Malibu (Miley Cyrus)

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Malibu
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaMiley Cyrus
Pubblicazione11 maggio 2017
Durata3:51
Album di provenienzaYounger Now
GenereCountry pop
EtichettaRCA Nelvana
ProduttoreOren Yoel
Registrazione2016
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[1]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Germania Germania[3]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[4]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[5]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (4)[6]
(vendite: 280 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[7]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Canada Canada (3)[8]
(vendite: 240 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[9]
(vendite: 90 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[10]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Messico Messico (2)[11]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia (4)[12]
(vendite: 240 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[13]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[14]
(vendite: 600 000+)
Bandiera della Spagna Spagna (2)[15]
(vendite: 120 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[16]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[17]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[18]
(vendite: 20 000+)
Dischi di diamanteBandiera del Brasile Brasile[19]
(vendite: 160 000+)
Miley Cyrus - cronologia
Singolo successivo
(2017)

Malibu è un singolo della cantante statunitense Miley Cyrus, pubblicato l'11 maggio 2017 come sesto estratto dal sesto album in studio Younger Now.[20]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Malibu ha ricevuto recensioni prevalentemente positive,[21] molti critici hanno elogiato il testo della canzone e la voce della Cyrus.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale è stato pubblicato in concomitanza con l'uscita del singolo, l'11 maggio 2017, sul canale Vevo della cantante.[22] Esso è stato diretto dalla stessa Cyrus in collaborazione della regista statunitense Diane Martel, con la quale aveva già lavorato per la realizzazione dei video dei singoli We Can't Stop e Adore You.[23]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Miley Cyrus e Oren Yoel.

  1. Malibu – 3:51

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2017, su Ultratop. URL consultato il 18 maggio 2018.
  2. ^ (FR) Miley Cyrus - Malibu – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  3. ^ (DE) Miley Cyrus – Malibu – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 18 maggio 2018.
  4. ^ (EN) NZ Top 40 Singles Chart, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'8 luglio 2017.
  5. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 52 de 2019 - De 28/12/2018 a 26/12/2019 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 13 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  6. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2019 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 3 luglio 2019.
  7. ^ (DE) Miley Cyrus - Malibu – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 24 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Malibu – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato l'8 luglio 2017.
  9. ^ (DA) Malibu, su IFPI Danmark. URL consultato il 3 luglio 2019.
  10. ^ Malibu (certificazione), su FIMI. URL consultato il 7 agosto 2018.
  11. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 10 marzo 2022. Digitare "Malibu" in "Título".
  12. ^ (NO) Troféoversikt - 2021, su IFPI Norge. URL consultato il 5 novembre 2021.
  13. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 18 maggio 2018.
  14. ^ (EN) Malibu, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 marzo 2021.
  15. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 13 febbraio 2024. Digitare "Miley Cyrus" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  16. ^ (EN) Miley Cyrus - Malibu – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 gennaio 2019.
  17. ^ (SV) Miley Cyrus – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
  18. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 9 marzo 2021.
  19. ^ (PT) Miley Cyrus – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato l'8 novembre 2023.
  20. ^ Malibu - Single, su iTunes. URL consultato l'11 maggio 2017.
  21. ^ Miley Debuts Breezy Pop-Rock Song (and a New Look) in 'Malibu' Video, in Rolling Stone. URL consultato il 23 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2017).
  22. ^ (EN) Taylor Weatherby, Miley Cyrus Releases Beachy Video for New Single 'Malibu', su billboard.com, Billboard, 11 maggio 2017.
  23. ^ Valentina Cesarini, Miley Cyrus acqua e sapone nel video di «Malibu», su TV Sorrisi e Canzoni, 12 maggio 2017.
  24. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Miley Cyrus - Malibu, su Ultratop. URL consultato il 24 giugno 2017.
  25. ^ a b (EN) Miley Cyrus – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 13 febbraio 2024. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  26. ^ (EN) BillboardPH Hot 100 – Week of June 12, 2017, su Billboard Philippines. URL consultato il 13 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2017).
  27. ^ (EN) DISCOGRAPHY - MILEY CYRUS, su irish-charts.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  28. ^ (EN) Miley Cyrus, su The Official Lebanese Top 20. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  29. ^ (EN) Malibu - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  30. ^ (CS) CZ - SINGLES DIGITAL - TOP 100 - MILEY CYRUS - Malibu, su ČNS IFPI. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  31. ^ (CS) SK - SINGLES DIGITAL - TOP 100 - MILEY CYRUS - Malibu, su ČNS IFPI. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  32. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - 2017, su Plötutíðindi. URL consultato il 15 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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