Georg Ernst Stahl

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Stahl (qui ritratto da Johann Georg Mentzel) è citato da Immanuel Kant insieme a Galileo Galilei e ad Evangelista Torricelli nella prefazione alla seconda edizione della Critica della ragion pura (1787)

Georg Ernst Stahl (Ansbach, 22 ottobre 1659Berlino, 24 maggio 1734) è stato un medico, fisico e chimico tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ottenuta la laurea in medicina all'Università di Jena nel 1683, divenne il fisico di corte del duca Giovanni Ernesto III di Sassonia-Weimar nel 1687.

Dal 1694 al 1716 occupò la cattedra di medicina all'università di Halle, e fu in seguito nominato medico del re Federico Guglielmo I di Prussia a Berlino.

In chimica Stahl è ricordato soprattutto per la sua teoria del flogisto, i cui elementi essenziali, tuttavia, egli dovette a J.J. Becher (1635-1682). Propose inoltre una visione della fermentazione che per alcuni aspetti assomiglia a quella supportata da Justus von Liebig un secolo e mezzo più tardi.

In medicina, con la sua opera fondamentale intitolata Theoria medica vera (1708) sostenne un sistema animistico, in opposizione al meccanicismo di Hermann Boerhaave e Friedrich Hoffmann[1]. In seguito ebbe una polemica con Leibniz, che aveva sollevato delle questioni critiche su alcune tesi della Theoria stahliana[2].

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

De lapide manati, 1710

Le più importanti delle sue numerose opere sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Paolo de Ceglia, I fari di Halle. Georg Ernst Stahl, Friedrich Hoffmann e la medicina europea del primo Settecento, Bologna, il Mulino, 2009.
  2. ^ G. W. Leibniz, Obiezioni contro la teoria medica di Georg Ernst Stahl. Sui concetti di anima, vita, organismo, a cura di Antonio M. Nunziante, Macerata, Quodlibet, 2011

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