Iufeni

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Iufeni
Re dell'Alto e Basso Egitto
Incoronazionetra il 1790 a.C. ed il 1630 a.C.[1]
PredecessoreSehetepibra
SuccessoreSankhibra
Mortetra il 1790 a.C. ed il 1630 a.C.[1]
DinastiaXIII dinastia egizia

Iufeni (... – ...; fl. XVIII-XVII secolo a.C.) è stato il quinto faraone, secondo il Canone reale, della XIII dinastia egizia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sovrano citato solamente dal Canone Reale.

Allo stato attuale delle conoscenze (2009) l'unico riscontro archeologico potrebbe essere un sigillo ove il nome Iufeni è associato a quello di Antef.

Nella Sala degli antenati di Karnak è riportato (in riferimento al successore di Iufeni): Seankhibra Amenenhat, figlio di Antef, figlio di Ameny.

L'Ameny in questione potrebbe essere Ameny l'Asiatico, da molti identificato con Sankhtawy, se così fosse ciò confermerebbe l'errore dello scriba egizio che redasse il Canone Reale inserendo (posizione 6.8) il nome Sehetepibra tra Sankhtawy e Iufeni

Liste Reali[modifica | modifica wikitesto]

Nome Horo Canone Reale Anni di regno
sconosciuto 6.9
M17Z7I9
N35
A1

i w =f n =i , Iufeni
Egli (il dio) è con me

persi
Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
Sehetepibra Secondo periodo intermedio Sankhibra

Dinastie contemporanee
XIV dinastia
predecessore:
Sehetepibra
Signore del Basso e dell'Alto Egitto successore:
Sankhibra

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cimmino Franco, Dizionario delle dinastie faraoniche, p. 470

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
  • Gardiner, Martin - La civiltà egizia - Oxford University Press 1961 (Einaudi, Torino 1997) - ISBN 88-06-13913-4
  • Hayes, W.C. - L'Egitto dalla morte di Ammenemes III a Seqenenre II - Il Medio Oriente e l'Area Egea 1800 - 1380 a.C. circa II,1 - Cambridge University 1973 (Il Saggiatore, Milano 1975)
  • Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]