, Rizzoli, Milano, 1999
- S. Riva in Il Rosso e il Nero, Figure e ideologie in Italia 1945-1980 nelle raccolte dello CSAC, a cura di A.C.Quintavalle, G.Bianchino, catalogo della mostra, Parma, Milano 1999
- Ettore Sottsass, Trattato di architettura, Ed. Lythos, Como 1999
- Ettore Sottsass, Mobili Lunghi, Postdesign, Milano 2000
- M. Carboni (a cura di), Ettore Sottsass. Esercizi di Viaggio, Aragno, Torino, 2001
- Salvatore Lacagnina, Roberto Giustini e Barbara Radice, Ettore Sottsass e Enzo Cucchi, Charta, 2001
- M. Carboni e B. Radice (a cura di), Ettore Sottsass. Scritti, Neri Pozza Editore, Milano 2002
- M. Carboni e B. Radice (a cura di), Metafore, Skirà Editore, Milano 2002
- in collaborazione con Ettore Sottsass Jr. e Enzo Cucchi, Esercizi, lberico Cetti Serbelloni Editore, Milano 2002
- M. Carboni (a cura di), Sottsass: fotografie, Electa, Napoli 2004
- M. Carboni (a cura di), "Sottsass 700 disegni", Skirà Editore, Milano, 2005
- M. Carboni (a cura di), "Sottsass '60/'70", Editions HYX, Orléans, 2006
- A. C. Quintavalle, G.Bianchino (a cura di), Nove100. Arte, fotografia, architettura, moda, design, catalogo della mostra, Parma, 16 gennaio-25 aprile 2010, Milano 2010
- Ettore Sottsass, Scritto di notte ed Adelphi, 2010
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ e-ntRA - CMS per siti accessibili - http://www.e-ntra.it/ - Ra Computer S.p.A., ETTORE SOTTSASS sr, su www.to.archiworld.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ e-ntRA - CMS per siti accessibili - http://www.e-ntra.it/ - Ra Computer S.p.A., ETTORE SOTTSASS sr, su www.to.archiworld.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Collezione Musei, su samha207.unipr.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Ettore Sottsass, su misiaarte.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Localport Srl - www.localport.biz, Ettore Sottsass jr, su www.storiaolivetti.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/morto-sottsass/morto-sottsass/morto-sottsass.html
- ^ Collezione Musei, su samha207.unipr.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Rai Arte, 1972: Italy, the new domestic landscape, al MOMA di New York, in Il portale di RAI Cultura dedicato all'arte e al design. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Ettore Sottsass, su misiaarte.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Sottsass Associati, su www.sottsass.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Mondadori, Mondadori -- Electa, su www.electaweb.com, 1º settembre 2007. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Collezione Musei, su samha207.unipr.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ Collezione Musei, su samha207.unipr.it. URL consultato il 22 ottobre 2016.
- ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=49075
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fondo Ettore Sottass presso CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione, su samha207.unipr.it.
- Olivetti, storia di un'impresa, Ettore Sottass, su storiaolivetti.it.
- Sottass Associati, su sottsass.it.
- RAI Educational, Lezioni di design, su educational.rai.it.
- Parla Sottsass: La situazione degli architetti non è buona, Terry Marocco su Panorama (10 dicembre 2007)
- 1972: Italy the new domestic landscape, al MOMA di New York, Rai Cultura, su arte.rai.it.
Fabio Novembre intervista Ettore Sottass, su YouTube.
TGR RAI - Lillo Gullo intervista Ettore Sottsass, su YouTube.