Samanidi: differenze tra le versioni

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La '''dinastia samanide''' regnò dall'[[819]] al [[1005]] su [[Khorasan]] e [[Transoxiana]] ed ebbe [[Bukhara]] per capitale.
La '''dinastia samanide''' regnò dall'[[819]] al [[1005]] su [[Khorasan]] e [[Transoxiana]] ed ebbe [[Bukhara]] per capitale.
[[File:Samanid dynasty (819–999).GIF|thumb|left|upright=1.4|I domini samanidi (819–999)]]
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Deve il suo nome a [[Saman Khoda]], il capostipite, rappresentante della vecchia aristocrazia persiana, e fu quindi una delle prime dinastie indigene della [[Persia]] islamica. Fu [[vassallo|vassalla]] degli [[Abbasidi]] da quando i quattro nipoti di Saman furono ricompensati con territori dal [[califfo]] per il loro fedele servizio, fino al regno di [[Isma'il I (samanide)|Ismāʿīl I]] che si rese di fatto indipendente. Ismāʿīl conquistò i domini dei [[Saffaridi]] ([[900]]) e degli [[Zayditi]] del [[Tabaristan]], ed estese il suo impero su ampie zone dell'[[Asia centrale]], sull'[[Afghanistan]] e sull'[[Geografia dell'Iran|Iran orientale]]. I suoi successori non riuscirono a continuare la sua politica e caddero sotto l'influenza dei [[turchi]] della guardia reale ([[Ghaznavidi]]), che divennero dominanti a corte, e che misero fine insieme ai [[Karakhanidi]] al '''regno samanide''' nel [[999]]. L'ultimo rappresentante della dinastia, [[Isma'il II]], cercò di salvare alcuni territori ma fu assassinato nel [[1005]].
Deve il suo nome a [[Saman Khoda]], il capostipite, rappresentante della vecchia aristocrazia persiana, e fu quindi una delle prime dinastie indigene della [[Persia]] islamica. Fu [[vassallo|vassalla]] degli [[Abbasidi]] da quando i quattro nipoti di Saman furono ricompensati con territori dal [[califfo]] per il loro fedele servizio, fino al regno di [[Isma'il I (samanide)|Ismāʿīl I]] che si rese di fatto indipendente. Ismāʿīl conquistò i domini dei [[Saffaridi]] ([[900]]) e degli [[Zayditi]] del [[Tabaristan]], ed estese il suo impero su ampie zone dell'[[Asia centrale]], sull'[[Afghanistan]] e sull'[[Geografia dell'Iran|Iran orientale]]. I suoi successori non riuscirono a continuare la sua politica e caddero sotto l'influenza dei [[turchi]] della guardia reale ([[Ghaznavidi]]), che divennero dominanti a corte e che misero fine, insieme ai [[Karakhanidi]], al regno samanide nel [[999]]. L'ultimo rappresentante della dinastia, [[Isma'il II]], cercò di salvare alcuni suoi territori ma fu assassinato nel [[1005]].


I '''Samanidi''' dettero nuovo impulso alla cultura persiana, che conobbe una sorta di [[Rinascimento]]: [[Bukhara]] e [[Samarcanda]] divennero importanti centri culturali dove furono costruiti alcuni dei più significativi e importanti edifici dell'[[Arte islamica|architettura islamica]]. Anche la letteratura e la poesia furono rivitalizzate, e gli autori tornarono a scrivere le loro opere in [[lingua persiana]] oltre che in [[lingua araba|arabo]], che rimaneva comunque la lingua dominante.
I Samanidi dettero nuovo impulso alla cultura persiana, che conobbe una sorta di [[Rinascimento]]: [[Bukhara]] e [[Samarcanda]] divennero importanti centri culturali dove furono costruiti alcuni dei più significativi e importanti edifici dell'[[Arte islamica|architettura islamica]]. Anche la letteratura e la poesia furono rivitalizzate, e gli autori tornarono a scrivere le loro opere in [[lingua persiana]] oltre che in [[lingua araba|arabo]], che rimaneva comunque la lingua dominante.


== Lista dei Samanidi ==
== Lista dei Samanidi ==

Versione delle 13:52, 13 feb 2019

Template:Avvisounicode La dinastia samanide regnò dall'819 al 1005 su Khorasan e Transoxiana ed ebbe Bukhara per capitale.

I domini samanidi (819–999)

Deve il suo nome a Saman Khoda, il capostipite, rappresentante della vecchia aristocrazia persiana, e fu quindi una delle prime dinastie indigene della Persia islamica. Fu vassalla degli Abbasidi da quando i quattro nipoti di Saman furono ricompensati con territori dal califfo per il loro fedele servizio, fino al regno di Ismāʿīl I che si rese di fatto indipendente. Ismāʿīl conquistò i domini dei Saffaridi (900) e degli Zayditi del Tabaristan, ed estese il suo impero su ampie zone dell'Asia centrale, sull'Afghanistan e sull'Iran orientale. I suoi successori non riuscirono a continuare la sua politica e caddero sotto l'influenza dei turchi della guardia reale (Ghaznavidi), che divennero dominanti a corte e che misero fine, insieme ai Karakhanidi, al regno samanide nel 999. L'ultimo rappresentante della dinastia, Isma'il II, cercò di salvare alcuni suoi territori ma fu assassinato nel 1005.

I Samanidi dettero nuovo impulso alla cultura persiana, che conobbe una sorta di Rinascimento: Bukhara e Samarcanda divennero importanti centri culturali dove furono costruiti alcuni dei più significativi e importanti edifici dell'architettura islamica. Anche la letteratura e la poesia furono rivitalizzate, e gli autori tornarono a scrivere le loro opere in lingua persiana oltre che in arabo, che rimaneva comunque la lingua dominante.

Lista dei Samanidi

Voci correlate

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Controllo di autoritàVIAF (EN62394682 · GND (DE121067513 · J9U (ENHE987007285456005171 · WorldCat Identities (ENviaf-62394682