Jonathan Lethem
Jonathan Allen Lethem (New York, 19 febbraio 1964) è uno scrittore e saggista statunitense. Conosciuto soprattutto per il suo stile letterario caratterizzato dal frequente amalgamarsi di una grande varietà di generi e registri[1].
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Lethem nasce a Brooklyn, borough di New York, il 19 febbraio del 1964, primogenito dei tre figli di Richard Brown Lethem, un pittore d'avanguardia statunitense di religione protestante e di origini scozzesi ed inglesi, e di Judith Frank Lethem, un'attivista statunitense nata da una famiglia ebraica di origini tedesche, polacche e russe. Cresce in una comune presso Gowanus (in seguito rinominato Boerum Hill), un quartiere abitato prevalentemente da afro-americani. Le esperienze infantili e adolescenziali di Lethem nella Brooklyn degli anni sessanta e settanta forniscono materiale per il suo romanzo, La fortezza della solitudine (The Fortress of Solitude).
Dopo una mal riuscita esperienza universitaria in un prestigioso college del New England, Lethem si trasferisce in California e studia a Berkeley, dove subisce l'influenza profonda dello scrittore Philip K. Dick, al quale si ispirano i suoi primi due romanzi, Concerto per archi e canguro (finalista al Premio Nebula per il miglior romanzo nel 1994) e Amnesia Moon.
Dopo le due prime opere fantascientifiche (ma più correttamente appartenenti al filone avantpop, nel quale tecniche narrative d'avanguardia si sposano a generi letterari "popolari" e materiali massmediali), Lethem scrive un romanzo fuori dal genere, Oggetto amoroso non identificato (As She Climbed Across the Table, Tropea), che denuncia influenze da Rumore bianco di Don DeLillo.
Successivamente Lethem torna alla fantascienza con Ragazza con paesaggio (omaggio a Dick ma anche a uno dei suoi film preferiti, Sentieri selvaggi di John Ford). Poi Lethem, che comincia a ricevere sempre più attenzione da critica e lettori (nel 1997 vince il Premio World Fantasy per la migliore collezione con L'inferno comincia nel giardino), con il quinto romanzo passa al giallo , Brooklyn senza madre (Motherless Brooklyn, pubblicato da Tropea con il titolo Testadipazzo), per il quale vincerà il National Book Critics Circle Award nel 1999 e il Gold Dagger e il Salon Book Award nel 2000.
Il successo giunge con il ponderoso La fortezza della solitudine (finalista nel 2005 all'International IMPAC Dublin Literary Award), il classico tentativo di un autore americano di scrivere "the great American novel", un secondo Moby Dick. In oltre 600 pagine Lethem tenta di raccontare la trasformazione della gioventù americana, dagli anni settanta del funky e della blaxploitation all'esplodere del punk e del rap, fino agli anni ottanta reaganiani, intessendo una vicenda fitta di riferimenti autobiografici ma non racconto fedele della propria vita (nel romanzo si racconta della rovina di un immaginario cantante soul di colore, il cui figlio, Mingus Rude, diventa amico del protagonista/narratore).
A marzo del 2007 esce il romanzo Non mi ami ancora, una commedia erotico musicale incentrata sul debutto di un complesso rock di Los Angeles.
A ottobre 2008 pubblica il graphic novel Omega the Unknown per la Marvel Comics, con testo di Lethem e disegni di Farel Dalrymple, dedicata al personaggio semi fallito creato nel 1973 da Steve Gerber.
I diritti cinematografici di Brooklyn senza madre (vi sono coinvolti l'attore Edward Norton, che dovrebbe recitare la parte del protagonista, e Lionel Essrog, alla sceneggiatura) e Oggetto amoroso non identificato sono stati comprati da due delle majors di Hollywood.
Chronic City, di oltre 550 pagine, è uscito negli Stati Uniti nell'ottobre 2009, ed è stato pubblicato in Italia dal Saggiatore nel 2010.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Nota: i testi sono ordinati secondo la data di pubblicazione negli Stati Uniti
Romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- Concerto per archi e canguro (Gun, With Occasional Music, 1994), ed. Tropea, tr. Gianni Pannofino.
- Amnesia Moon, 1995, ed. minimum fax, tr. Martina Testa.
- Oggetto amoroso non identificato (As She Climbed Across the Table, 1997), ed. Tropea, tr. Gioia Guerzoni.
- Ragazza con paesaggio (Girl in Landscape, 1998), ed. Tropea, tr. Andrea Buzzi.
- Testadipazzo (Motherless Brooklyn, 1999), ed. Tropea, tr. Laura Grimaldi, ripubblicato da Net col titolo Brooklyn senza madre.
- La fortezza della solitudine (The Fortress of Solitude, 2003), ed. Tropea, tr. Gianni Pannofino.
- Non mi ami ancora (You Don't Love Me Yet, 2007), ed. Il Saggiatore, tr. Andrea Buzzi.
- Chronic City (2009), ed. Il Saggiatore, tr. Gianni Pannofino.
- I giardini dei dissidenti (Dissident Gardens, 2014), ed. Bompiani
- Anatomia di un giocatore d'azzardo (A Gambler's Anatomy o The Blot, 2016), ed. La nave di Teseo
- Un detective selvaggio (A Feral Detective, 2018), ed. La nave di Teseo
Racconti[modifica | modifica wikitesto]
Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]
- L'inferno comincia nel giardino (The Wall of the Sky, The Wall of the Eye, 1996), ed. minimum fax, tr. Martina Testa,
- Kafka Americana (1999, scritto con Carter Scholz)
- Men and Cartoons (2004), ed. minimum fax
- How We Got Insipid (2006)
- Alan, un uomo fortunato (Lucky Alan and Other Stories, 2015), ed. Bompiani
Racconti lunghi[modifica | modifica wikitesto]
- La forma in cui siamo (This Shape We're In), tradotto da Martina Testa per minimum fax e incluso con altri due racconti e tre saggi nella raccolta italiana A ovest dell'inferno, 2001
Saggi[modifica | modifica wikitesto]
- Memorie di un artista della delusione (The Disappointment Artist, 2005), ed. minimum fax (2007), tr. Martina Testa
- Believeniks!: 2005: The Year We Wrote a Book About the Mets (2006), (con Christopher Sorrentino)
- They Live (2010)
- The Ecstasy of Influence: Nonfictions, Etc. (2011)
- The Exegesis of Philip K. Dick (2011)
- Talking Heads' Fear Of Music (2012)
Antologie[modifica | modifica wikitesto]
The Vintage Book of Amnesia, 2000 − non è un libro di Lethem, ma una raccolta di racconti e brani di romanzi da lui scelti e presentati.
Graphic novel[modifica | modifica wikitesto]
- Omega the Unknown (2008; edito in Italia nel 2011 in due volumi da Panini Comics)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ http://www.minimaetmoralia.it/wp/discorsi-sul-metodo-4-jonathan-lethem/ Intervista a Jonathan Lethem
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Jonathan Lethem
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jonathan Lethem
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su jonathanlethem.com.
- Jonathan Lethem, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Jonathan Lethem, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Jonathan Lethem, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Jonathan Lethem, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Jonathan Lethem, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Jonathan Lethem, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56745677 · ISNI (EN) 0000 0001 2096 1819 · SBN IT\ICCU\VIAV\101453 · LCCN (EN) n93046269 · GND (DE) 12866309X · BNF (FR) cb13077085x (data) · NDL (EN, JA) 00514580 · WorldCat Identities (EN) n93-046269 |
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