Pallamano Trieste

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Pallamano Trieste 1970
Pallamano
Rossoalabardati
Duri Muli
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Bianco e rosso
SimboliAlabarda
InnoViva l'A e po'bon
(canto triestino)
Dati societari
Città Trieste
PaeseItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneEuropa (bandiera)EHF
FederazioneItalia (bandiera)FIGH
CampionatoSerie A Silver
Fondazione1970
Rifondazione2024
PresidenteItalia (bandiera) Federico Lanza
AllenatoreItalia (bandiera) Andrea Carpanese
Impianto sportivoPalaChiarbola
(1.100 posti)
Palmarès
10 scudettiScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia
Scudetti17
Trofei nazionali6 Coppe Italia
1 Handball Trophy
Altri titoli1 campionato di Serie A2
1 campionato di Serie B
11 campionati giovanili (2 titoli U15, 3 titoli U16, 1 titolo U17, 2 titoli U18, 3 titoli U20)
www.pallamanotrieste.net

La Pallamano Trieste 1970 è una società di pallamano italiana con sede nella città di Trieste. Milita attualmente in Serie A Silver.

Il club prosegue, dopo la rifondazione del 2024, la tradizione sportiva della Pallamano Trieste, fondata nel novembre del 1970 con la denominazione U.S. ACLI Pallamano Trieste dal professor Giuseppe Lo Duca.

Nel luglio 2024, in forza dei 48 campionati di massima serie a cui partecipò il sodalizio alabardato, ma soprattutto con un palmares vantante 17 campionati nazionali (il più recente nel 2002), 6 Coppe Italia e 1 Handball Trophy, la FIGH permise l'iscrizione in Serie A Silver alla nuova società, rilevando il titolo sportivo della vecchia.[1]

Tra il 1969 e il 1970 la Federazione italiana giuoco handball si affilia al CONI e per favorire la diffusione di questo nuovo sport invia in ogni regione d'Italia un promotore per favorire lo sviluppo della disciplina. Per la regione del Friuli-Venezia Giulia fu inviato un giovane appena uscito dall'ISEF, il Prof. Giuseppe Lo Duca che, con l'aiuto di Pino Grio, allora presidente dell'Unione Sportiva ACLI, fonda la squadra di Trieste. I primi colori della società sono il bianco e il verde; la palestra d'allenamento quella in via dell'Istria 57, presso il campo coperto dell'Enaip.
L'U.S. ACLI esordisce ufficialmente nel campionato 1970/1971 di serie B, con una squadra che presenta tra gli altri Mario Pellegrini, il primo triestino a meritarsi la convocazione in azzurro. La prima partita ufficiale viene disputata nella palestra Etruria di Prato.

Gli anni settanta

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Nella sua prima apparizione in campionati ufficiali la società giuliana disputa il campionato di Serie B, conquistando subito la promozione in Serie A con Giuseppe Lo Duca in campo nella duplice veste di allenatore-giocatore.
Negli anni a seguire conquistarà un quarto posto nella prima stagione in A, poi per alcuni anni otterrà buoni piazzamenti.
Durante la stagione 1973/1974 il Presidente Aldo Combatti trova uno sponsor prestigioso: la Siderurgica Duina, azienda leader in Italia nel settore della siderurgia. Il campionato successivo Trieste vincerà il primo scudetto ma per un'irregolarità nel tesseramento dello straniero Ačkun viene retrocessa al sesto posto.[2]
Nel campionato 1975/1976 arriva il primo scudetto, nel soffertissimo spareggio con Rovereto (vinto dai giuliani 19-18). Anche la stagione 1976/1977 vede gioire la formazione giuliana che porta a casa il secondo scudetto consecutivo.
Nel campionato 1978/1979 lo sponsor Vittorio Duina lascia spazio a Mario Cividin, il più importante imprenditore edile locale. Arriva il terzo scudetto nella città, al termine di uno spareggio vinto contro la solita Rovereto per 17-12.

Gli anni ottanta

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La rosa del Trieste vincitore del suo sesto scudetto nella stagione 1982-83.

Gli anni 80 sono ricchi di successi tricolori per la società guidata da Lo Duca che vince tre scudetti consecutivi, nel 1980/1981, dominando il campionato con 48 punti, nel 1981/1982 e nel 1982/1983, vincendo tutte le 22 partite del torneo.
La stagione 1981/82 vede l'esordio in maglia triestina di Claudio Schina, prelevato appena 20enne dalla sua città natale Roma, che diventa ben presto beniamino del pubblico per la grinta con la quale scende in campo. Dopo il secondo posto alle spalle della squadra di Scafati nella stagione 1983/1984, la Cividin vince altri due scudetti consecutivi nel 1984/85 e nel 1985/86.
Sul finire del decennio arriverà poi la prima Coppa Italia e il nono titolo italiano nel campionato 1989/1990.

Gli anni novanta

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Il campionato 1990/1991 vede la Cividin giungere seconda alle spalle della Forst Bressanone, ma c'è gioia per l'esordio in Coppa dei Campioni: superati nel primo turno gli ellenici del Filippos Verigasa, i triestini vengono poi eliminati dallo Steaua Bucarest.
Dal torneo 1992/93 Trieste, grazie a Mario Dukcevich che giunge in aiuto della squadra portando il marchio Principe sulle magliette biancorosse, inizierà una vera dittatura sul campionato vincendo ben cinque scudetti consecutivi (record tuttora ineguagliato). Il campionato 1993/94 verrà ricordato come quello della stella per la vittoria del decimo scudetto. L'avventura in Coppa delle Coppe s'interrompe ancora agli ottavi, contro i lettoni del Riga.
La stagione seguente il Principe vince l'undicesimo scudetto vincendo la "bella" contro il Prato, mentre in Coppa dei Campioni i triestini non vanno oltre il primo turno, eliminati dagli austriaci del West Wein.
Nel 1994/1995 conquista il dodicesimo scudetto nella seconda partita di finale in casa del Merano per 24-20. In Coppa Italia il trofeo viene vinto dai triestini che nello scontro diretto superano il Rubiera. In Champions League, battuto il Minsk nei sedicesimi, il Principe si arrende al Marsiglia negli ottavi di finale.
Nel torneo del 1995/1996 il Principe vince il tredicesimo scudetto, il quarto consecutivo, che arriva il 25 maggio in casa dell'Ortigia Siracusa. La seconda partita di finale si conclude sul 17-17, con i triestini vittoriosi all'andata per 25-18. Ancora fatali gli ottavi di finale in Champions League: la squadra biancorossa viene eliminata dal club ungherese del Fotex Veszprem.
Nel 1996/1997 al Principe sono sufficienti due gare per vincere il quinto scudetto consecutivo: nella trasferta di Modena la vittoria è fissata sul 24-22 per i giuliani.
La stagione 1997/1998 si apre per la Pallamano Trieste con un nuovo sponsor, la Genertel; in campionato, dopo cinque scudetti consecutivi, Trieste perde la finale contro l'Al.Pi. Prato; in Champions League i ragazzi di Lo Duca non superano il girone di qualificazione, nonostante la vittoria sul Akureyri e quella, prestigiosa, colta a Zagabria sul parquet del Badel. Nel 1998/1999 è ancora il Prato a vincere lo scudetto. In Coppa EHF sono i norvegesi del Sandefjord a eliminare la Genertel negli ottavi di finale. Nel 1999/2000 Trieste torna a vincere lo scudetto. In Coppa delle Coppe supera dapprima i lituani del Kaunas, quindi i macedoni del Bitola. I triestini si arrendono nei quarti al cospetto dei danesi del Kolding, che hanno la meglio per un solo gol di scarto.

Gli anni duemila e il 40º anno di fondazione

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Anche nel 2000/2001 è Trieste a portarsi a casa lo scudetto e la Coppa Italia. Nel torneo 2001/2002 la squadra conquista il suo diciassettesimo scudetto contro Prato. I ragazzi allenati da Šibila vincono anche la sesta Coppa Italia. Nel 2002 affiorano i primi problemi economici che costringono il prof. Lo Duca a rinunciare ad alcuni giocatori importanti. Gli anni successivi sono avari di successi anche se coronati da buone prestazioni sia in campo nazionale che in quello europeo: in particolare, Trieste si rende protagonista nella Challange Cup 2003-2004[3], conclusasi in semifinale ad opera degli svedesi dello Skövde[4]; solamente i rivali del Brixen erano riusciti nel 2001 a raggiungere le semifinali di una coppa continentale, anche se con un formato della competizione diverso (il Brixen affrontò solamente due turni prima della semifinale, mentre Trieste quattro).
Dopo la stagione 2006/2007 (conclusa al terzo posto) la Pallamano Trieste per problemi economici decide di rinunciare all'iscrizione alla Serie A Élite per il successivo campionato e di ripartire dalla Serie A2.

La stagione 2007/2008 si conclude con la promozione in Serie A1, dopo un esaltante testa a testa con la formazione di Bressanone (questa sfida viene nominata come Derby d'Italia in memoria delle tante partite decisive giocate tra le due squadre), terminato alla penultima giornata con la vittoria-spareggio in terra altoatesina. Nel campionato 2008/2009 Trieste domina la stagione regolare e, dopo la finale play off vinta contro Ancona, ritorna dopo 2 anni di assenza in Serie A Élite. Anche questa volta però i problemi economici coinvolgono la società, che si trova, suo malgrado, a dover rinunciare alla massima serie e a reiscriversi alla Serie A1[5]. Al suo posto viene promossa proprio la formazione di Ancona.

Il campionato 2009/2010 vede la formazione biancorossa centrare per la terza volta consecutiva la promozione alla serie maggiore con una squadra composta prevalentemente da giocatori provenienti dal vivaio societario, ma la situazione finanziaria non permetterà il salto nella categoria d'Élite.[6]

Gli anni duemiladieci

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Nel 2010-2011 la Pallamano Trieste disputa ancora una volta il campionato di Serie A1 e ottiene una brillante promozione in Serie A Élite con una formazione giovane e rinnovata. La Serie A Élite 2011-2012 riporta Trieste tra le grandi[7]: il sodalizio presieduto dal prof. Lo Duca termina il campionato al sesto posto e si guadagna l'accesso ai playoff scudetto, dove viene però eliminata dalla Junior Fasano.

Il campionato 2012-2013 segna un cambio radicale nella concezione del massimo campionato italiano; per ridurre i costi e far sì che la situazione economica di molte squadre respiri, la Federazione opta per un massimo campionato diviso in tre gironi territoriali: Nord, Centro e Sud. Trieste viene inserita nel Girone A (Nord), dove le regine incontrastate del raggruppamento sono Bolzano e Pressano. Quest'ultime precedono Trieste al termine della stagione regolare e si qualificano ai playoff scudetto, lasciando i giuliani a secco.

La stagione 2013-2014 rivive le stesse emozioni della precedente, con l'aggiunta della Poule Playoff e la Poule Retrocessione. Le prime quattro di ogni raggruppamento si sfidano in un girone all'italiana dove le prime due al termine delle partite si qualificano alle semifinali playoff. I biancorossi ottengono il terzo posto in stagione regolare e quindi il pass per la Poule Playoff, dove però confermano la posizione in classifica, terminando la stagione.

Nella stagione 2014-2015 Trieste torna a lottare per un obiettivo importante: le semifinali scudetto. Battuta la concorrenza del Pressano e del Cassano Magnago nel girone dei play-off, passata come seconda alle spalle del SSV Bozen, si qualifica nella Poule d'ammissione insieme al Carpi e Albatro Siracusa. Nella prima giornata contro la compagine emiliana Trieste ottiene una sconfitta onorevole per 32-28, nonostante la caratura tecnica degli avversari. Nella seconda giornata si vede la convincente vittoria sui siracusani per 32-29 ma con uno scarto di sole tre reti la squadra non riesce a passare il turno, che vede qualificati gli emiliani grazie ad una larga vittoria sul Siracusa per 30-16.

Nella stagione 2015/2016 la squadra arriva in terza posizione nella Regular Season dietro alla capolista SSV Bozen e a pari punti, ma con scontri diretti sfavorevoli, con il Pressano. Nella poule playoff la Pallamano Trieste si piazza terza nel gironcino e non riesce a qualificarsi per la Poule d'Ammissione alle semifinali concludendo di fatto la stagione.

La stagione 2016/2017 sembra partire col piede giusto: il team viene affidato allo sloveno Hrvatin[8] e la squadra gira e convince comandando la classifica del girone A con Bolzano e Pressano. Dalla quinta giornata di campionato le cose cambiano: infortuni a più non posso costringono la compagine giuliana a rinunciare sistematicamente ad ogni settimana ad uno o più membri della squadra, in primis lo sloveno Čosič, che a fine dicembre è costretto a terminare la stagione e a concludere la sua prima e breve avventura oltre il confine sloveno. La classifica comunque non ne risente, e Trieste tiene il terzo posto sino alla penultima giornata. Nella gara finale di Regular Season i campioni d'Italia del Bolzano impartiscono una sconfitta al PalaChiarbola alla formazione giuliana. Contemporaneamente il Merano batte l'Eppan e in virtù degli scontri diretti favorevoli agli altoatesini (26-24 a Chiarbola, 27-24 a Merano) Trieste retrocede in quarta posizione e perde l'accesso alle Final8 di Coppa Italia. I playoff iniziano quindi con zero punti in graduatoria. Tre vittorie in casa non bastano a Visintin e compagni per raggiungere il secondo posto e la stagione si chiude il 15 aprile con la vittoria sul Pressano.

Nella stagione 2017/2018 la squadra viene riassegnata a Giorgio Oveglia dopo la rescissione consensuale del contratto con Vlado Hrvatin. Lasciano la squadra per vari motivi Anici, Bellomo, Michele Oveglia, Djordjijević e Radojkovič, che passa ai rivali del Merano. Dalla Division de Honor Plata de Balonmano, la seconda divisione spagnola, arriva il 22enne Sergio Crespo Diego. Salgono in prima squadra molti giovani dall'Under 18 che a giugno 2017 hanno vinto il bronzo alle finali di categoria. La stagione regolare si chiude al terzo posto dietro Bolzano e Pressano. Terzo posto che significa Poule Promozione ma anche Coppa Italia. Cammino subito difficile per Trieste che esce al primo turno per mano del Conversano e chiude al settimo posto le Final8. La Poule Promozione si chiude con il secondo posto dietro al Brixen e con la promozione alla Serie A - 1ª Divisione Nazionale 2018-2019.

Stagione 2018-2019 che si apre con più di qualche dubbio. Dopo l'abbandono dello sponsor Principe San Daniele che aveva supportato Trieste per 25 anni, la difficoltà di trovare un main sponsor apre lo scenario di una rinuncia alla Serie A.[9] Prorogato il termine ultimo per l'iscrizione dal 25 giugno al 2 luglio, la multinazionale assicurativa Allianz corre in aiuto e diventa main sponsor[10], contribuendo alla regolare iscrizione al campionato. Dopo le partenze dei "gemelli del gol" Crespo Diego e Udovičić (rispettivamente al Brixen e al SSV Bozen Loacker)[11], ritornano in biancorosso Radojkovič dal Meran[12] e Dovgan dal prestito a Opicina. A completamento della rosa arrivano due terzini dalla squadra bosniaca dell'HRK Izviđač Ljubuški, Ivo Mišković[13] e Božidar Leković[14], e il portiere Marko Milovanović, dall'Oderzo. Alla prima pausa nazionali dopo sei partite di campionato, si infortuna Leković che deve rimanere fermo più di un mese. La società decide dunque di mandare in prestito Mišković per prendere un mancino di esperienza che non dovrà far rimpiangere Leković. Arriva il serbo Dušan Šipka dalla squadra rumena del Suceava. La sfortuna però, non tarda ad arrivare. Al suo esordio in maglia biancorossa, in casa del Brixen, Šipka si rompe il tendine d'Achille e termina di fatto dopo nove minuti di gioco la sua stagione. Al suo posto viene ingaggiato un altro serbo, Miloš Ivić, proveniente dalla squadra austriaca dell'HC Bruck. A marzo 2019, dopo la pesante eliminazione dalla Coppa Italia disputata proprio a Trieste, la società decide di esonerare il tecnico sloveno Peter Pucelj. Il nuovo allenatore è l'ex numero 14 Andrea Carpanese[15]. Il campionato si conclude senza ulteriori sussulti con la squadra che termina al sesto posto.

I cambi di proprietà e il fallimento

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La stagione 2019-2020 è quella del 50º anno dalla fondazione della Pallamano Trieste. Compleanno che però viene festeggiato in maniera molto mesta: al 28 giugno, termine ultimo per l'iscrizione al campionato, la società non ha ancora i fondi necessari per affrontare la stagione, ma decide di iscriversi lo stesso alla massima serie, in attesa di sponsorizzazioni.[16] L'obiettivo stagionale è la salvezza: al termine del girone d'andata i biancorossi sono penultimi con 10 sconfitte in 13 partite. Il girone di ritorno si rivela migliore della prima parte di stagione, con la squadra biancorossa che in sei partite ottiene sette punti, due in più di tutti quelli ottenuti nelle prime tredici. A marzo però la pandemia di CoVid19 ferma il campionato per oltre un mese, fino a bloccarlo definitivamente ad aprile, senza l'assegnazione del titolo e senza retrocessioni.[17]

Il 1º luglio 2020 Giuseppe Lo Duca lascia il ruolo di presidente dopo ventitré anni, di cui ventidue consecutivi, alla guida della società[18][19]: gli subentra Alessandra Orlich, con Michele Semacchi che diventa vice presidente e lo stesso "Prof" che diviene presidente onorario[20]. L'11 luglio vengono presentati i primi due acquisti della nuova gestione: Gianluca Dapiran e Marko Milovanović tornano alla Pallamano Trieste rispettivamente dopo quattro e due anni[21]. Successivamente entrano a far parte del roster biancorosso l'ala destra slovena Adam Bratkovič[22], proveniente dai francesi del Creteil, e il terzino sinistro serbo Nikola Arsenić (ex Eppan). Purtroppo i disagi burocratici che negano gli ingressi ai cittadini extracomunitari nei Paesi UE impediscono l'arrivo di quest'ultimo, che il 16 settembre viene sostituito dal lituano Dovydas Kuodys[23]. Il 9 ottobre alla vigilia del match contro Cassano Magnago, l'head coach Andrea Carpanese rassegna le dimissioni dopo le due sconfitte consecutive contro Fondi e Pressano[24]; Giorgio Oveglia viene nominato allenatore ad interim. Il 2021 porta ulteriori novità: viene ingaggiato il terzino destro serbo Igor Milović che sostituisce Kuodys[25]; alla fine di marzo, dopo quattro partite giocate nel nuovo anno solare, viene chiamato alla guida tecnica il croato Saša Ilić, ex Parenzo, Umago e Carpi[26]. La squadra conquista la salvezza con due giornate d'anticipo, nonostante la sconfitta casalinga contro il Bozen, grazie alla sconfitta del Cingoli a Fasano[27].

Per la stagione 2021-2022 il nuovo allenatore è Fredi Radojkovič, che ritorna sulla panchina giuliana dodici anni dopo l'ultima volta[28], che verrà affiancato dal rientrante Andrea Carpanese nel ruolo di vice allenatore. I nuovi acquisti sono il pivot Enrico Aldini[29], il terzino Lorenzo Nocelli[30], il serbo Nikola Mitrović[31], l'italo-argentino Robertino Pagano[32] e il ritorno a Chiarbola di Thomas Postogna[33] dopo quattro stagioni. L'inizio di stagione è altalenante e il primo a farne le spese è proprio Mitrović, che viene tagliato alla vigilia del match contro Cassano Magnago[34]. La settimana successiva, in allenamento, Postogna subisce la rottura del tendine d'Achille[35] e a sostituirlo viene richiamato Milovanović con un contratto a gettone per due mesi[36]. Verso la fine del girone d'andata lascia la squadra anche Dapiran[37], seguito poi da Pagano che all'inizio del 2022 va a rafforzare il Secchia Rubiera[38]. In un regime di insicurezza finanziaria a causa di inadempienze da parte degli sponsor[39][40], l'unico arrivo fatto registrare nel mercato invernale è il portiere Riccardo Fasanelli[41], sostituto del non confermato Milovanović. Il nuovo anno solare parte con la rottura del crociato a Nocelli, che chiude anzitempo la sua stagione[42]. La squadra offre prestazioni come al solito altalenanti, ma il momento più basso della stagione si tocca il 5 marzo nella partita casalinga contro Cassano Magnago: dopo esser stati tutto il tempo avanti la squadra crolla negli ultimi 10 minuti facendosi rimontare e sconfiggere in un delicato scontro diretto[43]. Da quella sconfitta la squadra cambia completamente faccia e nelle restanti otto partite esce senza punti solamente contro le corazzate Sassari e Conversano, conquistando la salvezza diretta con due giornate d'anticipo[44] e chiudendo poi il campionato all'ottavo posto.

Sin dal termine della stagione sono noti i problemi economici che rischiano di non iscrivere la prima squadra ad alcun campionato[45][46]. Il 24 giugno 2022, ultimo giorno disponibile per l'iscrizione ad un campionato nazionale, è ufficiale la rinuncia alla massima serie e la società si avvale del titolo sportivo per il campionato di Serie A2 ottenuto con la vittoria dei playoff di Serie B della seconda squadra[47]. La conferma dell'autoretrocessione porta in dote una migrazione di massa da parte dei giocatori: se ne vanno i giovani Hrovatin, Aldini e Stojanović (il primo in Germania, il secondo a Sassari e l'ultimo a Koper), Nocelli (Carpi), Bratkovič (Koper), Fasanelli e Parisato (entrambi a Merano).
Il 23 luglio 2022 viene a mancare il fondatore della società nonché uno dei pionieri della pallamano italiana, il leggendario "Prof" Giuseppe Lo Duca[48][49], che dal 2020 era presidente onorario: sotto la sua guida tecnica la squadra ha vinto 13 scudetti e 2 Coppe Italia, mentre durante la sua presidenza altri 3 scudetti, 3 Coppe Italia e un Handball Trophy.
Inserita nel girone A della Serie A2, Trieste si cala subito nel ruolo di squadra esperta e arriva alla prima pausa nazionali con quattro vittorie e un pareggio. Al rientro in campo dopo due settimane arrivano altri due successi, ma soprattutto, a livello societario, cambia tutto: la presidentessa Orlich rassegna le dimissioni, arrivate dopo che la stessa aveva accumulato quasi 80mila euro di debiti con i soli giocatori; il nuovo presidente è Michele Semacchi (vice presidente nella gestione Orlich)[50], che verrà affiancato da Federico Lanza e Riccardo Dreas, noti imprenditori cittadini[51]. La prima sconfitta stagionale con Eppan non cambia i piani della squadra, che chiude il girone d'andata al secondo posto dietro proprio all'Eppan, con 10 vittorie, due pareggi e una sconfitta. Il girone di ritorno vede la squadra calare fisicamente, nonostante gli arrivi del nazionale cileno Luciano Scaramelli[52] e del terzino Toni Vinković.[53] Le due sconfitte consecutive con Eppan e Torri riaprono i giochi per un secondo posto che sembrava ormai in ghiaccio, ma alla fine Trieste non rischia mai veramente e riesce a qualificarsi ai playoff per la Serie A Gold. Inserita nel girone B con Eppan, Molteno e Lanzara, all'esordio la squadra vince contro i campani per 36-30, pareggiando poi le due partite seguenti, che le consentono di sfidare Cingoli nella partita promozione. Trieste riesce a rimanere attaccata al match contro la favorita squadra marchigiana, che però ha la meglio negli ultimi cinque minuti, a dispetto di una squadra, quella triestina, falcidiata dagli infortuni.[54] Nonostante la promozione sfuggita, Trieste ottiene il diritto di partecipare alla Serie A Silver, la seconda serie nazionale.

Il 30 giugno il Consiglio federale aassegna una wild card alla società biancorossa in seguito alla rinuncia alla massima serie del Fondi: la Pallamano Trieste ritorna in massima serie dopo solo un anno di purgatorio.[55] Salutati Scaramelli direzione Conversano e Vinković di rientro a Parenzo, i nuovi acquisti sono il terzino sinistro svedese Solefors (dal Malmö), il terzino destro sloveno Košec (Maribor), il pivot croato Pranjić (Hrvatski Dragovoljac) e i giovani italiani De Luca (da Fondi), Andreotta (Campus Italia) e Somma (Mascalucia); c'è inoltre il ritorno di Gianluca Dapiran e l'arrivo in prestito dalla Junior Fasano del centrale italo-argentino Juan Francisco Ceccardi. La rosa fatica a trovare una quadra sin da subito e a farne le spese è Solefors, tagliato a fine ottobre. A dicembre arrivano due rinforzi: il terzino macedone Andonovski e il portiere italo-argentino García. I nuovi acquisti scuotono l'ambiente, tant'è che arrivano vittorie in casa inattese contro Meran e Cassano Magnago, ma nel momento di fare punti negli scontri diretti, Trieste non ci riesce. Chiudono la stagione anticipatamente Pranjić e Di Nardo per problemi fisici (rispettivamente tendini e crociato) e viene risolto il contratto con Košec. La squadra si appresta dunque ad affrontare i playout priva di un pivot di ruolo e con una rosa stremata e ridotta all'osso. Miracoli non ne capitano: Trieste perde in due gare contro Pressano la semifinale e perde pure la finale decisiva contro Cingoli. Per la prima volta nella sua storia, la Pallamano Trieste retrocede sul campo.[56]

Oberata dai debiti accumulati nelle ultime stagioni, a fine giugno la società presieduta da Semacchi fallisce e chiude l'attività. Immediatamente dopo, il vice presidente Lanza, assieme al solito Oveglia e al consigliere Adriano Dreos costituisce una nuova società, la Pallamano Trieste 1970 Società Sportiva Dilettantistica, che ottiene dalla FIGH il riconoscimento per la continuazione della tradizione sportiva della vecchia società e viene ammessa in Serie A Silver, dopo aver acquisito il titolo sportivo proprio della vecchia Pallamano Trieste A.S.D.[1] Al posto di Fredi Radojkovič torna sulla panchina alabardata Andrea Carpanese, coadiuvato da Piero Sivini; a tamponare l'esodo di giocatori arrivano i terzini Vanoli (ex Siracusa e Fondi), Jover (dall'Atticgo Elche) e Huesmann, oltre al ritorno di Daniel Nait.

Cronistoria della Pallamano Trieste
Eliminata in Coppa Italia.
Eliminata in Coppa Italia.
Eliminata in Coppa Italia.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Primo turno in Coppa delle Coppe.
Eliminata in Coppa Italia.
Ottavi di finale in Coppa dei Campioni.

Eliminata in Coppa Italia.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Primo turno in Coppa delle Coppe.
Primo turno in Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa Italia (1º titolo).
Ottavi di finale in Coppa dei Campioni.
Eliminata in Coppa Italia.
Primo turno in Coppa delle Coppe.
Ottavi di finale in IHF Cup.

Ottavi di finale in Coppa dei Campioni.
Ottavi di finale in Coppa delle Coppe.
Vince la Coppa Italia (2º titolo).
Ottavi di finale in Coppa delle Coppe.
Eliminata in Coppa Italia.
Sedicesimi di finale in Champions League.
Vince la Coppa Italia (3º titolo).
Sedicesimi di finale in Champions League.
Eliminata in Coppa Italia.
Ottavi di finale in Champions League.
Eliminata in Coppa Italia.
Fase a gironi in Champions League.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Fase a gironi in Champions League.
Vince la Coppa Italia (4º titolo).
Ottavi di finale in EHF Cup.
Finale in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa delle Coppe.

Vince la Coppa Italia (5º titolo).
Fase a gironi in Champions League.
Vince la Coppa Italia (6º titolo).
Secondo turno in Champions League.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Fase a gironi in Champions League.
Semifinale in Coppa Italia.
Semifinale in Challenge Cup.
  • 2004-2005 - 1ª nel Girone A, 1ª nella poule scudetto in Serie A1, finale dei play-off scudetto.
Finale in Coppa Italia.
Vince l'Handball Trophy (1º titolo).
Sedicesimi di finale in Challenge Cup.
Semifinale in Coppa Italia.
Finale in Handball Trophy.
Secondo turno in EHF Cup.
Finale in Coppa Italia.
Finale in Handball Trophy.
Al termine della stagione per motivi finanziari rinuncia a partecipare alla Serie A Élite
Ammessa in Serie A2.
Al termine della stagione per motivi finanziari rinuncia a partecipare alla Serie A Élite.

Ottavi di finale in Coppa Italia.
Prima fase in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa Italia.
Quarti di finale in Coppa Italia.

Al termine della stagione per motivi finanziari rinuncia a partecipare alla Serie A1
Acquisisce il titolo sportivo del Trieste B e viene ammessa in Serie A2.
Ripescata in Serie A Gold
  • 2023-2024 - 12ª in Serie A Gold, perde i playout Retrocessa in Serie A Silver
  • 12 luglio 2024 - Al termine della stagione, la società fallisce e viene fondata la Pallamano Trieste 1970 Società Sportiva Dilettantistica, iscritta dalla F.I.G.H. al Campionato di Serie A Silver.
  • 2024-2025 - in Serie A Silver

Colori e simboli

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Dall'anno di fondazione al 1978 il colore sociale era il bianco, con le divise che avevano rifiniture e pantaloncini verdi. Dal '78 con l'arrivo dello sponsor Cividin i nuovi colori sono il blu e il verde, dapprima con una divisa total blu con pantaloncini verdi, successivamente la divisa è stata proposta con bande verticali, orizzontali o diagonali bianche. Dal 1992 la divisa di gioco tradizionale della Pallamano Trieste è composta dai colori bianco e rosso, la più comune è quella a tinta unica bianca con rifiniture rosse. Dal 2007 la divisa da gioco utilizzata nelle partite interne è rossa con rifiniture bianche.

Nel corso degli anni anche la divisa da trasferta è cambiata e poteva essere di colore nero con rifiniture bianche oppure, com'è attualmente, bianca con rifiniture rosse, ma è stata anche verde o blu, a seconda dell'epoca.

Lo stemma presenta il simbolo di Trieste, un'alabarda stilizzata, disegnata da Beatrice Finocchiaro.

Lo stesso argomento in dettaglio: PalaChiarbola.

Il PalaChiarbola risale alla prima metà degli anni '70; è stato il primo palazzo dello sport della città di Trieste. Adatto a tutte le discipline che si praticano al chiuso, è utilizzato prevalentemente per il gioco della pallamano.
Ha una capienza di poco superiore ai 2000 posti a sedere, suddivisi tra una tribuna e due curve. Dispone anche una di una palestra secondaria di misure regolamentari, nonché di tre palestrine dedicate al pugilato e alle discipline dell'atletica pesante.
La gestione dell'impianto è a carico del Comune di Trieste.
Il palasport si trova nel rione di Chiarbola con accessi da Via Visinada e da Piazzale delle Puglie.

La Pallamano Trieste lo utilizza quotidianamente per l'attività giovanile e della prima squadra.

Il PalaCalvola, intitolato agli Atleti Azzurri, è stato realizzato negli anni '90 e la squadra lo ha utilizzato per poche stagioni prima di tornare a Chiarbola. Ha una capienza di 1200 posti. Il palasport si trova nel rione di San Vito con accesso da Via Calvola. Nella stagione 2022-2023 è stato utilizzato per le ultime tre gare casalinghe della regular season a causa dell'inagibilità del PalaChiarbola.[59]

Campi di atletica

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Durante la preparazione estiva la Pallamano Trieste usufruisce degli impianti sportivi gestiti dal Comune: lo stadio "Grezar" sito a Valmaura e lo stadio "Draghicchio" sito a Cologna.

Denominazione

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Cronologia della denominazione ufficiale
  • 1970-1973 US Acli Trieste
  • 1973-1977 Duina Trieste
  • 1977-1991 Cividin Trieste
  • 1991-1992 Pallamano Trieste
  • 1992-1997 Principe Trieste
  • 1997-2000 Genertel Trieste[60]
  • 2000-2004 Coop Essepiù Trieste
  • 2004-2016 Pallamano Trieste
  • 2016-2018 Principe Trieste
  • 2018-2024 Pallamano Trieste
  • 2024- Pallamano Trieste 1970


Organigramma societario

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Di seguito l'organigramma della società.

Area tecnica
Allenatore Italia (bandiera) Andrea Carpanese
Vice allenatore Italia (bandiera) Piero Sivini
Preparatore dei portieri Slovenia (bandiera) Aljoša Rezar
Preparatore atletico Italia (bandiera) Giovanni Pacchialat
Area medica
Fisioterapista Italia (bandiera) Francesco Tremul
Ortopedico Italia (bandiera) Giorgio Sarcletti
Medico sociale Italia (bandiera) Michele Oveglia
Area dirigenziale
Presidente Italia (bandiera) Federico Lanza
Direttore sportivo Italia (bandiera) Giorgio Oveglia
Consigliere Italia (bandiera) Adriano Dreos
Consigliere Italia (bandiera) Michele Milazzi
Consigliere Italia (bandiera) Silvia Oplanich
Consigliere Italia (bandiera) Marco Lo Duca
Tesoriere Italia (bandiera) Lucio Brandolin
Logistica Italia (bandiera) Sabrina Zonta
Marketing Italia (bandiera) Enrico Esposito
Social media manager Italia (bandiera) Sara Sivini
Fotografo Italia (bandiera) Ervin Skalamera
Direttore settore giovanile Italia (bandiera) Claudio Schina
Cronologia degli sponsor tecnici


Cronologia degli sponsor ufficiali sulla divisa

Seconda squadra

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La Pallamano Trieste ha potuto contare anche sulla partecipazione ai campionati minori della seconda squadra, denominata Pallamano Trieste B. Essa è tornata a calpestare i parquet della terza lega dalla stagione 2020-2021, dopo ben sedici anni di assenza dai campionati (ultima presenza stagione 2004-2005 in Serie B Girone C). Nel 2021-2022 riesce ad ottenere le promozione in Serie A2, ma i problemi economici del club inducono la società ad acquisire con la prima squadra il titolo sportivo della squadra B; per la stagione 22-23 non è iscritta ad alcun campionato.

Per l'ultimo biennio a guidare la squadra è stato Marco Bozzola.

Cronistoria parziale della Pallamano Trieste B
  • 1997-1998 • 4º posto in Serie C Girone Veneto-FVG
  • 1998-1999 • 3º posto in Serie C Girone B Raggruppamento Veneto-FVG
  • 1999-2000 • 3º posto in Serie C Girone Veneto-FVG
Ripescata in Serie B
  • 2000-2001 • 7º posto in Serie B Girone B
  • 2001-2002 • 8º posto in Serie B Girone B Retrocessa in Serie C
  • 2002-2003 • 1º posto in Serie C Girone Veneto-FVG Promossa in Serie B
Non si iscrive in Serie B
  • 2003-2004 • 2º posto in Serie C Girone Veneto-FVG Promossa in Serie B
  • 2004-2005 • 7º posto in Serie B Girone C
  • 2020-2021 • 2º posto in Serie B Area 3 Girone B - Finale dei playoff promozione
  • 2021-2022 • 2º posto in Serie B Area 3 Girone B - Vince i playoff promozione Promossa in Serie A2
Cede il titolo sportivo alla Pallamano Trieste

Settore giovanile

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Il settore giovanile della Pallamano Trieste è formato da squadre che giocano nei campionati Under-17, Under-15, Under-13 e Under-11. Dopo aver vinto titoli juniores e allievi nella seconda metà degli anni '70, le giovanili giuliane hanno vissuto un periodo d'oro tra il 2008 e il 2013, vincendo ben sei scudetti tra Under-16 e Under-20; nel recente passato i migliori risultati sono stati gli Scudetti Under-17 e Under-15 rispettivamente del 2021 e del 2019, e il terzo posto alle finali nazionali Under-18 del 2017.

Impegno nel sociale

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Durante la stagione 2017-2018 la società si è fatta sostenitrice dell'Associazione Italiana Donatori Organi, indossando le magliette dell'associazione nel riscaldamento delle partite di Serie A[61].

Dalla stagione sportiva 2020-2021 la Pallamano Trieste veste sui pantaloncini da gioco il logo dell'iniziativa Io sto con il burlo[62]. Il 17 novembre 2022 devolve alla fondazione del Burlo il ricavato della raccolta fondi intitolata a Giuseppe Lo Duca, scomparso nell'estate dello stesso anno.[63]

Sulle maglie da riscaldamento della stagione 2023-2024 è presente il logo Io tifo Sveva[64], associazione che si occupa di bambini colpiti da malattie gravi.

Allenatori e presidenti

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Pallamano Trieste.


Cronologia degli allenatori
  • 1970-1992 Italia (bandiera) Giuseppe Lo Duca
  • 1992-1993 Croazia (bandiera) Mario Sirotić
  • 1993-1998 Italia (bandiera) Giuseppe Lo Duca
  • 1998-1999 Serbia e Montenegro (bandiera) Nikola Adžić
  • 1999-2000 Slovenia (bandiera) Tone Tiselj
  • 2000-2002 Slovenia (bandiera) Marko Šibila
  • 2002-2003 Slovenia (bandiera) Marko Šibila (1ª-14ª)
Italia (bandiera) Piero Sivini (15ª-22ª)
  • 2003-2004 Croazia (bandiera) Dragan Rajić (1ª-8ª)
Croazia (bandiera) Silvio Ivandija (9ª-22ª)
Italia (bandiera) Marco Bozzola (7ª-22ª)
Italia (bandiera) Giorgio Oveglia (6ª-18ª)
  • 2013-2016 Italia (bandiera) Giorgio Oveglia
  • 2016-2017 Slovenia (bandiera) Vlado Hrvatin
  • 2017-2018 Italia (bandiera) Giorgio Oveglia
  • 2018-2019 Slovenia (bandiera) Peter Pucelj (1ª-18ª)
Italia (bandiera) Andrea Carpanese (19ª-26ª)
  • 2019-2020 Italia (bandiera) Andrea Carpanese
  • 2020-2021 Italia (bandiera) Andrea Carpanese (1ª-6ª)
Italia (bandiera) Giorgio Oveglia (7ª-21ª)
Croazia (bandiera) Saša Ilić (22ª-28ª)
  • 2021-2024 Slovenia (bandiera) Fredi Radojkovič
  • 2024- Italia (bandiera) Andrea Carpanese


Cronologia dei presidenti
  • 1970-1978 Italia (bandiera) Pino Grio
  • 1978-1991 Italia (bandiera) Aldo Combatti
  • 1991-1992 Italia (bandiera) Giuseppe Lo Duca
  • 1992-1997 Italia (bandiera) Mario Dukcevich
  • 1997-1998 Italia (bandiera) Silvio Pacor
  • 1998-2020 Italia (bandiera) Giuseppe Lo Duca[65]
  • 2020-2022 Italia (bandiera) Alessandra Orlich
  • 2022-2024 Italia (bandiera) Michele Semacchi
  • 2024- Italia (bandiera) Federico Lanza
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Giocatori della Pallamano Trieste.

Giocatori della Nazionale italiana

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Il primo giocatore che raggiunse la maglia della nazionale italiana con la casacca di Trieste fu il triestino Mario Pellegrini. Successivamente molti giocatori provenienti dal vivaio giuliano vestiranno la maglia azzurra: Scropetta, Sivini, Bozzola e Oveglia su tutti; ma anche Pastorelli, Marco Lo Duca, Visintin, e più recentemente Postogna e Dapiran.

Giocatori della Nazionale italiana

Giocatori stranieri

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I giocatori che hanno militato nella Pallamano Trieste per almeno una partita sono 77. La maggior parte di essi proviene dalla penisola balcanica, con 16 elementi provenienti dalla Serbia e dall'ex Iugoslavia, 9 a testa da Slovenia e Croazia, 4 dalla Romania, 3 dalla Macedonia del Nord, 2 dal Montenegro e uno dalla Bosnia ed Erzegovina. Dalla zona ex URSS sono provenuti 2 lituani, un georgiano e un ucraino. Dal resto d'Europa hanno giocato giocatori provenienti da Francia, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Germania; solamente un giocatore invece, è arrivato da un altro continente: in questo caso dal Sudamerica e più in particolare dall'Argentina.

Zdravko Miljak, Branko Štrbac e Slobodan Kuzmanovski hanno vinto l'oro olimpico con la maglia della Iugoslavia, Vladimir Jelčić invece con la nazionale croata.

Giocatori stranieri
  • Jugoslavia (bandiera) Katalinić - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Samarđa - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Ranko Korljan - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Centa - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Ačkun - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Bandelj - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Borut Kolšek - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Mirko Mejavšek - terzino
  • Francia (bandiera) Jean Marc Baroni - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Zdravko Miljak - terzino (1972)
  • Jugoslavia (bandiera) Petrović - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Ivan Pušpan - portiere
  • Jugoslavia (bandiera) Pavlović - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Berglez - portiere
  • Jugoslavia (bandiera) Željko Nimš - portiere
  • Jugoslavia (bandiera) Milorad Čižmić - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Poklar - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Branko Štrbac - terzino (1984)
  • Jugoslavia (bandiera) Nikola Adžić - ala
  • Croazia (bandiera) Silvio Ivandija - ala
  • Croazia (bandiera) Vladimir Jelčić - ala (1996)
  • Romania (bandiera) Sorin Saftescu - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Nimš - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Mrkonjian
  • Jugoslavia (bandiera) Slobodan Milosavljević - pivot
  • Argentina (bandiera) Martiniano Molina - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Ante Tomić - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Slobodan Kuzmanovski - terzino (1984)
  • Romania (bandiera) Sorin Saradan - terzino
  • Rep. Ceca (bandiera) Pavel Stefan - pivot
  • Serbia e Montenegro (bandiera) Dušan Novokmet - terzino
  • Svezia (bandiera) Kalle Andersson - pivot
  • Romania (bandiera) Eremia Piriianu - pivot
  • Georgia (bandiera) Tite Kalandadze - terzino
  • Lituania (bandiera) Gintautas Vilaniškis - terzino
  • Romania (bandiera) Petru Pop - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Milan Radovanović - terzino
  • Croazia (bandiera) Dalibor Anušić - pivot
  • Croazia (bandiera) Mario Raguz - terzino
  • Ucraina (bandiera) Oleksandr Hladun - terzino
  • Serbia e Montenegro (bandiera) Slavoljub Mitrović - pivot
  • Macedonia del Nord (bandiera) Ivan Markovski - ala
  • Croazia (bandiera) Boris Lisica - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Goran Ðukanović - terzino
  • Francia (bandiera) François Woum-Woum - terzino
  • Macedonia del Nord (bandiera) Marjan Kolev - terzino
  • Jugoslavia (bandiera) Nenad Savić - pivot
  • Montenegro (bandiera) Dušan Tomić - terzino
  • Slovenia (bandiera) Rok Ivančič - terzino
  • Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bojan Skoko - pivot
  • Slovenia (bandiera) Matej Nadoh - terzino
  • Slovenia (bandiera) Andrej Cermelj - terzino
  • Slovenia (bandiera) Matej Kleva - ala
  • Slovenia (bandiera) Aleš Cunjac - terzino
  • Slovenia (bandiera) Robert Konečnik - ala
  • Serbia (bandiera) Dalibor Ðorđijević - terzino
  • Slovenia (bandiera) Elvin Čosič- terzino
  • Spagna (bandiera) Sergio Crespo - terzino
  • Spagna (bandiera) Carlos Ruíz - terzino
  • Montenegro (bandiera) Božidar Leković - terzino
  • Croazia (bandiera) Ivo Mišković - terzino
  • Serbia (bandiera) Dušan Šipka - terzino
  • Serbia (bandiera) Miloš Ivić - terzino
  • Slovenia (bandiera) Dušan Fidel - terzino
  • Croazia (bandiera) Mario Mustapić - ala
  • Serbia (bandiera) Aleksandar Stojanović - terzino
  • Slovenia (bandiera) Adam Bratkovič - ala
  • Lituania (bandiera) Dovydas Kuodys - terzino
  • Serbia (bandiera) Igor Milović - terzino
  • Serbia (bandiera) Nikola Mitrović - terzino
  • Croazia (bandiera) Toni Vinković - terzino
  • Svezia (bandiera) Tim Solefros - terzino
  • Slovenia (bandiera) Matic Košec - terzino
  • Croazia (bandiera) Filip Pranjić - pivot
  • Macedonia del Nord (bandiera) Daniel Andonovski - terzino
  • Spagna (bandiera) Raúl Muñoz - terzino
  • Germania (bandiera) Joël Huesmann - terzino

Giocatori oriundi

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Molti sono stati i giocatori con doppia cittadinanza, italiana e non, che hanno vestito la maglia di Trieste. La maggior parte di loro era in possesso della doppia cittadinanza italo-croata (ben 12), in quanto nati in Istria o Dalmazia, ex territori italiani e quindi con parenti di origine italiana.

Tra questi non viene contato Katalinić (nella lista dei stranieri): nonostante in possesso della doppia cittadinanza, essa gli fu revocata da Tito e dovette giocare come straniero[66].

Giocatori oriundi
  • Jugoslavia (bandiera)/Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Damian Savian - terzino
  • Jugoslavia (bandiera)/Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Neven Andreašić - terzino
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Nino Velenik - pivot
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Ljubomir Bošnjak Flego - pivot
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Marcelo Schmidt-Ricci - terzino
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Zoran Srebrnić - portiere
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Damir Opalić - pivot
  • Romania (bandiera)/Italia (bandiera) Marius Ionescu - pivot
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Diego Modrušan - portiere
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Tin Tokić - terzino
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Michele Skatar - terzino
  • Slovenia (bandiera)/Italia (bandiera) Jan Radojkovič - terzino
  • Slovenia (bandiera)/Italia (bandiera) Matej Zaro - portiere
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Mišel Sirotić - ala
  • Francia (bandiera)/Italia (bandiera) Luca Bellomo - ala
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Erik Udovičić - terzino
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Julián Bragagnolo - ala
  • Serbia (bandiera)/Italia (bandiera) Marko Milovanović - portiere
  • Croazia (bandiera)/Italia (bandiera) Nikola Popović - terzino
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Robertino Pagano - terzino
  • Cile (bandiera)/Italia (bandiera) Luciano Scaramelli - ala
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Juan Francisco Ceccardi - terzino
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Facundo García - portiere
  • Argentina (bandiera)/Italia (bandiera) Federico Vanoli - terzino

La Pallamano Trieste ha avuto sempre un pubblico numeroso e costante, nonostante la presenza in città di squadre molto seguite come la Triestina e la Pallacanestro Trieste 2004. Negli anni di maggior successo (Anni '80 e '90), si toccavano punte di 4000 spettatori, record per la massima serie nazionale. Con il nuovo millennio e le difficoltà economiche il pubblico triestino è rimasto sempre fedele, seppur in numero minore. Degne di nota sono la partita con Pressano del campionato 2014-2015 (1700 spettatori circa) e quella contro Conversano del campionato 2018-2019 (1500 spettatori circa).

Considerato il Tempio della pallamano italiana, il PalaChiarbola è ritenuto uno dei palasport più caldi e difficili da espugnare.[67][68][69]

Rivalità e amicizie

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Nel corso degli anni per la lotta al titolo si sono susseguite molte rivalità: ha inizio negli '70 la rivalità con il Volani Rovereto. Con l'uscita dai giochi per il titolo da parte dei trentini, a sostituirli sono l'Ortigia Siracusa e il Brixen. La rivalità con la squadra siciliana si estingue nel 2000 a causa della retrocessione in seconda serie, mentre quella con i biancoverdi altoatesini è tuttora esistente: gli scontri con quest'ultima sono denominati Derby d'Italia.

A metà anni '80 nasce la rivalità con il Prato, che ha visto scontrarsi le due squadre in sei finali tra playoff scudetto e Coppa Italia. Una delle rivalità più recenti ha inizio nei primi anni Novanta e ha come antagonista il Conversano.

Al di là del confine italiano le principali rivalità riguardano squadre di confine, come quella con il RK Koper.

Se sono molte le rivalità, sono molte anche le amicizie che hanno contraddistinto la storia di Trieste. Buoni sono i rapporti con il Fondi, il Meran mentre nelle ultime stagioni si è rafforzato il rapporto con l'U.S. Torri, soprattutto a livello giovanile.

Fuori dai confini nazionali sono sorte amicizie con i sloveni dell'Izola e i croati dell'Umag.

Competizioni nazionali

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1975-1976, 1976-1977, 1978-1979, 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1984-1985, 1985-1986, 1989-1990, 1992-1993
1993-1994, 1994-1995, 1995-1996, 1996-1997, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002
1986-1987, 1992-1993, 1994-1995, 1998-1999, 2000-2001, 2001-2002
2004-2005
2008-2009
2007-2008

Competizioni giovanili

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1976-77, 2005-2006, 2011-2012, 2012-2013
2009-2010, 2010-2011
1975-76, 2007-2008, 2008-2009, 2020-2021
2018-2019, 2020-2021

Archivio delle stagioni

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Partecipazione ai campionati

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Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 15 1971-1972 1985-1986 48
Serie A1 23 1986-1987 2021-2022
Serie A Élite 3 2005-2006 2011-2012
Serie A - 1ª Divisione Nazionale 6 2012-2013 2017-2018
Serie A Gold 1 2023-2024
Serie B 1 1970-1971 6
Serie A1 3 2008-2009 2010-2011
Serie A2 1 2022-2023
Serie A Silver 1 2024-2025
Serie A2 1 2007-2008 1

Partecipazione alle coppe nazionali

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Coppa Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa Italia 29 1974-1975 2019-2020
Handball Trophy 3 2004-2005 2006-2007

Partecipazione alle coppe internazionali

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Lo stesso argomento in dettaglio: Pallamano Trieste nelle competizioni europee.
Coppa Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/
Champions League
16 1976-1977 2002-2003
Coppa delle Coppe 6 1978-1979 1999-2000
IHF Cup/
EHF Cup
3 1989-1990 2005-2006
Challenge Cup 2 2003-2004 2004-2005
Lo stesso argomento in dettaglio: Pallamano Trieste 2024-2025.
Naz. Ruolo Sportivo Anno
1 Argentina (bandiera) P Facundo García 1988
16 Italia (bandiera) P Thomas Postogna 1993
21 Italia (bandiera) P Orfeo Giorgi 2006
91 Italia (bandiera) P Daniele Cardi 2007
3 Italia (bandiera) A Enrico Valdemarin 2001
4 Italia (bandiera) T Pietro Oblascia 2006
5 Italia (bandiera) T Lorenzo Ganz 2006
6 Italia (bandiera) PV Pietro Del Frari 2004
7 Italia (bandiera) A Gabriel Mazzarol 2001
9 Italia (bandiera) PV Alex Pernic 1992
10 Italia (bandiera) A Federico Urbaz 2004
14 Italia (bandiera) A Davide Parisato 2001
17 Italia (bandiera) PV Leo Andreotta 2004
20 Italia (bandiera) T Matteo Baragona 2005
22 Argentina (bandiera) T Federico Vanoli 1995
23 Italia (bandiera) T Daniel Nait 2004
25 Italia (bandiera) A Riccardo Scorzato 2006
33 Italia (bandiera) T Luca Sandrin 1999
38 Spagna (bandiera) T Raúl Muñoz 2004
47 Germania (bandiera) T Joël Huësmann 1990
77 Italia (bandiera) T Riccardo Ganz 2001
Marco Bozzola, entrato nei cuori della tifoseria triestina per la grinta con la quale scendeva in campo.

Il 15 febbraio 2016 il settimanale locale City Sport attraverso una giuria di 32 giudici (composta da 7 tecnici, 9 giocatori, 7 giornalisti e 9 dirigenti) ha votato i migliori giocatori della storia della Pallamano Trieste. Il 22 febbraio 2016 è stata pubblicata la lista dei giocatori più influenti. I giocatori in corsivo sono ancora in attività.

Pos. Naz. Giocatore N. stag. Stagioni
1. Italia (bandiera) Ivan Mestriner 19 1990-2009
2. Italia (bandiera) Claudio Schina 18 1981-1999
3. Italia (bandiera) Alessandro Fusina 6 1997-2003
4. Italia (bandiera) Alessandro Tarafino 10 1993-2003
5. Italia (bandiera) Furio Scropetta 13 1977-1990
6. Italia (bandiera) Roberto Pischianz 17 1973-1990
7. Italia (bandiera) Piero Sivini 21 1976-1997
8. Italia (bandiera) Antonio Pastorelli 15 1987-2002
9. Italia (bandiera) Giorgio Oveglia 23 1978-2001
10. Italia (bandiera) Marco Bozzola 16 1977-1993
11. Jugoslavia (bandiera) Branko Štrbac 3 1988-1991
12. Italia (bandiera) Marco Lo Duca 22 1989-2011
13. Lituania (bandiera) Gintautas Vilaniškis 3 2000-2003
14. Serbia e Montenegro (bandiera) Dušan Novokmet 4 1998-1999; 2002-2005
15. Romania (bandiera) Sorin Saftescu 3 1993-1996
16. Georgia (bandiera) Tite Kalandadze 1 1999-2000
17. Jugoslavia (bandiera) Ivan Pušpan 4 1980-1984
18. Italia (bandiera) Marco Visintin 24 1999-2024
19. Croazia (bandiera) Dalibor Anušić 3 2001-2003; 2004-2005
20. Croazia (bandiera) Vladimir Jelčić 1 1992-1993
21. Romania (bandiera) Petru Pop 3 2000-2003
22. Italia (bandiera) Michele Guerrazzi 6 1995-2001
23. Argentina (bandiera) Italia (bandiera) Marcelo Schmidt-Ricci 2 1996-1997; 1999-2000
24. Italia (bandiera) Settimio Massotti 6 1988-1993; 1996-1997
25. Croazia (bandiera) Silvio Ivandjia 1 1992-1993
26. Jugoslavia (bandiera) Zdravko Miljak 1 1978-1979
27. Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bojan Skoko 1 2006-2007
28. Italia (bandiera) Mario Pellegrini 10 1970-1980
29. Jugoslavia (bandiera) Italia (bandiera) Neven Andreašić 6 1975-1981
30. Italia (bandiera) Giuliano Calcina 15 1970-1985
31. Italia (bandiera) Luciano Manzin 10 1970-1980
32. Italia (bandiera) Egon Gitzl 1 1981-1982
33. Jugoslavia (bandiera) Borut Kolšek 1 1976-1977
34. Croazia (bandiera) Italia (bandiera) Damir Opalić 2 2004-2006
35. Romania (bandiera) Eremia Piriianu 2 1999-2001
36. Croazia (bandiera) Italia (bandiera) Diego Modrušan 12 2002-2007; 2009-2012;
2016-2020
37. Italia (bandiera) Alex Pernic 17 2008-
  • Sigillo Trecentesco Città di Trieste[70][71][72]
  • Stella di bronzo al merito sportivo
  • Stella d'argento al merito sportivo
  • Stella d'oro al merito sportivo[73]
  1. ^ a b La Pallamano Trieste rinasce dalle ceneri: nuova sigla, farà la serie A Silver, su ilpiccolo.gelocal.it, 20 luglio 2024.
  2. ^ Laudani, p. 32.
  3. ^ CHALLENGE CUP: TRIESTE-SKOVDE, su guide.supereva.it, marzo 2004. URL consultato il 23 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2022).
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  53. ^ C’è Vinkovic, nuovo arrivo per la Pallamano Trieste, su triesteallnews.it, 14 dicembre 2022.
  54. ^ Sfuma in semifinale il sogno di Trieste, su rainews.it, 8 maggio 2023.
  55. ^ Consiglio Federale del 30 giugno: comunicato stampa, su federhandball.it, 30 giugno 2023.
  56. ^ Pallamano Trieste, il momento peggiore: una retrocessione annunciata, su ilpiccolo.gelocal.it, 1º giugno 2024.
  57. ^ Il campionato 1974-75 vide la vittoria del primo scudetto di Trieste, che però si vide penalizzata in classifica per un errato tesseramento di Ačkun e che quindi concluse al sesto posto la stagione.
  58. ^ Campionato sospeso causa pandemia COVID-19.
  59. ^ La Pallamano Trieste si trasferisce al Palacalvola, su triesteallnews.it, 22 febbraio 2023.
  60. ^ Durante le competizioni europee la squadra era denominata Generali Trieste.
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  63. ^ Pallamano Trieste, consegnato il contributo alla Fondazione Burlo Garofolo, su citysport.news, 18 novembre 2022.
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  65. ^ Dal 2020 al 2022 presidente onorario.
  66. ^ Laudani, p. 24.
  67. ^ Due minuti a... Giorgio Oveglia:"Programmando bene possiamo tornare grandi", su pallamanoitalia.it, 11 marzo 2015.
  68. ^ Gaeta si reca al tempio: insidia Trieste per i biancorossi, su gaetasportingclub.com, 17 gennaio 2020.
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  70. ^ Alla Pallamano Trieste il 'Sigillo della Città', su rainews.it, 24 novembre 2020.
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  • Massimo Laudani, 1970-2010. Auguri campioni! Quarant'anni di Pallamano Trieste, Trieste, Luglio Editore, 2010, ISBN 978-88-96940-06-8.

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