Monte Bondone

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Monte Bondone
La cima Palon del monte Bondone visto da Giovo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Trento
ComuneTrento, Vallelaghi, Madruzzo, Cavedine, Garniga, Cimone
Altezza2 180 m s.l.m.
Prominenza1 679 m
Isolamento16,48 km
CatenaAlpi
Coordinate45°59′17″N 11°01′51″E / 45.988055°N 11.030833°E45.988055; 11.030833
Altri nomi e significatiMontagna di Trento
Bondon (dialetto locale)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Bondone
Monte Bondone
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Bondone
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezionePrealpi Bresciane e Gardesane
SottosezionePrealpi Gardesane
SupergruppoPrealpi Gardesane Orientali
GruppoGruppo Bondone-Stivo
SottogruppoGruppo del Cornetto di Bondone
CodiceII/C-30.II-C.6.a

Il monte Bondone è una montagna del Trentino occidentale, appartenente alle Prealpi Gardesane, posta immediatamente a ovest di Trento. Secondo Aldo Gorfer[1] il monte Bondone costituisce un vero e proprio gruppo montuoso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima slittovia in Europa nel 1934

Sulle piste da sci, già attive prima della seconda guerra mondiale, fu costruito nel 1934 il primo impianto di risalita in Europa che operava come slittovia.

L'ex poligono, sopra cui oggi si trova l'osservatorio

Alle pendici del monte, nella conca della località Viote, era utilizzato fino agli anni '60-'70 un poligono di addestramento all'inizio per la Guardia alla frontiera e successivamente per gli Alpini d'Arresto. Il poligono era costituito da un'opera difensiva per mitragliatrici, cannoni da 75/21 e da 105 e un carro armato M4 Sherman presso l'entrata ovest.

Era stata inoltre realizzata una rotaia a scartamento ridotto per colpire delle sagome mobili (ad esempio carri di legno). Queste sagome fissate su carrelli venivano trainati da una piccola motrice che si spostava su una strada ferrata, realizzata alla base della val d'Eva, ai piedi delle Tre Cime del monte Bondone.[2][3]

Dopo l'abbandono della struttura, si è oggi deciso di riqualificare la zona. Sopra la struttura dell'ex-poligono è stato realizzato un osservatorio con una forma a sfera, e con un materiale riflettente come uno specchio.[4] Tale osservatorio, denominato Terrazza delle Stelle, è gestito direttamente dal MUSE, museo delle scienze di Trento.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo montuoso è delimitato a nord dalla forra del torrente Vela, a ovest dalla valle dei Laghi e dal basso Sarca, mentre a est dalla valle dell'Adige. Nella sua parte meridionale il gruppo si dirama verso sud-ovest, dando luogo ad una dorsale senza soluzione di continuità, detta del Bondone-Stivo, che porta alla cima di 2054 m dello Stivo, delimitato verso sud dalla valle di Loppio. Ponendo quest'ultima come delimitazione geografica, anche il monte Stivo rientrerebbe in tale complesso montuoso, che dovrebbe più propriamente essere denominato Gruppo Bondone-Stivo.

Al centro del Bondone, a circa 1500 metri di quota, si trova l'altopiano delle Viote, il quale è attorniato da quattro cime: il monte Palon (2090 m s.l.m.), che si affaccia sulla Valle dell'Adige e domina la città di Trento, nonché le cosiddette tre cime del Bondone, ovvero monte Cornetto o Cronicello o Cornet (2180 m,[5] la cima più alta del massiccio montuoso), Doss d'Abramo (2140 m) e Cima Verde (2102 m), che costituiscono tra l'altro un'area naturalistica a regime protetto. L'altopiano è chiuso verso Ovest dalla Rosta (1832 m) che si affaccia sulla valle dei Laghi.

La sua composizione geologica è quasi esclusivamente di rocce sedimentarie, in particolare una serie di dolomie, calcari dolomitizzati, calcari e marne aventi caratteristiche piuttosto eterogenee e risalenti all'era mesozoica e in misura minore terziaria. Presso la stazione a monte della funivia Montesel sul Bondone (1740 m), si trova una stazione meteorologica privata, che monitora temperatura (minima e massima) e umidità.[6] Dal 1968 ospita la "Riserva naturale integrale delle Tre Cime del Monte Bondone".

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

La piana delle Viote è un interessante biotopo per la torbiera alpina e relativi endemismi botanici che conserva. È nota inoltre per la presenza del Giardino botanico alpino Viote, gestito dal MUSE nel quale si possono vedere, attraverso un percorso guidato, una molteplicità di piante alpine e fiori di rara bellezza provenienti da tutto il mondo. Sul limite meridionale della piana si trova inoltre, presso le vecchie caserme austriache, il Centro di Ecologia Alpina.

Il monte Bondone è ricco di specie faunistiche e vegetali tipiche degli ecosistemi alpini ed è per questo studiato e apprezzato dai naturalisti e dai semplici amanti della natura di montagna. Per quanto riguarda la fauna, sul Monte Bondone è presente un gran numero di specie, alcune anche rare. Tra i mammiferi le specie più interessanti sono il molosso di Cestoni, l'istrice, la faina, lo scoiattolo, l'arvicola di savi, un piccolo roditore preda della volpe e della martora come l'arvicola rossastra, o il topo selvatico e il topo dal collo giallo, o ancora come il topo quercino. Queste sono anche le prede del gatto selvatico, la cui presenza rappresenta un'altra emergenza naturalistica di grande interesse. Non raro è il ghiro.

Numerosi i cinghiali, presenti anche i cervi e i caprioli, oltre ovviamente al camoscio e alla marmotta, tipici animali di alta quota. Tra i piccoli uccelli si possono annotare lo stiaccino, il merlo dal collare, il fanello, il culbianco, lo scricciolo, l'averla piccola, l'allodola, il prispolone, lo spioncello, il picchio nero, il pigliamosche e tanti altri. Tra i gallinacei il fagiano di monte ed il francolino di monte, oltre allo schivo re di quaglie. Da ricordare la presenza di una coppia di aquila reale sulla vetta del massiccio e altri individui erranti e solitari sulla catena Stivo-Bondone. Questo rilievo è inoltre uno dei più importanti luoghi di passaggio nella migrazione del falco pecchiaiolo, del biancone e della poiana. Negli ultimi dieci anni è riapparso anche l'orso bruno, quasi estinto nel corso degli anni '90 e riportato nel Gruppo di Brenta dalla Slovenia ad inizi anni 2000 grazie al Progetto Life Ursus. Dal 2020 vengono effettuate le prime riprese anche del lupo.

Escursionismo[modifica | modifica wikitesto]

Giro delle Tre Cime[modifica | modifica wikitesto]

Le Tre Cime del Monte Bondone viste dalla Cima del Cornetto. Da sinistra: Palon, Cima Verde e Doss D'Abramo

Dalla località Viote, è possibile affrontare un sentiero circolare che segue in sequenza antioraria le tre cime del Bondone, ovvero Cornet (2180 m), Dos d'Abramo (2140 m) e Cima Verde (2102 m). Dalla fermata dell'autobus, ci si inoltra in direzione sud, passando per l'ex poligono militare, oggi osservatorio astronomico, per arrivare alla malga Fragari (1580 m). Da qui esistono due possibilità per raggiungere il monte Cornet: la prima segue il sentiero n. 607 ed scorre diritta e irta su per la Costa dei Cavai, e conduce alla cima in circa 2 ore.

Alternativamente è possibile seguire la stradina sterrata che passa accanto ai ruderi del castello dei Conti Wolkenstein, e poi tramite il sentiero n. 618, raggiunge il sentiero n. 607. Nonostante questa prima montagna si presenti difficilmente raggiungibile dal lato nord, il lato sud invece svela alcuni sentieri che conducono alla cima oltre che a resti di trincee della prima guerra mondiale. Da qui si iniziano a vedere le cime del Gruppo del Brenta e la valle dei Laghi.

Discendendo da questa cima, si giunge presso la "fontana delle Rogiole" (2060 m), unico punto per abbeverarsi lungo questo tragitto. Da qui attraverso una parete attrezzata di 30 metri, si arriva alla cima del Dos d'Abramo (dalla cima si può prendere la difficile via ferrata "Giulio Segata"). Alternativamente, è possibile saltare la salita su questa cima, seguendo sempre il sentiero n. 636, che supera il massiccio a nord.

Discesi quindi da questa seconda montagna, un sentiero in quota continua lungo il crinale rossiccio che conduce alla Cima Verde. Da qui si scende lungo un ripido sentiero che dapprima attraverso il bosco, ed in seguito lungo i campi della val del Merlo, conduce alla malga Fragari, costeggiando la "Riserva naturale integrale Tre Cime del Bondone".[7][8]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della Riserva Naturale Integrale Tre Cime del Monte Bondone

Dal punto di vista amministrativo il monte Bondone ricade nei territori comunali di:

In particolare la porzione del monte Bondone che ricade nel comune di Trento è definita dalle Circoscrizioni Comunali n. 3 del Bondone (che comprende le frazioni di Baselga del Bondone, Vigolo Baselga, Cadine, Sopramonte, Vaneze, Vason e Viote) e n. 4 di Sardagna (Sardagna, Candriai, Vaneze).

La strada che permette l'attraversamento del Bondone è la "SP85 del Monte Bondone" (famosa per alcune mitiche tappe del Giro d'Italia di ciclismo e della storica gara automobilistica "Trento-Bondone" - vedi capitolo "Sport") che parte da Montevideo (Trento) e risale il versante settentrionale del Bondone fino alle Viote passando per Sardagna (565 m s.l.m.), Candriai (960 m s.l.m.), Vaneze (1300 m s.l.m.) e Vason (1650 m s.l.m.). Dalla piana delle Viote la SP85 continua scendendo lungo il versante occidentale del monte Bondone passando per Lagolo (930 m s.l.m.) e terminando in Val di Cavedine. Dal paese di Cadine (paese sul confine settentrionale del Bondone) parte anche la SP85 bis che passando per Sopramonte s'innesta sulla SP85 all'altezza di Candriai. Dalle Viote, infine, la SP25 di Garniga scende il Bondone sul suo versante orientale passando per i paesi di Garniga Vecchia, Garniga e Cimone terminando ad Aldeno in valle dell'Adige.

Una delle piste da sci sul Bondone, con veduta sulla vallata

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Bondone è meta di escursionisti, sciatori e turisti della montagna che possono trovare percorsi di vario livello di difficoltà, dal semplice sentiero alla ferrata.

Il monte Bondone è anche una nota località sciistica nei mesi invernali. Vi sono piste per la discesa con partenza a circa 1200 metri fino a raggiungere gli oltre 2000 metri della cima Palon e in località Viote (circa 1500 m.s.l.m.) vengono battute piste per lo sci di fondo. Popolare lo snowpark, meta di tutti gli snowboarders e i freeskiers di Trento, dove nel 2013 si sono svolte le discipline di slopestyle e half-pipe di snowboard e sci delle Universiadi.

Su queste piste il 1º febbraio 1967 si è svolto lo slalom speciale femminile valido per la Coppa del Mondo di sci alpino, vinto dalla tedesca Burgl Färbinger.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

In ambito ciclistico questa montagna è conosciuta per l'impresa compiuta da Charly Gaul l'8 giugno 1956, durante la 21ª tappa (242 km) del Giro d'Italia 1956 che partiva da Merano (BZ). Lo scalatore lussemburghese arrivò al traguardo con più di 8 minuti sul secondo arrivato dopo aver pedalato in mezzo ad una vera e propria tempesta di neve. Altre cinque volte il Giro d'Italia ha concluso qui una tappa.

Edizione Tappa Percorso Km Vincitore di tappa Maglia Rosa
1956 21ª Merano > Monte Bondone 242 Bandiera del Lussemburgo Charly Gaul Bandiera del Lussemburgo Charly Gaul
1957 18ª Como > Monte Bondone 242 Bandiera della Spagna Miguel Poblet Bandiera dell'Italia Gastone Nencini
1978 17ª Cavalese > Monte Bondone 205 Bandiera dell'Italia Wladimiro Panizza Bandiera del Belgio Johan De Muynck
1992 14ª Corvara in Badia > Monte Bondone 205 Bandiera dell'Italia Giorgio Furlan Bandiera della Spagna Miguel Indurain
2006 16ª Rovato > Monte Bondone 173 Bandiera dell'Italia Ivan Basso Bandiera dell'Italia Ivan Basso
2023 16ª Sabbio Chiese > Monte Bondone 203 Bandiera del Portogallo João Almeida Bandiera della Gran Bretagna Geraint Thomas

Gara automobilistica[modifica | modifica wikitesto]

Trento-Bondone: La linea di partenza

Nei primi giorni del mese di luglio viene inoltre organizzata la Trento-Bondone, gara automobilistica che richiama ai lati dei tornanti della tortuosa strada migliaia di appassionati. Nel 2011 si è svolta la 61ª edizione, dove il pilota fiorentino Simone Faggioli, al volante di un'Osella Corse FA30, ha stracciato il record della manifestazione, scendendo di 9 secondi rispetto al precedente crono di riferimento, che lui stesso deteneva.

Toponomastica dialettale[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito alcuni toponimi più famosi del monte Bondone (in corsivo l'eventuale versione in dialetto trentino):

  • Baselga, Vigolo Baselga -paesi- Baselga, Vigol Baselga
  • Bus de Vela -forra del torrente Vela-
  • Cadine -paese- Caden
  • Calavino -paese- Calavin
  • Candriai -paese, località turistica-
  • Cavedine, Vigo Cavedine -paesi- Caveden, Vic de Caveden
  • Cima Verde -cima, 3 Cime del Bondone- Zima Verda
  • Cimone -paese- Zimon
  • Covelo -paese- Covel
  • Corno -località ad est di Vaneze-
  • Dosso d'Abramo -cima, Tre Cime del Bondone- Dos d'Abram
  • Garniga, Garniga Vecchia -paesi- Garniga vecia
  • Il Palon -cima- El Palon
  • La Rosta -località a nord del monte Cornetto-
  • Lagolo -località turistica- Lagol, el lac del Lagol
  • Lasino -paese-
  • Le Coste -versante est del Bondone compreso tra Sardagna e Ravina-
  • Malga Albi
  • Malga Brigolina
  • Monte Cornetto -cima, Tre Cime del Bondone- El Cornet
  • Monte Bondone Bondon
  • Monte Vason -cima, 1581 m s.l.m.- Dos dela Cros
  • Passo Camponcino -località- Pass de Camponzin
  • Ravina -paese-
  • Sardagna -paese-
  • Sopramonte -paese- Soramont
  • Stravino -paese- Stravin
  • Val d'Eva -tra Cornetto e La Rosta-
  • Val del Merlo -tra Doss d'Abramo e Cornetto-
  • Val Mana -tra Doss d'Abramo e Cornetto-
  • Valle di Cavedine Val de Caveden
  • Val Gola
  • Vaneze -località turistica-
  • Vason -località turistica-
  • Viote Viotte

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Gorfer, Le valli del Trentino, Manfrini Editore, 1975 - pag.22
  2. ^ Testimonianza del brig.gen.r.n. f(alp) Ercole de Bartolomeis, tratta da Fortezze e Soldati ai confini d'Italia
  3. ^ http://pmb.hgblu.it/upload/file/documenti/la-terrazza-delle-stelle_c-lavarian.pdf[collegamento interrotto]
  4. ^ Osservatorio Bondone Archiviato il 26 maggio 2014 in Internet Archive.
  5. ^ Punto trigonometrico IGMI di quota 2179,56 m s.l.m. riportato nella carta tecnica della provincia autonoma di Trento scala 1:10.000
  6. ^ Stazione sul monte Bondone
  7. ^ Alessandro Ghezzer, Traversata delle tre cime, su Girovagando in Trentino, 10 marzo 2005. URL consultato il 18 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  8. ^ Descrizione escursione del giro delle Tre Cime Archiviato il 28 dicembre 2010 in Internet Archive., su Le mie Cime.

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