Classe Soldati (pattugliatore di squadra)

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Classe Soldati
Descrizione generale
TipoPattugliatore di squadra
Numero unità4 (nessuna attualmente in servizio)
Proprietà Marina Militare
Caratteristiche generali
Dislocamento2525 t
Lunghezza113,5 m
Larghezza11,9 m
Pescaggio3,7 m
PropulsioneCODOG 2 Turbine a Gas Fiat-General Electric LM-2500;

2 motori Diesel Grandi Motori Trieste B-230-20M
Potenza: 50.000 HP (36.765 kW a TG); 7.800 HP (5.735 kW con propulsione diesel)

Velocità(con propulsione a TurboGas) 35nodi
(con propulsione Diesel) 21 nodi
Autonomia5 000 miglia a 15 nodi (9 260 km a 27,78 km/h)
Equipaggio16+169
Equipaggiamento
Sensori di bordoRadar:
  • SPS-774 (RAN-10S)- Banda E/F
  • 1 RAN-11L/X (superficie)
  • Mk 95 - radar direzione del tiro asservito al sistema Albatros/Aspide
  • SPG-70 (RTN-10X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema Albatros/Aspide ed al cannone 127/54mm Compatto
  • 2 SPG-74 (RTN-20X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema CIWS Breda Dardo
  • SPN-748 - radar di navigazione
  • IPN-20 (SADOC-2) - sistema satellitare SATCOM
Sistemi difensivicontromisure elettroniche:
Armamento
Artiglieria
Missili
Mezzi aerei1 elicottero AB-212ASW
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La classe Soldati, detta anche classe Artigliere, era costituita da una serie di quattro pattugliatori della Marina Militare italiana derivati dalle fregate lanciamissili della classe Lupo, di circa 2500 tonnellate di dislocamento. Queste unità, che al momento della loro costruzione erano delle classe Lupo modificate, vennero inizialmente costruite negli anni ottanta per l'Iraq, ma non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa dell'embargo derivato in un primo momento dalla guerra Iran-Iraq e successivamente dalla prima Guerra del Golfo.

L'ordine[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Classe 550 § Unità.

Insieme a queste fregate, l'Iraq aveva ordinato ai cantieri italiani anche sei corvette Tipo al-Asad, una nave da rifornimento tipo Stromboli ed un bacino galleggiante. La nave da rifornimento e due corvette vennero consegnate nel 1990 fra la fine della guerra Iran-Iraq e l'invasione del Kuwait; ma a causa di quest'ultimo evento la prima restò bloccata ad Alessandria d'Egitto mentre le seconde vennero poste sotto sequestro e rimasero a lungo bloccate in Italia, ormeggiate presso l'Arsenale militare marittimo della Spezia[1]; alla fine hanno raggiunto l'Iraq nel 2017. Le altre quattro corvette (ultimate proprio in concomitanza dell'Operazione Desert Storm) furono vendute alla Malaysia mentre le Lupo finirono per essere acquistate dalla Marina Militare Italiana.

L'acquisto[modifica | modifica wikitesto]

Le navi tipo Lupo, a causa dell'embargo, una volta completato l'allestimento furono poste sotto sequestro restando bloccate in Italia e conseguentemente non vennero pagate dal committente.

Le quattro unità alla fine sono entrate a far parte della Marina Militare grazie ad un compromesso, poiché i cantieri andavano pagati per il lavoro fatto e gli iracheni certamente non lo avrebbero fatto dato che non potevano prendersi le navi, quindi alla fine il governo italiano, dietro confisca, acquistò la proprietà delle navi pagando i cantieri e le unità, dopo un fermo decennale, passarono di proprietà nel 1994, venendo assegnate alla Marina Militare Italiana, che fu in pratica costretta a prendersele facendo buon viso a cattivo gioco, immettendole in servizio nel periodo 1994-96 dopo un ciclo di lavori di ampia modifica nei sistemi di bordo in quanto diversi apparati erano incompatibili con gli standard NATO e per consentire a queste navi l'adeguamento dello standard tecnico-operativo a quello delle altre unità in servizio della Marina Militare, con interventi sui sistemi di Comando e controllo, sui sistemi di telecomunicazione e sui sensori di scoperta radar e acustici.

I sistemi antisommergibile, non potendo essere adeguati agli standard minimi delle altre unità, sono stati del tutto rimossi.

Per il resto l'armamento sia artiglieresco che missilistico, i sensori di bordo come radar di navigazione, di scoperta e i radar asserviti ai sistemi d'arma di bordo ed i sistemi di telecomunicazione sono gli stessi delle Lupo dopo gli ammodernamenti dei primi anni novanta.

Pattugliatori di squadra[modifica | modifica wikitesto]

La differenza sostanziale con le Lupo, sta nel fatto che queste unità non sono dotate di alcun armamento per la lotta ASW, mentre in cambio è stata incrementata la componente missilistica antinave. Le navi dispongono di sistema di telecomunicazione satellitare SATCOM. In considerazione della mancanza di capacità antisommergibile le unità sono impiegate e ufficialmente classificate come pattugliatori di squadra. La classificazione di Pattugliatori di Squadra è una definizione piuttosto estemporanea e rara nelle moderne marine occidentali, ma queste unità essendo grossi mezzi di superficie, con un dislocamento superiore alle 2.000 tonnellate sono difficilmente collocabili da un punto di vista classificativo. Le unità sono state inquadrate tuttavia nell'ambito del COMFORAL, il Comando delle Forze d'Altura, nel COMSQUAFR 1 di Taranto, in seguito alla dismissione delle Lupo, dopo che in un primo momento erano state assegnate alla base della Spezia.

Altro difetto di queste unità, oltre alla mancanza di capacità antisommergibile, è il loro limitato tonnellaggio, che le rende incapaci di sopportare gli ingenti danni tipicamente comportati da un attacco missilistico. In considerazione e a riprova di ciò, gli inglesi, dopo l'affondamento di due fregate Type 21 durante la guerra delle Falkland del 1982, hanno ampliato drasticamente le dimensioni delle successive generazioni di fregate.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante le vicissitudini legate alla loro acquisizione, l'impiego delle unità della classe Artigliere è stato intenso sin dai primi anni di servizio nella Marina Italiana, nei quali oltre alla normale attività addestrativa e di squadra hanno preso parte a pattugliamenti contro l'immigrazione clandestina in Adriatico, ed il loro utilizzo intenso ha limitato l'uso delle più preziose Maestrale. Nel nuovo millennio con i nuovi sviluppi sulla scena internazionale in seguito agli attentati dell'11 settembre, queste unità hanno partecipato alle varie operazioni antiterrorismo, tra cui Enduring Freedom, Active Endeavour e in operazioni per la difesa del traffico mercantile dalla pirateria, impegnate nella loro azione sia nel Mediterraneo che in scenari più lontani, quali l'Oceano Indiano, il Golfo Persico, il Corno d'Africa, il golfo di Aden. Tra le attività svolte, c'è stata anche la circumnavigazione del globo effettuata dal Bersagliere insieme al cacciatorpediniere Durand de la Penne. Le due unità, come avevano fatto diciassette anni prima Lupo e Ardito, salpate il 12 luglio 1996, sono rientrate a Taranto il 4 aprile 1997 dopo aver percorso oltre 46.000 miglia e toccato 35 porti di 23 nazioni. Il pattugliatore Bersagliere, oltre alla normale attività addestrativa e di squadra, è stato anche scelto come piattaforma navale per la sperimentazione di sistemi d'arma in via di sviluppo, quali una nuova versione del cannone 127/54 Compatto denominata 127/54 Light Weight ed il sistema lanciarazzi integrato SCLAR H.

Le unità sono state inizialmente inquadrate nella 7ª Squadriglia fregate della Iª Divisione navale di base alla Spezia. Successivamente le unità navali sono state trasferite al COMSQUAFR1 (1° Comando Squadriglia Fregata) di base a Taranto che dal 2013 è stato riconfigurato nel COMGRUPNAV1 (1° Comando Gruppo Navale). Nave Bersagliere è stata successivamente ridislocata presso la base della Spezia e inquadrata nel COMSQUAFR2 (2° Comando Squadriglia Fregata) poi riconfigurato in COMGRUPNAV2, dove viene impiegata anche come nave comando e supporto alle forze di Contromisure mine rilevando il posto di Nave Alpino andata in disarmo.

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Marina Militare - Classe Soldati tipo Lupo
Matricola Nome Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio
Marina Militare
Base Disarmo Destino finale
F 582 Artigliere ex Hittin F-14 Ancona 31 marzo 1982 27 luglio 1983 29 ottobre 1994 Taranto 13 dicembre 2013 Demolita nel 2024
F 583 Aviere ex Dhī Qār F-15 Ancona 3 settembre 1982 18 dicembre 1984 4 gennaio 1995 Taranto 2 ottobre 2019
F 584 Bersagliere ex Al-Yarmuk F-17 Ancona 7 aprile 1982 20 giugno 1985 28 novembre 1995 La Spezia 17 aprile 2018[2] Demolita nel 2024
F 585 Granatiere ex Al-Qadissiah F-16 Riva Trigoso 1º dicembre 1983 14 novembre 1985 20 marzo 1996 Taranto 30 settembre 2015 Demolita nel 2021

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le unità della classe Artigliere hanno nomi di cacciatorpediniere della seconda guerra mondiale della classe Soldati. Artigliere, Aviere e Bersagliere andarono perdute durante il conflitto, mentre il Granatiere nel dopoguerra entrò a far parte nella Marina Militare. Un altro cacciatorpediniere della stessa classe, il Camicia Nera, alla caduta del fascismo venne ribattezzato Artigliere e dopo la guerra, in ottemperanza alle clausole del trattato di pace, venne consegnato all'Unione Sovietica. Nel dopoguerra altri due cacciatorpediniere della Marina Militare del tipo Benson provenienti dalla United States Navy erano stati ribattezzati Artigliere e Aviere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edoardo Borriello, Affonda Fincantieri con Saddam debiti e guai, su ricerca.repubblica.it, 22 gennaio 1991.
  2. ^ Il 17 aprile alla Spezia l’ultimo ammaina bandiera di nave Bersagliere, su marina.difesa.it, 6 aprile 2018. URL consultato il 1º ottobre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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