Rima (esogeologia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rima sul fondale del cratere Gassendi sulla Luna, da Apollo 16. Foto NASA.
La rima Mamers Valles su Marte. Foto NASA.
La Rima Ariadaeus una rima rettilinea lunga oltre 300 km.
Serie di rimae in prossimità del cratere Aristarchus.

Rima (plurale: rimae) è un termine latino che significa "frattura"; è utilizzato comunemente nel campo dell'esogeologia per designare formazioni geologiche presenti sulla superficie della Luna simili a fenditure nel terreno. Generalmente le dimensioni di una rima vanno da parecchi chilometri in larghezza a centinaia di chilometri in lunghezza. Le strutture maggiori di questo tipo sono le Rimae Pettit e le Rimae Riccioli, che si estendono entrambe per oltre 400 km sul suolo della Luna, tuttavia questo termine viene utilizzato per descrivere formazioni simili sui suoli di Marte, Venere e di parecchi satelliti naturali, vista la grande somiglianza.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Esistono tre tipi di rimae sulla superficie lunare:

  • Le rimae sinuose mostrano dei meandri curvi come un fiume, e si pensa siano ciò che rimane di antichi fiumi di lava o di tunnel di lava collassati. Hanno origine da un vulcano estinto, quindi assumono la forma di un meandro e talvolta si scindono in diverse parti.
  • Le rimae arcuate hanno curve più lisce e si trovano sui bordi dei mari lunari. Si crede che abbiano origine quando la lava fluita a formare un mare si raffredda, si contrae e si abbassa.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Le cause precise per cui si formano le rimae non sono ancora state determinate. Le teorie più in voga includono in un qualche punto dell'evoluzione erosione, collasso di tunnel di lava e attività tettonica. Le somiglianze fra le rimae sulla Luna e sui pianeti del Sistema Solare suggeriscono l'esistenza di un meccanismo comune, non ancora scoperto.

Lista delle rimae lunari[modifica | modifica wikitesto]

Rimae sulla Luna:[1]

Rimae di 21 Lutetia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gazetteer of Planetary Nomenclature (a cura di), Nomenclature Search Results: Target: MOON, Feature Type: Rima, rimae, su planetarynames.wr.usgs.gov. URL consultato il 18 gennaio 2015..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ewen A. Whitaker, Mapping and Naming the Moon, Cambridge University Press, 1999, ISBN 0-521-62248-4.
  • American Astronomers Report: What Formed the Moon's Sinuous Rilles?, Sky & Telescope, Vol. XXVI, No. 1, July, 1963.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]