Biologia: differenze tra le versioni

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Tuttavia, nonostante l'ampia portata della disciplina, vi sono alcuni concetti generali e unificanti all'interno di essa che regolano lo studio e la ricerca consolidandoli in singoli e coerenti branche. In generale, la biologia riconosce la [[cellula (biologia)|cellula]] come l'unità base della vita, i [[gene|geni]] come base dell'[[ereditarietà genetica]] e l'evoluzione come il processo che spinge l'estinzione e la nascita delle [[specie]]. Altresì, è ad oggi dimostrato che tutti gli organismi sopravvivono consumando e trasformando l'[[energia]] e regolando ([[omeostasi]]) il loro ambiente interno per mantenere una condizione stabile e vitale.
Tuttavia, nonostante l'ampia portata della disciplina, vi sono alcuni concetti generali e unificanti all'interno di essa che regolano lo studio e la ricerca consolidandoli in singoli e coerenti branche. In generale, la biologia riconosce la [[cellula (biologia)|cellula]] come l'unità base della vita, i [[gene|geni]] come base dell'[[ereditarietà genetica]] e l'evoluzione come il processo che spinge l'estinzione e la nascita delle [[specie]]. Altresì, è ad oggi dimostrato che tutti gli organismi sopravvivono consumando e trasformando l'[[energia]] e regolando ([[omeostasi]]) il loro ambiente interno per mantenere una condizione stabile e vitale.


Sottodiscipline della biologia sono definite dalla scala in cui gli organismi sono studiati, dai tipi di organismi studiati e dai metodi utilizzati per studiarli: la [[biochimica]] esamina la chimica più intima della vita; la [[biologia molecolare]] analizza le complesse interazioni tra le [[molecole]] biologiche; la [[botanica]] si occupa della biologia delle piante; la [[biologia cellulare]] esamina l'unità morfofunzionale a base di tutta la vita: la cellula; la [[fisiologia]] studia le funzioni fisiche e chimiche dei [[tessuto (biologia)|tessuti]], degli [[organo (anatomia)|organi]], gli [[apparato (anatomia)|apparati]] di un organismo; la biologia evolutiva tenta di spiegare i processi che hanno portato alla differenziazione delle forme di vita; ed, infine, l'[[ecologia]] esamina come gli organismi interagiscono nel loro ambiente.<ref>{{cite web|url=http://community.weber.edu/sciencemuseum/pages/life_main.asp |title=Life Science, Weber State Museum of Natural Science |publisher=Community.weber.edu |accessdate=2013-10-02}}</ref>
Sottodiscipline della biologia sono definite dalla scala in cui gli organismi sono studiati, dai tipi di organismi studiati e dai metodi utilizzati per studiarli: la [[biochimica]] esamina la chimica più intima della vita; la [[biologia molecolare]] analizza le complesse interazioni tra le [[molecole]] biologiche; la [[botanica]] si occupa della biologia delle piante; la [[biologia cellulare]] esamina l'unità morfofunzionale a base di tutta la vita: la cellula; la [[fisiologia]] studia le funzioni fisiche e chimiche dei [[tessuto (biologia)|tessuti]], degli [[organo (anatomia)|organi]], gli [[apparato (anatomia)|apparati]] di un organismo; la biologia evolutiva tenta di spiegare i processi che hanno portato alla differenziazione delle forme di vita; ed, infine, l'[[ecologia]] esamina come gli organismi interagiscono nel loro ambiente.<ref>{{Cita web|url=http://community.weber.edu/sciencemuseum/pages/life_main.asp |titolo=Life Science, Weber State Museum of Natural Science |editore=Community.weber.edu |accesso=2 ottobre 2013}}</ref>


A proporre il termine "biologia" furono, [[Jean-Baptiste de Lamarck]] agli inizi del [[XIX secolo]], e, separatamente, [[Gottfried Reinhold Treviranus]].
A proporre il termine "biologia" furono, [[Jean-Baptiste de Lamarck]] agli inizi del [[XIX secolo]], e, separatamente, [[Gottfried Reinhold Treviranus]].
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[[File:Tree of life by Haeckel.jpg|thumb|left|Albero della vita di [[Ernst Haeckel]], (1879)]]
[[File:Tree of life by Haeckel.jpg|thumb|left|Albero della vita di [[Ernst Haeckel]], (1879)]]


Il termine biologia deriva dalla parola [[lingua greca antica|greca]] βιολογία, composto da βίος, ''[[Bios (filosofia)|bìos]]'' = "vita" e λόγος, ''lògos'' = nel senso di "studio".<ref>{{cite web |url=http://topics.info.com/Who-coined-the-term-biology_716 |title=Who coined the term biology? |work=Info.com|accessdate=2012-06-03}}</ref><ref name=OnlineEtDict>{{cite web|title=biology|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=biology&allowed_in_frame=0|publisher=Online Etymology Dictionary}}</ref> La forma [[lingua latina|latina]] del termine fece la sua prima apparizione nel 1736, quando [[Linneo]] (Carl von Linné) utilizzò "''biologi''" nella sua ''Bibliotheca botanica''. Tale termine fu nuovamente utilizzato trent'anni dopo, nel 1766, in un'opera intitolata ''Philosophiae naturalis sive physicae: tomus III, continens geologian, biologian, phytologian generali'', scritta da [[Michael Christoph Hanov]], un discepolo di [[Christian Wolff (filosofo)|Christian Wolff]]. Il primo uso in [[lingua tedesca|tedesco]], ''Biologie'', è stato utilizzato in una traduzione del 1771 del lavoro di Linneo. Nel 1797, Theodor Georg August Roose utilizzò tale termine nella prefazione del libro ''Grundzüge der Lehre van der Lebenskraft''. [[Karl Friedrich Burdach]] lo utilizzò nel 1800 con un senso più ristretto allo studio degli esseri umani da un punto di vista morfologico, fisiologico e psicologico (''Propädeutik zum Studien der gesammten Heilkunst''). Il termine è quindi entrato nell'uso moderno grazie al trattato di sei volumi ''Biologie, oder Philosophie der lebenden Natur'' (1802-1822) di [[Gottfried Reinhold Treviranus]], che così sentenziava<ref name=Richards>{{cite book|last=Richards|first=Robert J.|title=The Romantic Conception of Life: Science and Philosophy in the Age of Goethe|year=2002|publisher=University of Chicago Press|isbn=0-226-71210-9|url=http://books.google.com/?id=X7N4_i7vrTUC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false}}</ref>:
Il termine biologia deriva dalla parola [[lingua greca antica|greca]] βιολογία, composto da βίος, ''[[Bios (filosofia)|bìos]]'' = "vita" e λόγος, ''lògos'' = nel senso di "studio".<ref>{{Cita web|url=http://topics.info.com/Who-coined-the-term-biology_716 |titolo=Who coined the term biology? |sito=Info.com|accesso=3 giugno 2012}}</ref><ref name=OnlineEtDict>{{Cita web|titolo=biology|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=biology&allowed_in_frame=0|editore=Online Etymology Dictionary}}</ref> La forma [[lingua latina|latina]] del termine fece la sua prima apparizione nel 1736, quando [[Linneo]] (Carl von Linné) utilizzò "''biologi''" nella sua ''Bibliotheca botanica''. Tale termine fu nuovamente utilizzato trent'anni dopo, nel 1766, in un'opera intitolata ''Philosophiae naturalis sive physicae: tomus III, continens geologian, biologian, phytologian generali'', scritta da [[Michael Christoph Hanov]], un discepolo di [[Christian Wolff (filosofo)|Christian Wolff]]. Il primo uso in [[lingua tedesca|tedesco]], ''Biologie'', è stato utilizzato in una traduzione del 1771 del lavoro di Linneo. Nel 1797, Theodor Georg August Roose utilizzò tale termine nella prefazione del libro ''Grundzüge der Lehre van der Lebenskraft''. [[Karl Friedrich Burdach]] lo utilizzò nel 1800 con un senso più ristretto allo studio degli esseri umani da un punto di vista morfologico, fisiologico e psicologico (''Propädeutik zum Studien der gesammten Heilkunst''). Il termine è quindi entrato nell'uso moderno grazie al trattato di sei volumi ''Biologie, oder Philosophie der lebenden Natur'' (1802-1822) di [[Gottfried Reinhold Treviranus]], che così sentenziava<ref name=Richards>{{Cita libro|cognome=Richards|nome=Robert J.|titolo=The Romantic Conception of Life: Science and Philosophy in the Age of Goethe|anno=2002|editore=University of Chicago Press|isbn=0-226-71210-9|url=http://books.google.com/?id=X7N4_i7vrTUC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false}}</ref>:


{{quote|Gli oggetti della nostra ricerca saranno le diverse forme e manifestazioni della vita, le condizioni e le leggi in base alle quali si verificano questi fenomeni e le cause attraverso i quali sono stati effettuati. La scienza che si occupa di questi oggetti viene indicata con il nome di biologia [Biologie] o dottrina della vita [Lebenslehre].}}
{{quote|Gli oggetti della nostra ricerca saranno le diverse forme e manifestazioni della vita, le condizioni e le leggi in base alle quali si verificano questi fenomeni e le cause attraverso i quali sono stati effettuati. La scienza che si occupa di questi oggetti viene indicata con il nome di biologia [Biologie] o dottrina della vita [Lebenslehre].}}


Sebbene la biologia moderna si sia sviluppata relativamente di recente, le scienze collegate e comprese al suo interno furono studiate fin dai tempi antichi. Lo studio della filosofia naturale fu affrontato a partire dalle antiche civiltà della [[Mesopotamia]], dell'[[Egitto]], del subcontinente [[india]]no e della [[Cina]]. Tuttavia, le origini della biologia moderna e il suo approccio allo studio della natura sono spesso riconducibili all'[[antica Grecia]]<ref>{{cite book|author=Magner, Lois N. |title=A History of the Life Sciences, Revised and Expanded|url=http://books.google.com/books?id=YKJ6gVYbrGwC|year=2002|publisher=CRC Press|isbn=978-0-203-91100-6}}</ref>, mentre lo studio formale della [[medicina]] risale a [[Ippocrate di Coo]] (circa 460 a.C. - 370 a.C. Circa). Il filosofo e matematico [[Talete]] (624 a.C. - 548 a.C.) fu il primo ad intuire che molti fenomeni non avevano origine divina. I filosofi della scuola ionica, di cui proprio Talete è ritenuto il fondatore, sostenevano che ogni evento avesse una causa, senza che una volontà esterna al mondo potesse intervenire. Ma fu [[Aristotele]] (384 a.C. - 322 a.C.) a contribuire maggiormente allo sviluppo di questa disciplina. Particolarmente importanti sono la sua "storia degli animali" e altre opere in cui ha mostrato interesse verso la natura. Successore di Aristotele al ''Lyceum'', [[Teofrasto]] dedicò una serie di libri alla [[botanica]] che rappresentarono il più importante contributo dell'antichità alle scienze vegetali fin dopo il [[Medioevo]].<ref name="eb1911">{{treccani|teofrasto-di-ereso|Teofrasto}}</ref>
Sebbene la biologia moderna si sia sviluppata relativamente di recente, le scienze collegate e comprese al suo interno furono studiate fin dai tempi antichi. Lo studio della filosofia naturale fu affrontato a partire dalle antiche civiltà della [[Mesopotamia]], dell'[[Egitto]], del subcontinente [[india]]no e della [[Cina]]. Tuttavia, le origini della biologia moderna e il suo approccio allo studio della natura sono spesso riconducibili all'[[antica Grecia]]<ref>{{Cita libro|autore=Magner, Lois N. |titolo=A History of the Life Sciences, Revised and Expanded|url=http://books.google.com/books?id=YKJ6gVYbrGwC|anno=2002|editore=CRC Press|isbn=978-0-203-91100-6}}</ref>, mentre lo studio formale della [[medicina]] risale a [[Ippocrate di Coo]] (circa 460 a.C. - 370 a.C. Circa). Il filosofo e matematico [[Talete]] (624 a.C. - 548 a.C.) fu il primo ad intuire che molti fenomeni non avevano origine divina. I filosofi della scuola ionica, di cui proprio Talete è ritenuto il fondatore, sostenevano che ogni evento avesse una causa, senza che una volontà esterna al mondo potesse intervenire. Ma fu [[Aristotele]] (384 a.C. - 322 a.C.) a contribuire maggiormente allo sviluppo di questa disciplina. Particolarmente importanti sono la sua "storia degli animali" e altre opere in cui ha mostrato interesse verso la natura. Successore di Aristotele al ''Lyceum'', [[Teofrasto]] dedicò una serie di libri alla [[botanica]] che rappresentarono il più importante contributo dell'antichità alle scienze vegetali fin dopo il [[Medioevo]].<ref name="eb1911">{{treccani|teofrasto-di-ereso|Teofrasto}}</ref>


Gli studiosi appartenuti al mondo [[islamico]] medievale che si occuparono di biologia inclusero: [[al-Jahiz]] (781-869), [[Al-Dinawari]] (828-896) che si occupò di botanica<ref name=Fahd-815>{{Cite book|last=Fahd|first=Toufic|contribution=Botany and agriculture|page=815|ref=harv|editor-last1=Morelon |editor-first1=Régis |editor-last2=Rashed |editor-first2=Roshdi |year=1996 |title=Encyclopedia of the History of Arabic Science |volume=3 |publisher=[[Routledge]] |isbn=0-415-12410-7}}</ref> e [[Rhazes]] (865-925) che scrisse a riguardo dell'anatomia e della fisiologia. La medicina fu ben approfondita dagli studiosi islamici che lavorano a traduzioni dei testi greci e il pensiero aristotelico influì molto sulla storia naturale, soprattutto nel sostenere una gerarchia fissa della vita.
Gli studiosi appartenuti al mondo [[islamico]] medievale che si occuparono di biologia inclusero: [[al-Jahiz]] (781-869), [[Al-Dinawari]] (828-896) che si occupò di botanica<ref name=Fahd-815>{{Cita libro|cognome=Fahd|nome=Toufic|contributo=Botany and agriculture|p=815|cid=harv|curatore-cognome1=Morelon |curatore-nome1=Régis |curatore-cognome2=Rashed |curatore-nome2=Roshdi |anno=1996 |titolo=Encyclopedia of the History of Arabic Science |volume=3 |editore=[[Routledge]] |isbn=0-415-12410-7}}</ref> e [[Rhazes]] (865-925) che scrisse a riguardo dell'anatomia e della fisiologia. La medicina fu ben approfondita dagli studiosi islamici che lavorano a traduzioni dei testi greci e il pensiero aristotelico influì molto sulla storia naturale, soprattutto nel sostenere una gerarchia fissa della vita.


[[File:William Harvey 2.jpg|thumb|upright|[[William Harvey]], che dimostrò la circolazione del sangue umano]]
[[File:William Harvey 2.jpg|thumb|upright|[[William Harvey]], che dimostrò la circolazione del sangue umano]]
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Il [[Rinascimento]] fu un periodo florido per gli studi biologici. [[William Harvey]] dimostrò la [[Apparato circolatorio|circolazione]] del [[sangue]] umano, mentre [[Leonardo da Vinci]] si dedicò, tra l'altro, allo studio dell'anatomia umana. Di Leonardo ci sono rimaste tavole anatomiche molto dettagliate, frutto delle [[autopsia|autopsie]] che egli, contro la legge, svolgeva. Un altro importante personaggio di quest'epoca fu [[Paracelso]] (1493 - 1541). Egli era un chimico o, più precisamente, un alchimista, conoscitore dei principi curativi di vegetali e minerali. Una grande svolta nello studio della biologia, come di tante altre scienze, fu data da [[Galileo Galilei]] (1564 - 1642), che introdusse il metodo scientifico, basato su osservazione, descrizione e riproduzione in laboratorio dei fenomeni naturali. In [[Francia]], [[Cartesio]] formulò la teoria del [[meccanicismo]], paragonando l'uomo ad una macchina e sostenendo quindi che potessero essere studiate e riprodotte le singole parti del corpo; [[Georg Ernst Stahl]], con la "teoria del vitalismo", si contrappose a Cartesio affermando che le parti che compongono l'uomo sono indivisibili e irriproducibili perché tenute insieme da un'anima.
Il [[Rinascimento]] fu un periodo florido per gli studi biologici. [[William Harvey]] dimostrò la [[Apparato circolatorio|circolazione]] del [[sangue]] umano, mentre [[Leonardo da Vinci]] si dedicò, tra l'altro, allo studio dell'anatomia umana. Di Leonardo ci sono rimaste tavole anatomiche molto dettagliate, frutto delle [[autopsia|autopsie]] che egli, contro la legge, svolgeva. Un altro importante personaggio di quest'epoca fu [[Paracelso]] (1493 - 1541). Egli era un chimico o, più precisamente, un alchimista, conoscitore dei principi curativi di vegetali e minerali. Una grande svolta nello studio della biologia, come di tante altre scienze, fu data da [[Galileo Galilei]] (1564 - 1642), che introdusse il metodo scientifico, basato su osservazione, descrizione e riproduzione in laboratorio dei fenomeni naturali. In [[Francia]], [[Cartesio]] formulò la teoria del [[meccanicismo]], paragonando l'uomo ad una macchina e sostenendo quindi che potessero essere studiate e riprodotte le singole parti del corpo; [[Georg Ernst Stahl]], con la "teoria del vitalismo", si contrappose a Cartesio affermando che le parti che compongono l'uomo sono indivisibili e irriproducibili perché tenute insieme da un'anima.


La biologia incontrò un notevole sviluppo grazie alla scoperta del [[microscopio]] da parte di [[Anton van Leeuwenhoek]]. Per mezzo di esso gli studiosi scoprirono gli [[spermatozoi]], i [[batteri]] e le diversità della vita microscopica. Le indagini di [[Jan Swammerdam]] portarono a sviluppare un certo interesse verso l'[[entomologia]] e contribuirono al progresso delle tecniche di base della [[Dissezione (anatomia)|dissezione]] microscopica e della colorazione.<ref>{{cite book|author=Magner, Lois N. |title=A History of the Life Sciences, Revised and Expanded|url=http://books.google.com/books?id=YKJ6gVYbrGwC|year=2002|publisher=CRC Press|isbn=978-0-203-91100-6|pages= 133–144}}</ref>
La biologia incontrò un notevole sviluppo grazie alla scoperta del [[microscopio]] da parte di [[Anton van Leeuwenhoek]]. Per mezzo di esso gli studiosi scoprirono gli [[spermatozoi]], i [[batteri]] e le diversità della vita microscopica. Le indagini di [[Jan Swammerdam]] portarono a sviluppare un certo interesse verso l'[[entomologia]] e contribuirono al progresso delle tecniche di base della [[Dissezione (anatomia)|dissezione]] microscopica e della colorazione.<ref>{{Cita libro|autore=Magner, Lois N. |titolo=A History of the Life Sciences, Revised and Expanded|url=http://books.google.com/books?id=YKJ6gVYbrGwC|anno=2002|editore=CRC Press|isbn=978-0-203-91100-6|pp= 133–144}}</ref>


I progressi nella microscopia hanno prodotto un profondo impatto sul pensiero biologico. Nel XIX secolo, un certo numero di biologi sottolineava l'importanza centrale della [[cellula (biologia)|cellula]]. Nel 1838, [[Matthias Jacob Schleiden|Schleiden]] e [[Theodor Schwann|Schwann]] iniziarono a promuovere le idee ormai universali che: (1) l'unità di base di tutti gli organismi era la cellula e che (2) le singole cellule hanno tutte le caratteristiche proprie di una forma di vita, anche se si opposero all'idea (3) che esse provenissero tutte dalla divisione di altre cellule. Grazie al lavoro di [[Robert Remak]] e [[Rudolf Virchow]], tuttavia, nel 1860 la maggior parte dei biologi accettava tutti e tre i principi che divennero noti come [[teoria cellulare]].<ref>{{cita libro|autore=Sapp, Jan|anno=2003|titolo=Genesis: The Evolution of Biology|capitolo=Ch. 7|editore=Oxford University Press|città=New York|id=ISBN 0-19-515618-8}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Coleman, William|anno=1977|titolo=Biology in the Nineteenth Century: Problems of Form, Function, and Transformation|capitolo=Ch. 2|editore=Cambridge University Press|città=New York|id=ISBN 0-521-29293-X}}</ref>
I progressi nella microscopia hanno prodotto un profondo impatto sul pensiero biologico. Nel XIX secolo, un certo numero di biologi sottolineava l'importanza centrale della [[cellula (biologia)|cellula]]. Nel 1838, [[Matthias Jacob Schleiden|Schleiden]] e [[Theodor Schwann|Schwann]] iniziarono a promuovere le idee ormai universali che: (1) l'unità di base di tutti gli organismi era la cellula e che (2) le singole cellule hanno tutte le caratteristiche proprie di una forma di vita, anche se si opposero all'idea (3) che esse provenissero tutte dalla divisione di altre cellule. Grazie al lavoro di [[Robert Remak]] e [[Rudolf Virchow]], tuttavia, nel 1860 la maggior parte dei biologi accettava tutti e tre i principi che divennero noti come [[teoria cellulare]].<ref>{{cita libro|autore=Sapp, Jan|anno=2003|titolo=Genesis: The Evolution of Biology|capitolo=Ch. 7|editore=Oxford University Press|città=New York|ISBN=0-19-515618-8}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Coleman, William|anno=1977|titolo=Biology in the Nineteenth Century: Problems of Form, Function, and Transformation|capitolo=Ch. 2|editore=Cambridge University Press|città=New York|ISBN=0-521-29293-X}}</ref>


[[File:Darwin Profile.JPG|thumb|left|200px|[[Charles Darwin]]]]
[[File:Darwin Profile.JPG|thumb|left|200px|[[Charles Darwin]]]]
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Nel frattempo, la [[tassonomia]] e la classificazione diventarono il ''focus'' degli storici naturalistici. [[Linneo]], nel 1735, pubblicò una tassonomia di base per il mondo naturale (la quale, seppur con variazioni, è tutt'ora in uso) e nel 1750 introdusse i nomi scientifici per tutte le [[specie]] da lui conosciute.<ref>{{cita|Ernst|c. 4|Ernst}}.</ref> [[Georges-Louis Leclerc de Buffon]], in un suo lavoro, rilevò le somiglianze tra l'uomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. L'attenzione che Buffon accordava all'anatomia interna lo pone tra gli iniziatori dell'anatomia comparativa. Anche se era contrario alla teoria dell'evoluzione, Buffon fu una figura chiave nella storia del pensiero evoluzionistico; il suo lavoro influenzò le teorie evolutive sia di [[Lamarck]] che di [[Charles Darwin]].<ref>{{cita|Ernst|c. 7|Ernst}}.</ref>
Nel frattempo, la [[tassonomia]] e la classificazione diventarono il ''focus'' degli storici naturalistici. [[Linneo]], nel 1735, pubblicò una tassonomia di base per il mondo naturale (la quale, seppur con variazioni, è tutt'ora in uso) e nel 1750 introdusse i nomi scientifici per tutte le [[specie]] da lui conosciute.<ref>{{cita|Ernst|c. 4|Ernst}}.</ref> [[Georges-Louis Leclerc de Buffon]], in un suo lavoro, rilevò le somiglianze tra l'uomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. L'attenzione che Buffon accordava all'anatomia interna lo pone tra gli iniziatori dell'anatomia comparativa. Anche se era contrario alla teoria dell'evoluzione, Buffon fu una figura chiave nella storia del pensiero evoluzionistico; il suo lavoro influenzò le teorie evolutive sia di [[Lamarck]] che di [[Charles Darwin]].<ref>{{cita|Ernst|c. 7|Ernst}}.</ref>


Il pensiero evoluzionistico ebbe origine con le opere di [[Jean-Baptiste Lamarck]] che fu il primo a presentare una teoria coerente dell'evoluzione.<ref name="Gould 2002 187">{{cita libro|autore=[[Stephen Jay Gould|Gould, Stephen Jay]]|titolo=The Structure of Evolutionary Theory|editore=The Belknap Press of Harvard University Press|città=Cambridge|anno=2002|id=ISBN 0-674-00613-5|pagine=p. 187}}</ref> Egli postulò che l'evoluzione fosse il risultato di una pressione ambientale sulle proprietà degli animali, il che significa che una maggior frequenza e importanza nell'uso di un organo o di un apparato lo avrebbe fatto diventare più complesso ed efficiente, adattando così l'animale al suo ambiente. Lamarck credeva che questi tratti acquisiti potessero poi essere trasmessi alla [[prole]] che poi gli avrebbe ulteriormente sviluppati e perfezionati. Tuttavia, il naturalista inglese [[Charles Darwin]], che correlò l'approccio biogeografico di [[Alexander von Humboldt]], l'[[uniformitarismo]] di [[Charles Lyell]], gli scritti di [[Thomas Robert Malthus]] sulla crescita demografia e la sua esperienza proveniente da estese osservazioni naturali, permisero di forgiare in lui una teoria evoluzionistica di maggior successo, basata sulla [[selezione naturale]]. Un simile ragionamento portarono [[Alfred Russel Wallace]] a raggiungere le medesime conclusioni in modo indipendente.<ref>{{cita|Ernst|c. 10, c. 11|Ernst}}.</ref><ref>{{cite book|author=Larson, Edward J. |title=Evolution: The Remarkable History of a Scientific Theory|url=http://books.google.com/books?id=xzLRvxlJhzkC|year=2006|publisher=Random House Publishing Group|isbn=978-1-58836-538-5|chapter=Ch. 3}}</ref> Anche se tale teoria è stata oggetto di polemiche (che continuano ancora oggi), essa si diffuse rapidamente attraverso la comunità scientifica e presto divenne un [[assioma]] basilare della biologia.
Il pensiero evoluzionistico ebbe origine con le opere di [[Jean-Baptiste Lamarck]] che fu il primo a presentare una teoria coerente dell'evoluzione.<ref name="Gould 2002 187">{{cita libro|autore=[[Stephen Jay Gould|Gould, Stephen Jay]]|titolo=The Structure of Evolutionary Theory|editore=The Belknap Press of Harvard University Press|città=Cambridge|anno=2002|ISBN=0-674-00613-5|p=187}}</ref> Egli postulò che l'evoluzione fosse il risultato di una pressione ambientale sulle proprietà degli animali, il che significa che una maggior frequenza e importanza nell'uso di un organo o di un apparato lo avrebbe fatto diventare più complesso ed efficiente, adattando così l'animale al suo ambiente. Lamarck credeva che questi tratti acquisiti potessero poi essere trasmessi alla [[prole]] che poi gli avrebbe ulteriormente sviluppati e perfezionati. Tuttavia, il naturalista inglese [[Charles Darwin]], che correlò l'approccio biogeografico di [[Alexander von Humboldt]], l'[[uniformitarismo]] di [[Charles Lyell]], gli scritti di [[Thomas Robert Malthus]] sulla crescita demografia e la sua esperienza proveniente da estese osservazioni naturali, permisero di forgiare in lui una teoria evoluzionistica di maggior successo, basata sulla [[selezione naturale]]. Un simile ragionamento portarono [[Alfred Russel Wallace]] a raggiungere le medesime conclusioni in modo indipendente.<ref>{{cita|Ernst|c. 10, c. 11|Ernst}}.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Larson, Edward J. |titolo=Evolution: The Remarkable History of a Scientific Theory|url=http://books.google.com/books?id=xzLRvxlJhzkC|anno=2006|editore=Random House Publishing Group|isbn=978-1-58836-538-5|capitolo=Ch. 3}}</ref> Anche se tale teoria è stata oggetto di polemiche (che continuano ancora oggi), essa si diffuse rapidamente attraverso la comunità scientifica e presto divenne un [[assioma]] basilare della biologia.


La scoperta della dimostrazione fisica dell'ereditarietà genetica è arrivato con i principi evolutivi e genetica delle popolazioni.
La scoperta della dimostrazione fisica dell'ereditarietà genetica è arrivato con i principi evolutivi e genetica delle popolazioni.


Negli anni 1940 e primi anni 1950, i vari esperimenti hanno indicato il [[DNA]] come la componente dei [[cromosomi]] che conteneva le unità base della ereditarietà genetica, oggi noti come [[gene|geni]]. L'inquadramento di nuovi tipi di organismi, come virus e batteri, insieme alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA nel 1953, furono eventi che segnarono la transizione verso l'era della [[genetica molecolare]]. Dal 1950 a oggi, la biologia è notevolmente cresciuta nell'ambito molecolare. Il [[codice genetico]] è stato decifrato da [[Har Gobind Khorana]], [[Robert W. Holley]] e [[Marshall Warren Nirenberg]] e nel 1990 è iniziato il [[Progetto Genoma Umano]] con l'obiettivo di mappare tutto il genoma umano. Questo progetto è stato sostanzialmente completato nel 2003<ref>{{cite news | url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2940601.stm | title=BBC NEWS &#124; Science/Nature &#124; Human genome finally complete | accessdate=2006-07-22 | date=2003-04-14 | work=BBC News | first=Ivan | last=Noble}}</ref>, con ulteriori analisi, al 2014, ancora in corso di pubblicazione. Tale progetto è stato il primo passo di un impegno globalizzato di incorporare tramite una definizione funzionale e molecolare del corpo umano e degli altri organismi la conoscenza accumulata della biologia.
Negli anni 1940 e primi anni 1950, i vari esperimenti hanno indicato il [[DNA]] come la componente dei [[cromosomi]] che conteneva le unità base della ereditarietà genetica, oggi noti come [[gene|geni]]. L'inquadramento di nuovi tipi di organismi, come virus e batteri, insieme alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA nel 1953, furono eventi che segnarono la transizione verso l'era della [[genetica molecolare]]. Dal 1950 a oggi, la biologia è notevolmente cresciuta nell'ambito molecolare. Il [[codice genetico]] è stato decifrato da [[Har Gobind Khorana]], [[Robert W. Holley]] e [[Marshall Warren Nirenberg]] e nel 1990 è iniziato il [[Progetto Genoma Umano]] con l'obiettivo di mappare tutto il genoma umano. Questo progetto è stato sostanzialmente completato nel 2003<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2940601.stm |titolo=BBC NEWS &#124; Science/Nature &#124; Human genome finally complete |accesso=22 luglio 2006 |data=14 aprile 2003 |pubblicazione=BBC News |nome=Ivan |cognome=Noble}}</ref>, con ulteriori analisi, al 2014, ancora in corso di pubblicazione. Tale progetto è stato il primo passo di un impegno globalizzato di incorporare tramite una definizione funzionale e molecolare del corpo umano e degli altri organismi la conoscenza accumulata della biologia.


== Fondamenti della biologia moderna ==
== Fondamenti della biologia moderna ==
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{{Vedi anche|Teoria cellulare}}
{{Vedi anche|Teoria cellulare}}


La [[teoria cellulare]] afferma che la [[cellula (biologia)|cellula]] sia l'unità fondamentale della vita e che tutti gli esseri viventi siano composti da una o più cellule o prodotti secreti di queste cellule (ad esempio le [[conchiglie]], i [[peli]], le [[unghie]], ecc). Tutte le cellule derivano da altre cellule attraverso la [[mitosi|divisione cellulare]]. Negli organismi multicellulari, ogni cellula del corpo di un organismo deriva, definitivamente, da una singola cellula in un [[Uovo (biologia)|uovo]] [[fecondazione|fecondato]]. La cellula è anche considerata l'unità di base di molti processi patologici.<ref>{{cite journal|author=Mazzarello, P|title=A unifying concept: the history of cell theory|journal=Nature Cell Biology|volume=1|pages=E13–E15|year=1999|doi=10.1038/8964|pmid=10559875|issue=1|ref=harv}}</ref> Inoltre, le funzioni di trasferimento dell'energia avvengono all'interno della cellula grazie a processi noti come [[metabolismo]]. Infine, la cellula contiene le informazioni genetiche ereditarie (nel [[DNA]]) che viene trasmesso da cellula a cellula durante la divisione cellulare ([[mitosi]]).
La [[teoria cellulare]] afferma che la [[cellula (biologia)|cellula]] sia l'unità fondamentale della vita e che tutti gli esseri viventi siano composti da una o più cellule o prodotti secreti di queste cellule (ad esempio le [[conchiglie]], i [[peli]], le [[unghie]], ecc). Tutte le cellule derivano da altre cellule attraverso la [[mitosi|divisione cellulare]]. Negli organismi multicellulari, ogni cellula del corpo di un organismo deriva, definitivamente, da una singola cellula in un [[Uovo (biologia)|uovo]] [[fecondazione|fecondato]]. La cellula è anche considerata l'unità di base di molti processi patologici.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mazzarello, P|titolo=A unifying concept: the history of cell theory|rivista=Nature Cell Biology|volume=1|pp=E13–E15|anno=1999|doi=10.1038/8964|pmid=10559875|numero=1|cid=harv}}</ref> Inoltre, le funzioni di trasferimento dell'energia avvengono all'interno della cellula grazie a processi noti come [[metabolismo]]. Infine, la cellula contiene le informazioni genetiche ereditarie (nel [[DNA]]) che viene trasmesso da cellula a cellula durante la divisione cellulare ([[mitosi]]).


=== Evoluzione ===
=== Evoluzione ===
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[[File:Mutation and selection diagram.svg|thumb|left|La [[selezione naturale]] di una popolazione.]]
[[File:Mutation and selection diagram.svg|thumb|left|La [[selezione naturale]] di una popolazione.]]


Un concetto centrale della biologia è che le modifiche degli organismi viventi si verificano attraverso l'[[evoluzione]] e che tutte le forme di vita conosciute hanno una origine comune. La teoria dell'evoluzione postula che tutti gli organismi sulla [[Terra]], sia vivi che [[estinzione|estinti]], discendono da un antenato comune o da un [[pool genico]] ancestrale. Questo ultimo antenato comune universale di tutti gli organismi si crede sia apparso circa 3,5 miliardi di anni fa.<ref>{{cite book | title = Life Evolving: Molecules, Mind, and Meaning | author = De Duve, Christian | location = New York | publisher = Oxford University Press | year = 2002| page = 44 | isbn = 0-19-515605-6}}</ref> I biologi generalmente considerano l'universalità e l'ubiquità del codice genetico come prove definitive a favore della teoria della discendenza comune universale per tutti i [[batteri]], gli [[archeobatteri]] e gli [[eucarioti]] (vedere: l'[[origine della vita]]).<ref name="Futuyma">{{cite book|author=Futuyma, DJ|title=Evolution|year=2005|publisher=Sinauer Associates|isbn=978-0-87893-187-3|oclc=57311264 57638368 62621622}}</ref>
Un concetto centrale della biologia è che le modifiche degli organismi viventi si verificano attraverso l'[[evoluzione]] e che tutte le forme di vita conosciute hanno una origine comune. La teoria dell'evoluzione postula che tutti gli organismi sulla [[Terra]], sia vivi che [[estinzione|estinti]], discendono da un antenato comune o da un [[pool genico]] ancestrale. Questo ultimo antenato comune universale di tutti gli organismi si crede sia apparso circa 3,5 miliardi di anni fa.<ref>{{Cita libro|titolo= Life Evolving: Molecules, Mind, and Meaning |autore= De Duve, Christian |città= New York |editore= Oxford University Press |anno= 2002|p= 44 | isbn = 0-19-515605-6}}</ref> I biologi generalmente considerano l'universalità e l'ubiquità del codice genetico come prove definitive a favore della teoria della discendenza comune universale per tutti i [[batteri]], gli [[archeobatteri]] e gli [[eucarioti]] (vedere: l'[[origine della vita]]).<ref name="Futuyma">{{Cita libro|autore=Futuyma, DJ|titolo=Evolution|anno=2005|editore=Sinauer Associates|isbn=978-0-87893-187-3|oclc=57311264 57638368 62621622}}</ref>


Introdotta nel lessico scientifico da [[Jean-Baptiste de Lamarck]] nel 1809,<ref name="p15">{{cite book |last=Packard |first=Alpheus Spring |title= Lamarck, the founder of Evolution: his life and work with translations of his writings on organic evolution|year= 1901 |publisher= Longmans, Green. |location=New York |isbn=0-405-12562-3}}</ref> la teoria dell'evoluzione è stata formulata per la prima volta da [[Charles Darwin]] cinquant'anni dopo quando propose un modello scientifico valido: la [[selezione naturale]].<ref>{{cita web|url=http://darwin-online.org.uk/biography.html|titolo=The Complete Works of Darwin Online – Biography|editore=darwin-online.org.uk|lingua=en|accesso=15 dicembre 2006}}</ref><ref>{{cite journal |last1 = Dobzhansky |first1 = T. |year = 1973 |title = Nothing in biology makes sense except in the light of evolution |journal = The American Biology Teacher |volume = 35 |issue = 3 |pages = 125–129 |doi= 10.2307/4444260}}</ref><ref>{{cite book |title=On the origin of species by means of natural selection |editor=Carroll, Joseph |year=2003 |publisher=Broadview |location= Peterborough, Ontario|isbn= 1-55111-337-6|page=p. 15 }}</ref> ([[Alfred Russel Wallace]] è riconosciuto come il co-scopritore di tale teoria).<ref>{{cita libro|autore=Michael Shermer|titolo=In Darwin's Shadow|pagine=p. 149|id=ISBN 978-2-7028-7915-3|editore=OUP USA}}.</ref> L'evoluzione è oggi utilizzata per spiegare le grandi variazioni di vita presenti sulla Terra.
Introdotta nel lessico scientifico da [[Jean-Baptiste de Lamarck]] nel 1809,<ref name="p15">{{Cita libro|cognome=Packard |nome=Alpheus Spring |titolo= Lamarck, the founder of Evolution: his life and work with translations of his writings on organic evolution|anno= 1901 |editore= Longmans, Green. |città=New York |isbn=0-405-12562-3}}</ref> la teoria dell'evoluzione è stata formulata per la prima volta da [[Charles Darwin]] cinquant'anni dopo quando propose un modello scientifico valido: la [[selezione naturale]].<ref>{{cita web|url=http://darwin-online.org.uk/biography.html|titolo=The Complete Works of Darwin Online – Biography|editore=darwin-online.org.uk|lingua=en|accesso=15 dicembre 2006}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Dobzhansky |nome1= T. |anno= 1973 |titolo= Nothing in biology makes sense except in the light of evolution |rivista= The American Biology Teacher |volume= 35 |numero= 3 |pp= 125–129 |doi= 10.2307/4444260}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=On the origin of species by means of natural selection |curatore=Carroll, Joseph |anno=2003 |editore=Broadview |città= Peterborough, Ontario|isbn= 1-55111-337-6|p=15 }}</ref> ([[Alfred Russel Wallace]] è riconosciuto come il co-scopritore di tale teoria).<ref>{{cita libro|autore=Michael Shermer|titolo=In Darwin's Shadow|p=149|ISBN=978-2-7028-7915-3|editore=OUP USA}}.</ref> L'evoluzione è oggi utilizzata per spiegare le grandi variazioni di vita presenti sulla Terra.


Darwin teorizzò che le specie e le [[razze]] si sviluppino attraverso processi di selezione naturale o di [[selezione genealogica|genealogica]].<ref>Darwin, Charles (1859). ''On the Origin of Species'', John Murray.</ref> Anche la dottrina della [[deriva genetica]] è stata accettata come un ulteriore meccanismo che spieghi lo sviluppo evolutivo nella [[Neodarwinismo|sintesi moderna]] della teoria evoluzionistica.<ref name = GGS>{{Cite book | last = Simpson | first = George Gaylord | author-link = George Gaylord Simpson | year = 1967 | title = The Meaning of Evolution | publisher = Yale University Press | edition = Second | isbn = 0-300-00952-6 }}</ref>
Darwin teorizzò che le specie e le [[razze]] si sviluppino attraverso processi di selezione naturale o di [[selezione genealogica|genealogica]].<ref>Darwin, Charles (1859). ''On the Origin of Species'', John Murray.</ref> Anche la dottrina della [[deriva genetica]] è stata accettata come un ulteriore meccanismo che spieghi lo sviluppo evolutivo nella [[Neodarwinismo|sintesi moderna]] della teoria evoluzionistica.<ref name = GGS>{{Cita libro|cognome= Simpson |nome= George Gaylord |wkautore= George Gaylord Simpson |anno= 1967 |titolo= The Meaning of Evolution |editore= Yale University Press |edizione= Second | isbn = 0-300-00952-6 }}</ref>


La storia evolutiva della specie - che descrive le caratteristiche delle diverse specie da cui discendono - insieme alla relazione [[genealogia|genealogica]] di ogni altra specie, è conosciuta come la sia "[[filogenesi]]". Diversi metodiche sono in grado di generare informazioni su di essa. Queste includono i confronti delle sequenze di DNA e confronti tra i [[fossile|fossili]] o altre documentazioni [[paleontologia|paleontologiche]] di organismi antichi.<ref>{{cite web|url=http://www.bio-medicine.org/q-more/biology-definition/phylogeny/ |title=Phylogeny|publisher=Bio-medicine.org |date=2007-11-11 |accessdate=2013-10-02}}</ref> I biologi organizzano e analizzano le relazioni evolutive attraverso vari metodi, tra cui la filogenesi, le [[fenetica]] e la [[cladistica]].
La storia evolutiva della specie - che descrive le caratteristiche delle diverse specie da cui discendono - insieme alla relazione [[genealogia|genealogica]] di ogni altra specie, è conosciuta come la sia "[[filogenesi]]". Diversi metodiche sono in grado di generare informazioni su di essa. Queste includono i confronti delle sequenze di DNA e confronti tra i [[fossile|fossili]] o altre documentazioni [[paleontologia|paleontologiche]] di organismi antichi.<ref>{{Cita web|url=http://www.bio-medicine.org/q-more/biology-definition/phylogeny/ |titolo=Phylogeny|editore=Bio-medicine.org |data=11 novembre 2007 |accesso=2 ottobre 2013}}</ref> I biologi organizzano e analizzano le relazioni evolutive attraverso vari metodi, tra cui la filogenesi, le [[fenetica]] e la [[cladistica]].


=== Genetica ===
=== Genetica ===
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I [[gene|geni]] sono le unità [[ereditarietà genetica|ereditarie]] fondamentali di tutti gli organismi. Un gene corrisponde ad una regione del [[DNA]] e che influenza la forma o la funzione di un organismo in modi specifici. Tutti gli organismi, dai batteri agli animali, condividono lo stesso meccanismo di base che copia e traduce il DNA in [[proteine]]. La cellula è in grado di [[trascrizione|trascrivere]] un gene contenuto nel DNA in una copia del gene in [[RNA]] e il [[ribosoma]] (un [[organuli|organulo]] cellulare) [[traduzione genica|traduce]] l'RNA in una [[proteina]], ovvero una sequenza di [[amminoacidi]]. Il [[codice genetico]] che codifica un amminoacido è lo stesso per la maggior parte degli organismi, ma leggermente diverso per alcuni. Ad esempio, una sequenza di DNA che codifica per l'[[insulina]] nell'uomo, codifica per l'insulina anche quando viene inserito in altri organismi, come le piante.<ref>{{cita web|autore=Marcial, Gene G.|data=13 agosto 2007|url=http://www.businessweek.com/stories/2007-08-12/from-sembiosys-a-new-kind-of-insulin|titolo=From SemBiosys, A New Kind Of Insulin|editore=businessweek.com|accesso=8 febbraio 2015|lingua=en}}</ref>
I [[gene|geni]] sono le unità [[ereditarietà genetica|ereditarie]] fondamentali di tutti gli organismi. Un gene corrisponde ad una regione del [[DNA]] e che influenza la forma o la funzione di un organismo in modi specifici. Tutti gli organismi, dai batteri agli animali, condividono lo stesso meccanismo di base che copia e traduce il DNA in [[proteine]]. La cellula è in grado di [[trascrizione|trascrivere]] un gene contenuto nel DNA in una copia del gene in [[RNA]] e il [[ribosoma]] (un [[organuli|organulo]] cellulare) [[traduzione genica|traduce]] l'RNA in una [[proteina]], ovvero una sequenza di [[amminoacidi]]. Il [[codice genetico]] che codifica un amminoacido è lo stesso per la maggior parte degli organismi, ma leggermente diverso per alcuni. Ad esempio, una sequenza di DNA che codifica per l'[[insulina]] nell'uomo, codifica per l'insulina anche quando viene inserito in altri organismi, come le piante.<ref>{{cita web|autore=Marcial, Gene G.|data=13 agosto 2007|url=http://www.businessweek.com/stories/2007-08-12/from-sembiosys-a-new-kind-of-insulin|titolo=From SemBiosys, A New Kind Of Insulin|editore=businessweek.com|accesso=8 febbraio 2015|lingua=en}}</ref>


Il DNA di solito è contenuto in [[cromosoma|cromosomi]] lineari negli [[eucarioti]] e in cromosomi circolari nei procarioti. Un cromosoma è una struttura organizzata costituita da DNA e da [[istoni]]. Negli eucarioti, il DNA genomico è situato nel [[nucleo cellulare|nucleo]] della cellula, con piccole quantità anche nei [[mitocondri]] e nei [[cloroplasti]]. Nei procarioti, il DNA si trova all'interno di un corpo di forma irregolare psto nel [[citoplasma]] e chiamato [[nucleoide]].<ref>{{cite journal |author=Thanbichler M, Wang S, Shapiro L |title=The bacterial nucleoid: a highly organized and dynamic structure | journal=J Cell Biochem |volume=96 |issue=3 | pages=506–21 |year=2005 |pmid=15988757 | doi = 10.1002/jcb.20519}}</ref> Il set completo di tali informazioni relative ad un organismo, prende il nome di [[genotipo]].<ref>{{cite web|url=http://www.medterms.com/script/main/art.asp?articlekey=8472 |title=Genotype definition – Medical Dictionary definitions |publisher=Medterms.com |date=2012-03-19 |accessdate=2013-10-02}}</ref>
Il DNA di solito è contenuto in [[cromosoma|cromosomi]] lineari negli [[eucarioti]] e in cromosomi circolari nei procarioti. Un cromosoma è una struttura organizzata costituita da DNA e da [[istoni]]. Negli eucarioti, il DNA genomico è situato nel [[nucleo cellulare|nucleo]] della cellula, con piccole quantità anche nei [[mitocondri]] e nei [[cloroplasti]]. Nei procarioti, il DNA si trova all'interno di un corpo di forma irregolare psto nel [[citoplasma]] e chiamato [[nucleoide]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Thanbichler M, Wang S, Shapiro L |titolo=The bacterial nucleoid: a highly organized and dynamic structure |rivista=J Cell Biochem |volume=96 |numero=3 |pp=506–21 |anno=2005 |pmid=15988757 | doi = 10.1002/jcb.20519}}</ref> Il set completo di tali informazioni relative ad un organismo, prende il nome di [[genotipo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.medterms.com/script/main/art.asp?articlekey=8472 |titolo=Genotype definition – Medical Dictionary definitions |editore=Medterms.com |data=19 marzo 2012 |accesso=2 ottobre 2013}}</ref>


=== Omeostasi ===
=== Omeostasi ===
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La sopravvivenza di un organismo vivente dipende dal continuo ingresso di [[energia]]. Le [[reazioni chimiche]] che sono responsabili per la sua struttura e la sua funzione sono deputate all'estrazione di energia da sostanze, come il [[cibo]], e alla loro trasformazione in elementi utili alla formazione di nuove cellule o al loro funzionamento. In questo processo, le [[molecole]] delle sostanze chimiche che costituiscono gli alimenti compiono due ruoli: il primo è quello di contenere l'energia necessaria per le reazioni chimiche biologiche e per secondo di essere la base per sviluppare nuove strutture molecolari.
La sopravvivenza di un organismo vivente dipende dal continuo ingresso di [[energia]]. Le [[reazioni chimiche]] che sono responsabili per la sua struttura e la sua funzione sono deputate all'estrazione di energia da sostanze, come il [[cibo]], e alla loro trasformazione in elementi utili alla formazione di nuove cellule o al loro funzionamento. In questo processo, le [[molecole]] delle sostanze chimiche che costituiscono gli alimenti compiono due ruoli: il primo è quello di contenere l'energia necessaria per le reazioni chimiche biologiche e per secondo di essere la base per sviluppare nuove strutture molecolari.


Gli organismi responsabili dell'introduzione di energia in un [[ecosistema]] sono conosciuti come produttori o [[autotrofi]]. Quasi tutti questi organismi traggono l'energia dal [[sole]].<ref name=bryantfrigaard>{{cite journal | author = Bryant, D.A. and Frigaard, N.-U. | year=2006 | title = Prokaryotic photosynthesis and phototrophy illuminated | journal = Trends Microbiol | volume = 14 | issue = 11 | pages=488–96 | doi = 10.1016/j.tim.2006.09.001 | pmid = 16997562 }}</ref> Le piante e altri [[fototrofi]] sono in grado di utilizzare l'energia solare attraverso un processo noto come "[[fotosintesi]]", al fine di convertire le materie prime in molecole organiche come l'[[Adenosina trifosfato|ATP]], i cui legami possono essere rotti per liberare l'energia.<ref>{{cite book |author=Smith, A. L. |title=Oxford dictionary of biochemistry and molecular biology |publisher=Oxford University Press |location=Oxford [Oxfordshire] |year=1997 |page=508 |isbn=0-19-854768-4 |quote=La fotosintesi - la sintesi da parte degli organismi di composti chimici organici, come carboidrati e anidride carbonica grazie all'energia ottenuta dalla luce piuttosto che con l'ossidazione}}</ref> Alcuni [[ecosistemi]], tuttavia, dipendono interamente dall'energia estratta per [[chemiotrofia]] dal [[metano]], dai [[solfuri]] o da altre fonti di energia non-[[energia solare|luminali]].<ref>Edwards, Katrina. ''Microbiology of a Sediment Pond and the Underlying Young, Cold,
Gli organismi responsabili dell'introduzione di energia in un [[ecosistema]] sono conosciuti come produttori o [[autotrofi]]. Quasi tutti questi organismi traggono l'energia dal [[sole]].<ref name=bryantfrigaard>{{Cita pubblicazione|autore= Bryant, D.A. and Frigaard, N.-U. |anno=2006 |titolo= Prokaryotic photosynthesis and phototrophy illuminated |rivista= Trends Microbiol |volume= 14 |numero= 11 |pp=488–96 | doi = 10.1016/j.tim.2006.09.001 | pmid = 16997562 }}</ref> Le piante e altri [[fototrofi]] sono in grado di utilizzare l'energia solare attraverso un processo noto come "[[fotosintesi]]", al fine di convertire le materie prime in molecole organiche come l'[[Adenosina trifosfato|ATP]], i cui legami possono essere rotti per liberare l'energia.<ref>{{Cita libro|autore=Smith, A. L. |titolo=Oxford dictionary of biochemistry and molecular biology |editore=Oxford University Press |città=Oxford [Oxfordshire] |anno=1997 |p=508 |isbn=0-19-854768-4 |citazione=La fotosintesi - la sintesi da parte degli organismi di composti chimici organici, come carboidrati e anidride carbonica grazie all'energia ottenuta dalla luce piuttosto che con l'ossidazione}}</ref> Alcuni [[ecosistemi]], tuttavia, dipendono interamente dall'energia estratta per [[chemiotrofia]] dal [[metano]], dai [[solfuri]] o da altre fonti di energia non-[[energia solare|luminali]].<ref>Edwards, Katrina. ''Microbiology of a Sediment Pond and the Underlying Young, Cold,
Hydrologically Active Ridge Flank''. Woods Hole Oceanographic Institution.</ref>
Hydrologically Active Ridge Flank''. Woods Hole Oceanographic Institution.</ref>


I processi più importanti per convertire l'energia intrappolata nelle sostanze chimiche in energia utile per sostenere la vita sono il [[metabolismo]]<ref>{{cite book |author=Campbell, Neil A. and Reece, Jane B|title=Biology |publisher=Benjamin Cummings |year=2001 |capitolo=6|isbn=978-0-8053-6624-2 |oclc=47521441 48195194 53439122 55707478 64759228 79136407}}</ref> e la [[respirazione cellulare]].<ref name="Colvard, 2009">Bartsch, John and Colvard, Mary P. (2009) ''The Living Environment''. New York State Prentice Hall. ISBN 0-13-361202-3.</ref>
I processi più importanti per convertire l'energia intrappolata nelle sostanze chimiche in energia utile per sostenere la vita sono il [[metabolismo]]<ref>{{Cita libro|autore=Campbell, Neil A. and Reece, Jane B|titolo=Biology |editore=Benjamin Cummings |anno=2001 |capitolo=6|isbn=978-0-8053-6624-2 |oclc=47521441 48195194 53439122 55707478 64759228 79136407}}</ref> e la [[respirazione cellulare]].<ref name="Colvard, 2009">Bartsch, John and Colvard, Mary P. (2009) ''The Living Environment''. New York State Prentice Hall. ISBN 0-13-361202-3.</ref>


== Studio e ricerca ==
== Studio e ricerca ==
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[[File:Biological_cell.svg|thumb|320px|Schema di una tipica cellula animale dove sono raffigurati i vari organelli e strutture.]]
[[File:Biological_cell.svg|thumb|320px|Schema di una tipica cellula animale dove sono raffigurati i vari organelli e strutture.]]


La [[biologia molecolare]] consiste nello studio della biologia a livello [[molecola]]re.<ref>{{cite web|url=http://www.biology-online.org/dictionary/Molecular_biology |title=Molecular Biology – Definition |publisher=biology-online.org|accessdate=2013-10-02}}</ref> Questo campo si sovrappone ad altre aree della biologia, in particolare con la [[genetica]] e la [[biochimica]]. La biologia molecolare principalmente si occupa di comprendere le interazioni tra i diversi sistemi presenti in una cellula, compresa l'interrelazione tra [[DNA]], [[RNA]] e [[sintesi proteica]] e quindi apprendere come queste interazioni siano regolate.
La [[biologia molecolare]] consiste nello studio della biologia a livello [[molecola]]re.<ref>{{Cita web|url=http://www.biology-online.org/dictionary/Molecular_biology |titolo=Molecular Biology – Definition |editore=biology-online.org|accesso=2 ottobre 2013}}</ref> Questo campo si sovrappone ad altre aree della biologia, in particolare con la [[genetica]] e la [[biochimica]]. La biologia molecolare principalmente si occupa di comprendere le interazioni tra i diversi sistemi presenti in una cellula, compresa l'interrelazione tra [[DNA]], [[RNA]] e [[sintesi proteica]] e quindi apprendere come queste interazioni siano regolate.


La [[biologia cellulare]] studia le proprietà strutturali e fisiologiche delle cellule, inclusi i loro comportamenti, le interazioni e l'ambiente. Ciò avviene sia a livello microscopico che molecolare, sia per gli organismi unicellulari (come i [[batteri]]) che per le cellule specializzate degli organismi multicellulari (come gli [[Homo sapiens|esseri umani]]). Essere in grado di comprendere la struttura e la funzione delle cellule è fondamentale per tutte le scienze biologiche. Le somiglianze e le differenze tra i tipi di cellule sono particolarmente rilevanti per chi occupa di biologia molecolare.
La [[biologia cellulare]] studia le proprietà strutturali e fisiologiche delle cellule, inclusi i loro comportamenti, le interazioni e l'ambiente. Ciò avviene sia a livello microscopico che molecolare, sia per gli organismi unicellulari (come i [[batteri]]) che per le cellule specializzate degli organismi multicellulari (come gli [[Homo sapiens|esseri umani]]). Essere in grado di comprendere la struttura e la funzione delle cellule è fondamentale per tutte le scienze biologiche. Le somiglianze e le differenze tra i tipi di cellule sono particolarmente rilevanti per chi occupa di biologia molecolare.
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L'[[anatomia]] considera le forme di strutture macroscopiche, quali [[organo (anatomia)|organi]] e [[Apparato (anatomia)|sistemi di organi]].<ref>Gray, Henry (1918) [http://www.bartleby.com/107/1.html "Anatomy of the Human Body".] 20th edition.</ref>
L'[[anatomia]] considera le forme di strutture macroscopiche, quali [[organo (anatomia)|organi]] e [[Apparato (anatomia)|sistemi di organi]].<ref>Gray, Henry (1918) [http://www.bartleby.com/107/1.html "Anatomy of the Human Body".] 20th edition.</ref>


La [[genetica]] è la scienza dei geni, dell'ereditarietà genetica e della variazione degli organismi.<ref name=griffiths2000sect60>{{cite book |editor1-first=Anthony J. F. |editor1-last=Griffiths |editor2-first=Jeffrey H. |editor2-last=Miller |editor3-first=David T. |editor3-last=Suzuki |editor4-first=Richard C. |editor4-last=Lewontin |editor5-first=William M.|editor5-last=Gelbart |title=An Introduction to Genetic Analysis |year=2000 |isbn=0-7167-3520-2 |edition=7th |publisher=W. H. Freeman |location=New York |chapterurl=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=iga.section.60 |chapter=Genetics and the Organism: Introduction |author=Anthony J. F. Griffiths&nbsp;... }}</ref><ref name=Hartl_and_Jones>{{Cite book |author=Hartl D, Jones E |title=Genetics: Analysis of Genes and Genomes |edition=6th |publisher=Jones & Bartlett |year=2005 |isbn=0-7637-1511-5}}
La [[genetica]] è la scienza dei geni, dell'ereditarietà genetica e della variazione degli organismi.<ref name=griffiths2000sect60>{{Cita libro|curatore-nome1=Anthony J. F. |curatore-cognome1=Griffiths |curatore-nome2=Jeffrey H. |curatore-cognome2=Miller |curatore-nome3=David T. |curatore-cognome3=Suzuki |curatore-nome4=Richard C. |curatore-cognome4=Lewontin |curatore-nome5=William M.|curatore-cognome5=Gelbart |titolo=An Introduction to Genetic Analysis |anno=2000 |isbn=0-7167-3520-2 |edizione=7th |editore=W. H. Freeman |città=New York |urlcapitolo=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=iga.section.60 |capitolo=Genetics and the Organism: Introduction |autore=Anthony J. F. Griffiths&nbsp;... }}</ref><ref name=Hartl_and_Jones>{{Cita libro|autore=Hartl D, Jones E |titolo=Genetics: Analysis of Genes and Genomes |edizione=6th |editore=Jones & Bartlett |anno=2005 |isbn=0-7637-1511-5}}
</ref> I geni codificano le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine che a sua volta giocano un ruolo centrale nell'influenzare il fenotipo finale dell'organismo. Nella ricerca moderna, la genetica fornisce strumenti importanti per stabilire la funzione di un particolare gene o per comprendere le interazioni genetiche. All'interno degli organismi, le informazioni genetiche sono generalmente conservate nei [[cromosomi]], formati da molecole di DNA.
</ref> I geni codificano le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine che a sua volta giocano un ruolo centrale nell'influenzare il fenotipo finale dell'organismo. Nella ricerca moderna, la genetica fornisce strumenti importanti per stabilire la funzione di un particolare gene o per comprendere le interazioni genetiche. All'interno degli organismi, le informazioni genetiche sono generalmente conservate nei [[cromosomi]], formati da molecole di DNA.


La [[biologia dello sviluppo]] studia il processo attraverso il quale gli organismi crescono e si sviluppano. A partire dall'[[embriologia]], la moderna biologia dello sviluppo studia il controllo genetico sulla crescita cellulare, sulla differenziazione e sulla "[[morfogenesi]]" che è il processo che dà progressivamente luogo ai [[tessuto (biologia)|tessuti]], agli organi e agli apparati. Gli organismi modello per la biologia dello sviluppo sono il verme tondo ''[[Caenorhabditis elegans]]''<ref>{{cite journal |author=Brenner, S. | year=1974 |url=http://www.wormbase.org/resources/paper/WBPaper00000031 |title=The genetics of ''Caenorhabditis elegans'' |journal=Genetics |volume=77 |pages=71–94|pmid=4366476 |issue=1 |pmc=1213120}}</ref>, la mosca della frutta ''[[Drosophila melanogaster]]''<ref name="Encyclopedia of genetics">{{cite book|author=Sang, James H. |editor=Eric C. R. Reeve |encyclopedia=Encyclopedia of genetics |title=Drosophila melanogaster: The Fruit Fly |url=http://books.google.com/?id=JjLWYKqehRsC&pg=PA157|year=2001|publisher=Fitzroy Dearborn Publishers, I |location=USA |page=157 |isbn= 978-1-884964-34-3 }}</ref>, il pesce zebra ''[[Danio rerio]]''<ref>{{cite journal |title=Large scale genetics in a small vertebrate, the zebrafish |journal=Int. J. Dev. Biol. |volume=40 |pages=221–7 |year=1996 |pmid=8735932 |url=http://www.ijdb.ehu.es/web/paper.php?doi=8735932 |author1=Haffter P |author2=Nüsslein-Volhard C |issue=1 }}</ref>, il topo ''[[Mus musculus]]''<ref>{{cite journal |author=Keller G |title=Embryonic stem cell differentiation: emergence of a new era in biology and medicine |journal=Genes Dev. |volume=19 |issue=10 |pages=1129–55 |year=2005 |pmid=15905405 |doi=10.1101/gad.1303605}}</ref>, e la pianta ''[[Arabidopsis thaliana]]''.<ref>{{cite journal |author=Rensink WA, Buell CR |title=Arabidopsis to Rice. Applying Knowledge from a Weed to Enhance Our Understanding of a Crop Species |journal=Plant Physiol. |volume=135 |issue=2 |pages=622–9 |year=2004 |pmid=15208410 |doi=10.1104/pp.104.040170 |pmc=514098}}</ref><ref>{{cite journal |author=Coelho SM, Peters AF, Charrier B, et al. |title=Complex life cycles of multicellular eukaryotes: new approaches based on the use of model organisms |journal=Gene |volume=406 |issue=1–2 |pages=152–70 |year=2007 |pmid=17870254 |doi=10.1016/j.gene.2007.07.025}}</ref> Questi organismi modello sono particolai specie che sono state studiante ampiamente al fine di comprendere particolare fenomeni biologici, con l'obbiettivo che le scoperte fatte su questi dati organismi possano fornire una conoscenza del funzionamento di altri organismi.<ref>{{cite journal |author=Fields S, Johnston M |title=Cell biology. Whither model organism research? |journal=Science |volume=307 |issue=5717 |pages=1885–6 | year=2005 |pmid=15790833 |doi=10.1126/science.1108872 }}</ref>
La [[biologia dello sviluppo]] studia il processo attraverso il quale gli organismi crescono e si sviluppano. A partire dall'[[embriologia]], la moderna biologia dello sviluppo studia il controllo genetico sulla crescita cellulare, sulla differenziazione e sulla "[[morfogenesi]]" che è il processo che dà progressivamente luogo ai [[tessuto (biologia)|tessuti]], agli organi e agli apparati. Gli organismi modello per la biologia dello sviluppo sono il verme tondo ''[[Caenorhabditis elegans]]''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Brenner, S. |anno=1974 |url=http://www.wormbase.org/resources/paper/WBPaper00000031 |titolo=The genetics of ''Caenorhabditis elegans'' |rivista=Genetics |volume=77 |pp=71–94|pmid=4366476 |numero=1 |pmc=1213120}}</ref>, la mosca della frutta ''[[Drosophila melanogaster]]''<ref name="Encyclopedia of genetics">{{Cita libro|autore=Sang, James H. |curatore=Eric C. R. Reeve |enciclopedia=Encyclopedia of genetics |titolo=Drosophila melanogaster: The Fruit Fly |url=http://books.google.com/?id=JjLWYKqehRsC&pg=PA157|anno=2001|editore=Fitzroy Dearborn Publishers, I |città=USA |p=157 |isbn= 978-1-884964-34-3 }}</ref>, il pesce zebra ''[[Danio rerio]]''<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Large scale genetics in a small vertebrate, the zebrafish |rivista=Int. J. Dev. Biol. |volume=40 |pp=221–7 |anno=1996 |pmid=8735932 |url=http://www.ijdb.ehu.es/web/paper.php?doi=8735932 |autore1=Haffter P |autore2=Nüsslein-Volhard C |numero=1 }}</ref>, il topo ''[[Mus musculus]]''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Keller G |titolo=Embryonic stem cell differentiation: emergence of a new era in biology and medicine |rivista=Genes Dev. |volume=19 |numero=10 |pp=1129–55 |anno=2005 |pmid=15905405 |doi=10.1101/gad.1303605}}</ref>, e la pianta ''[[Arabidopsis thaliana]]''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Rensink WA, Buell CR |titolo=Arabidopsis to Rice. Applying Knowledge from a Weed to Enhance Our Understanding of a Crop Species |rivista=Plant Physiol. |volume=135 |numero=2 |pp=622–9 |anno=2004 |pmid=15208410 |doi=10.1104/pp.104.040170 |pmc=514098}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Coelho SM, Peters AF, Charrier B, et al. |titolo=Complex life cycles of multicellular eukaryotes: new approaches based on the use of model organisms |rivista=Gene |volume=406 |numero=1–2 |pp=152–70 |anno=2007 |pmid=17870254 |doi=10.1016/j.gene.2007.07.025}}</ref> Questi organismi modello sono particolai specie che sono state studiante ampiamente al fine di comprendere particolare fenomeni biologici, con l'obbiettivo che le scoperte fatte su questi dati organismi possano fornire una conoscenza del funzionamento di altri organismi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fields S, Johnston M |titolo=Cell biology. Whither model organism research? |rivista=Science |volume=307 |numero=5717 |pp=1885–6 |anno=2005 |pmid=15790833 |doi=10.1126/science.1108872 }}</ref>


=== Fisiologia ===
=== Fisiologia ===
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La ricerca evolutiva è interessata a comprendere l'origine e la discesa della [[specie]], così come il cambiamento nel tempo. Il suo studio comprende scienziati provenienti da molte discipline orientate alla [[tassonomia]], ad esempio scienziati con una specifica formazione in organismi particolari come la [[mammologia]], l'[[ornitologia]], la [[botanica]] o l'[[erpetologia]], ma che utilizzano tali organismi come sistemi per rispondere alle domande generali sull'evoluzione.
La ricerca evolutiva è interessata a comprendere l'origine e la discesa della [[specie]], così come il cambiamento nel tempo. Il suo studio comprende scienziati provenienti da molte discipline orientate alla [[tassonomia]], ad esempio scienziati con una specifica formazione in organismi particolari come la [[mammologia]], l'[[ornitologia]], la [[botanica]] o l'[[erpetologia]], ma che utilizzano tali organismi come sistemi per rispondere alle domande generali sull'evoluzione.


La biologia evolutiva si basa in parte sulla [[paleontologia]], che fa uso dei reperti fossili per rispondere alle domande circa il modo e il tempo dell'evoluzione<ref name=Jablonski>{{cite journal |author=Jablonski D |title=The future of the fossil record |journal=Science |volume=284 |issue=5423 |pages=2114–16 |year=1999 |pmid=10381868 |doi=10.1126/science.284.5423.2114 }}</ref> e in parte sugli sviluppi della genetica delle popolazioni.<ref>John H. Gillespie (1998) ''Population Genetics: A Concise Guide'', Johns Hopkins Press. ISBN 0-8018-5755-4.</ref> Branche di studio correlate e spesso considerate parte della biologia evolutiva sono la [[filogenesi]], la [[sistematica]] e la [[tassonomia]].
La biologia evolutiva si basa in parte sulla [[paleontologia]], che fa uso dei reperti fossili per rispondere alle domande circa il modo e il tempo dell'evoluzione<ref name=Jablonski>{{Cita pubblicazione|autore=Jablonski D |titolo=The future of the fossil record |rivista=Science |volume=284 |numero=5423 |pp=2114–16 |anno=1999 |pmid=10381868 |doi=10.1126/science.284.5423.2114 }}</ref> e in parte sugli sviluppi della genetica delle popolazioni.<ref>John H. Gillespie (1998) ''Population Genetics: A Concise Guide'', Johns Hopkins Press. ISBN 0-8018-5755-4.</ref> Branche di studio correlate e spesso considerate parte della biologia evolutiva sono la [[filogenesi]], la [[sistematica]] e la [[tassonomia]].


=== Sistematica ===
=== Sistematica ===
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[[File:Albero filogenetico.svg|thumb|400px|Un [[albero filogenetico]] è un diagramma che mostra le relazioni fondamentali di discendenza comune di gruppi tassonomici di organismi.]]
[[File:Albero filogenetico.svg|thumb|400px|Un [[albero filogenetico]] è un diagramma che mostra le relazioni fondamentali di discendenza comune di gruppi tassonomici di organismi.]]


Eventi multipli di [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] creano un sistema strutturato ad albero di relazioni tra le specie ([[Albero filogenetico]]). Il ruolo della [[sistematica]] è quello di studiare queste relazioni e quindi individuare le differenze e le somiglianze tra le specie e i gruppi di specie.<ref>{{cite book
Eventi multipli di [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] creano un sistema strutturato ad albero di relazioni tra le specie ([[Albero filogenetico]]). Il ruolo della [[sistematica]] è quello di studiare queste relazioni e quindi individuare le differenze e le somiglianze tra le specie e i gruppi di specie.<ref>{{Cita libro|cognome= Neill
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|p= G-21 (Glossary)}}</ref> Tuttavia, prima che la teoria evolutiva divenisse di pensiero comune, la sistematica faticava a trovare una corretta metodologia di ricerca.<ref>{{Cita libro|cognome= Douglas
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[[File:Biological classification L Pengo it.svg|left|160px|thumb|La gerarchia degli otto grandi ranghi tassonomici di classificazione biologica.]]
[[File:Biological classification L Pengo it.svg|left|160px|thumb|La gerarchia degli otto grandi ranghi tassonomici di classificazione biologica.]]


Tradizionalmente, gli esseri viventi sono stati suddivisi in cinque [[Regno (biologia)|regni]]: [[monera]], [[protisti]], [[funghi]], [[piante]], [[animalia]].<ref>{{cite book|last=Margulis|first=L|author2=Schwartz, KV|authorlink=Lynn Margulis|title=Five Kingdoms: An Illustrated Guide to the Phyla of Life on Earth|edition=3rd|publisher= WH Freeman & Co|year=1997|isbn=978-0-7167-3183-2|oclc=223623098 237138975}}</ref> Tuttavia, molti scienziati oggi ritengono che questo sistema sia ormai obsoleto. I moderni sistemi di classificazione alternativi generalmente iniziano con il sistema a tre domini: [[archaea]] (originariamente [[archaebacteria]]), [[batteri]] (originariamente [[eubacteria]]) e [[eucarioti]] (compresi protisti, funghi, piante e animali).<ref name="domain">{{cite journal | author = Woese C, Kandler O, Wheelis M | title = Towards a natural system of organisms: proposal for the domains Archaea, Bacteria, and Eucarya | journal = Proc Natl Acad Sci USA | volume = 87 | issue = 12 | pages = 4576–9 | year = 1990 | pmid = 2112744 | doi = 10.1073/pnas.87.12.4576 | pmc = 54159 | bibcode=1990PNAS...87.4576W}}</ref> Questi domini si distinguono per per avere cellule prive o meno di nucleo e dalle differenze nella composizione chimica di biomolecole fondamentali, come i ribosomi.<ref name="domain"/>
Tradizionalmente, gli esseri viventi sono stati suddivisi in cinque [[Regno (biologia)|regni]]: [[monera]], [[protisti]], [[funghi]], [[piante]], [[animalia]].<ref>{{Cita libro|cognome=Margulis|nome=L|autore2=Schwartz, KV|wkautore=Lynn Margulis|titolo=Five Kingdoms: An Illustrated Guide to the Phyla of Life on Earth|edizione=3rd|editore= WH Freeman & Co|anno=1997|isbn=978-0-7167-3183-2|oclc=223623098 237138975}}</ref> Tuttavia, molti scienziati oggi ritengono che questo sistema sia ormai obsoleto. I moderni sistemi di classificazione alternativi generalmente iniziano con il sistema a tre domini: [[archaea]] (originariamente [[archaebacteria]]), [[batteri]] (originariamente [[eubacteria]]) e [[eucarioti]] (compresi protisti, funghi, piante e animali).<ref name="domain">{{Cita pubblicazione|autore= Woese C, Kandler O, Wheelis M |titolo= Towards a natural system of organisms: proposal for the domains Archaea, Bacteria, and Eucarya |rivista= Proc Natl Acad Sci USA |volume= 87 |numero= 12 |pp= 4576–9 |anno= 1990 | pmid = 2112744 | doi = 10.1073/pnas.87.12.4576 | pmc = 54159 | bibcode=1990PNAS...87.4576W}}</ref> Questi domini si distinguono per per avere cellule prive o meno di nucleo e dalle differenze nella composizione chimica di biomolecole fondamentali, come i ribosomi.<ref name="domain"/>


Inoltre, ogni regno è ripartito in modo ricorsivo finché ogni specie sia classificata separatamente. L'ordine è: [[Dominio (biologia)|dominio]], [[Regno (biologia)|regno]], [[phylum]], [[classe (tassonomia)|classe]], [[Ordine (tassonomia)|ordine]], [[famiglia (tassonomia)|famiglia]], [[Genere (tassonomia)|genere]], [[specie]].
Inoltre, ogni regno è ripartito in modo ricorsivo finché ogni specie sia classificata separatamente. L'ordine è: [[Dominio (biologia)|dominio]], [[Regno (biologia)|regno]], [[phylum]], [[classe (tassonomia)|classe]], [[Ordine (tassonomia)|ordine]], [[famiglia (tassonomia)|famiglia]], [[Genere (tassonomia)|genere]], [[specie]].


Al di fuori di queste categorie, vi sono i [[parassiti]] intracellulari obbligati che sono "sul bordo della vita"<ref>{{cite journal | author = Rybicki EP | year = 1990 | title = The classification of organisms at the edge of life, or problems with virus systematics | journal = S Aft J Sci | volume = 86 | url=http://www.researchgate.net/publication/230603479_The_classification_of_organisms_at_the_edge_of_life_or_Problems_with_virus_systematics| pages = 182–186 }}</ref> in termini di attività metabolica, il che significa che molti scienziati non classificano effettivamente queste strutture come forme di vita per via della loro mancanza di almeno una o più delle funzioni o caratteristiche fondamentali che definiscono la vita. Essi sono classificati come [[virus (biologia)|virus]], [[viroidi]], [[prioni]] o [[satelliti (biologia)|satelliti]].
Al di fuori di queste categorie, vi sono i [[parassiti]] intracellulari obbligati che sono "sul bordo della vita"<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Rybicki EP |anno= 1990 |titolo= The classification of organisms at the edge of life, or problems with virus systematics |rivista= S Aft J Sci |volume= 86 |url=http://www.researchgate.net/publication/230603479_The_classification_of_organisms_at_the_edge_of_life_or_Problems_with_virus_systematics|pp= 182–186 }}</ref> in termini di attività metabolica, il che significa che molti scienziati non classificano effettivamente queste strutture come forme di vita per via della loro mancanza di almeno una o più delle funzioni o caratteristiche fondamentali che definiscono la vita. Essi sono classificati come [[virus (biologia)|virus]], [[viroidi]], [[prioni]] o [[satelliti (biologia)|satelliti]].


Il nome scientifico di un organismo è generato dal suo genere e dalla specie a cui appartiene. Ad esempio, gli esseri umani sono elencati come ''[[Homo sapiens]]''. ''Homo'' è il genere e ''sapiens'' la specie. Quando si scrive il nome scientifico di un organismo è opportuno mettere in maiuscolo la prima lettera tutte le specie in minuscolo.<ref>{{cite book |author=McNeill, J.; Barrie, F.R.; Buck, W.R.; Demoulin, V.; Greuter, W.; Hawksworth, D.L.; Herendeen, P.S.; Knapp, S.; Marhold, K.; Prado, J.; Prud'homme Van Reine, W.F.; Smith, G.F.; Wiersema, J.H.; Turland, N.J. |year=2012 |volume=Regnum Vegetabile 154 |title=International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) adopted by the Eighteenth International Botanical Congress Melbourne, Australia, July 2011 |publisher=A.R.G. Gantner Verlag KG |isbn=978-3-87429-425-6 |url=http://www.iapt-taxon.org/nomen/main.php?page=title }} Recommendation 60F</ref> Inoltre, l'intero nome può essere in corsivo o sottolineato.<ref>{{cite book | url = http://books.google.com/?id=hVUU7Gq8QskC&lpg=PA198| page = 198 | title = Writing for Science and Engineering: Papers, Presentation | author = Silyn-Roberts, Heather | year = 2000 | isbn = 0-7506-4636-5 | publisher = Butterworth-Heinemann | location = Oxford}}</ref>
Il nome scientifico di un organismo è generato dal suo genere e dalla specie a cui appartiene. Ad esempio, gli esseri umani sono elencati come ''[[Homo sapiens]]''. ''Homo'' è il genere e ''sapiens'' la specie. Quando si scrive il nome scientifico di un organismo è opportuno mettere in maiuscolo la prima lettera tutte le specie in minuscolo.<ref>{{Cita libro|autore=McNeill, J.; Barrie, F.R.; Buck, W.R.; Demoulin, V.; Greuter, W.; Hawksworth, D.L.; Herendeen, P.S.; Knapp, S.; Marhold, K.; Prado, J.; Prud'homme Van Reine, W.F.; Smith, G.F.; Wiersema, J.H.; Turland, N.J. |anno=2012 |volume=Regnum Vegetabile 154 |titolo=International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) adopted by the Eighteenth International Botanical Congress Melbourne, Australia, July 2011 |editore=A.R.G. Gantner Verlag KG |isbn=978-3-87429-425-6 |url=http://www.iapt-taxon.org/nomen/main.php?page=title }} Recommendation 60F</ref> Inoltre, l'intero nome può essere in corsivo o sottolineato.<ref>{{Cita libro|url= http://books.google.com/?id=hVUU7Gq8QskC&lpg=PA198|p= 198 |titolo= Writing for Science and Engineering: Papers, Presentation |autore= Silyn-Roberts, Heather |anno= 2000 | isbn = 0-7506-4636-5 |editore= Butterworth-Heinemann |città= Oxford}}</ref>


Il sistema di classificazione dominante si chiama [[tassonomia di Linneo]]. Esso comprende i ranghi e la [[nomenclatura binomiale]]. Come gli organismi debbano essere chiamati viene disciplinato da accordi internazionali come il [[codice internazionale per la nomenclatura delle alghe, funghi e piante]] (ICN), il [[codice internazionale di nomenclatura zoologica]] (ICZN) e il [[codice internazionale per la nomenclatura dei batteri]] (ICNB). La classificazione dei virus, dei viroidi, dei prioni e tutti gli altri agenti sub-virali che dimostrano caratteristiche biologiche, è condotto dal [[Comitato Internazionale per la Tassonomia dei Virus]] (ICTV) ed è noto come ''International Code of Viral Classification and Nomenclature'' (ICVCN).<ref>{{cite web|url=http://www.ictvonline.org/virusTaxonomy.asp |title=ICTV Virus Taxonomy 2009 |publisher=Ictvonline.org|accessdate=2013-10-02}}</ref><ref name=ictvdbpopsi><!--citation specified in source-->''[https://web.archive.org/web/20090813214826/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_pospi.htm Index of Viruses – Pospiviroidae]'' (2006). In: ICTVdB – The Universal Virus Database, version 4. Büchen-Osmond, C (Ed), Columbia University, New York, USA.
Il sistema di classificazione dominante si chiama [[tassonomia di Linneo]]. Esso comprende i ranghi e la [[nomenclatura binomiale]]. Come gli organismi debbano essere chiamati viene disciplinato da accordi internazionali come il [[codice internazionale per la nomenclatura delle alghe, funghi e piante]] (ICN), il [[codice internazionale di nomenclatura zoologica]] (ICZN) e il [[codice internazionale per la nomenclatura dei batteri]] (ICNB). La classificazione dei virus, dei viroidi, dei prioni e tutti gli altri agenti sub-virali che dimostrano caratteristiche biologiche, è condotto dal [[Comitato Internazionale per la Tassonomia dei Virus]] (ICTV) ed è noto come ''International Code of Viral Classification and Nomenclature'' (ICVCN).<ref>{{Cita web|url=http://www.ictvonline.org/virusTaxonomy.asp |titolo=ICTV Virus Taxonomy 2009 |editore=Ictvonline.org|accesso=2 ottobre 2013}}</ref><ref name=ictvdbpopsi><!--citation specified in source-->''[https://web.archive.org/web/20090813214826/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_pospi.htm Index of Viruses – Pospiviroidae]'' (2006). In: ICTVdB – The Universal Virus Database, version 4. Büchen-Osmond, C (Ed), Columbia University, New York, USA.
Version 4 is based on [https://web.archive.org/web/20090813214826/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/report8.htm Virus Taxonomy], Classification and Nomenclature of Viruses, 8th ICTV Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses. Fauquet, CM, Mayo, MA, Maniloff, J, Desselberger, U, and Ball, LA (EDS) (2005) Elsevier/Academic Press, pp. 1259.</ref><ref name=ictvdbprions>{{cite web |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_prion.htm |archiveurl=https://web.archive.org/web/20090827131816/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_prion.htm |archivedate=2009-08-27 |title=90. Prions – ICTVdB Index of Viruses |author=Prusiner SB |author2=Baldwin M |author3=Collinge J |author4=DeArmond SJ |author5=Marsh R |author6=Tateishi J |author7=Weissmann C |publisher=United States National Institutes of Health |accessdate=2009-10-28 }}</ref><ref name=ictvdbsatel>{{cite web |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_satel.htm |archiveurl=https://web.archive.org/web/20090501015827/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_satel.htm |archivedate=2009-05-01 |title=81. Satellites – ICTVdB Index of Viruses |author=Mayo MA |author2=Berns KI |author3=Fritsch C |author4=Jackson AO |author5=Leibowitz MJ |author6=Taylor JM |publisher=United States National Institutes of Health |accessdate=2009-10-28 }}</ref> Tuttavia, esistono molti altri sistemi di classificazione dei virus.
Version 4 is based on [https://web.archive.org/web/20090813214826/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/report8.htm Virus Taxonomy], Classification and Nomenclature of Viruses, 8th ICTV Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses. Fauquet, CM, Mayo, MA, Maniloff, J, Desselberger, U, and Ball, LA (EDS) (2005) Elsevier/Academic Press, pp. 1259.</ref><ref name=ictvdbprions>{{Cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_prion.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090827131816/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_prion.htm |dataarchivio=27 agosto 2009 |titolo=90. Prions – ICTVdB Index of Viruses |autore=Prusiner SB |autore2=Baldwin M |autore3=Collinge J |autore4=DeArmond SJ |autore5=Marsh R |autore6=Tateishi J |autore7=Weissmann C |editore=United States National Institutes of Health |accesso=28 ottobre 2009 }}</ref><ref name=ictvdbsatel>{{Cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_satel.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090501015827/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ICTVdb/Ictv/fs_satel.htm |dataarchivio=1º maggio 2009 |titolo=81. Satellites – ICTVdB Index of Viruses |autore=Mayo MA |autore2=Berns KI |autore3=Fritsch C |autore4=Jackson AO |autore5=Leibowitz MJ |autore6=Taylor JM |editore=United States National Institutes of Health |accesso=28 ottobre 2009 }}</ref> Tuttavia, esistono molti altri sistemi di classificazione dei virus.


Un progetto di fusione, ''BioCode'', è stato pubblicato nel 1997 nel tentativo di standardizzare la nomenclatura in questi tre settori ma ancora deve essere adottato formalmente.<ref>{{cite conference | title=The BioCode: Integrated biological nomenclature for the 21st century? | booktitle=Proceedings of a Mini-Symposium on Biological Nomenclature in the 21st Century | author=McNeill, John | date=1996-11-04|url=http://www.plantsystematics.org/reveal/pbio/nomcl/mcne.html}}</ref> Il progetto di BioCode ha ricevuto una scarsa attenzione e la data di esecuzione inizialmente previsto del 1º gennaio 2000 è passata inosservata. Una rivisitazione del BioCode che, invece di sostituire i codici esistenti, fornisca un contesto unificato è stato proposto nel 2011.<ref>{{cite web|url=http://www.bionomenclature.net/index.html|title=The Draft BioCode (2011)|publisher=International Committee on Bionomenclature (ICB)}}</ref><ref>{{cite journal|url=http://www.ingentaconnect.com/content/iapt/tax/2011/00000060/00000001/art00019|author= Greuter, W.; Garrity, G.; Hawksworth, D.L.; Jahn, R.; Kirk, P.M.; Knapp, S.; McNeill, J.; Michel, E.; Patterson, D.J.; Pyle, R.; Tindall, B.J. |year=2011|title= Draft BioCode (2011): Principles and rules regulating the naming of organisms|journal=Taxon|volume= 60 |pages= 201–212}}</ref><ref>{{cite journal|url=http://www.ingentaconnect.com/content/iapt/tax/2011/00000060/00000001/art00018|year=2011|journal=Taxon|volume= 60 |pages= 199–200|title=Introducing the Draft BioCode (2011)|author= Hawksworth, David L.}}</ref> Tuttavia, il Congresso Botanico Internazionale del 2011 ha rifiutato di prenderlo in considerazione.
Un progetto di fusione, ''BioCode'', è stato pubblicato nel 1997 nel tentativo di standardizzare la nomenclatura in questi tre settori ma ancora deve essere adottato formalmente.<ref>{{Cita conferenza|titolo=The BioCode: Integrated biological nomenclature for the 21st century? | booktitle=Proceedings of a Mini-Symposium on Biological Nomenclature in the 21st Century |autore=McNeill, John |data=4 novembre 1996|url=http://www.plantsystematics.org/reveal/pbio/nomcl/mcne.html}}</ref> Il progetto di BioCode ha ricevuto una scarsa attenzione e la data di esecuzione inizialmente previsto del 1º gennaio 2000 è passata inosservata. Una rivisitazione del BioCode che, invece di sostituire i codici esistenti, fornisca un contesto unificato è stato proposto nel 2011.<ref>{{Cita web|url=http://www.bionomenclature.net/index.html|titolo=The Draft BioCode (2011)|editore=International Committee on Bionomenclature (ICB)}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.ingentaconnect.com/content/iapt/tax/2011/00000060/00000001/art00019|autore= Greuter, W.; Garrity, G.; Hawksworth, D.L.; Jahn, R.; Kirk, P.M.; Knapp, S.; McNeill, J.; Michel, E.; Patterson, D.J.; Pyle, R.; Tindall, B.J. |anno=2011|titolo= Draft BioCode (2011): Principles and rules regulating the naming of organisms|rivista=Taxon|volume= 60 |pp= 201–212}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.ingentaconnect.com/content/iapt/tax/2011/00000060/00000001/art00018|anno=2011|rivista=Taxon|volume= 60 |pp= 199–200|titolo=Introducing the Draft BioCode (2011)|autore= Hawksworth, David L.}}</ref> Tuttavia, il Congresso Botanico Internazionale del 2011 ha rifiutato di prenderlo in considerazione.


=== Ecologia e ambiente ===
=== Ecologia e ambiente ===
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{{Vedi anche|Ecologia|Etologia|Etologia|Biogeografia}}
{{Vedi anche|Ecologia|Etologia|Etologia|Biogeografia}}


L'[[ecologia]] studia la distribuzione e l'abbondanza degli organismi viventi e le interazioni tra essi e il loro ambiente.<ref>{{cite book |last=Begon |first=M. |author2=Townsend, C. R.|author3=Harper, J. L. |title=Ecology: From individuals to ecosystems. (4th ed.) |year=2006 |publisher=Blackwell |isbn=1-4051-1117-8 }}</ref> L'[[habitat]] di un organismo può essere descritto come i [[Fattori ambientali#Fattori abiotici|fattori abiotici]] locali quali il [[clima]] e l'ecologia, oltre agli altri organismi e ai [[Fattori ambientali#Fattori biotici|fattori biotici]] che condividono il loro ambiente.<ref name="habitats_of_the_world">{{Cite book | title = Habitats of the world | year = 2004 | url = http://books.google.com/?id=U-_mlcy8rGgC&pg=PA238 | publisher = Marshall Cavendish | location = New York | isbn = 978-0-7614-7523-1 | page = 238 }}</ref> I sistemi biologici possono risultare difficili da studiare per via delle tante interazioni differenti possibil con gli altri organismi e con l'ambiente, anche su piccola scala. Un batterio microscopico in un locale gradiente di zucchero risponde al suo ambiente tanto quanto un [[leone]] alla ricerca di cibo nella [[savana]] [[africa]]na. Per qualsiasi specie, i comportamenti possono essere cooperativi, competitivi, [[parassita]]ri o [[Simbiosi (ecologia)|simbiotici]]. Questi studi diventano più complessi quando due o più specie interagiscono in un [[ecosistema]].
L'[[ecologia]] studia la distribuzione e l'abbondanza degli organismi viventi e le interazioni tra essi e il loro ambiente.<ref>{{Cita libro|cognome=Begon |nome=M. |autore2=Townsend, C. R.|autore3=Harper, J. L. |titolo=Ecology: From individuals to ecosystems. (4th ed.) |anno=2006 |editore=Blackwell |isbn=1-4051-1117-8 }}</ref> L'[[habitat]] di un organismo può essere descritto come i [[Fattori ambientali#Fattori abiotici|fattori abiotici]] locali quali il [[clima]] e l'ecologia, oltre agli altri organismi e ai [[Fattori ambientali#Fattori biotici|fattori biotici]] che condividono il loro ambiente.<ref name="habitats_of_the_world">{{Cita libro|titolo= Habitats of the world |anno= 2004 |url= http://books.google.com/?id=U-_mlcy8rGgC&pg=PA238 |editore= Marshall Cavendish |città= New York | isbn = 978-0-7614-7523-1 |p= 238 }}</ref> I sistemi biologici possono risultare difficili da studiare per via delle tante interazioni differenti possibil con gli altri organismi e con l'ambiente, anche su piccola scala. Un batterio microscopico in un locale gradiente di zucchero risponde al suo ambiente tanto quanto un [[leone]] alla ricerca di cibo nella [[savana]] [[africa]]na. Per qualsiasi specie, i comportamenti possono essere cooperativi, competitivi, [[parassita]]ri o [[Simbiosi (ecologia)|simbiotici]]. Questi studi diventano più complessi quando due o più specie interagiscono in un [[ecosistema]].


I sistemi ecologici sono studiati a vari livelli, dagli individui alle popolazioni e alla [[biosfera]]. Il termine "biologia delle popolazioni" è spesso usato in modo intercambiabile con "ecologia della popolazione", anche se il primo è più frequentemente utilizzato per lo studio delle malattie (provocate da virus e microbi) mentre il secondo termine è più comune quando si studiano le piante e gli animali. L'ecologia attinge a molti sotto-discipline.
I sistemi ecologici sono studiati a vari livelli, dagli individui alle popolazioni e alla [[biosfera]]. Il termine "biologia delle popolazioni" è spesso usato in modo intercambiabile con "ecologia della popolazione", anche se il primo è più frequentemente utilizzato per lo studio delle malattie (provocate da virus e microbi) mentre il secondo termine è più comune quando si studiano le piante e gli animali. L'ecologia attinge a molti sotto-discipline.


L'[[etologia]] studia il comportamento degli animali (in particolare gli animali sociali, come i [[primati]] e i [[canidi]]) ed è a volte considerata una branca della [[zoologia]]. Gli etologi sono interessati ad analizzare l'evoluzione dei comportamenti e la loro comprensione nei termini della teoria della selezione naturale. In un certo senso il primo etologo moderno fu Charles Darwin, il cui libro ''[[The Expression of the Emotions in Man and Animals]]'' ha influenzato molti etologi a venire.<ref name="black">{{Cite journal | pmc = 1279921 | pmid = 12042386 | year= 2002 | author = Black, J | title = Darwin in the world of emotions | volume = 95 | issue = 6 | pages = 311–3 | journal = Journal of the Royal Society of Medicine | doi = 10.1258/jrsm.95.6.311 }}</ref>
L'[[etologia]] studia il comportamento degli animali (in particolare gli animali sociali, come i [[primati]] e i [[canidi]]) ed è a volte considerata una branca della [[zoologia]]. Gli etologi sono interessati ad analizzare l'evoluzione dei comportamenti e la loro comprensione nei termini della teoria della selezione naturale. In un certo senso il primo etologo moderno fu Charles Darwin, il cui libro ''[[The Expression of the Emotions in Man and Animals]]'' ha influenzato molti etologi a venire.<ref name="black">{{Cita pubblicazione| pmc = 1279921 | pmid = 12042386 |anno= 2002 |autore= Black, J |titolo= Darwin in the world of emotions |volume= 95 |numero= 6 |pp= 311–3 |rivista= Journal of the Royal Society of Medicine | doi = 10.1258/jrsm.95.6.311 }}</ref>


La [[biogeografia]] studia la distribuzione spaziale degli organismi sulla Terra, concentrandosi su temi come la [[tettonica delle placche]], i [[Mutamento climatico|mutamenti climatici]], la [[dispersione biologiaca]], la [[migrazione]] e la [[cladistica]].
La [[biogeografia]] studia la distribuzione spaziale degli organismi sulla Terra, concentrandosi su temi come la [[tettonica delle placche]], i [[Mutamento climatico|mutamenti climatici]], la [[dispersione biologiaca]], la [[migrazione]] e la [[cladistica]].


== Principali settori o specializzazioni della biologia ==
== Principali settori o specializzazioni della biologia ==
Queste sono le branche principali della biologia<ref>{{cite web|url=http://www.biology-online.org/dictionary/Branches_of_biology |title=Branches of Biology|publisher=Biology-online.org|accessdate=2013-10-02}}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.bellaonline.com/articles/art28786.asp |title=Biology on |publisher=Bellaonline.com |accessdate=2013-10-02}}</ref>:
Queste sono le branche principali della biologia<ref>{{Cita web|url=http://www.biology-online.org/dictionary/Branches_of_biology |titolo=Branches of Biology|editore=Biology-online.org|accesso=2 ottobre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.bellaonline.com/articles/art28786.asp |titolo=Biology on |editore=Bellaonline.com |accesso=2 ottobre 2013}}</ref>:
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


* {{en}} {{cita libro|autore=Mayr Ernst|titolo=The Growth of Biological Thought|capitolo=ch. 4|id= ISBN 978-0-674-36446-2|editore=Belknap Press|anno=1985|cid=Ernst}}
* {{cita libro|autore=Mayr Ernst|titolo=The Growth of Biological Thought|capitolo=ch. 4|ISBN=978-0-674-36446-2|editore=Belknap Press|anno=1985|cid=Ernst|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro | titolo = Life Evolving: Molecules, Mind, and Meaning | autore = De Duve, Christian | città = New York | editore = Oxford University Press | anno = 2002| id = ISBN 0-19-515605-6}}
* {{cita libro | titolo = Life Evolving: Molecules, Mind, and Meaning | autore = De Duve, Christian | città = New York | editore = Oxford University Press | anno = 2002| ISBN = 0-19-515605-6| lingua = en}}
* {{en}} {{cita libro|autore=Futuyma, DJ|titolo=Evolution|anno=2005|editore=Sinauer Associates|id = ISBN 978-0-87893-187-3}}
* {{cita libro|autore=Futuyma, DJ|titolo=Evolution|anno=2005|editore=Sinauer Associates|ISBN=978-0-87893-187-3|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro |autore=Packard Alpheus Spring |titolo= Lamarck, the founder of Evolution: his life and work with translations of his writings on organic evolution|anno= 1901 |editore= Longmans, Green. |città=New York |id = ISBN 0-405-12562-3}}
* {{cita libro |autore=Packard Alpheus Spring |titolo= Lamarck, the founder of Evolution: his life and work with translations of his writings on organic evolution|anno= 1901 |editore= Longmans, Green. |città=New York |ISBN=0-405-12562-3|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro | autore = Simpson George Gaylord | anno = 1967 | titolo = The Meaning of Evolution | editore = Yale University Press | edizione = Second | id = ISBN 0-300-00952-6 }}
* {{cita libro | autore = Simpson George Gaylord | anno = 1967 | titolo = The Meaning of Evolution | editore = Yale University Press | edizione = Second | ISBN = 0-300-00952-6 | lingua = en }}
* {{en}} {{cita libro |autore=Smith, A. L. |titolo=Oxford dictionary of biochemistry and molecular biology |editore=Oxford University Press |città=Oxford [Oxfordshire] |anno=1997 |id = ISBN 0-19-854768-4}}
* {{cita libro |autore=Smith, A. L. |titolo=Oxford dictionary of biochemistry and molecular biology |editore=Oxford University Press |città=Oxford [Oxfordshire] |anno=1997 |ISBN=0-19-854768-4 |lingua=en }}
* {{en}} {{cita libro |autore=Campbell, Neil A. e Reece, Jane B|titolo=Biology |editore=Benjamin Cummings |anno=2001 |capitolo=6|id = ISBN 978-0-8053-6624-2 }}
* {{cita libro |autore=Campbell, Neil A. e Reece, Jane B|titolo=Biology |editore=Benjamin Cummings |anno=2001 |capitolo=6|ISBN=978-0-8053-6624-2|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro|autore=Bartsch, John and Colvard, Mary P.|anno=2009|titolo=The Living Environment|città=New York State|editore=Prentice Hall|id=ISBN 0-13-361202-3}}
* {{cita libro|autore=Bartsch, John and Colvard, Mary P.|anno=2009|titolo=The Living Environment|città=New York State|editore=Prentice Hall|ISBN=0-13-361202-3|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro|titolo=An Introduction to Genetic Analysis |anno=2000 |id = ISBN 0-7167-3520-2 |edizione=7th |editore=W. H. Freeman |città=New York |url_capitolo=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=iga.section.60 |capitolo=Genetics and the Organism: Introduction |autore=Anthony J. F. Griffiths}}
* {{cita libro|titolo=An Introduction to Genetic Analysis |anno=2000 |ISBN=0-7167-3520-2 |edizione=7th |editore=W. H. Freeman |città=New York |url_capitolo=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=iga.section.60 |capitolo=Genetics and the Organism: Introduction |autore=Anthony J. F. Griffiths|lingua=en }}
* {{en}} {{cita libro |autore=Hartl D, Jones E |titolo=Genetics: Analysis of Genes and Genomes |edizione=6th |editore=Jones & Bartlett |anno=2005 |id = ISBN 0-7637-1511-5}}
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* {{en}} {{cita libro |titolo=On the origin of species by means of natural selection |autore=Carroll, Joseph |anno=2003 |editore=Broadview |città= Peterborough, Ontario|id = ISBN 1-55111-337-6 }}
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* {{en}} {{cita libro|autore=Sang, James H. |opera=Encyclopedia of genetics |titolo=Drosophila melanogaster: The Fruit Fly |anno=2001|editore=Fitzroy Dearborn editores, I |città=USA |id = ISBN 978-1-884964-34-3 }}
* {{cita libro|autore=Sang, James H. |collana=Encyclopedia of genetics |titolo=Drosophila melanogaster: The Fruit Fly |anno=2001|editore=Fitzroy Dearborn editores, I |città=USA |ISBN=978-1-884964-34-3 |lingua=en }}
* {{en}} {{cita libro|autore= John H. Gillespie|anno=1998|titolo='Population Genetics: A Concise Guide|editore=Johns Hopkins Press|id=ISBN 0-8018-5755-4}}
* {{cita libro|autore= John H. Gillespie|anno=1998|titolo='Population Genetics: A Concise Guide|editore=Johns Hopkins Press|ISBN=0-8018-5755-4|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro | autore = Neill Campbell | titolo = Biology; Fourth edizione | editore = The Benjamin/Cummings Publishing Company | anno = 1996 | id = ISBN 0-8053-1940-9}}
* {{cita libro | autore = Neill Campbell | titolo = Biology; Fourth edizione | editore = The Benjamin/Cummings Publishing Company | anno = 1996 | ISBN = 0-8053-1940-9 | lingua = en }}
* {{en}} {{cita libro | autore = Douglas Futuyma | titolo = Evolutionary Biology|edizione=3° edizione| editore =Sinauer Associates| anno = 1998 | id = ISBN 0-87893-189-9}}
* {{cita libro | autore = Douglas Futuyma | titolo = Evolutionary Biology|edizione=3° edizione| editore =Sinauer Associates| anno = 1998 | ISBN =0-87893-189-9| lingua =en}}
* {{en}} {{cita libro|autore=Margulis, L; Schwartz, KV|titolo=Five Kingdoms: An Illustrated Guide to the Phyla of Life on Earth|edizione=3° edizione|editore= WH Freeman & Co|anno=1997|id = ISBN 978-0-7167-3183-2}}
* {{cita libro|autore=Margulis, L; Schwartz, KV|titolo=Five Kingdoms: An Illustrated Guide to the Phyla of Life on Earth|edizione=3° edizione|editore= WH Freeman & Co|anno=1997|ISBN=978-0-7167-3183-2|lingua=en}}
* {{en}} {{cita libro |autore=McNeill, J. ''et. al.'' |anno=2012 |volume=Regnum Vegetabile 154 |titolo=International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) adopted by the Eighteenth International Botanical Congress Melbourne, Australia, July 2011 |editore=A.R.G. Gantner Verlag KG |id = ISBN 978-3-87429-425-6 |url=http://www.iapt-taxon.org/nomen/main.php?page=titolo }}
* {{cita libro |autore=McNeill, J. ''et. al.'' |anno=2012 |volume=Regnum Vegetabile 154 |titolo=International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) adopted by the Eighteenth International Botanical Congress Melbourne, Australia, July 2011 |editore=A.R.G. Gantner Verlag KG |ISBN=978-3-87429-425-6 |url=http://www.iapt-taxon.org/nomen/main.php?page=titolo |lingua=en }}
* {{en}} {{cita libro | titolo = Writing for Science and Engineering: Papers, Presentation | autore = Silyn-Roberts, Heather | anno = 2000 | id = ISBN 0-7506-4636-5 | editore = Butterworth-Heinemann | città = Oxford}}
* {{cita libro | titolo = Writing for Science and Engineering: Papers, Presentation | autore = Silyn-Roberts, Heather | anno = 2000 | ISBN = 0-7506-4636-5 | editore = Butterworth-Heinemann | città = Oxford| lingua = en }}
* {{en}} {{cita libro |autore=Begon, M.; Townsend, C. R.;Harper, J. L. |titolo=Ecology: From individuals to ecosystems. (4th ed.) |anno=2006 |editore=Blackwell |id = ISBN 1-4051-1117-8 }}
* {{cita libro |autore=Begon, M.; Townsend, C. R.;Harper, J. L. |titolo=Ecology: From individuals to ecosystems. (4th ed.) |anno=2006 |editore=Blackwell |ISBN=1-4051-1117-8 |lingua=en }}
* {{en}} {{cita libro | autore=AA.VV|titolo = Habitats of the world | anno = 2004 | editore = Marshall Cavendish | città = New York | id = ISBN 978-0-7614-7523-1 }}
* {{cita libro | autore=AA.VV|titolo = Habitats of the world | anno = 2004 | editore = Marshall Cavendish | città = New York | ISBN = 978-0-7614-7523-1 | lingua = en }}
* {{en}} {{cita libro|autore=Michael Shermer|titolo=In Darwin's Shadow|id=ISBN 978-2-7028-7915-3|editore=OUP USA}}
* {{cita libro|autore=Michael Shermer|titolo=In Darwin's Shadow|ISBN=978-2-7028-7915-3|editore=OUP USA|lingua=en}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 06:44, 13 mar 2015

Disambiguazione – "Biologico" rimanda qui. Se stai cercando una metodologia di coltivazione, vedi agricoltura biologica.
La biologia si occupa dello studio dei molti organismi viventi.

(in alto: batterio Escherichia coli e gazzella)
(in basso: scarabeo Golia e felce dolce)

La biologia (dal greco βιολογία, composto da βίος, bìos = "vita" e λόγος, lògos = nel senso di "studio") è la scienza che studia tutto ciò che riguarda la vita e gli organismi viventi, tra cui la loro struttura, la funzione, la crescita, l'evoluzione, la distribuzione e la tassonomia.

Tuttavia, nonostante l'ampia portata della disciplina, vi sono alcuni concetti generali e unificanti all'interno di essa che regolano lo studio e la ricerca consolidandoli in singoli e coerenti branche. In generale, la biologia riconosce la cellula come l'unità base della vita, i geni come base dell'ereditarietà genetica e l'evoluzione come il processo che spinge l'estinzione e la nascita delle specie. Altresì, è ad oggi dimostrato che tutti gli organismi sopravvivono consumando e trasformando l'energia e regolando (omeostasi) il loro ambiente interno per mantenere una condizione stabile e vitale.

Sottodiscipline della biologia sono definite dalla scala in cui gli organismi sono studiati, dai tipi di organismi studiati e dai metodi utilizzati per studiarli: la biochimica esamina la chimica più intima della vita; la biologia molecolare analizza le complesse interazioni tra le molecole biologiche; la botanica si occupa della biologia delle piante; la biologia cellulare esamina l'unità morfofunzionale a base di tutta la vita: la cellula; la fisiologia studia le funzioni fisiche e chimiche dei tessuti, degli organi, gli apparati di un organismo; la biologia evolutiva tenta di spiegare i processi che hanno portato alla differenziazione delle forme di vita; ed, infine, l'ecologia esamina come gli organismi interagiscono nel loro ambiente.[1]

A proporre il termine "biologia" furono, Jean-Baptiste de Lamarck agli inizi del XIX secolo, e, separatamente, Gottfried Reinhold Treviranus.

Visione generale della biologia

La biologia studia la vita a molteplici livelli di scala:

Storia della biologia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della biologia.
Albero della vita di Ernst Haeckel, (1879)

Il termine biologia deriva dalla parola greca βιολογία, composto da βίος, bìos = "vita" e λόγος, lògos = nel senso di "studio".[2][3] La forma latina del termine fece la sua prima apparizione nel 1736, quando Linneo (Carl von Linné) utilizzò "biologi" nella sua Bibliotheca botanica. Tale termine fu nuovamente utilizzato trent'anni dopo, nel 1766, in un'opera intitolata Philosophiae naturalis sive physicae: tomus III, continens geologian, biologian, phytologian generali, scritta da Michael Christoph Hanov, un discepolo di Christian Wolff. Il primo uso in tedesco, Biologie, è stato utilizzato in una traduzione del 1771 del lavoro di Linneo. Nel 1797, Theodor Georg August Roose utilizzò tale termine nella prefazione del libro Grundzüge der Lehre van der Lebenskraft. Karl Friedrich Burdach lo utilizzò nel 1800 con un senso più ristretto allo studio degli esseri umani da un punto di vista morfologico, fisiologico e psicologico (Propädeutik zum Studien der gesammten Heilkunst). Il termine è quindi entrato nell'uso moderno grazie al trattato di sei volumi Biologie, oder Philosophie der lebenden Natur (1802-1822) di Gottfried Reinhold Treviranus, che così sentenziava[4]:

«Gli oggetti della nostra ricerca saranno le diverse forme e manifestazioni della vita, le condizioni e le leggi in base alle quali si verificano questi fenomeni e le cause attraverso i quali sono stati effettuati. La scienza che si occupa di questi oggetti viene indicata con il nome di biologia [Biologie] o dottrina della vita [Lebenslehre].»

Sebbene la biologia moderna si sia sviluppata relativamente di recente, le scienze collegate e comprese al suo interno furono studiate fin dai tempi antichi. Lo studio della filosofia naturale fu affrontato a partire dalle antiche civiltà della Mesopotamia, dell'Egitto, del subcontinente indiano e della Cina. Tuttavia, le origini della biologia moderna e il suo approccio allo studio della natura sono spesso riconducibili all'antica Grecia[5], mentre lo studio formale della medicina risale a Ippocrate di Coo (circa 460 a.C. - 370 a.C. Circa). Il filosofo e matematico Talete (624 a.C. - 548 a.C.) fu il primo ad intuire che molti fenomeni non avevano origine divina. I filosofi della scuola ionica, di cui proprio Talete è ritenuto il fondatore, sostenevano che ogni evento avesse una causa, senza che una volontà esterna al mondo potesse intervenire. Ma fu Aristotele (384 a.C. - 322 a.C.) a contribuire maggiormente allo sviluppo di questa disciplina. Particolarmente importanti sono la sua "storia degli animali" e altre opere in cui ha mostrato interesse verso la natura. Successore di Aristotele al Lyceum, Teofrasto dedicò una serie di libri alla botanica che rappresentarono il più importante contributo dell'antichità alle scienze vegetali fin dopo il Medioevo.[6]

Gli studiosi appartenuti al mondo islamico medievale che si occuparono di biologia inclusero: al-Jahiz (781-869), Al-Dinawari (828-896) che si occupò di botanica[7] e Rhazes (865-925) che scrisse a riguardo dell'anatomia e della fisiologia. La medicina fu ben approfondita dagli studiosi islamici che lavorano a traduzioni dei testi greci e il pensiero aristotelico influì molto sulla storia naturale, soprattutto nel sostenere una gerarchia fissa della vita.

William Harvey, che dimostrò la circolazione del sangue umano

Il Rinascimento fu un periodo florido per gli studi biologici. William Harvey dimostrò la circolazione del sangue umano, mentre Leonardo da Vinci si dedicò, tra l'altro, allo studio dell'anatomia umana. Di Leonardo ci sono rimaste tavole anatomiche molto dettagliate, frutto delle autopsie che egli, contro la legge, svolgeva. Un altro importante personaggio di quest'epoca fu Paracelso (1493 - 1541). Egli era un chimico o, più precisamente, un alchimista, conoscitore dei principi curativi di vegetali e minerali. Una grande svolta nello studio della biologia, come di tante altre scienze, fu data da Galileo Galilei (1564 - 1642), che introdusse il metodo scientifico, basato su osservazione, descrizione e riproduzione in laboratorio dei fenomeni naturali. In Francia, Cartesio formulò la teoria del meccanicismo, paragonando l'uomo ad una macchina e sostenendo quindi che potessero essere studiate e riprodotte le singole parti del corpo; Georg Ernst Stahl, con la "teoria del vitalismo", si contrappose a Cartesio affermando che le parti che compongono l'uomo sono indivisibili e irriproducibili perché tenute insieme da un'anima.

La biologia incontrò un notevole sviluppo grazie alla scoperta del microscopio da parte di Anton van Leeuwenhoek. Per mezzo di esso gli studiosi scoprirono gli spermatozoi, i batteri e le diversità della vita microscopica. Le indagini di Jan Swammerdam portarono a sviluppare un certo interesse verso l'entomologia e contribuirono al progresso delle tecniche di base della dissezione microscopica e della colorazione.[8]

I progressi nella microscopia hanno prodotto un profondo impatto sul pensiero biologico. Nel XIX secolo, un certo numero di biologi sottolineava l'importanza centrale della cellula. Nel 1838, Schleiden e Schwann iniziarono a promuovere le idee ormai universali che: (1) l'unità di base di tutti gli organismi era la cellula e che (2) le singole cellule hanno tutte le caratteristiche proprie di una forma di vita, anche se si opposero all'idea (3) che esse provenissero tutte dalla divisione di altre cellule. Grazie al lavoro di Robert Remak e Rudolf Virchow, tuttavia, nel 1860 la maggior parte dei biologi accettava tutti e tre i principi che divennero noti come teoria cellulare.[9][10]

Charles Darwin

Nel frattempo, la tassonomia e la classificazione diventarono il focus degli storici naturalistici. Linneo, nel 1735, pubblicò una tassonomia di base per il mondo naturale (la quale, seppur con variazioni, è tutt'ora in uso) e nel 1750 introdusse i nomi scientifici per tutte le specie da lui conosciute.[11] Georges-Louis Leclerc de Buffon, in un suo lavoro, rilevò le somiglianze tra l'uomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. L'attenzione che Buffon accordava all'anatomia interna lo pone tra gli iniziatori dell'anatomia comparativa. Anche se era contrario alla teoria dell'evoluzione, Buffon fu una figura chiave nella storia del pensiero evoluzionistico; il suo lavoro influenzò le teorie evolutive sia di Lamarck che di Charles Darwin.[12]

Il pensiero evoluzionistico ebbe origine con le opere di Jean-Baptiste Lamarck che fu il primo a presentare una teoria coerente dell'evoluzione.[13] Egli postulò che l'evoluzione fosse il risultato di una pressione ambientale sulle proprietà degli animali, il che significa che una maggior frequenza e importanza nell'uso di un organo o di un apparato lo avrebbe fatto diventare più complesso ed efficiente, adattando così l'animale al suo ambiente. Lamarck credeva che questi tratti acquisiti potessero poi essere trasmessi alla prole che poi gli avrebbe ulteriormente sviluppati e perfezionati. Tuttavia, il naturalista inglese Charles Darwin, che correlò l'approccio biogeografico di Alexander von Humboldt, l'uniformitarismo di Charles Lyell, gli scritti di Thomas Robert Malthus sulla crescita demografia e la sua esperienza proveniente da estese osservazioni naturali, permisero di forgiare in lui una teoria evoluzionistica di maggior successo, basata sulla selezione naturale. Un simile ragionamento portarono Alfred Russel Wallace a raggiungere le medesime conclusioni in modo indipendente.[14][15] Anche se tale teoria è stata oggetto di polemiche (che continuano ancora oggi), essa si diffuse rapidamente attraverso la comunità scientifica e presto divenne un assioma basilare della biologia.

La scoperta della dimostrazione fisica dell'ereditarietà genetica è arrivato con i principi evolutivi e genetica delle popolazioni.

Negli anni 1940 e primi anni 1950, i vari esperimenti hanno indicato il DNA come la componente dei cromosomi che conteneva le unità base della ereditarietà genetica, oggi noti come geni. L'inquadramento di nuovi tipi di organismi, come virus e batteri, insieme alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA nel 1953, furono eventi che segnarono la transizione verso l'era della genetica molecolare. Dal 1950 a oggi, la biologia è notevolmente cresciuta nell'ambito molecolare. Il codice genetico è stato decifrato da Har Gobind Khorana, Robert W. Holley e Marshall Warren Nirenberg e nel 1990 è iniziato il Progetto Genoma Umano con l'obiettivo di mappare tutto il genoma umano. Questo progetto è stato sostanzialmente completato nel 2003[16], con ulteriori analisi, al 2014, ancora in corso di pubblicazione. Tale progetto è stato il primo passo di un impegno globalizzato di incorporare tramite una definizione funzionale e molecolare del corpo umano e degli altri organismi la conoscenza accumulata della biologia.

Fondamenti della biologia moderna

Teoria cellulare

Cellule tumorali umane con i nuclei (in particolare il DNA) colorati di blu. La cellula centrale e quella più a destra sono in interfase. La cella a sinistra è in mitosi e il suo DNA è condensato.
Lo stesso argomento in dettaglio: Teoria cellulare.

La teoria cellulare afferma che la cellula sia l'unità fondamentale della vita e che tutti gli esseri viventi siano composti da una o più cellule o prodotti secreti di queste cellule (ad esempio le conchiglie, i peli, le unghie, ecc). Tutte le cellule derivano da altre cellule attraverso la divisione cellulare. Negli organismi multicellulari, ogni cellula del corpo di un organismo deriva, definitivamente, da una singola cellula in un uovo fecondato. La cellula è anche considerata l'unità di base di molti processi patologici.[17] Inoltre, le funzioni di trasferimento dell'energia avvengono all'interno della cellula grazie a processi noti come metabolismo. Infine, la cellula contiene le informazioni genetiche ereditarie (nel DNA) che viene trasmesso da cellula a cellula durante la divisione cellulare (mitosi).

Evoluzione

Lo stesso argomento in dettaglio: Evoluzione.
La selezione naturale di una popolazione.

Un concetto centrale della biologia è che le modifiche degli organismi viventi si verificano attraverso l'evoluzione e che tutte le forme di vita conosciute hanno una origine comune. La teoria dell'evoluzione postula che tutti gli organismi sulla Terra, sia vivi che estinti, discendono da un antenato comune o da un pool genico ancestrale. Questo ultimo antenato comune universale di tutti gli organismi si crede sia apparso circa 3,5 miliardi di anni fa.[18] I biologi generalmente considerano l'universalità e l'ubiquità del codice genetico come prove definitive a favore della teoria della discendenza comune universale per tutti i batteri, gli archeobatteri e gli eucarioti (vedere: l'origine della vita).[19]

Introdotta nel lessico scientifico da Jean-Baptiste de Lamarck nel 1809,[20] la teoria dell'evoluzione è stata formulata per la prima volta da Charles Darwin cinquant'anni dopo quando propose un modello scientifico valido: la selezione naturale.[21][22][23] (Alfred Russel Wallace è riconosciuto come il co-scopritore di tale teoria).[24] L'evoluzione è oggi utilizzata per spiegare le grandi variazioni di vita presenti sulla Terra.

Darwin teorizzò che le specie e le razze si sviluppino attraverso processi di selezione naturale o di genealogica.[25] Anche la dottrina della deriva genetica è stata accettata come un ulteriore meccanismo che spieghi lo sviluppo evolutivo nella sintesi moderna della teoria evoluzionistica.[26]

La storia evolutiva della specie - che descrive le caratteristiche delle diverse specie da cui discendono - insieme alla relazione genealogica di ogni altra specie, è conosciuta come la sia "filogenesi". Diversi metodiche sono in grado di generare informazioni su di essa. Queste includono i confronti delle sequenze di DNA e confronti tra i fossili o altre documentazioni paleontologiche di organismi antichi.[27] I biologi organizzano e analizzano le relazioni evolutive attraverso vari metodi, tra cui la filogenesi, le fenetica e la cladistica.

Genetica

Un quadrato di Punnett utilizzato per determinare la probabilità con cui si manifestano i diversi fenotipi derivati dall'incrocio di diversi genotipi.
Lo stesso argomento in dettaglio: Genetica.

I geni sono le unità ereditarie fondamentali di tutti gli organismi. Un gene corrisponde ad una regione del DNA e che influenza la forma o la funzione di un organismo in modi specifici. Tutti gli organismi, dai batteri agli animali, condividono lo stesso meccanismo di base che copia e traduce il DNA in proteine. La cellula è in grado di trascrivere un gene contenuto nel DNA in una copia del gene in RNA e il ribosoma (un organulo cellulare) traduce l'RNA in una proteina, ovvero una sequenza di amminoacidi. Il codice genetico che codifica un amminoacido è lo stesso per la maggior parte degli organismi, ma leggermente diverso per alcuni. Ad esempio, una sequenza di DNA che codifica per l'insulina nell'uomo, codifica per l'insulina anche quando viene inserito in altri organismi, come le piante.[28]

Il DNA di solito è contenuto in cromosomi lineari negli eucarioti e in cromosomi circolari nei procarioti. Un cromosoma è una struttura organizzata costituita da DNA e da istoni. Negli eucarioti, il DNA genomico è situato nel nucleo della cellula, con piccole quantità anche nei mitocondri e nei cloroplasti. Nei procarioti, il DNA si trova all'interno di un corpo di forma irregolare psto nel citoplasma e chiamato nucleoide.[29] Il set completo di tali informazioni relative ad un organismo, prende il nome di genotipo.[30]

Omeostasi

Lo stesso argomento in dettaglio: Omeostasi.

L'omeostasi è la capacità di un sistema aperto di regolare il suo ambiente interno al fine di mantenere condizioni stabili grazie a molteplici adattamenti di equilibrio dinamico controllati da meccanismi interconnessi di regolazione. Tutti gli organismi viventi, sia unicellulari che pluricellulari, mostrano capacità di omeostasi.[31]

Per mantenere l'equilibrio dinamico e svolgere efficacemente alcune funzioni, un sistema deve essere in grado di rilevare e rispondere a eventuali perturbazioni. Dopo il rilevamento di una perturbazione, un sistema biologico normalmente risponde attraverso feedback negativo. Ciò significa che, in base alla perturbazione, il sistema riduce o aumenta l'attività di un organo o di un sistema al fine di neutralizzare la perturbazone stesa. Un esempio può essere il rilascio di glucagone quando i livelli di zucchero nel sangue risultano troppo bassi.

Energia

Panoramica di base sull'energia e la vita umana.

La sopravvivenza di un organismo vivente dipende dal continuo ingresso di energia. Le reazioni chimiche che sono responsabili per la sua struttura e la sua funzione sono deputate all'estrazione di energia da sostanze, come il cibo, e alla loro trasformazione in elementi utili alla formazione di nuove cellule o al loro funzionamento. In questo processo, le molecole delle sostanze chimiche che costituiscono gli alimenti compiono due ruoli: il primo è quello di contenere l'energia necessaria per le reazioni chimiche biologiche e per secondo di essere la base per sviluppare nuove strutture molecolari.

Gli organismi responsabili dell'introduzione di energia in un ecosistema sono conosciuti come produttori o autotrofi. Quasi tutti questi organismi traggono l'energia dal sole.[32] Le piante e altri fototrofi sono in grado di utilizzare l'energia solare attraverso un processo noto come "fotosintesi", al fine di convertire le materie prime in molecole organiche come l'ATP, i cui legami possono essere rotti per liberare l'energia.[33] Alcuni ecosistemi, tuttavia, dipendono interamente dall'energia estratta per chemiotrofia dal metano, dai solfuri o da altre fonti di energia non-luminali.[34]

I processi più importanti per convertire l'energia intrappolata nelle sostanze chimiche in energia utile per sostenere la vita sono il metabolismo[35] e la respirazione cellulare.[36]

Studio e ricerca

Strutture

Schema di una tipica cellula animale dove sono raffigurati i vari organelli e strutture.

La biologia molecolare consiste nello studio della biologia a livello molecolare.[37] Questo campo si sovrappone ad altre aree della biologia, in particolare con la genetica e la biochimica. La biologia molecolare principalmente si occupa di comprendere le interazioni tra i diversi sistemi presenti in una cellula, compresa l'interrelazione tra DNA, RNA e sintesi proteica e quindi apprendere come queste interazioni siano regolate.

La biologia cellulare studia le proprietà strutturali e fisiologiche delle cellule, inclusi i loro comportamenti, le interazioni e l'ambiente. Ciò avviene sia a livello microscopico che molecolare, sia per gli organismi unicellulari (come i batteri) che per le cellule specializzate degli organismi multicellulari (come gli esseri umani). Essere in grado di comprendere la struttura e la funzione delle cellule è fondamentale per tutte le scienze biologiche. Le somiglianze e le differenze tra i tipi di cellule sono particolarmente rilevanti per chi occupa di biologia molecolare.

L'anatomia considera le forme di strutture macroscopiche, quali organi e sistemi di organi.[38]

La genetica è la scienza dei geni, dell'ereditarietà genetica e della variazione degli organismi.[39][40] I geni codificano le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine che a sua volta giocano un ruolo centrale nell'influenzare il fenotipo finale dell'organismo. Nella ricerca moderna, la genetica fornisce strumenti importanti per stabilire la funzione di un particolare gene o per comprendere le interazioni genetiche. All'interno degli organismi, le informazioni genetiche sono generalmente conservate nei cromosomi, formati da molecole di DNA.

La biologia dello sviluppo studia il processo attraverso il quale gli organismi crescono e si sviluppano. A partire dall'embriologia, la moderna biologia dello sviluppo studia il controllo genetico sulla crescita cellulare, sulla differenziazione e sulla "morfogenesi" che è il processo che dà progressivamente luogo ai tessuti, agli organi e agli apparati. Gli organismi modello per la biologia dello sviluppo sono il verme tondo Caenorhabditis elegans[41], la mosca della frutta Drosophila melanogaster[42], il pesce zebra Danio rerio[43], il topo Mus musculus[44], e la pianta Arabidopsis thaliana.[45][46] Questi organismi modello sono particolai specie che sono state studiante ampiamente al fine di comprendere particolare fenomeni biologici, con l'obbiettivo che le scoperte fatte su questi dati organismi possano fornire una conoscenza del funzionamento di altri organismi.[47]

Fisiologia

Lo stesso argomento in dettaglio: Fisiologia.

La fisiologia studia i processi meccanici, fisici e biochimici degli organismi viventi, tentando di ricostruire tutte le funzioni nel loro complesso. Il tema della "struttura di funzione" è centrale per la biologia. Gli studi fisiologici sono stati tradizionalmente divisi in fisiologia vegetale e fisiologia animale, tuttavia alcuni principi della fisiologia sono universali e non dipendono pertanto da quale organismo viene analizzato. Ad esempio, quello che si è appreso al riguardo alla fisiologia delle cellule di lievito può valere anche per le cellule umane. Il campo della fisiologia animale estende gli strumenti e i metodi della fisiologia umana a specie non umane. La fisiologia vegetale prende in prestito le tecniche di entrambi i campi di ricerca.[48]

Studi di fisiologia come per esempio del sistema nervoso, del sistema immunitario, del sistema endocrino, del sistema respiratorio e circolatorio si occupano sia della funzione che della loro interazione. Lo studio di questi sistemi è condiviso con le discipline mediche orientate, quali la neurologia e l'immunologia.

Evoluzione

La ricerca evolutiva è interessata a comprendere l'origine e la discesa della specie, così come il cambiamento nel tempo. Il suo studio comprende scienziati provenienti da molte discipline orientate alla tassonomia, ad esempio scienziati con una specifica formazione in organismi particolari come la mammologia, l'ornitologia, la botanica o l'erpetologia, ma che utilizzano tali organismi come sistemi per rispondere alle domande generali sull'evoluzione.

La biologia evolutiva si basa in parte sulla paleontologia, che fa uso dei reperti fossili per rispondere alle domande circa il modo e il tempo dell'evoluzione[49] e in parte sugli sviluppi della genetica delle popolazioni.[50] Branche di studio correlate e spesso considerate parte della biologia evolutiva sono la filogenesi, la sistematica e la tassonomia.

Sistematica

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistematica.
File:Albero filogenetico.svg
Un albero filogenetico è un diagramma che mostra le relazioni fondamentali di discendenza comune di gruppi tassonomici di organismi.

Eventi multipli di speciazione creano un sistema strutturato ad albero di relazioni tra le specie (Albero filogenetico). Il ruolo della sistematica è quello di studiare queste relazioni e quindi individuare le differenze e le somiglianze tra le specie e i gruppi di specie.[51] Tuttavia, prima che la teoria evolutiva divenisse di pensiero comune, la sistematica faticava a trovare una corretta metodologia di ricerca.[52]

La gerarchia degli otto grandi ranghi tassonomici di classificazione biologica.

Tradizionalmente, gli esseri viventi sono stati suddivisi in cinque regni: monera, protisti, funghi, piante, animalia.[53] Tuttavia, molti scienziati oggi ritengono che questo sistema sia ormai obsoleto. I moderni sistemi di classificazione alternativi generalmente iniziano con il sistema a tre domini: archaea (originariamente archaebacteria), batteri (originariamente eubacteria) e eucarioti (compresi protisti, funghi, piante e animali).[54] Questi domini si distinguono per per avere cellule prive o meno di nucleo e dalle differenze nella composizione chimica di biomolecole fondamentali, come i ribosomi.[54]

Inoltre, ogni regno è ripartito in modo ricorsivo finché ogni specie sia classificata separatamente. L'ordine è: dominio, regno, phylum, classe, ordine, famiglia, genere, specie.

Al di fuori di queste categorie, vi sono i parassiti intracellulari obbligati che sono "sul bordo della vita"[55] in termini di attività metabolica, il che significa che molti scienziati non classificano effettivamente queste strutture come forme di vita per via della loro mancanza di almeno una o più delle funzioni o caratteristiche fondamentali che definiscono la vita. Essi sono classificati come virus, viroidi, prioni o satelliti.

Il nome scientifico di un organismo è generato dal suo genere e dalla specie a cui appartiene. Ad esempio, gli esseri umani sono elencati come Homo sapiens. Homo è il genere e sapiens la specie. Quando si scrive il nome scientifico di un organismo è opportuno mettere in maiuscolo la prima lettera tutte le specie in minuscolo.[56] Inoltre, l'intero nome può essere in corsivo o sottolineato.[57]

Il sistema di classificazione dominante si chiama tassonomia di Linneo. Esso comprende i ranghi e la nomenclatura binomiale. Come gli organismi debbano essere chiamati viene disciplinato da accordi internazionali come il codice internazionale per la nomenclatura delle alghe, funghi e piante (ICN), il codice internazionale di nomenclatura zoologica (ICZN) e il codice internazionale per la nomenclatura dei batteri (ICNB). La classificazione dei virus, dei viroidi, dei prioni e tutti gli altri agenti sub-virali che dimostrano caratteristiche biologiche, è condotto dal Comitato Internazionale per la Tassonomia dei Virus (ICTV) ed è noto come International Code of Viral Classification and Nomenclature (ICVCN).[58][59][60][61] Tuttavia, esistono molti altri sistemi di classificazione dei virus.

Un progetto di fusione, BioCode, è stato pubblicato nel 1997 nel tentativo di standardizzare la nomenclatura in questi tre settori ma ancora deve essere adottato formalmente.[62] Il progetto di BioCode ha ricevuto una scarsa attenzione e la data di esecuzione inizialmente previsto del 1º gennaio 2000 è passata inosservata. Una rivisitazione del BioCode che, invece di sostituire i codici esistenti, fornisca un contesto unificato è stato proposto nel 2011.[63][64][65] Tuttavia, il Congresso Botanico Internazionale del 2011 ha rifiutato di prenderlo in considerazione.

Ecologia e ambiente

Simbiosi reciproca tra il pesce pagliaccio del genere degli Amphiprion che abita tra i tentacoli della actiniaria. Il pesce ripulisce l'actinaria dai detriti organici e dai parassiti che, a sua volta, protegge il pesce pagliaccio dai suoi predatori grazie ai tentacoli urticanti.
Lo stesso argomento in dettaglio: Ecologia, Etologia, Etologia e Biogeografia.

L'ecologia studia la distribuzione e l'abbondanza degli organismi viventi e le interazioni tra essi e il loro ambiente.[66] L'habitat di un organismo può essere descritto come i fattori abiotici locali quali il clima e l'ecologia, oltre agli altri organismi e ai fattori biotici che condividono il loro ambiente.[67] I sistemi biologici possono risultare difficili da studiare per via delle tante interazioni differenti possibil con gli altri organismi e con l'ambiente, anche su piccola scala. Un batterio microscopico in un locale gradiente di zucchero risponde al suo ambiente tanto quanto un leone alla ricerca di cibo nella savana africana. Per qualsiasi specie, i comportamenti possono essere cooperativi, competitivi, parassitari o simbiotici. Questi studi diventano più complessi quando due o più specie interagiscono in un ecosistema.

I sistemi ecologici sono studiati a vari livelli, dagli individui alle popolazioni e alla biosfera. Il termine "biologia delle popolazioni" è spesso usato in modo intercambiabile con "ecologia della popolazione", anche se il primo è più frequentemente utilizzato per lo studio delle malattie (provocate da virus e microbi) mentre il secondo termine è più comune quando si studiano le piante e gli animali. L'ecologia attinge a molti sotto-discipline.

L'etologia studia il comportamento degli animali (in particolare gli animali sociali, come i primati e i canidi) ed è a volte considerata una branca della zoologia. Gli etologi sono interessati ad analizzare l'evoluzione dei comportamenti e la loro comprensione nei termini della teoria della selezione naturale. In un certo senso il primo etologo moderno fu Charles Darwin, il cui libro The Expression of the Emotions in Man and Animals ha influenzato molti etologi a venire.[68]

La biogeografia studia la distribuzione spaziale degli organismi sulla Terra, concentrandosi su temi come la tettonica delle placche, i mutamenti climatici, la dispersione biologiaca, la migrazione e la cladistica.

Principali settori o specializzazioni della biologia

Queste sono le branche principali della biologia[69][70]:

  • Aerobiologia - studio delle particelle organiche sospese nell'aria
  • Agricoltura - studio della produzione di colture e dell'allevamento di bestiame, con particolare attenzione alle applicazioni pratiche
  • Anatomia - studio di della forma e funzione nelle piante, negli animali e negli altri organismi o specificamente negli esseri umani
    • Istologia - studio di cellule e tessuti, un ramo microscopico dell'anatomia
  • Astrobiologia - studio dell'evoluzione, della distribuzione e del futuro della vita nell'universo
  • Biochimica - studio delle reazioni chimiche necessarie per la vita con una focalizzazione a livello cellulare
  • Bioingegneria - studio della biologia attraverso i mezzi ingegneristici con particolare attenzione alle biotecnologie
  • Biogeografia - studio della distribuzione delle specie sia nello spazio che nel tempo
  • Bioinformatica - l'uso delle tecnologie dell'informazione per lo studio, la raccolta e l'archiviazione dei dati biologici, genomici e altro
  • Biologia teoretica (o biologia matematica) - studio quantitativo o matematico dei processi biologici, con particolare attenzione alla modellazione
  • Biomeccanica - spesso considerata una branca della medicina, lo studio della meccanica degli esseri viventi, con particolare attenzione per l'uso applicato attraverso le protesi o l'ortesi
  • Ricerca biomedica - studio della salute della e malattia
    • Farmacologia - studio e pratica sulla preparazione, sull'uso e sugli effetti dei farmaci e delle sostante naturali
  • Biofisica - studio dei processi biologici attraverso la fisica, applicandone le teorie ei metodi
  • Biotecnologie - studio della manipolazione della materia vivente, compresa la modificazione genetica e la biologia sintetica
    • Biologia sintetica - integrata nella ricerca biologia e nella bioingegneria; costruzione di funzioni biologiche non esistenti in natura
  • Botanica - studio delle piante
  • Biologia cellulare - studio della cellula come unità completa e le interazioni molecolari e chimiche che si verificano all'interno di essa
  • Biologia cognitiva - studio della cognizione come funzione biologica
  • Biologia della conservazione - studio della conservazione, protezione o del ripristino dell'ambiente naturale, degli ecosistemi naturali, della vegetazione e della fauna selvatica
  • Criobiologia - studio degli effetti delle basse temperature negli esseri viventi
  • Biologia dello sviluppo - studio dei processi attraverso i quali si forma un organismo, dallo zigote all'organismo completo
    • Embriologia - studio dello sviluppo dell'embrione (dalla fecondazione alla nascita)
  • Ecologia - studio delle interazioni degli organismi viventi tra loro e con gli elementi non viventi del loro ambiente
  • Biologia ambientale - studio del mondo naturale, in tutto o in una zona particolare, soprattutto l'influenza dalle attività umane
  • Epidemiologia - una componente importante della ricerca sulla salute pubblica, studia i fattori che influenzano la salute delle popolazioni
  • Biologia evolutiva - studio dell'origine e della discesa delle specie nel tempo
  • Genetica - studio dei geni e dell'eredità.
    • L'epigenetica - studio dei cambiamenti ereditabili nell'espressione genica o fenotipo cellulare causati da meccanismi diversi nella sequenza di DNA sottostante
  • Ematologia - studio del sangue e degli organi ematopoietici
  • Limnologia - studio delle acque interne
  • Biologia marina (o biologica oceanografia) - studio degli ecosistemi oceanici, delle piante, degli animali e degli altri esseri viventi
  • Microbiologia - studio degli organismi microscopici e delle loro interazioni con gli altri esseri viventi
    • Parassitologia - studio dei parassiti e del parassitismo
    • Virologia - studio dei virus e degli altri agenti patogeni simili
  • Biologia molecolare - studio delle funzioni biologiche a livello molecolare
  • Micologia - studio dei funghi
  • Neurobiologia - studio del sistema nervoso, compresa l'anatomia, la fisiologia e la patologia
  • Popolazione biologica - studio dei gruppi di organismi conspecifici, tra cui
  • Paleontologia - studio dei fossili e della vita preistorica
  • Patobiologia o patologia - studio delle malattie, le cause, i processi, la natura e i loro sviluppo
  • Fisiologia - studio del funzionamento degli organismi viventi e dei loro organi
  • Fitopatologia - studio delle malattie delle piante (chiamata anche Patologia Vegetale)
  • Psicobiologia - studio delle basi biologiche della psicologia
  • Sociobiologia - studio delle basi biologiche della sociologia
  • Biologia strutturale - un ramo della biologia molecolare, della biochimica e della biofisica che studia la struttura molecolare delle macromolecole biologiche
  • Zoologia - studio degli animali, compresa la classificazione, la fisiologia, lo sviluppo e comportamento, tra cui:

Categorizzazione per organismi studiati

La tabella seguente riporta in ordine alfabetico le branche della biologia che si occupano dello studio di particolari tipologie di organismi:

Branca della biologia Organismi studiati Classificazione scientifica degli organismi studiati
Algologia Alghe gruppo Algae (appartenente al regno Protista)
Antropologia Uomo genere Homo
Aracnologia Aracnidi classe Arachnida
Batracologia Anfibi classe Amphibia
Batteriologia Batteri regno Bacteria
Botanica Piante regno Plantæ
Entomologia Esapodi superclasse Hexapoda
Erpetologia Rettili e anfibi classe Reptilia e classe Amphibia
Ittiologia Pesci gruppo Pisces
Mammologia Mammiferi classe Mammalia
Micologia Funghi regno Fungi
Microbiologia Microrganismi organismi appartenenti a vari regni, tra cui Bacteria, Archaea, Fungi (solo alcuni di essi) e Protista
Ornitologia Uccelli classe Aves
Primatologia Primati ordine Primates
Protistologia Protisti regno Protista
Virologia Virus dominio Acytota (classificazione discussa)
Zoologia Animali e Protozoi regno Animalia e gruppo Protozoa

Note

  1. ^ Life Science, Weber State Museum of Natural Science, su community.weber.edu. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  2. ^ Who coined the term biology?, su Info.com. URL consultato il 3 giugno 2012.
  3. ^ biology, su etymonline.com, Online Etymology Dictionary.
  4. ^ Robert J. Richards, The Romantic Conception of Life: Science and Philosophy in the Age of Goethe, University of Chicago Press, 2002, ISBN 0-226-71210-9.
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Bibliografia

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