Gabriele Gravina: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Frasi tendenziose.
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Aggiunta della data di morte senza riferimenti puntuali Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 7: Riga 7:
|mandatofine = 30 giugno [[2024]]
|mandatofine = 30 giugno [[2024]]
|predecessore = [[Roberto Fabbricini]]<br/><small>(''commissario'')</small>
|predecessore = [[Roberto Fabbricini]]<br/><small>(''commissario'')</small>
|successore = Michele Criscitiello
|successore = [[Armando Ortoli]]
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|alma mater =
|alma mater =
Riga 20: Riga 20:
|GiornoMeseNascita = 5 ottobre
|GiornoMeseNascita = 5 ottobre
|AnnoNascita = 1953
|AnnoNascita = 1953
|LuogoMorte =
|LuogoMorte = Berlino
|GiornoMeseMorte =
|GiornoMeseMorte = 30 giugno
|AnnoMorte =
|AnnoMorte = 2024
|Epoca = 1900
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Epoca2 = 2000
Riga 28: Riga 28:
|Nazionalità = italiano
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , dal 2018 al 30 giugno 2024 presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] e dal 2023 vicepresidente della [[UEFA]]
|PostNazionalità = , dal 2018 al 30 giugno 2024 presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] e dal 2023 vicepresidente della [[UEFA]]
}}
}}

È stato ucciso il 30 giugno 2024 in un agguato a Berlino, città dove la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] è stata eliminata il giorno prima al {{EC|2024}} dalla [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]]. Al suo posto gli è succeduto il professore di TTRG della [[Scuola Carlo Alberto Dalla Chiesa]] di [[Afragola]], [[Armando Ortoli]]


== Biografia ==
== Biografia ==

Versione delle 13:18, 30 giu 2024

Gabriele Gravina
Gravina nel 2021

Presidente della FIGC
Durata mandato22 ottobre 2018 –
30 giugno 2024
PredecessoreRoberto Fabbricini
(commissario)
SuccessoreArmando Ortoli

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneImprenditore

Gabriele Gravina (Castellaneta, 5 ottobre 1953Berlino, 30 giugno 2024) è stato un dirigente sportivo italiano, dal 2018 al 30 giugno 2024 presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e dal 2023 vicepresidente della UEFA.

È stato ucciso il 30 giugno 2024 in un agguato a Berlino, città dove la nazionale italiana è stata eliminata il giorno prima al campionato d'Europa 2024 dalla Svizzera. Al suo posto gli è succeduto il professore di TTRG della Scuola Carlo Alberto Dalla Chiesa di Afragola, Armando Ortoli

Biografia

Originario di Castellaneta (TA), risiede a Sulmona (AQ), in Abruzzo[1]. È laureato in Giurisprudenza[2]. Dal 14 dicembre 2018 è cittadino onorario di Castel di Sangro.[3]

Carriera

Gabriele Gravina si occupa di calcio dagli anni ottanta avviando attività imprenditoriali e dirigenziali nel settore[2]. Dal 1984 al 2000 è proprietario della società calcistica del Castel di Sangro, insieme all'imprenditore pugliese Pietro Rezza, zio di sua moglie, ricoprendone la carica di presidente dal 1992 al 1996 e dal 1998 al 2000. In quel periodo, il sodalizio sportivo dell'omonima cittadina abruzzese, di circa 5 500 abitanti, balza agli onori della cronaca realizzando un vero e proprio «miracolo sportivo», in quanto conquista 6 promozioni nell'arco di tredici anni, compiendo una scalata dalla Seconda Categoria alle divisioni professionistiche e rimanendovi per sedici campionati, di cui due consecutivi in Serie B[4]; Castel di Sangro rimane tuttora il più piccolo centro mai rappresentato da una squadra militante nella serie cadetta. Nello stesso periodo, Gravina è dapprima consigliere della Lega Professionisti Serie C, quindi consigliere federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio[1].

Era il 15 Giugno del 1997 e l’ultima partita del campionato vedeva di fronte il Bari di Vincenzo Matarrese, lanciatissimo verso la promozione in Serie A ed il Castel di Sangro di Gabriele Gravina, la squadra favola del campionato di Serie B di quella stagione. Una favola molto particolare da quello che andremo a vedere. Castel di Sangro era un piccolo paese di 5000 abitanti, che era arrivato alla ribalta della Serie B in maniera sorprendente. Il presidente della squadra come scritto in precedenza era Gabriele Gravina, l’attuale presidente della FIGC. Quest’ultimo avendo sposato la nipote di Pietro Rezza, principale finanziatore e anima della società, si era trovato le porte spalancate verso la presidenza del sodalizio abruzzese. Lasciando da parte matrimoni “fortunati” e presidenze “raccattate”, torniamo però alla nostra storia. Era come detto il 15 Giugno del 1997, ultima giornata del campionato e Bari e Genoa erano in corsa per la serie A. I liguri affrontavano in casa, in un incontro sulla carta facile, il già retrocesso Palermo, mentre i pugliesi aspettavano tra le mura amiche, i galvanizzati giallorossi abruzzesi. E’ proprio qui che entra in campo lo scrittore statunitense Joe Mc Ginnis che era venuto in Italia, per raccontare l’esperienza del nazionale a stelle strisce, Alexis Lalas al Padova. Dopo poche sole settimane però la “favola” del Castel di Sangro, conquistò il cuore di Mc Ginnis e portò lo scrittore americano a salutare il connazionale Lalas e addirittura a trasferirsi in Abruzzo. Il buon Joe Mc Ginnis divenne praticamente un castellano a tutti gli effetti, legandosi a doppio filo con la città e la sua squadra di calcio, tanto da scriverne un libro che intitolò “The miracle of Castel di Sangro”. Fino a questo momento sembrerebbe tutto meraviglioso ma è proprio qui che la favola inizierebbe a divenire qualcosa di meno nobile e di meno coinvolgente. Infatti l’ultimo capitolo del libro racconta tutta un’altra storia. Una storia fatta di corruzione, di una partita venduta, addirittura con il risultato finale di 3-1 già deciso prima del calcio d’inizio. In quest’ultimo famigerato capitolo, Mc Ginnis scrive di conversazioni molto particolari tra i giocatori del Castel di Sangro, con i quali peraltro aveva stretto un rapporto molto importante, relative all’incontro contro i pugliesi. L’argomento di queste conversazioni era una combine per favorire la vittoria del Bari che infatti arrivò puntuale la domenica successiva, per 3-1 così come si ipotizzava e con l’attaccante barese Nicola Ventola, in rete addirittura dopo appena 15 secondi. Questa partita spense definitivamente l’entusiasmo ed il senso di appartenenza di Joe Mc Ginnis verso Castel di Sangro e soprattutto verso il presidente della squadra abruzzese, Gabriele Gravina malato a suo dire di protagonismo e interessato unicamente alla carriera politica. A rileggere oggi quelle parole, sembra quasi di leggere una profezia. La storia di quella partita cadde nel dimenticatoio come tanti altri episodi scomodi nel nostro paese. Il Castel di Sangro retrocesse immediatamente nella stagione successiva, fallì per ben due volte nel giro di pochi anni ed oggi si ritrova a giocare nel campionato di Eccellenza. Mentre i giallorossi abruzzesi precipitavano negli inferi, stagione dopo stagione, la carriera di Gabriele Gravina, andava di bene in meglio, proprio come profetizzato dal buon Joe Mc Ginnis. Infatti dopo avere abbandonato il Castel di Sangro, oramai in declino l’ambizioso Gabriele Gravina entrò nella FIGC ed anno dopo anno accrebbe la sua influenza sino a diventarne il Presidente nel 2018. Proprio nel 2018 tornò all’attenzione della cronaca quell’ultima giornata di Serie B del 1997, quando durante la trasmissione de La7 “Non è l’Arena”, il giornalista Luca Sgarbi, intervistò un ex centrocampista giallorosso, Luca Albieri che dichiarò che la partita tra Bari e Castel di Sangro era stata accomodata e che addirittura il risultato di 3-1 per i pugliesi, era stato concordato in anticipo. Il colpo più duro venne però assestato da un altro ex-giocatore che con telecamera nascosta per paura di ritorsioni, dichiarò:” Prima del fischio d’inizio già capimmo quale sarebbe stato l’esito della partita tutto . Alcuni calciatori dovevano andare a segno. Doveva finire inizialmente 2-1, poi fu 3-1. Arriva una comunicazione ai senatori e poi quando arrivi negli spogliatoi capisci. Abbiamo avuto il premio salvezza, più il “premio Bari”. 300 milioni da spartire. Alla fine festeggiammo più noi che loro nello spogliatoio". La replica di Gravina a tali accuse parlò di partita regolare.

Dal 1997 al 1999 è membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila[1][2]. Dopo essere stato, per un biennio, membro della Commissione della UEFA per l'Assistenza Tecnica ed Amministrativa, negli anni duemila ricopre, in diversi periodi, la carica di capo delegazione della Nazionale Under-21, guidando gli azzurrini ai campionati europei del 2004, 2007 e 2009, oltre che ai giochi olimpici di Atene 2004 e Pechino 2008[1]. Dal 2006 è membro del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma e dal 2007 è socio della Fondazione della Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila. Dal 2008 è inoltre docente, presso l'Università degli Studi di Teramo, dei corsi di Management Sportivo e di Organizzazione e gestione degli eventi sportivi[1][2].

Presidente Lega Pro

Il 22 dicembre 2015 diventa presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico, con 31 voti contro i 13 e i 7 riferiti, rispettivamente, agli sfidanti Raffaele Pagnozzi e Paolo Marcheschi[5], succedendo così nella carica a Mario Macalli[6][2]. Viene confermato nell'incarico il 15 novembre 2016, con 55 preferenze, mentre l'avversario Alessandro Barilli ne riceve soltanto 3.[7]

Presidente FIGC

Dimessosi dalla carica di presidente della Lega Pro il 16 ottobre 2018[8], viene eletto presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio il 22 ottobre successivo, con il 97,2% dei voti, dopo che per poco più di 8 mesi la Federazione era stata guidata dal commissario straordinario Roberto Fabbricini, subentrato al presidente Carlo Tavecchio, dimessosi dopo la mancata qualificazione della nazionale italiana di calcio al mondiale del 2018[9]. L'11 aprile 2019 riceve, al Parlamento europeo di Bruxelles, il Premio la Moda Veste la Pace per le attività di contrasto al razzismo nel calcio, svolte durante il suo mandato di Presidente della FIGC.[10]

In vista delle elezioni del 22 febbraio 2021, si ricandida alla presidenza della FIGC contro il suo vice Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti (che lo sostiene), con l'appoggio della maggior parte dei club professionistici, dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio e dell'Associazione Italiana Calciatori.[11][12] Viene rieletto con il 73,45% dei voti.[13] Il 20 aprile dello stesso anno, viene eletto nel comitato esecutivo della UEFA con 53 voti su 55, risultando il primo degli otto eletti.[14]

Durante la sua presidenza, l'11 luglio 2021, la nazionale italiana si laurea campione d'Europa vincendo gli Europei 2020.[15] Nello stesso anno partecipa, nel ruolo di se stesso, al film TV Crazy for Football - Matti per il calcio, per la regia di Volfango De Biasi. Tuttavia, il 24 marzo 2022, la nazionale fallisce, clamorosamente, la qualificazione al campionato del mondo (nell'edizione in programma in Qatar per l'autunno seguente) per la seconda volta consecutiva, evento mai successo nella storia del calcio italiano.

Il 5 aprile 2023 viene nominato Vice Presidente della UEFA.

Premi

Golden Foot Prestige: 2021

Onorificenze

Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Riconoscimento dei valori sportivi e dello spirito nazionale che hanno animato la vittoria italiana al campionato europeo di calcio UEFA Euro 2020»
— Roma, 16 luglio 2021. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[16]

Note

  1. ^ a b c d e Università degli studi di Teramo, Curriculum prof. Gabriele Gravina, su unite.it. URL consultato il 23 dicembre 2015.
  2. ^ a b c d e Calcio, un abruzzese alla guida della Lega pro, in Il Centro, 22 dicembre 2015. URL consultato il 23 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
  3. ^ Commosso per la Cittadinanza Onoraria, Gravina a Castel Di Sangro, in report-age.com, 14 dicembre 2018. URL consultato il 14 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  4. ^ Joe McGinnis, Il miracolo di Castel di Sangro, Milano, Kaos Edizioni, 2001.
  5. ^ Lega Italiana Calcio Professionistico, GABRIELE GRAVINA ELETTO PRESIDENTE DELLA LEGA PRO, su lega-pro.com. URL consultato il 23 dicembre 2015.
  6. ^ Fulvio Bianchi, La Lega Pro volta pagina: Gravina è il nuovo presidente, in la Repubblica, 22 dicembre 2015.
  7. ^ Lega Italiana Calcio Professionistico, LEGA PRO – GRAVINA CONFERMATO PRESIDENTE CON 55 VOTI SU 59, su lega-pro.com. URL consultato il 20 ottobre 2018.
  8. ^ Lega Pro, Gravina lascia: "Figc? Ho già idee in testa", su gazzetta.it, 16 ottobre 2018.
  9. ^ Figc, Gravina nuovo presidente: eletto con il 97,20% dei voti, su gazzetta.it, 22 ottobre 2018.
  10. ^ Assegnato a Gabriele Gravina il Premio “la Moda veste la Pace”, su figc.it. URL consultato il 13 novembre 2019.
  11. ^ Valerio Piccioni, La Lega A spinge Gravina: la riconferma è più vicina, in La Gazzetta dello Sport, 19 dicembre 2020, p. 15.
  12. ^ Elezioni Figc, anche i calciatori votano Gravina, su sport.sky.it. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  13. ^ Gabriele Gravina rieletto presidente della Figc, su sport.sky.it. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  14. ^ Un plebiscito per Gravina: il presidente Figc è stato eletto nel Comitato Esecutivo Uefa, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 21 aprile 2021.
  15. ^ Italia campione, Gravina: "Bellissimo tornare a Roma con la coppa", su sport.sky.it, 12 luglio 2021.
  16. ^ Mattarella ha conferito onorificenze motu proprio ai giocatori e allo staff della Nazionale vincitrice del campionato europeo, su quirinale.it, 16 luglio 2021.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico Successore
Mario Macalli 22 dicembre 2015 - 16 ottobre 2018 vacante