Sindacato ebraico: differenze tra le versioni
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Il crimine organizzato degli ebrei americani aveva origine nei bassifondi: da adolescenti o iniziando già in fase di prepubertà si riunivano in bande per estorcere denaro ai negozi, da giovani adulti praticavano lo ''schlamming'' (picchiare con tubi di ferro avvolti in carta da giornale i lavoratori in sciopero o persone non gradite), e una volta maturati entravano nelle bande organizzate coinvolte in variegate attività illegali, in particolare il contrabbando d'alcolici durante il [[proibizionismo]].<ref name=nyt120498>[http://www.nytimes.com/books/98/04/12/reviews/980412.12patrict.html This You Call a Stick-Up?], The New York Times, April 12, 1998 (Review of ''Tough Jews'' by Rich Cohen)</ref>
I figli degli immigrati ebrei, italiani, irlandesi,
Col proseguire del XX secolo, mafiosi del calibro di [[Benny Fein]] e [[Joe Rosenzweig]] entrarono nel racket del lavoro, il cui monopolio esercitato da [[Nathan Kaplan]] e [[Johnny Spanish]] della [[Five Points Gang]], divenne causa di conflitto. Per anni le bande si rivaleggiarono nelle [[guerre per il racket del lavoro]] a New York, fino a che nel 1927 l'intero spazio fu conquistato da [[Jacob Shapiro]], ponendo fine alla faida. Altri gangster ebrei coinvolti nel racket dei sindacati furono [[Mosè Annenberg]] e [[Arnold Rothstein]], quest'ultimo considerato responsabile dello [[scandalo dei Black Sox]] all'edizione 1919 della [[World Series]].<ref name="Pietrusza, David 2003"/>
== I rapporti con Israele ==
{{Senza fonte|Diversi famigerati mafiosi ebrei americani hanno provveduto a supportare la causa israeliana sul piano finanziario attraverso donazioni a organizzazioni ebraiche fin dalla proclamazione d'indipendenza dello Stato nel 1948.}} Diversi mafiosi per sfuggire a una imminente cattura, processi e/o deportazioni hanno utilizzato la [[legge del ritorno]], la quale permette la cittadinanza israeliana a qualunque ebreo del mondo che si trasferisca in Israele.Tra i più famosi v'è [[Joseph Stacher]], che contribuì a costruire il paradiso del gioco d'azzardo di [[Las Vegas]] su commissione della mafia di origine e religione ebraica e nazionalità italiana, coalizzate insieme sotto il [[sindacato nazionale del crimine]].
Il primo ministro [[Golda Meir]] cercò di soppiantare questa tendenza e, nel 1970, negò l'ingresso a Meyer Lansky, considerato il più influente, nonché celebre, mafioso di origine ebraica ma di nazionalità Americana, grazie al suo impero economico fondato sul gioco d'azzardo.
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